LE VERIFICHE AGLI IMBARCHI SULLE ROTTE ITALIANE
Ryanair, accordo con l'Enac. Ma resta
il blocco (parziale) ai documenti
La compagnia accetta controlli più semplici, ma resta
il no a patente e licenze varie. Salta lo stop ai voli
ROMA - Scongiurato il blocco dei voli nazionali di Ryanair dal 23 gennaio. L’Enac e la compagnia low cost irlandese hanno raggiunto giovedì un accordo sui documenti richiesti dal vettore per i voli interni italiani. La compagnia ha accettato di ritenere utili all'imbarco non solo passaporto e carta d'identità ma anche «tutti i documenti rilasciati dagli enti dello Stato a dipendenti pubblici». Restano esclusi perchè ritenuti non validi documenti come la patente di guida italiana, le licenze di caccia e pesca e il porto d'armi. Ryaniar ha quindi confermato «il ripristino immediato di tutti i voli».
L'accordo è stato annunciato dal presidente dell’Enac, Vito Riggio, dopo l'incontro con un rappresentante della compagnia. Secondo Riggio, i dipendenti pubblici che beneficeranno della procedura di identificazione meno rigida sarebbero circa 9 milioni. Sempre a dire dell'Enac, il discorso sulla patente di guida non sarebbe del tutto chiuso e la compagnia low cost «avrebbe chiesto tempo per un approfondimento». Ma Ryanair smentisce: «Non potremmo comunque accettare le patenti italiane - dice un portavoce del vettore - giacché sono documenti non riconosciuti dall'Europa». Diverso il discorso per chi è titolare di una patente internazionale.
SALVI CENTINAIA DI VOLI - La minaccia di Ryanair che - per protesta contro le ingiunzioni Enac - voleva sospendere tutti i propri voli nazionali in partenza da Roma-Ciampino, Alghero, Bari, Bologna, Brindisi, Milano Bergamo Orio al Serio, Pescara, Pisa e Trapani - a far data dal 23 gennaio 2010 - riguardava centinaia di voli: 30 slot soltanto su Ciampino.
TREGUA DOPO LO SCONTRO - La nuova tregua tra l'ente per l'aviazione civile e una importante compagnia arriva dopo la guerra apertasi in dicembre tra lo Stato italiano e le low cost, che anche durante queste festività hanno fatto viaggiare milioni di persone con voli economici. Nel mirino dell'Enac non c'era soltanto Ryanair - richiamata petr l'eccessiva severità dei controlli ai gate dei voli interni in Italia - ma anche Easyjet.
Quest'ultima, che anche sotto Natale ha lasciato a terra numerosi passeggeri romani, ha ricevuto dalla Direzione Enac di Roma Fiumicino «tre sanzioni amministrative, per un totale di 110mila euro, per disservizi legati a ritardi e cancellazioni di voli da Roma Fiumicino a Lamezia Terme che si sono verificati negli ultimi giorni». La compagnia aerea, sostiene l'Enac, avrebe violato le regole a garanzia dei viaggiatori.
DIRITTI DEI VIAGGIATORI - Su Easyjet, una nota dell'Enac scritta alla vigilia di Natale sottolinea che «le contestazioni riguardano in particolare infrazioni al Regolamento Comunitario n. 261 del 2004, ovvero per mancata informazione ai passeggeri, mancata compensazione e mancata assistenza».
Secondo il presidente dell'Enac Vito Riggio «l'Autorità per l'aviazione civile non intende tollerare da parte di nessuna compagnia aerea cancellazioni, ritardi prolungati e negato imbarco di dipendenti imputabili al vettore». E avverte: «Erogheremo sanzioni a tutte le compagnie aeree per ogni mancato rispetto dei diritti dei passeggeri, così come prevede la normativa comunitaria».
l. za.
07 gennaio 2010
http://roma.corriere.it/roma/notizi...ryanair-accordo-documenti-1602255673449.shtml