Taste the Hub: ecco cosa è cambiato a Fiumicino
15/02/2018 10:40
Lo scalo romano ora è ai vertici della classifica Aci per quanto riguarda la qualità dei servizi; tra le novità introdotte l'impianto di smistamento bagagli in partenza e in transito
Un appuntamento con il trade, due volte alla settimana, per far toccare con mano come è cambiato oggi l’aeroporto internazionale di Fiumicino, e che cosa può offrire al passeggero. Con Taste the Hub Adr ed Alitalia intendono far conoscere a fondo la nuova esperienza di transito a Roma: “Vogliamo arrivare su una summer dove tutti saranno in grado di apprezzare l’evoluzione dello scalo romano che troppo spesso viene ancora sottovalutato dalla clientela - ha spiegato Nicola Bonacchi, vice president Italy sales di Alitalia -; lavoreremo con il corporate ed alcuni top client portandoli a visitare in prima persona le trasformazioni che hanno investito l’aeroporto, l’italianità che contraddistingue i servizi, la nuova area commerciale. E per i voli extra Schengen, la qualità dell’offerta food & beverage. Cercheremo di far toccare con mano quanto sia semplice, e soprattutto veloce oggi, il transito di un passeggero a Fiumicino. E non solo del passeggero - dice Bonacchi - ma anche dei suoi bagagli, grazie al nuovo impianto Bhs che è ormai in grado di gestire una capacità di 10mila bagagli l’ora”.
L’introduzione del nuovo impianto di smistamento bagagli in partenza e in transito è un ulteriore passo in avanti sulla strada della qualità dei servizi al passeggero; l’investimento complessivo di Aeroporti di Roma sul nuovo Baggage Handling System è stato di circa 30 mln di euro e rispetto al 2014 per la consegna del bagaglio sui voli internazionali si è passati dai 21 minuti di attesa a 13 minuti, mentre su quelli nazionali da una media di 16 minuti a 12.
Il percorso di Fiumicino verso un traguardo di eccellenza sui servizi e la qualità del tempo trascorso in aeroporto è tutto in discesa: lo scalo nel 2017 ha raggiunto la 1° posizione nella classifica Aci superando i maggiori hub europei considerati da sempre eccellenze aeroportuali.
La nuova area di imbarco E, sui suoi 90mila mq destinati ai voli extra Schengen, oggi ospita il duty free più grande d’Europa (Lagardere/Aelia di 1800 mq) ed una galleria retail che consente esperienze di shopping a prezzi scontati anche per gli italiani, al netto dell’Iva. 14mila mq sono interamente dedicati al cibo con 14 ristoranti, 7 wine bar, 1 fast foof, 4 pizzerie, 3 gelaterie e 24 snack bar, per un’offerta complessiva di 3700 posti a sedere. Tra le proposte gastronomiche, da segnalare quelle degli chef stellati Heinz Beck con il ristorante Attimi, Colonna e Cristina Bowerman. Alitalia aprirà la sua nuova lounge proprio nell’area E: “Sarà pronta per l’estate e con 1090 mq di superficie, in linea con gli standard internazionali, rappresenterà l’italianità per eccellenza- anticipa Bonacchi”.
“A Fiumicino abbiamo lavorato soprattutto sulla velocità di connessione, visto che i passeggeri in transito rappresentano il 25% del flusso aeroportuale- ha spiegato Fausto Palombelli,chief commercial officer Adr- lo scalo della Capitale si è trasformato nell’ottica di un traffico di qualità, di un traffico che cresce, anche grazie ad Alitalia che dal 2012 ha portato 500mila passeggeri in più sul lungo raggio. Dopo la ristrutturazione dell’area H e l’apertura dell’area E, ora ci concentreremo sul Terminal 1 e sulla sua capacità. Demoliremo il T2 per far si che il T1 si espanda, per avere maggior spazio in partenza e in arrivo, un nuovo molo con 14 fingers ma anche una piazza commerciale più grande. Tutto sarà pronto entro il 2020”. Palombelli prosegue ancora: “Le analisi dicono che in un futuro non troppo lontano ci sarà necessità e carenza di slot negli aereoporti internazionali, a tal proposito voglio ricordare che Fiumicino fino al 2044 può raddoppiare la sua capacità produttiva, è scalabile in termini di ampliamento”. a.te.
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