Farfallina
Utente Registrato
- 23 Marzo 2009
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Non cadere anche tu nella storia dei romanodonti, il governo nazionale è stato retto per decenni da lombardi, inoltre non facciamo passare come le decisioni da prendere a Milano si decidano a Roma in autonomia. A Milano LIN non lo vogliono chiudere, Roma o non Roma.Esiste una gerarchia dei poteri ben definita, il vertice della quale sta a Roma. E' vero per sia come amministrazione, sia come sistema politico.
Quindi a Roma possono decidere di chiudere LIN domani se davvero vogliono farlo.
E' sufficiente modificare il decreto Lupi aggiungendo il divieto ad operare per velivoli con oltre 19 posti.
Certo, va sentita la regione Lombardia, ecc. ecc., ma chi mette le firme che contano sta nella capitale.
E a meno che non sia un leghista, qualsiasi altro politico lombardo prende gerarchicamente ordini dei vertici romani del proprio partito. Con tutte le conseguenze del caso.
Per cui se i politici milanesi possono essere tacciati spesso di incompetenza, pusillanimità e interesse limitato alla propria rielezione, non possono essere incolpati di avere legiferato per mantenere aperto LIN, perchè non è (e non è mai stato) nelle loro possibilità. Semmai hanno (molto colpevolmente) avallato decisioni prese a Roma anche quando contrarie al proprio territorio, ma è anche realistico supporre che se si fossero messi di traverso, avrebbero rischiato cadrega, simpatie di partito e rielezione.
In altre parole, se davvero AZ/EY volessero LIN chiuso, LIN si chiuderebbe.