Lettere. La situazione dei lavoratori Skytanking a Milano-Malpensa
Milano, Italia - Il testo integrale della missiva che riassume la voce dei dipendenti
(WAPA) - Riceviamo e pubblichiamo il testo di un documento in cui si spiega in dettaglio la situazione dei dipendenti di una società che si occupa di rifornimento di carburante per aerei di linea a Malpensa. Riserviamo la medesima opportunità ad eventuali repliche:
"Buongiorno,
la presente per informare di una situazione che si sta sviluppando in questi giorni riguardo alla nostra situazione di lavoratori presso la Skytanking Italia Srl sull’aeroporto di Milano-Malpensa, che data la gravità ed il periodo potrebbe facilmente compromettere il regolare svolgimento dei voli da un aeroporto così importante per il traffico internazionale.
Siamo 44 lavoratori di Skytanking Srl Italia, società italiana sotto il controllo di Skytanking di Amburgo, proprietà della holding finanziaria Marquard & Bahls.
Il nostro problema è questo:
Skytanking Italia è fornitore del servizio di messa a bordo del carburante per conto Eni per gli aeroporti di Milano-Malpensa, Roma-Fiumicino e Napoli.
L’Eni ha comunicato alla direzione di Skytanking Italia, in data 27/10/2016, che non è stata selezionata per le attività di messa a bordo di carburante jet fuel su Milano-Malpensa.
Skytanking successivamente a questi accadimenti ha emesso un comunicato ove si richiede al ministero del Lavoro di intervenire per far si che le altre compagnie fornitrici del servizio intoplane (una già presente sullo scalo di Milano-Malpensa) e l’altra non ancora presente su quest’aeroporto, si facciano carico del personale che è in eccedenza a Skytanking.
Premesso che:
l’eventuale compagnia che si è aggiudicata la fornitura del servizio di messa a bordo del carburante per conto Eni su Milano-Malpensa è la Carboil Srl (società strettamente legata ad Eni) azienda più volte menzionata negli anni passati sui quotidiani nazionali per problemi legati anche ad irregolarità per questioni riguardanti la sicurezza.
Skytanking è una società presente in Italia dal 2006 circa che ha sempre investito nella formazione a proposito di tematiche riguardanti la sicurezza per un servizio cosi delicato, che coinvolge la sicurezza di migliaia di persone.
Non si comprende come l’Eni nonostante tutte le problematiche di mercato possa visto che queste sono assegnazioni di commesse fatte al ribasso rinunciare a livelli qualitativi di servizio, che non sono nel background di società come Carboil, e possa sulla base di un semplice costo di servizio inferiore rinunciare a standard molto elevati come quelli offerti nello specifico da Skytanking Italia.
Pertanto,
Gli operatori Skytanking Italia convinti che senza una adeguata visibilità del problema, per far conoscere questa situazione all’opinione pubblica sono decisi a cominciare uno sciopero sull’aeroporto di Milano-Malpensa che sicuramente porterà a disagi per i fruitori del servizio aereo in un periodo cosi delicato come dicembre.
Ad aggravare la situazione, alla luce degli accadimenti avvenuti al Mise il giorno 15/10/2016 ove la Carboil Srl dichiarava di non necessitare degli operatori Skytanking, in quanto già dotata di personale preparato all’uopo, ma ancora più grave, la dichiarazione dell’ad Skytanking che diceva di non avere possibilità di ricollocamento in Italia per il personale Skytanking dell’aeroporto di Milano-Malpensa.
Facciamo notare che Skytanking in Italia opera su 6 aeroporti, Skytanking in Europa su 16 scali, senza voler discutere, del fatto che queste società appartengono alla Marquard & Balhs, holding finanziaria che è il secondo gruppo mondiale per movimentazione di prodotti petrolchimici, con un centinaio di terminal (sia terrestri che marittimi) nel mondo.
Appare alquanto strano l’impossibilità di ricollocamento di professionalità così specifiche….
Vi ringraziamo per l’attenzione.
A nome dei dipendenti Skytanking di Milano-Malpensa, lettera firmata". (Avionews)