Thread MXP - LIN 2016


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«Malpensa bella senz’anima. Ora ha tutto: servono i voli»

Il nodo da sciogliere - Dopo l’inaugurazione di “Casa Alitalia”, i sindacati s’interrogano sul futuro dello scalo

L’aeroporto di Malpensa è da mesi che si sta facendo bello ed è sotto gli occhi di tutti la sua trasformazione. «All’apertura il colore dominante era il verde, proprio in onore di quella che era la Compagnia di Bandiera».
«Nel 1998 l’atmosfera, però, non era così suggestiva come è adesso. Adesso la luminosità, la bellezza e il lusso di alcune aree, stanno predominando: il Terminal 1 si è trasformato in un vero e proprio gioiellino e confidiamo anche nel restyling del Terminal 2», annota Monica Avanzi della segreteria di Varese della Filt Cgil.

«Nuove opportunità....»

«Ma la sensazione è che sia ancora senza anima, senza una progettualità concreta, senza i numeri per godersi lo spettacolo. Quando c’erano i voli e i passeggeri non era ben collegato e non era così bello; adesso c’è tutto, ma bisogna che ci sia una sforzo maggiore per ritornare ad avere i passeggeri».
La riflessione della Filt di Varese è un timore manifestato a voce alta. La recente inaugurazione di “Casa Alitalia”, lounge all’insegna del made in Italy con i migliori brand italiani per gli arredi, le sedute e le eccellenze enogastronomiche, con piatti cucinati addirittura al momento, non bastano. Tutto bello, bellissimo, alla portata di chi viaggia in classe business o è socio di uno dei club Alitalia. Ma non è questo il punto.
Ad Alitalia, il sindacato chiede voli e passeggeri. «La cautela delle dichiarazioni di Alitalia – per voce dell’amministratore delegato Cramer Ball (ndr) - ci lascia ancora una volta con il fiato sospeso», spiega Monica Avanzi. «Chi vive Malpensa non riesce a comprendere la paura di investire in questo aeroporto le cui potenzialità sono da sempre evidenti».
Cramer, prudentemente, non ha fatto dichiarazioni roboanti. Non ha promesso alcunché lunedì scorso, all’inaugurazione della lounge al satellite Nord di Malpensa. Ha dichiarato che: «Malpensa è un aeroporto importante per lo sviluppo di Alitalia». E ha detto che la compagnia aerea è «aperta a nuove opportunità». Una pagina ancora tutta da scrivere per Alitalia – Etihad che la segreteria varesina del settore Trasporti della Cgil vorrebbe poter leggere a breve.

Qualità del servizio

Così come vorrebbe un rilancio vero sul lavoro, non solo tema sul quale dibattere, piuttosto perno della rinascita economica del territorio. Rimarca Monica Avanzi.
«Un’altra nota stride in tutto questo luccichio: la qualità del lavoro. È un aeroporto in cui tutto rimane precario: i voli, i passeggeri e, purtroppo, i lavoratori. Se da una parte si premia il lusso, dall’altra regna un sistema povero in cui la concorrenza tra le compagnie aeree è tutta basata sul massimo risparmio, anche per quelle che si danno arie in termini di massima qualità del servizio».
La stessa Sea, in qualità di Gestore Aeroportuale, ed Enac, massima autorità governativa per gli aeroporti, «agiscono solo se chiamate in causa», evidenziano dalla Filt Cgil.
«Le battaglie sindacali, all’ordine del giorno, spesso vengono perse. Auspichiamo che gli investimenti siano veramente finalizzati a portare il lavoro. Per il resto bisogna uscire da questo torpore, svegliarsi e lottare per riconquistare un lavoro dignitoso e sicuro», chiude la Avanzi.

Alessandra Pedroni
http://www.laprovinciadivarese.it/s...anima-ora-ha-tutto-servono-i-voli_1186299_11/
 

Cesare.Caldi

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... e confidiamo anche nel restyling del Terminal 2»...
I lavori di ristrutturazione del terminal 2 sono in fase avanzata, entro fine giugno dovrebbero venire aperti i nuovi controlli di sicurezza che verranno ampliati e spostati rispetto alla posizione attuale, verrà di conseguenza ampliata la zona air side. Successivamente è in progetto un ampliamento nella zona gates di imbarco che sfrutterà le vecchie torrette dei finger. La superficie verrà ampliata allargandosi lato pista. Infine entro fine 2016/inizio 2017 dovrebbe essere completata e funzionante la nuova stazione ferroviaria del Terminal 2.
 

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Sinceramente non ne vedo l'utilità, ma:

Da Varesenews:

Ferrovia Malpensa-Gallarate, progetto entro il 2017
FerrovieNord e Sea vanno avanti, primo confronto con i sindaci del territorio. Meno di 5 km, da attivare entro il 2023

Regione Lombardia e FerrovieNord danno il via libera al progetto per la nuova ferrovia da Malpensa (terminal 2) a Gallarate, nuovo collegamento destinato a ridisegnare anche la rete di trasporto locale in tutto il quadrante Nord-Ovest di Lombardia. C’era l’idea, c’era il progetto di massima, ora s’inizia a lavorarci davvero, partendo dal territorio e preparandosi a presentare domanda al finanziamento UE.

Oggi a Malpensa si è svolto il primo incontro di lavoro, aperto ai Comuni e agli altri portatori di interessi, per fare il punto sulla progettazione di fattibilità tecnico-economica della prosecuzione della linea, che dal terminal 2 (dove è in costruione il prolungamento della linea, ativazione prevista autunno 2016) raggiungerà la linea ferroviaria del Sempione, connettendosi verso Gallarate-Milano e verso Casorate-Domodossola. A guidare i lavori, FerrovieNord, la società della rete ferroviaria regionale (che gestisce la già esistente linea per Malpensa). All’incontro erano presenti molti sindaci del territorio, tra cui quelli più direttamente interessati, Dimitri Cassani di Casorate Sempione, Edoardo Guenzani di Gallarate, Angelo Bellora di Cardano al Campo.

«Oggi – ha spiegato il presidente di FerrovieNord Andrea Gibelli – la ferrovia è una grandissima occasione. Tutti i dati dimostrano che, quando si è meglio connessi e c’è capacità di integrazione, ci sono benefici notevoli anche per il mondo economico. Su questa opera in particolare vogliamo aprire un approfondito dialogo con le amministrazioni locali e il sistema economico e sociale per costruire insieme il percorso». Pietro Modiano, presidente di Sea, ha spiegato la nuova logica dei collegamenti: «Il problema non è l’Alta Velocità, ma fare di Malpensa un nodo su cui convergono collegamenti frequenti». Di fatto, gli attuali collegamenti verso Milano (veloce e locale) verranno “esplosi” in una serie di linee che portino da Malpensa anche verso Varese, il Canton Ticino, la Brianza, Torino. Il che darebbe utilità alla nuova bretella T2-Gallarate superando i problemi di capacità della linea Gallarate-Milano (ferrovia trafficatissima, con tipi di treno che viaggiano ad ogni velocità, dagli Eurocity ai suburbani che fermano ogni 2 km).
La progettazione fin qui è stata finanziata al 50% dalla Comunità Europea, con l’obiettivo di completare le connessioni ferroviarie da Nord e rendere “passanti” entrambe le stazioni dell’aeroporto: quella del terminal T1 inaugurata nel 1999 e quella del terminal T2 attualmente in fase di completamento e che verrà attivata a dicembre.
FerrovieNord sta coordinando gli studi e sviluppando la progettazione preliminare, tramite la propria società di ingegneria NORD_ING. Gli studi si avvalgono di contributi di diverse strutture specialistiche, tra cui in particolare gli esperti delle Università Bocconi e del Politecnico di Milano. La progettazione viene sviluppata in stretta collaborazione con le strutture tecniche di RFI per quanto riguarda le interconnessioni con la linea del Sempione.
Sea artecipa alla progettazione contribuendo soprattutto alle nuove indagini sulla domanda, alla individuazione degli scenari di servizio per allargare l’area di influenza dell’aeroporto e alla definizione della tratta ferroviaria all’interno del sedime dell’aeroporto. Soluzioni tecniche, ma anche studio dei modelli di servizi previsti: in questo senso si sta lavorando anche allo studio di vari sistemi di trasporto nei diversi scali europei.
La volontà dei promotori del progetto – testimoniata anche da questo primo incontro – è di dare la massima pubblicità e ricercare la massima condivisione possibile delle scelte progettuali con tutti gli attori coinvolti (si passa in Parco del Ticino, facendo lo slalom tra abitati, in una zona densamente popolata). La consultazione del territorio avrà dei momenti formali con i Comuni che inizieranno già nelle prossime settimane con la cosiddetta fase di “scoping” della procedura di Valutazione Ambientale e passerà attraverso la Conferenza dei servizi.
L’obiettivo è concludere entro quest’anno la progettazione a livello preliminare (con il nuovo codice si chiama Progetto di Fattibilità tecnico-economica) e lo Studio di Impatto ambientale, in modo di sviluppare la progettazione a livello definitivo entro il 2017. Il budget della progettazione – dagli studi fino al livello definitivo – è stimato in circa 4 milioni (di cui un po’ meno del 90% di competenza FERROVIENORD e il resto di competenza SEA). Il cofinanziamento concesso dalla Comunità europea è fino al 50% del costo della progettazione.
I costi sono in fase di stima. Al momento si mantiene la “forcella” previsionale indicata alla Comunità europea, da 170 a 250 milioni a secondo della configurazione che verrà adottata(di fatto si è scelta una soluzione tecnica relativamente economica). I tempi necessari per la costruzione sono dell’ordine di 3 anni, ma prima sono necessari almeno 3 anni per completare le procedure approvative, di finanziamento e di gara. Pertanto l’obiettivo è – se le valutazioni e le decisioni di finanziamento saranno positive – di attivare l’opera nel 2023.
Queste le previsioni future. Ma nel frattempo vanno avanti a pieno ritmo i lavori di realizzazione del collegamento ferroviario T1-T2, su entrambi i lotti: la stazione al Terminal 2 (il Lotto 1 di competenza SEA); la nuova linea e gli impianti ferroviari (il Lotto 2) di competenza FERROVIENORD. Attualmente sono in fase di montaggio i binari e gli scambi. Si prevede di completare i lavori entro settembre, in modo da effettuare le prove e i collaudi da ottobre e iniziare il servizio regolare con il cambio orario di dicembre.
 

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Collegamento Malpensa-Sempione: "Percorso condiviso con i Comuni"

Incontro in aeroporto sulla futura linea. L'attivazione è prevista nel 2023


Malpensa (Varese), 8 giugno 2016 - Il collegamento ferroviario dal Terminal 2 di Malpensa alla linea del Sempione completerà l’anello che unisce Milano e l’Europa attraverso l’aeroporto, prossimo a diventare snodo anche di una estesa rete su ferro. Entro la fine dell’anno entrerà in servizio il nuovo tratto ferroviario tra il Terminal e il Terminal 2, prima fase del progetto che si completerà con i nuovi binari che porteranno alla connessione con il Sempione.

Ieri mattina all’aerostazione si è tenuto un incontro organizzato da Fnm, in collaborazione con Regione e Sea, per fare il punto sullo stato del’arte della realizzazione della linea ferroviaria oltre il Terminal 2, verso Gallarate e verso Casorate Sempione. Il presidente di Sea Pietro Modiano ha sottolineato l’importanza del confronto con il territorio. "Non facciamo gli errori del passato – ha detto – non si deve mettere il territorio di fronte ai fatti compiuti. I nodi è meglio che vengano al pettine prima, quindi si partecipi al confronto". Il progetto della connessione con la linea del Sempione è un passo fondamentale per fare di Malpensa un nodo ferroviario strategico, estendendo la sua capacità di attrarre passeggeri soprattutto dalla Svizzera. Il presidente di Fnm Andrea Gibelli ha invece fatto rilevare l’importanza dell’integrazione per la mobilità e del collegamento tra i due terminal. Durante l’incontro i professionisti che si stanno occupando della progettazione hanno illustrato le varie fasi dei lavori, analizzando gli aspetti economici, i costi-benefici, le ricadute ambientali, gli scenari futuri del trasporto ferroviario.

Obiettivo è concludere entro quest’anno la progettazione a livello preliminare e lo studio di impatto ambientale, in modo da presentare il progetto definitivo nel 2017 con l’obiettivo di mettere in esercizio l’opera nel 2023. Il costo stimato al momento è tra i 170-250 milioni di euro. Il progetto al quale si sta lavorando e selezionato tra varie alternative con lo scopo di ridurre l’occupazione di suolo e l’impatto sull’ambiente, prevede una nuova linea con partenza dalla nuova stazione del Terminal 2, lunghezza 4,6 km, (per circa il 60% in galleria) che sviluppa due rami, uno verso Gallarate e l’altro verso Casorate Sempione. Presenti all’incontro alcuni sindaci dell’area aeroportuale, tra i quali Dimitri Cassani, primo cittadino di Casorate Sempione. "È importante - ha detto - aprire la fase di confronto. Questo progetto è ancora in fase di costruzione, quindi noi potremo presentare, fatte le valutazioni, le nostre richieste. Io chiederò qualche tratto in più interrato con l’obiettivo di salvaguardare il più possibile il territorio». Per Stefano Bellaria, sindaco di Somma Lombardo, è «un progetto interessante perché il collegamento ferroviario aiuta a decongestionare il trasporto su gomma, importante è che si ragioni su un tracciato che abbia il minor impatto sul territorio. E il confronto con i Comuni in questa fase è fondamentale".

http://www.ilgiorno.it/varese/ferrovia-malpensa-1.2233290
 

Cesare.Caldi

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E' stata inaugurata in anticipo sui tempi previsti la nuova zona dei controlli di sicurezza a Malpensa Terminal 2. I controlli sono stati spostati ed ampliati passando da 9 a 14 varchi disponibili per snellire le code esistenti specie nelle partenze della prima mattinata. La zona controlli ha adesso un nuovo look piu' moderno simile a quella del T1. Con questa nuova disposizione alcuni negozi e ristoranti come ad esempio il burger king che prima erano land side diventano air side.

Adesso si procederà con la seconda parte dei lavori per ingrandire e ristrutturare la zona air side del T2, sfruttando gli spazi dove erano posizionati i vecchi controlli.

Entro fine anno verrà ristrutturata anche la zona riconsegna bagagli al terminal degli arrivi.
 
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Cesare.Caldi

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NEL TERMINAL 2 DI MILANO MALPENSA
ATTIVI I NUOVI FILTRI DI SICUREZZA

Milano, 15 giugno 2016 – Sono operativi nel Terminal 2 dell’aeroporto di Milano Malpensa i nuovi filtri di sicurezza per l’accesso dei passeggeri nell’area imbarchi. I nuovi filtri sono passati dagli attuali 9 a 14, consentendo di elevare la capacità di trattamento a 5 milioni di passeggeri in partenza e smaltire le code in maniera più efficace durante i momenti di picco delle partenze.

In analogia con quanto già realizzato al Terminal 1, anche quest'area filtri è stata dotata di tornelli di accesso con lettura automatica della carta d'imbarco (8+ l Fast Track), nuovi monitor, FIDS (Flight Information Display System) e nuovi arredi. L'area filtri è stata architettonicamente ammodernata con l'impiego di nuovi controsoffitti, pareti e illuminazione.

Il potenziamento e la riconfigurazione dell’area, frutto di un investimento di 5 milioni di euro, ha permesso inoltre di ampliare l’area air side in favore del futuro sviluppo commerciale del Terminal.

Questi interventi permetteranno di adeguare i servizi al passeggero ai migliori livelli di qualità e di soddisfare le necessità generate dall’aumento di traffico atteso in seguito all’incremento di 3 aeromobili, da 18 a 21, basati a Milano Malpensa da easyJet.

Nella seconda metà del 2016 anche l'area riconsegna bagagli verrà migliorata mediante la sostituzione dei 5 nastri di riconsegna bagagli esistenti con 4 nuovi nastri e con un nuovo accesso air-side dei passeggeri. Completeranno l'intervento l' installazione di nuova segnaletica e monitor informativi con l’indicazione dei voli.

Comunicato Stampa SEA
 

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Ma adesso è una nuova usanza di MXP 1 quella di mandare ai radiogeni anche i pax in arrivo? È la seconda settimana che mi riservano questa piacevole sorpresa, con l'IST-MXP. Scusatemi l'intrusione.
È da un po che va avanti sta storia, altro che un paio di settimane..
 

Dancrane

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A FCO per i voli da/per IST è prevista la scorta del Cobus di Polizia o Carabinieri, con imbarco/sbarco solo ai remoti. Senza la presenza delle forze dell'ordine, non aprono l'uscita. E radiogeni anche all'arrivo.
 

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da IST è la norma....mi è successo tutte le volte che sono tornato da IST da novembre a questa parte ( 5 volte)
Avviene già da un po', volo extra Schengen e sbarco ai remoti, mi pare di aver sentito anche un annuncio un paio di settimane fa.
Non mi è capitato invece tornando con FR da Londra (4 maggio).
 

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Malpensa, un aeroporto senza più passeggeri

Viaggiatori in calo a fronte di un aumento delle merci: quale futuro per lo scalo della brughiera?

di ROSELLA FORMENTI

Ultimo aggiornamento: 24 giugno 2016

Malpensa (Varese), 24 giugno 2016 - Aumenta il traffico aereo passeggeri a livello nazionale: secondo i dati diffusi da Enac che riguardano il 2015, i viaggiatori in tutta Italia sono stati 156.965.253, con una crescita pari al 4,5% rispetto al 2014. Il segno più non vale tuttavia per Malpensa che nel 2015 ha fatto registrare 18.400.000 passeggeri, con un calo rispetto al 2014 pari all’1,2%.

Ma lo scalo della brughiera si conferma invece leader nel settore cargo per il quale movimenta il 55% delle merci in Italia: nel 2015 raggiunte le 500mila tonnellate, con una crescita pari al 9%, un risultato che mette Malpensa al primo posto nella classifica italiana e soprattutto al nono in quella europea. Un trend positivo per il cargo confermato anche dai dati di traffico dei primi quattro mesi del 2016: le merci aumentano del 6%. L’auspicio è che la crescita nei prossimi mesi possa riguardare anche il traffico passeggeri, recuperando numeri dopo la flessione dello scorso anno. E il traffico estivo, forte anche delle nuove rotte per le vacanze potrà contribuire all’aumento dei passeggeri.

Dati alla mano è Fiumicino lo scalo con il maggior numero di presenze, sono state nel 2015 40 milioni e 200mila, contro i 18,4 milioni di Malpensa. Notevole balzo in avanti per Orio al Serio: nel 2015 sono passate 10,3 milioni di persone, con un incremento pari al 18,5%. Malpensa tuttavia si ritaglia dopo quello per le merci un altro primo posto che fa riflettere su quello che dovrebbe essere il suo ruolo strategico: per quanto riguarda i collegamenti extra Ue, la tratta più frequentata nel 2015 è stata la Milano Malpensa-New York Jfk con 671.989 passeggeri.

Dunque lo scalo della brughiera si conferma leader nel settore delle merci ma il cargo secondo le voci del territorio che nel bene e nel male subisce la presenza dell’aeroporto non deve diventare la sua vocazione. Lo ribadisce Mauro Cerutti, sindaco di Ferno e attuale presidente nazionale di Ancai (Associazione comuni sedi di aeroporto) che dice: "I dati di Enac fanno riflettere, il fatto che Malpensa perda passeggeri preoccupa, non deve crescere solo il cargo, devono aumentare anche i viaggiatori. Se questo scalo diventasse sempre più importante avremo più problemi ambientali, rumore e inquinamento e nessun ritorno economico. E allora devono spiegarci perché per questo aeroporto, per farlo più grande ci hanno costretto a delocalizzare migliaia di famiglie. Abbiamo delocalizzato per far spazio alle merci? Sarebbe assurdo". Cerutti fa rilevare che il calo di passeggeri non fa che dimostrare ancora una volta "la mancanza di programmazione nei confronti di Malpensa, è il Governo centrale che non decide, che non sostiene questo aeroporto; spende parole, ripete che è strategico ma non ci sono le azioni. Bisogna migliorare i collegamenti, un esempio: il giorno 8 luglio devo raggiungere Roma per l’assemblea Ancai e da Malpensa faccio fatica a trovare un volo. È possibile? Chiaro che questo aeroporto ha bisogno di attenzione, non di promesse altrimenti a breve Orio al Serio con una sola pista farà meglio di Malpensa".

http://www.ilgiorno.it/varese/malpensa-calo-passeggeri-1.2284676
 

Cesare.Caldi

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Le quote di Sea in Sacbo nel mirino di Fnm

Con la nomina del nuovo sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il futuro della società di gestione degli scali milanesi è di nuovo in primo piano

Ferrovie Nord è interessata a rilevare le quote di Sea nello scalo di Bergamo. Così titola Il Sole-24 Ore di oggi. Con la nomina del nuovo sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il futuro della società di gestione degli scali milanesi (controllata dal Comune di Milano), è di nuovo in primo piano. Questa volta, secondo quanto si apprende dal quotidiano, sul tavolo società ed azionisti hanno un dossier in più da dover esaminare. Si tratta di Ferrovie Nord di Milano (Fnm), partecipata da Regione Lombardia, interessata a rilevare le quote che Sea detiene in Sacbo, società di gestione dello scalo di Orio. Si tratta del 30%. GuidaViaggi
 

AZ209

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Ue: 25 milioni a Airport Handling non sono "aiuti di Stato"

"Non c'è continuità economica fra Airport Handling e Sea Handling", che ebbe 359 milioni "illegali" secondo le regole comunitarie di mercato

Milano, 5 luglio 2016 - Iniezione di capitali che non configurano "aiuto di Stato" alle compagnie responsabili dei servizi di terra degli aeroporti milanesi. La Commissione europea, dopo un'indagine a carico dell'Italia aperta a luglio 2014 , ha concluso che l'iniezione di 25 milioni di euro nelle casse della società Airport Handling da parte della sua controllata statale S.E.A. è stata effettuata entro termini accettabili da un investitore di mercato e quindi non comprende aiuti di Stato.

Airport Handling opera a Milano Malpensa e Linate, e aveva acquisito parte di asset, clienti e forza lavoro di SEA Handling, altro operatore di terra controllato da S.E.A in funzione negli aeroporti di Milano. Su Sea Handling la Commissione, a dicembre 2012, aveva concluso che aveva ricevuto circa 359 milioni di aiuti di Stato illegali e da recuperare. Nella sua indagine Bruxelles doveva anche valutare se i vantaggi ricevuti dagli aiuti aSEA Handling erano passati a Airport Handling. A questo proposito, la Commissione ha concluso che non c'è stata continuità economica tra SEA Handling e Airport Handling, perché le loro condizioni operative differiscono materialmente. Gli aiuti di stato a Sea Handling contrari alle norme Ue quindi non devono essere recuperati da Airport Handling. Quindi, Airport Handling non era responsabile del rimborso degli aiuti illegali dati dall'Italia a SEA Handling, e l'obbligo di rimborsarli resta in capo a quest'ultima.

La decisione odierna della Commissione Europea "assicura il futuro di Airport Handling e dei suoi 1700 lavoratori, certificando che l'obbligo di restituzione degli asseriti aiuti di stato a Sea Handling (peraltro contestati da SEA con ricorso alla Corte UE ancora pendente), estinto con la liquidazione di quest'ultima, non puo' piu' essere attribuito a nessun altro soggetto". E' quanto scrive la societa' in una nota. "Questa vicenda complessa si conclude dunque senza licenziamenti e senza sanzioni, e con la conferma delle prospettive di sviluppo di Airport Handling che, dopo la cessione del 30% alla societa' "dnata", potra' vedere l'esercizio da parte di quest'ultima del proprio diritto ad accrescere la sua partecipazione, di controllo, fino al 70%". "Non e' stato facile - dichiara Pietro Modiano, Presidente di Sea - Bisognava fare tante cose insieme: accettare la necessita' di chiudere un'azienda delicata nel nostro sistema aeroportuale come Sea Handling, gravata da una sanzione per aiuti di stato e che continuava a generare margini negativi rilevanti, e farlo senza mettere sul lastrico i suoi dipendenti e senza produrre vuoti operativi; creare quindi una nuova azienda in grado di stare sulle proprie gambe e di attrarre nuovi investitori, e farlo senza ledere le regole di discontinuita' della Commissione Europea, che non avrebbe potuto ammettere una nuova Airport Handling che fosse la vecchia Sea Handling sotto mentite spoglie e non fosse meritevole di investimenti privati, e ha infatti indagato per accertarlo. E bisognava agire in fretta e senza clamori, per evitare ripercussioni, alimentate anche da qualche anti-europeismo strumentale, in un settore cosi' delicato del nostro territorio e della nostra economia. La decisione della Commissione dice in modo ufficiale che ci siamo riusciti e ne siamo orgogliosi".

http://www.ilgiorno.it/milano/airport-handling-1.2319683
 

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Il modello Malpensa vola sulle rotte intercontinentali

Nei primi sei mesi dell'anno proseguere la crescita del long courier: più passeggeri che generano i maggiori ricavi per lo scalo gestito da Sea e per il territorio. Cresce anche il low cost. Giulio De Metrio: "I risultati record del bilancio 2015 sono solo la punta dell’iceberg, la sintesi del lavoro fatto negli ultimi anni. Lavoriamo all'aeroporto del futuro, pronti anche se partiranno i low cost sul lungo raggio

Alberto Taliani - Mar, 05/07/2016 - 11:55

Il Boeing 787 di Emirates e il 777 di Singapore Airlines che atterrano sulla pista dell’aeroporto di Milano Malpensa e rullano per attraccare ai finger per sbarcare i passeggeri sono qualcosa più di immagini simbolo del grande scalo intercontinentale gestito da Sea.Rappresentano infatti la concretezza del ruolo globale di un aeroporto che, sette anni dopo l’abbandono del hub carrier Alitalia (il de-hubbing, per usare il termine tecnico), è riuscito a imboccare la strada della crescita proprio sui voli a lungo raggio intercontinentali che, va detto, sono quelli più redditizi.

"I risultati record del bilancio 2015 sono solo la punta dell’iceberg, la sintesi estrema di tutto il lavoro fatto negli ultimi anni che sta iniziando a dare risultati positivi in particolare nell’ultimo triennio", spiega Giulio De Metrio, Chief operating officer di Sea, che traccia un bilancio a tutto campo all’inizio della stagione estiva.

Analisi basata sui dati dei primi cinque - sei mesi del 2016 confrontati con quelli dell’anno scorso e poi andando indietro, agli ultimi tre anni, per far capire dinamiche e strategie che partono da lontano. "Nel 2016 abbiamo avuto una crescita di traffico passeggeri di sistema a Milano Malpensa e Milano Linate del 2,9%. Siamo passati da 10.400.000 passeggeri a 10.730.000 dice Giulio De Metrio che aggiunge: "Ma dov’ è che siamo siamo cresciuti di più negli ultimi mesi ed è la connotazione più evidente anche negli anni passati? Nei voli a lungo raggio che portano a Milano Malpensa i passeggeri più importanti in termini di accessibilità del territorio e sono altrettanto importanti per l’aeroporto dal punto di vista del peso e della qualità economica perché generano maggiori ricavi. I passeggeri intercontinentali (escluso il Nord Africa che in questo periodo si muove in maniera difforme a causa dei problemi di rischio Paese ndr) sono aumentati nello stesso periodo del 5,8%: da 1.614.000 a 1.708.000".

"Se prendiamo i considerazione i voli per il Medio Oriente e per l’Estremo Oriente – sottolinea ancora -, vediamo che questo sotto-insieme è cresciuto ancora di più, del 6,7% passando da 977.000 a del 2015 a 1.042.000 di quest’anno. Il motivo è dovuto al fatto che da diversi anni abbiamo praticato una politica di espansione e di dialogo con i vettori del Medio Oriente e soprattutto con quelli dell’Estremo Oriente: Cina e Hong Kong, Singapore, India, Paesi del Golfo con i grandi vettori da Emirates, Ethiad, Qatar Airways, Oman Air e Saudia. Sono tutte compagnie aeree con cui abbiamo avuto una interlocuzione molto intensa negli ultimi anni che ci hanno portato a realizzare crescite molto significative".

Traffico intercontinentale, sempre in cifre alla mano, che ha visto i primi cinque–sei mesi del 2016 segnare un più 5,8%, preceduto dall’incremento del 12,4% nel 2015 sul 2014. “E se lo guardiamo ancora più indietro, nel triennio 2012 - 2015 sono cresciuti del 26%: da 3.700.000 a 4.700.000 passeggeri intercontinentali, un milione in più. Nello stesso triennio, rapportati al totale dei voli internazionali e intercontinentali, Malpensa è cresciuta del 7,7%: 1.200.000 passeggeri in più, passando dal 14,7 al 15,9%, nei segmenti di traffico più importanti".
Voli lungo raggio che hanno consentito di fare il salto di redditività, accompagnato dalla crescita delle compagnie low cost che operano a Milano Malpensa: da EasyJet a Ryanair a Vueling.

"Il low cost è importantissimo perché muove di più la gente, insegna e abitua a viaggiare in aereo e anche questi numeri sono figli della strategia attuata da Sea dopo l’abbandono dell’hub carrier – sottolinea Giulio De Metrio -: abbiamo messo in piedi un modello di aeroporto e di business nuovo, con una struttura aperta in grado di offrire servizi in termini di infrastrutture e processi di grande qualità sia ai vettori low cost sia ai vettori di gran lusso".
Il nuovo modello di business ha portato anche alla trasformazione dell’offerta non aviation, importantissima nello scenario di modernizzazione dello scalo. "Mentre le strutture destinate ad accogliere un tipo di traffico piuttosto che l’altro sono identificabili nella suddivisione dei Terminal 1 e 2, l’area commerciale di riferimento è unica. Il lavoro che abbiamo fatto non è stato solo di attrarre compagnie di qualità, abbiamo infatti cambiato completamente l’infrastruttura rendendola più accogliente e interessante possibile per i nostri viaggiatori".

E’ stata infatti eliminata la vecchia divisione dell’area commerciale al Terminal 1 rendendola accessibile sia ai passeggeri dei voli Schengen e sia a quelli dei voli non Schengen eliminando duplicazioni e inefficienze nell’offerta non aviation. Operazione fatta spostando il controllo passaporti per i voli non Schengen in prossimità del satellite che porta ai gate. I filtri di sicurezza sono stati portati al piano check-in valorizzando una parte importante dello scalo molto luminosa e piacevole rendendola una delle parti più belle dell’aeroporto. "In questo modo abbiamo connotato un passaggio che di solito è di stress e di ansa per il passeggero trasformandolo in un ambiente di grande confort con un servizio decisamente migliore". Risultato? Con il nuovo layout i tempi d’attesa sono stati abbattuti del 40%.

Dopo i filtri di sicurezza si entra nell'area commerciale unica e nel duty free tra i più grandi d’Europa, così il tempo di permanenza medio del passeggero in aeroporto è passato da 124 a 137 minuti (+10,5%) perché lo scalo dopo il restyling è stato percepito dai viaggiatori non come un passaggio obbligato, quasi una seccatura, ma come un momento gradevole della partenza per la vacanza o il viaggio d’affari che si trascorre in aree confortevoli, dove si può fare un’esperienza di shopping, gourmet o di relax di alto livello. E questo ha generato un’altra ricaduta importante: negli ultimi tre anni la spesa media per passeggero è passata da 9,1 euro a 12,1 euro (+33,1%) e i ricavi non aviation sono passati da 6,2 euro a 7,6 euro (+23,9%).

"E’ stato creato quindi un disegno nuovo, sistematico, per cui l’infrastruttura, i processi, i servizi sono andati di pari passo con lo sviluppo del traffico e dei servizi di qualità – aggiunge ancora lo Chief operating officer di Sea -. Negli anni abbiamo messo anche sotto la lente d’ingrandimento non solo la qualità erogata ma anche la qualità percepita dai passeggeri. E per misurare bene e verificare se il percorso è quello corretto ci siamo dotati di sistemi che ci consentono di capire quello che sente il cliente attraverso metodologie condivise con tutta l’industria aeroportuale a livello mondiale in modo da poter confrontare la nostra qualità percepita con quella di tutti gli altri scali internazionali. Una innovazione introdotta da due anni che ha reso evidente al management Sea l’importanza di migliorare la qualità del servizio a tutti i livelli: erogata e percepita”.

La stagione estiva 2016 è partita con 9 nuove destinazioni che si aggiungono alle circa 210 servire da circa 120 compagnie aeree grandi medie e minori che operano a Milano Malpensa. Alcune sono già operative, altre lo saranno a breve: Lille, Cracovia, Lourdes, Zagabria, Salonicco, Alicante, Kalamata, Annaba (Algeria), Lagos. E ci sono nuove frequenze aggiuntive su destinazioni già servite che nel 2016 sono 108, di queste 26 sono EasyJet e 51 Ryanair. Nuove frequenze riguardano l’intercontinentale: Singapore Airlines su Singapore, Air Canada su Toronto, Air India su Delhi, Latam su San Paolo.

"Il mercato del trasporto aereo è in evoluzione e la nostra strategia è quella di essere al passo con le esigenze delle compagnie aeree e dei passeggeri, pensiamo all’ultima icona di Malpensa, il Terzo Terzo, alle nuove aree commerciali con le Gallerie del Lusso e al Food. Diamo servizi lineari ed efficienti ai vettori low cost e servizi su misura ai vettori intercontinentali, come ad esempio la possibilità di realizzare sale Vip con servizi dedicati. Ci sono vettori che ne creano di proprie, come Emirates e Alitalia-Ethiad, altri - e sono la maggioranza – che usufruiscono dei servizi eccellenti del Club Sea: a Malpensa è di livello altissimo ed è rappresentato in particolare nella Sala Montale che abbiamo lanciato con il Satellite Nord, quattro anni fa".

"Non solo, guardando in prospettiva, la nostra capacità di attrarre sia vettori low cost che del lungo raggio ci pone nelle condizioni più favorevoli nel caso dovesse partire la capacità di alimentare i voli di lungo raggio anche da parte delle compagnie low cost. Si parla di possibili accordi di Ryanair e EasyJet con vettori long courier, siano essi lungo raggio low cost come Norvegian o di alta qualità come Emirates. Abbiamo una infrastruttura e una organizzazione che si rapporta molto bene con entrambi i modelli e pensiamo di essere posizionati molto bene nel momento in cui dovesse scattare l’aggancio low cost - lungo raggio per generare traffico di alimentazione, il feederaggio. Per noi sarebbe traffico aggiuntivo: generare transiti di interconnessione da una rete molto capillare come ad esempio quella di EasyJet con vettori lungo raggio che servono Malpensa, sarebbe per noi un ulteriore elemento di crescita. Con la carta in più, già operativa con successo, del sistema di prenotazione transiti ViaMilano. Il messaggio che lanciamo all’industria delle compagnie aree è preciso, dice De Metrio: nel momento in cui dovessero realizzare questi accordi Sea è pronta".

E gli aeroporti di Sea sono pronti anche da punto di vista tecnologico, fronte su cui l’attenzione all’evoluzione dei sistemi è sempre stata alta. “A partire da quelli non visibili al pubblico, ma fondamentali della sicurezza e delle infrastrutture di volo di primissimo livello a quelli visibili per i servizi ai vettori e ai passeggeri. Cito un esempio che riguarda la vendita diretta via Internet, dove siamo vicini nel 2106 ai 10 milioni di euro di fatturato: il 95% riguarda i parcheggi. E ancora le App aeroportuali, l’attività intensa e costante sui social, da Facebook a Twitter. L’innovazione tecnologica ci ha consentito anche di facilitare i rimborsi Iva dei viaggiatori intercontinentali e abbiamo realizzato con l’Agenzia delle Dogane il sistema Otello, riposizionando nella zona commerciale gli sportelli: un servizio importante per i clienti extra Schengen che comprano in Italia e fanno il rimborso Iva a Malpensa. E’ all’avanguardia in Europa. Infine ricordo l’ecosistema digitale delle merci che facilitano e rendono più efficiente la gestione dell’import e dell’export alla Cargo City. La tecnologia – conclude Giulio De Metrio - è uno degli elementi vincenti in cui crediamo molto perché non c’è rinnovamento infrastrutturale che non è seguito da un miglioramento tecnologico, e tutti e due sono indispensabili per costruire l’aeroporto del futuro”.

http://www.ilgiornale.it/news/de-metrio-1279296.html