TRASPORTI II cda approva l'operazione
Meridiana-Eurofly, ok alla fusione tra le due società
Venerdì 20 novembre 2009 - Unione Sarda
Meridiana approva la fusione con Eurofly e si prepara a cambiare nome. L'ok al progetto è arrivato ieri al termine del consiglio di amministrazione della società olbiese che d'ora in poi dovrebbe chiamarsi Meridiana Fly. Lo stesso progetto è passato al vaglio del cda fiume tenutosi sino a tarda notte dalla società controllata che tuttavia non dovrebbe riservare sorprese. Eurofly, compagnia in constante perdita, ha infatti tutto da guadagnare dalla fusione con una società che nonostante un leggero calo e la crisi del settore, si presenta solida. La notizia ha pesato anche in Borsa dove il titolo Eurofly è stato sospeso in attesa di una comunicazione ufficiale.
L'OPERAZIONE Nel dettaglio dovrebbe essere la capogruppo a cedere la propria quota relativa all'aviazione (la compagnia aerea in senso stretto) che insieme alla controllata Eurofly dovrebbero confluire in una nuova società. Meridiana spa tuttavia non scomparirà del tutto, dovrebbero rimanere in piedi, infatti, tutte le società partecipate come il polo manutentivo o la società di promozione Wokita.
IL MERCATO Con questa operazione la compagnia dell'Aga Khan intende consolidare la propria posizione nel mercato presentandosi finalmente compatta e attirando così gli interessi di eventuali partner internazionali intenzionati a espandere la propria attività nel territorio italiano. Finora, infatti, il gruppo si presenta disomogeneo, composto da una società con sede a Milano e con i conti in profondo rosso e una a Olbia: una incentrata sui voli di medio raggio e una sui voli di linea. Sembra invece esclusa, almeno per il momento, l'interessamento della British Airways che la settimana scorsa si è fusa con Iberia dando vita a un vero colosso dei cieli. E proprio il vettore spagnolo è socio del gruppo olbiese nel nuovo polo manutentivo Meridiana Maintenance.
VERTENZA Sul versante del rinnovo contrattuale, intanto, i piloti sono in agitazione: oltre a confermare lo sciopero del 9 dicembre hanno presentato due ricorsi alla magistratura «per tutelare i diritti dei lavoratori», si legge in una nota Anpac e Up, «e contro le pratiche vessatorie che l'azienda continua a portare avanti».
ANNALISA BERNARDINI