A giudicare dal tono delle argomentazioni presenti in questo thread mi rendo conto che il mio modesto contributo sarà solo una goccia nell'oceano, ma tant'è....
Lo scorso venerdì 16 settembre, per la prima volta mi trovo ad organizzare per i miei genitori ultraottantenni una TRS-FCO con richiesta di assistenza per la mobilità, per entrambi i passeggeri. Il volo prescelto è l'AZ1358. Ovviamente non è prevista la possibilità di recarsi direttamente al gate con la carta di imbarco prestampata, ma gli impiegati del check-in accolgono subito i miei con grande gentilezza, facendoli accomodare temporaneamente in una delle salette dell'aeroporto. Un addetto si presenta dopo poco tempo con una sola sedia a rotelle, si cui si accomoda mia madre. Non è chiaro perché non fossero presenti le 2 sedie richieste, ma fortunatamente mio padre è ancora in grado di camminare, sebbene con qualche difficoltà.
Dopo un'attesa di circa 1h per ritardo dell'aeromobile in arrivo dalla capitale, i miei (con relativi trolley, trasportati da personale dello scalo) vengono accompagnati per primi a bordo, fortunatamente tramite uno dei finger e non tramite passaggio all'esterno+montacarichi. Il personale di cabina si rivela estremamente gentile, disponibile e professionale. Aiutano i miei a sistemarsi ai loro posti, occupandosi anche dei due bagagli a mano.
Dato che mio padre è un comandante AZ (con oltre 21.000 ore di volo) in pensione da 24 anni, senza minimamente sollecitare gli aa/vv, questi di loro iniziativa informano il comandante del volo il quale, prima dell'imbarco dei passeggeri, si intrattiene brevemente con i miei, dando successivamente il cambio al primo ufficiale, anch'esso disponibile a scambiare qualche parola con mio padre, ex collega della "vecchia guardia".
Il volo - compiuto con l'A319 EI-IMO "Isola d'Ischia", decolla con un'ora di ritardo e riesce a recuperare qualcosa durante il tragitto, atterrando 41 minuti dopo l'orario previsto. A Fiumicino i passeggeri vengono fatti sbarcare e i miei scendono per ultimi, accompagnati questa volta da due addetti con relative sedie a rotelle, che li portano direttamente alla stazione dei taxi dell'aerostazione.
Questo per dire che come in (quasi) tutte le compagnie del mondo, la differenza la fanno i singoli e se - come nel caso del volo TRS-FCO - tutti gli anelli della catena funzionano a dovere, anche persone dalla mobilità limitata come i miei genitori hanno avuto non solo l'assistenza a cui avevano diritto, ma hanno ricevuto attenzioni che secondo il mio parere vanno al di là del semplice "dovere" dell'equipaggio di cabina e di condotta. Certo, avrebbero potuto anche capitare nelle grinfie di "Er Pomata" che avrebbe potuto accoglierli al grido di "Quanno siete nati Eva era ancora 'na costola!", ma fortunatamente è accaduto proprio il contrario. E questo va riconosciuto all'equipaggio AZ e agli addetti degli scali.
Just my 2 cents.