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"Amianto sugli aerei Alitalia". La compagnia: "Non c'è nessun rischio"
Mercoledì, 11 luglio 2012 - 15:04:00
di Lorenzo Lamperti
"Sui velivoli Alitalia c'è amianto, abbiamo le prove". Patrizia Bugnano, capogruppo dell'Idv in commissione di inchiesta sulle morti bianche, denuncia in un'intervista ad Affaritaliani.it: "La salute dei piloti ma anche quella dei passeggeri è a rischio. Abbiamo già presentato degli esposti alle autorità competenti, ma il governo fa finta di niente".
La compagnia replica alle accuse: "Sulla base della documentazione, delle verifiche e delle indagini ambientali effettuate da enti esterni qualificati possiamo dire che il rischio è totalmente assente sia per la salute dei passeggeri sia per quella dei lavoratori".
"CONFERMATA LA PRESENZA DI AMIANTO" - Patrizia Bugnano, "entrata in contatto qualche mese fa con alcune sigle sindacali di piloti e di personale viaggiante", spiega come è arrivata a sostenere la tesi dell'amianto sui velivoli Alitalia: "Mi è stata fornita della documentazione dalla quale emerge ci sia stato, certamente in passato e forse anche oggi, amianto sugli aeromobili, in particolare sugli MD 80". A sostegno della sua tesi, Bugnano cita una relazione del 2007 dell'Istituto Superiore della Sanità, che attestava la presenza su alcuni campioni provenienti da aeromobili "la presenza di amianto". E' dal 1992 che l'amianto è stato bandito, ma Bugnano sostiene che "non c'è nessuna certezza che una bonifica completa sia stata fatta". L'Idv ha presentato un esposto per lo smantellamento di un MD 80 sulle piste di Fiumicino alla Procura di Roma, "per competenza territoriale" e alla Procura di Torino, "per competenze professionale sulla materia da parte del dottor Guariniello". E' stata presentata anche un'interrogazione al governo, "ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta". Sotto accusa proprio gli MD 80, che conterrebbero amianto: "In parte sono stati dismessi, ma altri sono stati ceduti a compagnie e quindi volano ancora. Noi speriamo che qualcuno vigili su questo punto". Bugnano auspica un interessamento degli enti di controllo: "In commissione infortuni svolgeremo un'indagine e intendiamo programmare una serie di audizioni. Finora Enac non è pervenuta, nel senso che non ci ha dato nessun chiarimento. Noi vorremmo sapere da loro se hanno effettivamente controllato e se c'è stato un reale percorso di bonifica degli aerei. Non vogliamo accusare questa o quella compagnia, non abbiamo nulla contro Alitalia. Quello che ci sta a cuore è semplicemente la salute dei passeggeri". Secondo Bugnano, infatti, "se effettivamente l'amianto è presente sui velivoli questo comporta un rischio ovviamente per i piloti ma anche per i passeggeri".
"RISCHIO TOTALMENTE ASSENTE" - Alitalia ha risposto smentendo le voci di amianto sui propri velivoli "sulla base della documentazione, delle verifiche e delle indagini ambientali effettuate negli anni da enti esterni qualificati". La compagnia assicura che il "rischio è totalmente assente sia per la salute dei passeggeri che per quella dei lavoratori delle società del Gruppo". In particolare, smentisce la presenza di tracce della sostanza dannosa negli impianti frenanti degli aeromobili MD 80, "come confermato anche recentemente dal costruttore. La stessa cosa vale per tutti gli impianti frenanti di tutti gli aeromobili del Gruppo Alitalia". E puntualizza: "Eventuali piccoli particolari contenenti una minima parte di amianto (fascette di connessione, collanti, gasket et similia) non solo non danno luogo ad alcuna dispersione nociva nell'ambiente interno ed esterno dell'aeromobile, ma sono dislocati all'interno di particolari meccanici che non possono in alcun modo venire a contatto né con i passeggeri né con il personale nelle normali condizioni di impiego". Alitalia non conferma neppure il presunto smantellamento di un MD 80 a Fiumicino, dicendo che la compagnia "non ha effettuato, non effettua, né ha commissionato alcuna rottamazione di aerei MD 80". E a sostegno della propria posizione cita una serie di indagini ambientali effettuate tra il 1997 e lo scorso mese di aprile.
Nel frattempo, anche in seguito alla risposta di Alitalia, la commissione di inchiesta prosegue nel suo lavoro. Mercoledì 4 luglio è stato aperto un nuovo filone di indagini che prende in esame le testimonianze di ex assistenti di volo e piloti che sostengono di avere fibre di amianto nei polmoni.