Thread Alitalia - Gennaio 2018


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EdoC

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7 Giugno 2015
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"Tuttavia, come ha ricordato in più occasioni Gubitosi, i conti vanno meglio ma non bene; andranno bene quando Alitalia sarà in utile, mentre ancora continua a perdere, anche se il rosso è destinato a ridursi. Nell’audizione alla Camera a fine novembre i commissari avevano stimato «un miglioramento nell’ordine di 90-100 milioni» sul 2016, quando Alitalia perdeva all’incirca 500 milioni."

Onore ai commissari che sono riusciti a tagliare i costi (sprechi?) di 100 milioni (mi domando come mai Montezemolo e Ball non ci siano minimante riusciti, per i quali il 2017 sarebbe stato chiuso in pareggio).
Ma da queste cifre nude e crude sembrerebbe che il trend delle perdite per Az si attesti dopo le cure a 400 milioni annui.
Mi ricordo che a metá novembre Gubitosi disse in Commissione Trasporti che Az avrebbe bruciato da quella data a Capodanno 45 milioni, circa 1 al giorno.
Diventa difficile credere che Az possa non aver intaccato il prestito ponte.
E anche se fosse vero, ancora per quanto sarebbe fattibile/sostenibile non farlo?
Mi sembra che le perdite al 28/2 nei primi due mesi fossero di circa 200 mln. Considerando quanto successo post referendum se chiudessero a -400mln, vuol dire che da Marzo a Dicembre abbiano perso 200 mln che seppur non soddisfacente non mi sembra dati disastrosi, considerando la situazione di partenza di Alitalia.
 

Dancrane

Amministratore AC
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10 Febbraio 2008
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Milano
...

Non è che basta che 3 giornali dicono la stessa cosa per rendere una cosa verità assoluta.

...
Ogni tanto sarebbe utile ricordare le parole di Marcello Marchesi

"...
Diventa difficile credere che Az possa non aver intaccato il prestito ponte.
...
Credo che la declinazione del concetto "intaccare" sfugga nel suo significato. Significherebbe dire che il prestito è intonso e ci sono 900 milioni pronta cassa disponibili. Quand'anche fossero 899, risulterebbe comunque intaccato, se vogliamo essere precisi.
Detto questo, quoto il pensiero di belumosi al post 777, nessuno, ma proprio nessuno, che chieda a gran voce un dettagliato resoconto economico per dissipare ombre e dubbi.
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
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"Tuttavia, come ha ricordato in più occasioni Gubitosi, i conti vanno meglio ma non bene; andranno bene quando Alitalia sarà in utile, mentre ancora continua a perdere, anche se il rosso è destinato a ridursi. Nell’audizione alla Camera a fine novembre i commissari avevano stimato «un miglioramento nell’ordine di 90-100 milioni» sul 2016, quando Alitalia perdeva all’incirca 500 milioni."

Onore ai commissari che sono riusciti a tagliare i costi (sprechi?) di 100 milioni (mi domando come mai Montezemolo e Ball non ci siano minimante riusciti, per i quali il 2017 sarebbe stato chiuso in pareggio).
Ma da queste cifre nude e crude sembrerebbe che il trend delle perdite per Az si attesti dopo le cure a 400 milioni annui.
Mi ricordo che a metá novembre Gubitosi disse in Commissione Trasporti che Az avrebbe bruciato da quella data a Capodanno 45 milioni, circa 1 al giorno.
Diventa difficile credere che Az possa non aver intaccato il prestito ponte.
E anche se fosse vero, ancora per quanto sarebbe fattibile/sostenibile non farlo?
Dalla relazione ufficiale al 28.2.17 risulta che nei primi due mesi del 2017 Alitalia ha consumato 181 mln di cassa di cui 56 mln per investimenti e 125 mln per perdite operative.

Rispetto ai primi due mesi del 2017 i ricavi sono visti in aumento del 4% (12 mln) gli investimenti azzerati (56 mln) e non è dato sapere di quanto si sono ridotti i costi.
Ad ogni buon conto gli effetti sulla cassa dei famosi 100 mln risparmiati dallo scioglimento dei contratti derivati si avranno in significativa parte nel primo trimestre 2018.
 
Ultima modifica:

aa/vv??

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7 Agosto 2008
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Up in the air
Ma i pax contano e AZ rappresenta nel nostro mercato qualcosa che, incredibilmente, ancora riesce ad attrarre milioni di passeggeri. Si tenga conto che ancora riceviamo indicazioni che i passeggeri "...preferiscono volare Alitalia perche' parlano solo italiano...". Ho detto tutto sullo stato di questo paese...
Permettimi una osservazione che non vuole essere partiottica o pro AZ, ma una riflessione di chi "lavora sul pezzo". Io non so quanto siano multilingue i tuoi passeggeri United, ma io i miei li vedo e trasporto ogni giorno, e ne porto parecchi che apprezzano proprio il fatto di volare con una compagnia dove si parla la loro lingua. Ricordiamoci che l'Italia è uno dei paesi al mondo con il maggior numero di anziani, ed è un paese con una forte componente di emigrati, non solo sud/nord, ma anche verso l'estero. Queste persone veramente apprezzano il nostro parlare italiano, credimi, anche io agli inizi la trovavo una stupidaggine, avevo un'idea diversa, ma con gli anni mi sono dovuto ricredere. Tralasciamo poi che pure i giovani italiani parlano un inglese davvero basico...
Lo stato del paese è questo, opinabile o meno, ma è così
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
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Ogni tanto sarebbe utile ricordare le parole di Marcello Marchesi



Credo che la declinazione del concetto "intaccare" sfugga nel suo significato. Significherebbe dire che il prestito è intonso e ci sono 900 milioni pronta cassa disponibili. Quand'anche fossero 899, risulterebbe comunque intaccato, se vogliamo essere precisi.
Detto questo, quoto il pensiero di belumosi al post 777, nessuno, ma proprio nessuno, che chieda a gran voce un dettagliato resoconto economico per dissipare ombre e dubbi.
Hai ragione.
Però le ristrutturazioni aziendali è più efficace farle in silenzio. Ammesso che Gubitosi abbia dichiarato il vero ed abbia già operato tagli significativi, non sarebbe furbo dichiaralo ai quattro venti. Per il bene dell'azienda meglio far credere che la ristrutturazione debba ancora cominciare.
 

ripps

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17 Giugno 2017
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Roma «Un’offerta solida e credibile». Solo così la cessione di Alitalia potrebbe «procedere velocemente». In attesa, «le manifestazioni di interesse pervenute devono essere ulteriormente approfondite prima di procedere ad una negoziazione in esclusiva». Sulla vendita dell’ex compagnia di bandiera si va avanti dunque. Con il governo che invita la società commissariata a muoversi, ma senza troppa fretta. Affinché ogni scelta sia studiata e valutata con attenzione e soprattutto nell’interesse di Alitalia.


Ieri, il vertice a Roma, al ministero dello Sviluppo economico con i ministri dello Sviluppo e dei Trasporti, Carlo Calenda e Graziano Delrio, che hanno incontrato i tre commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, per fare il punto della situazione. Tanto per cominciare, sull’attuale stato della compagnia che dal governo ha ottenuto il prestito ponte di 900 milioni di euro (due trance da 600 e 300 milioni) e che attende di essere ceduta al miglior offerente. Ai ministri, i commissari hanno parlato di ricavi in crescita rispetto al 2017, ma anche rispetto agli anni precedenti, ed è la prima volta dopo tanto tempo. E questo lasciando sostanzialmente intatto il prestito ponte. La conferma arriverà quando la società presenterà i numeri del primo trimestre 2018 che si attendono ancora migliori di quel +1% ottenuto a fine dicembre 2017. Le previsioni sperano in un + 3%.





Ma l’incontro in via Veneto ha naturalmente riguardato la cessione di Alitalia e soprattutto i suoi pretendenti. Nessuna nuova offerta formale in busta chiusa (e quindi vincolante) per ora, ma crescono le manifestazioni di interesse con diversi soggetti in campo impegnati ad analizzare conti, rotte, flotta e dipendenti della compagnia tricolore prima di lanciare un’offerta di acquisto.


Il mercato italiano è il terzo in Europa e il sesto nel mondo per traffico voli, Alitalia attrae molto. Tedeschi e francesi soprattutto. Lufthansa da subito. Ma poi anche Air France-Klm, che sarebbe il «big» dietro al nuovo interesse espresso dalla low cost britannica EasyJet. Quindi c’è il fondo Usa Cerberus, ma soprattutto la statunitense Delta Air Lines che di Air France-Klm ha il 10%. E spunta anche il nome di Wizz Air, compagnia low cost ungherese in grande espansione in tutta Europa e che ha appena ordinato 146 nuovi velivoli alla Airbus.


Il mandato del governo ai tre commissari è quello di esaminare tutte le proposte formali che arriveranno, prendendosi tutto il tempo necessario, poco importa se dovessero volerci un giorno o tre mesi. L’elezioni del 4 marzo non sembrano dunque essere più una dead line, l’importante è fare la scelta giusta. Ma una volta selezionato il partner per la trattativa in esclusiva bisognerà però «procedere velocemente». Fare presto sì, dunque, ma prima di tutto, fare bene.

Corriere della Sera.
 

East End Ave

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13 Agosto 2013
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su e giu' sull'atlantico...
Permettimi una osservazione che non vuole essere partiottica o pro AZ, ma una riflessione di chi "lavora sul pezzo". Io non so quanto siano multilingue i tuoi passeggeri United, ma io i miei li vedo e trasporto ogni giorno, e ne porto parecchi che apprezzano proprio il fatto di volare con una compagnia dove si parla la loro lingua. Ricordiamoci che l'Italia è uno dei paesi al mondo con il maggior numero di anziani, ed è un paese con una forte componente di emigrati, non solo sud/nord, ma anche verso l'estero. Queste persone veramente apprezzano il nostro parlare italiano, credimi, anche io agli inizi la trovavo una stupidaggine, avevo un'idea diversa, ma con gli anni mi sono dovuto ricredere. Tralasciamo poi che pure i giovani italiani parlano un inglese davvero basico...
Lo stato del paese è questo, opinabile o meno, ma è così
Non e' questione di quanto siano multilingue i miei o i tuoi pax , aa/vv?? , ma quanto da cio' si debba far propendere una scelta.
Sentire che ancora ci sia paura di volare AF o BA o AA perche' "non si parla italiano" (99% degli IFE e' multilingue e sui voli non-stop in partenza dall'Italia anche i crews delle compagnie straniere) e' qualcosa che rappresenta in maniera chiara l'arretratezza culturale di questa nazione, dove l'inglese non lo parlano neppure i top managers delle corporation, credimi. Ti garantisco di figure di cacca epocali in incontri di alto livello tra ns top mgnt e CEO e General Manager, Directors e piu' di questi nomi ad minchiam di gente italica che poi esordisce con "uell, nais tu mit iu and tenkiu , mai inglisc ends hiar sori...", con sorriso imbarazzato dei nostri.

Almeno da Firenze in giu' ti garantisco che questo e' lo specchio reale della situazione; e questo rende ancora AZ strategica finche' la si fa sopravvivere, per questo interessa.
Credimi, mi piacerebbe se il suo appealing fosse invece dato dalla consistency, dalla qualita' assoluta, dal network, dall' e-commerce e da una flotta all'altezza!
 

Betha23

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22 Settembre 2015
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Non confondere. Quelli relativi a Lh e AF, mi sembra siano i pax in partenza dall'Italia. Per vedere i riempimenti dei loro Am devi considerare i pax in partenza da Germania e Francia e stai sicuro che i numeri ci sono.
Ma infatti il tuo discorso è in parte giusto, ossia è evidente che se non c'è il volo per due mesi, il PAX si butta su LH o AF.

Il problema è che proprio in generale i numeri sono molto bassi, se AZ avesse tenuto il volo aperto sempre, probabilmente questo avrebbe viaggiato spesso vuoto.

Ora mancando il dato EU+ME le analisi lasciano il tempo che trovano, ma possiamo tranquillamente affermare che il PTP ITA-MEX (inteso come città del messico) non vale la candela di tenere aperto tutto il Q1.

Altro discorso da fare sarebbero le prosecuzioni, assodato che il cliente di norma (a parte noi malati) meno scali fa, meglio è, c'è anche la componente comodità. Secondo me AZ cosi facendo si perde tutta la clientela Leisure di CUN, tranne i PAX di FCO, qualsiasi altro PAX per andare a CUN deve fare due scali con AZ (di cui uno fatto a mano), ovvio che scelgano AF o LH che ci volano regolarmente.
 

AZ1313

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8 Giugno 2016
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FOG
a questo credo anche io; AZ non e' una compagnia per cui scannarsi, anzi, se potessero farla chiudere da quel di che l'avrebbero fatto e magari e' quello che ancora in diversi sperano, da LH a AF. Tuttavia cio' non avviene e quindi occorre prendersi 'sto scamuffato carrozzone che, in caso andasse al nemico, porterebbe in dote semplicemente traffico e market-share, giacche' nulla o poco altro e' appetibile. Ma i pax contano e AZ rappresenta nel nostro mercato qualcosa che, incredibilmente, ancora riesce ad attrarre milioni di passeggeri. Si tenga conto che ancora riceviamo indicazioni che i passeggeri "...preferiscono volare Alitalia perche' parlano solo italiano...". Ho detto tutto sullo stato di questo paese...
E' quello che cerco di dire da qualche mese. Comunque mi fa piacere che anche tu sia arrivato a queste considerazioni.
 

TW 843

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6 Novembre 2005
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Roma «Un’offerta solida e credibile». Solo così la cessione di Alitalia potrebbe «procedere velocemente». In attesa, «le manifestazioni di interesse pervenute devono essere ulteriormente approfondite prima di procedere ad una negoziazione in esclusiva». Sulla vendita dell’ex compagnia di bandiera si va avanti dunque. Con il governo che invita la società commissariata a muoversi, ma senza troppa fretta. Affinché ogni scelta sia studiata e valutata con attenzione e soprattutto nell’interesse di Alitalia.


Ieri, il vertice a Roma, al ministero dello Sviluppo economico con i ministri dello Sviluppo e dei Trasporti, Carlo Calenda e Graziano Delrio, che hanno incontrato i tre commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, per fare il punto della situazione. Tanto per cominciare, sull’attuale stato della compagnia che dal governo ha ottenuto il prestito ponte di 900 milioni di euro (due trance da 600 e 300 milioni) e che attende di essere ceduta al miglior offerente. Ai ministri, i commissari hanno parlato di ricavi in crescita rispetto al 2017, ma anche rispetto agli anni precedenti, ed è la prima volta dopo tanto tempo. E questo lasciando sostanzialmente intatto il prestito ponte. La conferma arriverà quando la società presenterà i numeri del primo trimestre 2018 che si attendono ancora migliori di quel +1% ottenuto a fine dicembre 2017. Le previsioni sperano in un + 3%.





Ma l’incontro in via Veneto ha naturalmente riguardato la cessione di Alitalia e soprattutto i suoi pretendenti. Nessuna nuova offerta formale in busta chiusa (e quindi vincolante) per ora, ma crescono le manifestazioni di interesse con diversi soggetti in campo impegnati ad analizzare conti, rotte, flotta e dipendenti della compagnia tricolore prima di lanciare un’offerta di acquisto.


Il mercato italiano è il terzo in Europa e il sesto nel mondo per traffico voli, Alitalia attrae molto. Tedeschi e francesi soprattutto. Lufthansa da subito. Ma poi anche Air France-Klm, che sarebbe il «big» dietro al nuovo interesse espresso dalla low cost britannica EasyJet. Quindi c’è il fondo Usa Cerberus, ma soprattutto la statunitense Delta Air Lines che di Air France-Klm ha il 10%. E spunta anche il nome di Wizz Air, compagnia low cost ungherese in grande espansione in tutta Europa e che ha appena ordinato 146 nuovi velivoli alla Airbus.


Il mandato del governo ai tre commissari è quello di esaminare tutte le proposte formali che arriveranno, prendendosi tutto il tempo necessario, poco importa se dovessero volerci un giorno o tre mesi. L’elezioni del 4 marzo non sembrano dunque essere più una dead line, l’importante è fare la scelta giusta. Ma una volta selezionato il partner per la trattativa in esclusiva bisognerà però «procedere velocemente». Fare presto sì, dunque, ma prima di tutto, fare bene.

Corriere della Sera.
Wizzair!!!!
Ma non postatele nemmeno ste stronzate.
 

AZ209

Utente Registrato
24 Ottobre 2006
16,944
71
Londra.
Il mercato italiano è il terzo in Europa e il sesto nel mondo per traffico voli,
Aridaje! Ma perche' i giornalisti fanno le veline sindacali senza senso?
Un conto e' il valore/volume del mercato italiano, un altro e' la percentuale ormai minima che occupa Alitalia, che verrebbe sostituita o assorbita da LH/AFKL/IAG/DY/U2 facilmente e con meno costi rispetto all'imbarcarsi in negoziazioni con il governo.
Alitalia attrae molto. Tedeschi e francesi soprattutto. Lufthansa da subito. Ma poi anche Air France-Klm, che sarebbe il «big» dietro al nuovo interesse espresso dalla low cost britannica EasyJet. Quindi c’è il fondo Usa Cerberus, ma soprattutto la statunitense Delta Air Lines che di Air France-Klm ha il 10%. E spunta anche il nome di Wizz Air, compagnia low cost ungherese in grande espansione in tutta Europa e che ha appena ordinato 146 nuovi velivoli alla Airbus.
Ma razza di articolo e'??
 

Amsicora

Utente Registrato
31 Ottobre 2017
370
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Aridaje! Ma perche' i giornalisti fanno le veline sindacali senza senso?
Un conto e' il valore/volume del mercato italiano, un altro e' la percentuale ormai minima che occupa Alitalia, che verrebbe sostituita o assorbita da LH/AFKL/IAG/DY/U2 facilmente e con meno costi rispetto all'imbarcarsi in negoziazioni con il governo.

Ma razza di articolo e'??
Manca solo Meridiana con QR e le hanno citate tutte.
 

AZ209

Utente Registrato
24 Ottobre 2006
16,944
71
Londra.
Una «offerta solida e credibile» ancora non c’è. E allora Alitalia non sarà venduta prima delle elezioni, smentendo quanto sostenuto e vaticinato dallo stesso Carlo Calenda. Il ministro dello Sviluppo economico è il vero sconfitto del vertice di ieri con i commissari dell’ex compagnia di bandiera. Calenda la scorsa settimana aveva annunciato in pompa magna che l’incontro di ieri avrebbe portato «alla trattativa in esclusiva» per cedere Alitalia. Come ampiamente anticipato, niente di tutto questo è successo. I tempi saranno molto più lunghi così come i nodi da sciogliere per dipanare una matassa assai intricata.

NEL COMUNICATO FINALE comune fra Calenda e Delrio, capolavoro di diplomazia, si cerca di nascondere la magra figura.
Non l'avrei mai detto in vita mia. Mi tocca quotare Il Manifesto!
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
16,944
71
Londra.
Questa gestione commissariale ed il relativo processo di vendita e' un'agonia senza senso per il contribuente italiano. Diciamolo francamente, in questi 8 mesi di A.S. non e' stato fatto praticamente nulla. Da una promessa di vendita veloce mai avvenuta al prenderci in giro su risparmi per 100m ecc. ed incrementi di ricavi dell'1% quando l'azienda perde ancora a rotta di collo, esattamente come prima.

E' ora di farla finita con discorsi roboanti su quanto sia strategico il mercato italiano e sul fatto che l'Italia debba mantenere controllo su di esso con le ingerenze dei politici e dei sindacati. Abbiamo ampiamente dimostrato al mondo che il trasporto aereo non lo sappiamo fare e non riusciamo a competere con nessuno, neanche con greci e rumeni (buon per loro).

Basta, lasciamo gestire il mercato italiano a chi ha dimostrato di saper gestire il trasporto aereo. Che siano tedeschi, inglesi, olandesi, giapponesi o americani poco importa. Lasciamo fare a loro che il trasporto aereo lo sanno fare e sanno competere sul mercato. Per noi consumatori avremo quasi sicuramente un servizio migliore, piu' affidabile e competitivo. Oltre a non doverci continuamente sobbarcare i salvataggi miliardari e continuare a contribuire a pagare lo stipendio ad una categoria di miracolati (dispiace dirlo a fronte dei molti validissimi dipendenti ma tocca essere realisti). Infine per i lavoratori dipendenti ed imprenditori che lavorano con AZ ci saranno opportunita' con aziende che nel bene o nel male offrono crescita, formazione ed il vantaggio di poter lavorare in realta' destinate a durare.

Dulcis in fundo avremo modo finalmente di scardinare una volta per tutte questo potere cancerogeno che affligge Alitalia da sempre che sono i sindacati.
 

Ganimede

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23 Aprile 2016
232
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Ogni tanto sarebbe utile ricordare le parole di Marcello Marchesi



Credo che la declinazione del concetto "intaccare" sfugga nel suo significato. Significherebbe dire che il prestito è intonso e ci sono 900 milioni pronta cassa disponibili. Quand'anche fossero 899, risulterebbe comunque intaccato, se vogliamo essere precisi.
Detto questo, quoto il pensiero di belumosi al post 777, nessuno, ma proprio nessuno, che chieda a gran voce un dettagliato resoconto economico per dissipare ombre e dubbi.
Premetto che si tratta di una mia percezione personale, nulla più, ma onestamente dubito che il prestito sia stato "intaccato" per un "solo" milione di €.
E non mi convincono neanche quando dicono che sia pressochè intatto. Ma è una mia sensazione, prontissimo ad essere smentito, possibilmente numeri alla mano.
 

Farfallina

Utente Registrato
23 Marzo 2009
16,845
1,776
Dulcis in fundo avremo modo finalmente di scardinare una volta per tutte questo potere cancerogeno che affligge Alitalia da sempre che sono i sindacati.
Com'era la storia che i costi non erano un problema? Che il cask era ottimo e andava già bene così?
 

LH243

Utente Registrato
2 Ottobre 2016
896
2
EDDF, LIRF, LIVD
a questo credo anche io; AZ non e' una compagnia per cui scannarsi, anzi, se potessero farla chiudere da quel di che l'avrebbero fatto e magari e' quello che ancora in diversi sperano, da LH a AF. Tuttavia cio' non avviene e quindi occorre prendersi 'sto scamuffato carrozzone che, in caso andasse al nemico, porterebbe in dote semplicemente traffico e market-share, giacche' nulla o poco altro e' appetibile. Ma i pax contano e AZ rappresenta nel nostro mercato qualcosa che, incredibilmente, ancora riesce ad attrarre milioni di passeggeri. Si tenga conto che ancora riceviamo indicazioni che i passeggeri "...preferiscono volare Alitalia perche' parlano solo italiano...". Ho detto tutto sullo stato di questo paese...
D’accordissimo al 100%
 

Farfallina

Utente Registrato
23 Marzo 2009
16,845
1,776
Premetto che si tratta di una mia percezione personale, nulla più, ma onestamente dubito che il prestito sia stato "intaccato" per un "solo" milione di €.
E non mi convincono neanche quando dicono che sia pressochè intatto. Ma è una mia sensazione, prontissimo ad essere smentito, possibilmente numeri alla mano.
I commissari hanno relazionato pubblicamente al parlamento e sicuramente anche al tribunale le cifre che parlano di prestito ponte quasi intatto. Non lo dico io, non lo dicono i giornali, lo dicono pubblici ufficiali in audizione davanti ai parlamentari della Repubblica.
Vediamo di rilassarci e cominciare a ragionare, perché dire che stanno mentendo è una cosa grave e non basta una sensazione ma ci vogliono prove concrete proprio per la gravità dell'affermazione con i risvolti che potrebbe avere.
 

Viking

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13 Agosto 2009
3,620
1,619
Close to de siti eirport
I commissari hanno relazionato pubblicamente al parlamento e sicuramente anche al tribunale le cifre che parlano di prestito ponte quasi intatto. Non lo dico io, non lo dicono i giornali, lo dicono pubblici ufficiali in audizione davanti ai parlamentari della Repubblica.
Vediamo di rilassarci e cominciare a ragionare, perché dire che stanno mentendo è una cosa grave e non basta una sensazione ma ci vogliono prove concrete proprio per la gravità dell'affermazione con i risvolti che potrebbe avere.
Siamo sempre in italia, patria del non sapevo, dell'acclarato, del non aver fatto nulla, dell'essere fiduciusi nella giustizia. Ah, dimenticavo: del complotto, della barbaria mediatica....non facciamo gli ipocriti. Dubitare e' lecito in questo paese, a maggior ragione quando si parla di politica.
 
Stato
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