Thread Alitalia / Etihad - Parte I


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belumosi

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Una cosa va tenuta presente: l'accelerazione di EY nelle acquisizioni in Europa è stata molto repentina e complici l'Etihadizzazione di alcune livree di AB e Darwin e la ridenominazione di quest'ultima in EY Regional, ha dato al progetto "globale" di Abu Dhabi una forte visibilità prima del tutto assente.
Secondo me la partita comincia ora. A partire da LH. Che dubito accetti di avere in casa una compagnia con obiettivi globali di fatto in mani arabe.
 

Herzog

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20 Settembre 2013
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Ce li vedo tedeschi e italiani lavorare a braccetto..
Infatti, altro bel problemino. Però consola il fatto che nel privato ci sono esempi di tentativi riusciti.
Purtroppo, almeno quelli che ho visto e che mi sembrano tali, sono limitati ad attività manifatturiere o metalmeccaniche.
 
F

flyboy

Guest
Re: Thread Alitalia / Etihad

Da Repubblica di oggi, pag. 23

Accordo Alitalia-Etihad a un passo pronto anche il piano industriale
Previsto un rilancio sull'intercontinentale con 10 nuovi aerei

Alitalia-Etihad, accordo a un passo. La due diligence sui conti della compagnia italiana è praticamente terminata ed è questione di ore l’annuncio del via libera ad una trattativa in esclusiva che porterà, a meno di improbabili colpi di scena, nel giro di qualche settimana all’acquisizione di Alitalia.
Nel frattempo i 40 dirigenti e advisor del vettore di Abu Dhabi presenti a Roma da oltre un mese hanno iniziato a lavorare al fianco dell’amministratore delegato di Alitalia Gabriele Del Torchio per limare e mettere a punto un nuovo piano industriale, nell’ottica di una possibile integrazione con gli altri vettori che orbitano attorno ad Etihad.
La rotta su cui i manager del Golfo vogliono dirigere Alitalia è quella di una progressiva, stretta integrazione con Air Berlin. Anche se le indiscrezioni arrivate nelle ultime ore dalla Germania, che riferiscono di una vera e propria “fusione” italo-tedesca nei prossimi mesi, si stanno sgonfiando: Air Berlin e Alitalia, oltre ad appartenere a due differenti alleanze (SkyTeam e OneWorld, ovvero Air France-Klm e Iag) hanno siglato dei contratti per la fornitura di beni e servizi (come le manutenzioni o i ricambi). La compagnia italiana, in particolare, è legata strettamente ad Air France fino al 2017 (al costo di circa 75 milioni di euro l’anno a favore dei francesi) e una sua uscita da Sky Team potrebbe costarle molto: 300 milioni di euro di penali.
Per ora, dunque nessuna fretta su questo fronte. Semmai si andrà verso una maggiore integrazione commerciale nei prossimi mesi. Sul piano industriale, invece, cominciano ad emergere le prime certezze sul come Etihad intenda collocare il marchio Alitalia all’interno del suo gruppo. La prima novità è il rafforzamento del lungo raggio a scapito del medio: una quindicina di A320, sembrano infatti destinati a tornare ai rispettivi lessors (i proprietari che li hanno noleggiati), per fare spazio ad una decina di nuovi aerei di lungo raggio che Etihad ha già ordinato nei mesi scorsi.
L’accordo tra le due aziende, avvertono però fonti vicine al dossier, ha bisogno di un’accelerazione nelle prossime settimane anche perché sono all’orizzonte le elezioni europee e il rinnovo delle cariche. Da ricordare che Antonio Tajani è oggi commissario Ue quindi uno tra i politici che a Bruxelles hanno la possibilità di intercettare e valutare eventuali dossier ostili al matrimonio da parte dei concorrenti. Lufthansa e Iag (British-Iberia), ad esempio, sono già sul piede di guerra pronti a far saltare il banco dell’accordo tra Roma e Abu Dhabi.
Ma un altro problema potrebbe affacciarsi sulla trattativa finale tra le compagnie: Etihad avrebbe chiesto una stretta più forte sulla cassa integrazione, oggi a rotazione aumentando il bacino dei dipendenti coinvolti. La partita, dunque, potrebbe presto far riemergere frizioni tra lavoratori e azienda in un momento forse cruciale. Lo scontro sindacale, infatti, è uno di quei temi che Etihad teme maggiormente e che potrebbe far saltare l’accordo.
Per questo un’eventuale peggioramento del clima potrebbe costringere le parti a passare direttamente per il portone di Palazzo Chigi chiedendo una mediazione al premier Matteo Renzi che sta seguendo molto da vicino, dicono fonti vicine al dossier, l’evolversi della situazione a Fiumicino.
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
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2 Febbraio 2012
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Credo che una compagnia nata dalla fusione di AZ e AB e controllata di fatto da EY in maniera piena, violerebbe il Regolamento Europeo, che nella definizione di controllo effettivo recita:

9) «controllo effettivo», un complesso di diritti, rapporti
contrattuali, o ogni altro mezzo che separatamente o
congiuntamente e tenendo presenti le circostanze di fatto o
di diritto del singolo caso conferiscono la possibilità di
esercitare direttamente o indirettamente un’influenza
determinante su un’impresa, per mezzo, in particolare:

a) del diritto di utilizzare in tutto o in parte il patrimonio
di un’impresa;

b) dei diritti o dei contratti che conferiscono un’influenza
determinante sulla composizione, sulle votazioni
o sulle deliberazioni degli organi di un’impresa
oppure conferiscono un’influenza determinante sulla
gestione delle attività dell’impresa;

Penso che una volta palesato l'eventuale disegno di fusione, più di una major spalleggiata dai relativi stati chiederebbe uno stop a Bruxelles.
Alla somma delle due non si applica nulla di diverso da quanto si applica alle singole realtà. Anzi, da avvocato del diavolo, AZ+AB sarebbe abbastanza grande da poter contrastare più efficacemente la "volontà di dominio" del socio extraeuropeo.
 
F

flyboy

Guest
Re: Thread Alitalia / Etihad

Non ci stiamo interrogando su quale brand debba soccombere... E se invece sparissero entrambi i brand, con la creazione di un nuovo, forte, brand a carattere europeo? Quelli di Etihad sono lungimiranti, e non mi stupirebbe se hanno in mente una nuova compagnia europea, che fonda Air Berlin, Alitalia, e si prenda in dote la sua consociata Etihad Regional per i collegamenti feeder?

Una sorta di versione europea (finalmente) delle grandi carrier americane, una United o American Airlines Europea, per intenderci, basata su un multihub (Dusseldorf, Rome, Milan perhaps? Un altro hub da aggiungere in futuro?), finalmente snazionalizzata da quella identita' nazionale che ancora impera in Europa (LH tedesca con hub in Germania, AF con hub in Francia, il suo "gemello" olandese con hub a AMS...). Sogno troppo o forse il mercato Europeo potrebbe davvero iniziare ad integrarsi al modo avvenuto negli USA? A quel punto si potrebbe iniziare a vedere anche l'unificazione dei brand in altri gruppi forse (il Konzern Lufthansa forse potrebbe iniziare a fare a meno di brand come Austrian e proiettarsi anch'esso in una vera integrazione europea).

Gli stravolgimenti del mercato sono in corso, e dopo il tempo delle alleanze e delle fusioni tra pseudo-pari (AF-KL, BA-IB) secondo me si puntera' con maggiore decisione ad una maggiore concentrazione dei gruppi, sul modello americano dominato da AA, UA, DL e SW, con qualche altro giocatore nelle nicchie, e senza nessuno dei grandi player radicato ad una precisa regione piu', ma sovrapposti con una logica di vero network multi-hub a servizio dei clienti. 3-4 gruppi anche in Europa e' probabilmente quello che ci aspetta (ma superando il modello mono-centrico e ancora fondato sulle national flag-carriers attuale)
Dr Gio, a mio avviso il paragone USA-Europa non è considerabile in questo contesto. L'Europa non è una Nazione, e l'identità nazionale io la vedo come un valore, non come una cosa negativa. Il tutto integrato in un contesto europeo, sia chiaro, ma l'Europa per me è un collante, non un sostituto di una Nazione.
Perché AF-KL piuttosto che BA-IB non hanno neppure lontanamente pensato a creare un nuovo brand unico? Perché non serve, e anzi, sarebbe controproducente (al di là delle resistenze politiche che impedirebbero ad un discorso del genere di essere perfino pensato, prim'anche di essere esposto verbalmente).

Allo stesso modo, secondo la mia opinione, non ha senso far sparire i due brand AZ e AB. Quello Alitalia poi ha una storia troppo importante, ed è una storia planetaria, che esce dai confini nazionali. A cosa servirebbe farlo morire? Quali vantaggi Etihad ne ricaverebbe?
Non riesco a darmi risposte positive a riguardo.

Altro discorso invece è quello di creare immediate sinergie tra AZ ed AB, attraverso una strategia multihub ed una politica simile a quella implementata da AF-KL e BA-IB.
 

MC205

Utente Registrato
30 Luglio 2009
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Domandina semplice, semplice. Ma il miliardo e mezzo di euro di debito chi lo paga ?
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
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2 Febbraio 2012
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Avete voluto la bicicletta? :D
In ogni caso, io mi domando. 15 a320 a terra subito e 10 wb in quanto tempo? La stretta sulla CIGS che Ethiad vuole mi sembra faccia il paio con questa domanda.
Direi che fino alla pubblicazione del piano industriale fare ipotesi in un senso o nell'altro ha poco significato, tempi e modalità probabilmente sono ancora in divenire.
 

bombatutto

Bannato
2 Ottobre 2011
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Direi che fino alla pubblicazione del piano industriale fare ipotesi in un senso o nell'altro ha poco significato, tempi e modalità probabilmente sono ancora in divenire.
Par condicio. Io mi sono puppato 18 pagine di ipotesi su AliBerlin salvo poi leggere per repubblica che era un solo un'ipotesi...
 

Herzog

Bannato
20 Settembre 2013
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Avete voluto la bicicletta? :D
In ogni caso, io mi domando. 15 a320 a terra subito e 10 wb in quanto tempo? La stretta sulla CIGS che Ethiad vuole mi sembra faccia il paio con questa domanda.
Non so se hai interpretato il noi come dipendenti AZ. Mi sa che TW843 intendesse noi italiani.
 
Stato
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