Thread Alitalia / Etihad - Parte I


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6 Novembre 2005
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Azionista LibertyLines
Re: Thread Alitalia / Etihad

AZ ha in programma questo mese diversi voli per conto Ford su BCN da diverse città europee in UK, Francia, Germania, Norvegia e giù di lì.
Domanda da assoluto ignorante in materia:
questi "contratti charter" è AZ che se li va a cercare tramite un ufficio/business unit che scandaglia il mercato in modo proattivo proponendo regolarmente i propri servizi alle multinazionali oppure sono le grandi aziende europee che chiedono preventivi in giro a tutti i vettori e poi scelgono il meno caro?
 

EI-MAW

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25 Dicembre 2007
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Domanda da assoluto ignorante in materia:
questi "contratti charter" è AZ che se li va a cercare tramite un ufficio/business unit che scandaglia il mercato in modo proattivo proponendo regolarmente i propri servizi alle multinazionali oppure sono le grandi aziende europee che chiedono preventivi in giro a tutti i vettori e poi scelgono il meno caro?
Non saprei rispondere alla tua domanda, ma considerata la frase "Ford ha scelto Alitalia come vettore aereo in occasione di una importante convention internazionale che si svolge a Barcellona..." propenderei più per la seconda ipotesi.

Comunque AZ è diversi anni che gestisce voli speciali per diverse aziende, squadre, enti, etc etc. Alcuni sono ormai clienti "abituali", altri a spot.
 

DusCgn

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9 Novembre 2005
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Così Etihad e Air France giocano col destino di Alitalia

“Abbiamo un ottimo rapporto con Etihad, che si è dimostrato un partner molto leale e ora stiamo lavorando sulla fase successiva. Studiamo l’attuazione di un sistema di condivisione dei ricavi su una serie di destinazioni. Ma questo è un argomento complicato, che richiederà un po’ di tempo. Non abbiamo fissato una data per partire”. A parlare non è un top manager di Alitalia come potrebbe pensare un osservatore un po’ distratto, viste le difficoltose trattative in corso a livello privato e governativo affinché il colosso degli Emirati arabi uniti entri nel capitale della tracollante compagnia aerea italiana. Le parole di stima nei confronti del gigante arabo dell’aviazione sono di Alexandre de Juniac, presidente di Air France-Klm, il socio estero di Alitalia. De Juniac ha parlato nel gennaio scorso – mentre in Italia suonavano forti le fanfare del governo guidato da Enrico Letta e la stampa nazionale enfatizzava (a torto) l’imminenza del salvataggio – e ha voluto rimarcare la cordiale intesa spiegando di volere rafforzare la partnership in essere con gli emiratini. Air France e Etihad hanno all’attivo due accordi commerciali di condivisione delle rotte siglati nel 2012 e nel 2013 e definiti da subito “strategici” da entrambe le parti. Ora hanno in progetto di estendere la loro alleanza e raggiungere quindi una più ampia intesa industriale che comprenda la possibilità di mettere in comune gli ordini di fornitura e la manutenzione degli aerei.

La stampa internazionale ha spesso dato conto degli incontri tra i top manager delle due compagnie avvenuti a Berlino (sede europea di Etihad) ma i francesi hanno però sempre smentito colloqui sul tema Alitalia. Certo però che Air France – da ex azionista di maggioranza e storico membro del cda di Alitalia (dal 2002, sei anni prima dell’arrivo dei “capitani coraggiosi”) – conosce molto bene il vettore italiano e può riservarsi qualche possibilità di condizionare le trattative. Sempre De Juniac, infatti, ha sottolineato che “se qualcuno vuole allearsi con loro prima deve passare da noi” (riportava il quotidiano francese Echoes) e in seguito ha fatto sapere che solo in caso di un intervento di Etihad si potrebbe rinnovare l’interesse francese, in apparenza sopito, verso Alitalia: “Etihad porterebbe capitali freschi e anche una cooperazione verso [le destinazioni] orientali. Si tratta di iniziative che cambiano l’affare”, ha detto al Financial Times.

Secondo gli osservatori più smaliziati, “sembra che i due amici stiano giocando a ping pong” con il destino del vettore guidato dal luglio scorso da Gabriele Del Torchio. Non a caso le richieste fatte da Etihad ad Alitalia in termini di riduzione del personale, abbattimento del debito da parte delle banche creditrici e visione strategica, da delineare con un nuovo piano industriale, ricalcano quelle fatte in precedenza da Air France. Ma quale interesse comune possono avere per Alitalia i franco-olandesi e gli emiratini? “Possiamo intravedere l’essenza del reciproco interesse tra i due – dice un osservatore tecnico che preferisce mantenere l’anonimato – e cioè che i flussi in partenza dall’Italia e diretti verso oriente, in particolare l’oriente estremo, passino da Abu Dhabi. Mentre quelli verso occidente, in particolare diretti in nord America, passino nella misura maggiore possibile da Parigi e Amsterdam”. Eventualità che spaventa i concorrenti, che vedono gli arabi come una minaccia.

Lufthansa ha intimato di aprire un contenzioso presso la Commissione europea contro l’alleanza con Alitalia per presunti “aiuti di stato”, ma è stata respinta. In America invece la Delta, alleata dei francesi e degli italiani in SkyTeam, ha “già fatto ricorso a Washington contro il progetto di parternariato tra Alitalia e Etihad”, riportava Echos il 10 marzo scorso. Segno che il salvataggio del vettore tricolore, seppure non ancora concretizzato, già modifica il panorama delle alleanze globali, ferma restando l’amicizia tra Parigi e Abu Dhabi.

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di Alberto Brambilla – @Al_Brambilla



Non solo Lufthansa, anche l'americana Delta osteggia l'alleanza tra Etihad e Alitalia

Non è solo la tedesca Lufthansa a osteggiare l'ìngresso nel capitale di Alitalia da parte del colosso degli Emirati Arabi Uniti Etihad. I tedeschi minacciano di fare ricorso alla Commissione europea per presunti aiuti di stato, il ministro dei trasporti italiano Maurizio Lupi li mette a posto a suon di hashtag (#Lufthansa dovrebbe fare ricorso anche contro la Germania visto che #Etihad è la stessa compagnia che ha comprato Air Berlin!! #Alitalia, ha scritto in un tweet il 14 marzo). Pochi ne parlano ma anche l'americana Delta Airlines, la seconda compagnia americana per numero di passeggeri trasportati, è più che irritata all'idea di vedere il raggio d'azione degli emiratini espandersi fino agli Stati Uniti, con prepotenza. Delta è infatti partner di Alitalia e del suo socio estero Air France su due versanti. In primis nell'alleanza globale di SkyTeam, attraverso la quale una ventina di vettori condividono destinazioni e rotte. E poi nella ben più importante joint venture transatlantica che coinvolge – esclusivamente – Delta, Air France e Alitalia. E' il network euro-americano più importante del mondo grazie al quale i consumatori delle tre compagnie possono usufruire 822 voli settimanali tra Usa e Europa, e altri vantaggi commerciali.

Air France da arcinemica di Etihad che era da due anni a questa parte è diventata una super-alleata: francesi e emiratini condividono strategie commerciali e, in futuro, intendono anche unire forniture e manutenzione degli aeroplani. Non a caso Delta è stizzita dalla prospettiva che Etihad – colosso del Golfo considerato una minaccia, al pari di Emirates – riesca a sfondare nel mercato americano e a penetrare attraverso Alitalia nell'alleanza esclusiva, ovviamente con il beneplacito dei francesi. Il quotidiano francese Echoes del 10 marzo ha scritto in una lunga inchiesta che Delta "ha fatto ricorso a Washington contro il progetto di parternariato tra Alitalia e Etihad sulle rotte atlantiche", senza però riferire ulteriori dettagli sulla questione. Certo è che la sofferente Alitalia viene usata come cavallo di troia degli emiratini per espandersi sia in Europa sia negli Stati Uniti. E questo piace a pochi.

Leggi anche Così Etihad e Air France giocano col destino di Alitalia
 

Edoardo

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Il sito Alitalia è in down già da due ore.
 

Cataplomosifone

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Fossi in loro tornerei al sito precedente.
Prima di andare giù, questa mattina, sono entrato nel profilo MM per controllare l'accredito e BOOM, voli qualificanti : -1!!! e miglia qualificanti tutte azzerate.



secondo me hanno provato a fare il roll over è hanno piantato tutto...

imbarazzante..
 

Alitalia Fan

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Copio-incollo dalla pagina Facebook:

"Buongiorno. Ci sono dei problemi sulla rete internet del provider che rendono difficoltoso l'accesso al sito alitalia.com. I tecnici sono al lavoro per ripristinare il servizio. Ci scusiamo per l'inconveniente. Per prenotazioni e assistenza 89.20.10."
 

Edoardo

Moderatore
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Copio-incollo dalla pagina Facebook:

"Buongiorno. Ci sono dei problemi sulla rete internet del provider che rendono difficoltoso l'accesso al sito alitalia.com. I tecnici sono al lavoro per ripristinare il servizio. Ci scusiamo per l'inconveniente. Per prenotazioni e assistenza 89.20.10."
Un mio amico non riesce a finalizzare la prenotazione dal Customer Center visto che anche loro hanno i terminali bloccati.
 

filippo.c

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Si, ma non può essere un problema della rete soltanto. Stamattina prima del down ho provato a vedere alcuni voli e gli orari erano sballati. Per esempio, un volo di 5 ore con scalo segnalava anche per il solo scalo la durata di 5 ore.
 

speedbird437

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Si, ma non può essere un problema della rete soltanto. Stamattina prima del down ho provato a vedere alcuni voli e gli orari erano sballati. Per esempio, un volo di 5 ore con scalo segnalava anche per il solo scalo la durata di 5 ore.
L'ho notato pure io, questo è un problema che c'è da diverse settimane. Chi ha approvato questo sito internet, andrebbe silurato all'istante.
 
F

flyboy

Guest
Re: Thread Alitalia / Etihad

Il sito ora è up.
Hanno messo in vendita ad agosto un 1xw Malpensa-Ibiza e un 1xw Linate-Copenaghen, entrambi di sabato.
E' stato caricato anche il Linate-Salonicco, sempre per il mese di agosto, sab e dom, ed il Linate-Atene la domenica.
Spero siano almeno semi charterizzati, altrimenti non comprendo proprio la strategia.

EDIT: tempo pochi minuti ed il sito è riandato in crash....
 
Ultima modifica da un moderatore:

Farfallina

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Così Etihad e Air France giocano col destino di Alitalia

“Abbiamo un ottimo rapporto con Etihad, che si è dimostrato un partner molto leale e ora stiamo lavorando sulla fase successiva. Studiamo l’attuazione di un sistema di condivisione dei ricavi su una serie di destinazioni. Ma questo è un argomento complicato, che richiederà un po’ di tempo. Non abbiamo fissato una data per partire”. A parlare non è un top manager di Alitalia come potrebbe pensare un osservatore un po’ distratto, viste le difficoltose trattative in corso a livello privato e governativo affinché il colosso degli Emirati arabi uniti entri nel capitale della tracollante compagnia aerea italiana. Le parole di stima nei confronti del gigante arabo dell’aviazione sono di Alexandre de Juniac, presidente di Air France-Klm, il socio estero di Alitalia. De Juniac ha parlato nel gennaio scorso – mentre in Italia suonavano forti le fanfare del governo guidato da Enrico Letta e la stampa nazionale enfatizzava (a torto) l’imminenza del salvataggio – e ha voluto rimarcare la cordiale intesa spiegando di volere rafforzare la partnership in essere con gli emiratini. Air France e Etihad hanno all’attivo due accordi commerciali di condivisione delle rotte siglati nel 2012 e nel 2013 e definiti da subito “strategici” da entrambe le parti. Ora hanno in progetto di estendere la loro alleanza e raggiungere quindi una più ampia intesa industriale che comprenda la possibilità di mettere in comune gli ordini di fornitura e la manutenzione degli aerei.

La stampa internazionale ha spesso dato conto degli incontri tra i top manager delle due compagnie avvenuti a Berlino (sede europea di Etihad) ma i francesi hanno però sempre smentito colloqui sul tema Alitalia. Certo però che Air France – da ex azionista di maggioranza e storico membro del cda di Alitalia (dal 2002, sei anni prima dell’arrivo dei “capitani coraggiosi”) – conosce molto bene il vettore italiano e può riservarsi qualche possibilità di condizionare le trattative. Sempre De Juniac, infatti, ha sottolineato che “se qualcuno vuole allearsi con loro prima deve passare da noi” (riportava il quotidiano francese Echoes) e in seguito ha fatto sapere che solo in caso di un intervento di Etihad si potrebbe rinnovare l’interesse francese, in apparenza sopito, verso Alitalia: “Etihad porterebbe capitali freschi e anche una cooperazione verso [le destinazioni] orientali. Si tratta di iniziative che cambiano l’affare”, ha detto al Financial Times.

Secondo gli osservatori più smaliziati, “sembra che i due amici stiano giocando a ping pong” con il destino del vettore guidato dal luglio scorso da Gabriele Del Torchio. Non a caso le richieste fatte da Etihad ad Alitalia in termini di riduzione del personale, abbattimento del debito da parte delle banche creditrici e visione strategica, da delineare con un nuovo piano industriale, ricalcano quelle fatte in precedenza da Air France. Ma quale interesse comune possono avere per Alitalia i franco-olandesi e gli emiratini? “Possiamo intravedere l’essenza del reciproco interesse tra i due – dice un osservatore tecnico che preferisce mantenere l’anonimato – e cioè che i flussi in partenza dall’Italia e diretti verso oriente, in particolare l’oriente estremo, passino da Abu Dhabi. Mentre quelli verso occidente, in particolare diretti in nord America, passino nella misura maggiore possibile da Parigi e Amsterdam”. Eventualità che spaventa i concorrenti, che vedono gli arabi come una minaccia.

Lufthansa ha intimato di aprire un contenzioso presso la Commissione europea contro l’alleanza con Alitalia per presunti “aiuti di stato”, ma è stata respinta. In America invece la Delta, alleata dei francesi e degli italiani in SkyTeam, ha “già fatto ricorso a Washington contro il progetto di parternariato tra Alitalia e Etihad”, riportava Echos il 10 marzo scorso. Segno che il salvataggio del vettore tricolore, seppure non ancora concretizzato, già modifica il panorama delle alleanze globali, ferma restando l’amicizia tra Parigi e Abu Dhabi.

© - FOGLIO QUOTIDIANO

di Alberto Brambilla – @Al_Brambilla



Non solo Lufthansa, anche l'americana Delta osteggia l'alleanza tra Etihad e Alitalia

Non è solo la tedesca Lufthansa a osteggiare l'ìngresso nel capitale di Alitalia da parte del colosso degli Emirati Arabi Uniti Etihad. I tedeschi minacciano di fare ricorso alla Commissione europea per presunti aiuti di stato, il ministro dei trasporti italiano Maurizio Lupi li mette a posto a suon di hashtag (#Lufthansa dovrebbe fare ricorso anche contro la Germania visto che #Etihad è la stessa compagnia che ha comprato Air Berlin!! #Alitalia, ha scritto in un tweet il 14 marzo). Pochi ne parlano ma anche l'americana Delta Airlines, la seconda compagnia americana per numero di passeggeri trasportati, è più che irritata all'idea di vedere il raggio d'azione degli emiratini espandersi fino agli Stati Uniti, con prepotenza. Delta è infatti partner di Alitalia e del suo socio estero Air France su due versanti. In primis nell'alleanza globale di SkyTeam, attraverso la quale una ventina di vettori condividono destinazioni e rotte. E poi nella ben più importante joint venture transatlantica che coinvolge – esclusivamente – Delta, Air France e Alitalia. E' il network euro-americano più importante del mondo grazie al quale i consumatori delle tre compagnie possono usufruire 822 voli settimanali tra Usa e Europa, e altri vantaggi commerciali.

Air France da arcinemica di Etihad che era da due anni a questa parte è diventata una super-alleata: francesi e emiratini condividono strategie commerciali e, in futuro, intendono anche unire forniture e manutenzione degli aeroplani. Non a caso Delta è stizzita dalla prospettiva che Etihad – colosso del Golfo considerato una minaccia, al pari di Emirates – riesca a sfondare nel mercato americano e a penetrare attraverso Alitalia nell'alleanza esclusiva, ovviamente con il beneplacito dei francesi. Il quotidiano francese Echoes del 10 marzo ha scritto in una lunga inchiesta che Delta "ha fatto ricorso a Washington contro il progetto di parternariato tra Alitalia e Etihad sulle rotte atlantiche", senza però riferire ulteriori dettagli sulla questione. Certo è che la sofferente Alitalia viene usata come cavallo di troia degli emiratini per espandersi sia in Europa sia negli Stati Uniti. E questo piace a pochi.

Leggi anche Così Etihad e Air France giocano col destino di Alitalia
Senza mettersi in un flame che non finisce più, questi ragionamenti fanno bene capire quanta sia la preoccupazione che EY, entrando in AZ, possa penetrare in grande stile nei mercati europeo e atlantico. Gli altri partner europei di EY, o altri che potrebbero reperire sul mercato, non fanno accendere la lampadina come nel caso di AZ perché sarebbero comunque o di piccole dimensioni e con un piccolo mercato di riferimento alle spalle o comunque un secondo vettore per il paese e quindi comunque in posizione subordinata.
Con AZ avrebbero dietro uno dei principali mercati europei e sostanzialmente nessuna concorrenza nazionale ma anzi una strada spianata nel governo e nelle principali banche italiane che hanno tutto l'interesse al salvataggio di AZ.
Mi sa che degli emiri non dobbiamo avere paura in Italia, dove malissimo che vada cambierebbe il padrone, mi sa che dovranno preoccuparsi in diversi. E AZ è solo una tappa dell'accerchiamento, andasse male si ritarderebbe solo l'azione degli emiri.
 

totocrista

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Un mio amico non riesce a finalizzare la prenotazione dal Customer Center visto che anche loro hanno i terminali bloccati.
Non so se è collegato ma anche i terminali blue-panorama e blu Express tramite call center sn bliccati

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Seaking

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1 Febbraio 2012
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Pare che durante dei lavori di scavo alcuni operai abbiano tranciato una linea di fibra ottica in zona Magliana.
 

Cataplomosifone

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Adesso va lento, ma mi appaiono sempre i pop-up con codici sconto promozionali sui voli che sto cercando
 

DusCgn

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9 Novembre 2005
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Alitalia, Lupi: entro fine mese piano finale a Bruxelles
17 Marzo 2014, 12.15

"Entro fine mese riceveremo il percorso finale del piano industriale di Alitalia e lo presenterò immediatamente alla Commissione Ue". Il ministro ai Trasporti Maurizio Lupi taglia corto al termine dell'incontro con il commissario europeo alla Concorrenza, Joaquin Almunia, sottolineando che Bruxelles valuterà "tutti gli elementi forniti" sull'intervento di Poste e che "non c'è un caso Etihad". "Lufthansa si è svegliata male quella mattina, pensi a fare la compagnia privata", ha aggiunto Lupi.
"Non abbiamo mai pensato come governo italiano di fare un'operazione di salvataggio di un'impresa privata", in quanto, ha sottolineato Lupi, "Alitalia è un'impresa privata che rappresenta un settore strategico per il nostro paese e come tale deve essere trattata da qualunque governo, quindi nessun aiuto di stato né salvataggio". La Commissione Ue, perciò, "non ha posto condizioni ma ha correttamente posto domande e chiesto informazioni come è giusto che sia" e, ha assicurato il ministro, "il governo italiano le ha sempre fornite e stiamo andando avanti a fornire ulteriori elementi che possano permettere alla Commissione di rispondere agli esposti che ha ricevuto" sul ruolo di Poste.
Quanto a Etihad, "non c'è neanche la minima ombra che si possa parlare di aiuti di stato", e Lufthansa, ha ironizzato il ministro, "avrebbe dovuto fare lei stessa un esposto su se stessa per la vendita di Air Berlin alla stessa società Etihad che in quel caso però non faceva aiuti di stato".
Dal canto suo, Lufthansa ha precisato di aver chiesto che le stesse regole di concorrenza si applichino per il caso specifico come per qualsiasi altra operazione che coinvolga un vettore europeo.
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Senza mettersi in un flame che non finisce più, questi ragionamenti fanno bene capire quanta sia la preoccupazione che EY, entrando in AZ, possa penetrare in grande stile nei mercati europeo e atlantico. Gli altri partner europei di EY, o altri che potrebbero reperire sul mercato, non fanno accendere la lampadina come nel caso di AZ perché sarebbero comunque o di piccole dimensioni e con un piccolo mercato di riferimento alle spalle o comunque un secondo vettore per il paese e quindi comunque in posizione subordinata.
Con AZ avrebbero dietro uno dei principali mercati europei e sostanzialmente nessuna concorrenza nazionale ma anzi una strada spianata nel governo e nelle principali banche italiane che hanno tutto l'interesse al salvataggio di AZ.
Mi sa che degli emiri non dobbiamo avere paura in Italia, dove malissimo che vada cambierebbe il padrone, mi sa che dovranno preoccuparsi in diversi. E AZ è solo una tappa dell'accerchiamento, andasse male si ritarderebbe solo l'azione degli emiri.
Air France è ancora in tempo per proporre una fusione a condizioni accettabili.
 
Stato
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