Thread Alitalia / Etihad - Parte I


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Re: Thread Alitalia / Etihad

Il punto secondo me è un altro: il ruolo di AZ nell'Italia e per gli italiani. E' verissimo ciò che scrivi riguardo la situazione americana, mentre in Europa non lo è quasi mai anche varcando le Alpi. Il concetto di compagnia di bandiera, vera o presunta, è ancora molto radicato nella maggior parti degli stati europei e l'Italia non è certo un'eccezione.
All'interno di questa cornice, possiamo affermare senza dubbio che queste compagnie hanno avuto un grado di protezione politica, sindacale ed economica tale da farne di fatto delle compagnie parastatali, a prescindere dalla formalità che le vede private.
Se nei paesi più avveduti, si è controbilanciato questo favoritismo con uno sviluppo del trasporto aereo effettivamente funzionale agli interessi del paese, in Italia la povera AZ è sempre e solo stata spolpata nell'interesse di pochi e a danno di tutti. Tradotto: non collega bene l'Italia al Mondo, ma per quanto è costata, dovrebbe portarci non-stop anche sulla Luna.
In paesi un po' più seri del nostro, non sarebbe nemmeno stato immaginabile creare CAI e sarebbe stato internato chi ha dormito 5 anni dilapidando tutto il capitale (e creando debiti enormi) ponendo di nuovo l'azienda di fronte ad una ricapitalizzazione di fatto portata a termine con i soldi degli italiani. Risparmi bancari, francobolli o tassa d'imbarco e via dicendo. Non mi stupirei se aumentassero l'accisa dei carburanti per aiutare il trasporto aereo. In fondo lo abbiamo già fatto per sovvenzionare lo spettacolo...
Tutta questa premessa, per chiarire due cose: primo: AZ di fatto è trattata come un'azienda di stato e secondo, ha un debito enorme con gli italiani. E non parlo solo di quello monetario. C'è quello del mancato sviluppo dovuto alla scarsità di collegamenti a lungo raggio, ci sono i posti di lavoro persi regalando milioni di pax a chi è stato più furbo e la compagnia di bandiera l'ha fatta funzionare bene, magari accorpandola con quella di un'altro paese. C'è il debito morale, di un'azienda che ha sempre trattato gli italiani come vacche da mungere e in una certa misura, i pax come rompicogxxoni istituzionali.
Quindi se mi permetti, da una compagnia che ha avuto una simile mole di privilegi, per giunta mal sfruttati, mi aspetto che scaturisca anche qualche dovere.
Il primo dei quali, è che essendo di fatto la compagnia di bandiera italiana (da sempre sussidiata con soldi italiani), utilizzi per quanto possibile personale italiano. Specialmente se disponibile, già formato e al momento a girarsi i pollici a spese dei contribuenti.
Sia chiaro, non ho nulla contro rumeni, svedesi o cileni, ma mi aspetto che AZ utilizzi di norma personale italiano.
Fa benissimo DT a tagliare gli stipendi se sono fuori mercato, la strada deve essere quella, non certo terziarizzare tutto in capo al mondo. Lo so anch'io che se creiamo AZ Romania e trasferiamo tutto là assumendo personale locale, risparmiamo un sacco di soldi, ma a questo punto che senso avrebbe andare avanti? Se AZ sparisse domani, entro fine mese il mercato si sarebbe già assestato senza particolari contraccolpi, quindi di cosa stiamo parlando?
Norwegian riesce a fare voli LC senza le sovvenzioni di FR, con stipendi norvegesi, tasse norvegesi, guadagnando soldi. Come diavolo fanno?
Quanto agli ATR, se AZ ne dovesse prendere solo un paio, va da se che farebbe manutenzione ed addestramento presso terzi. Ma siccome le stesse cose le dovrebbe fare Mistral o chicchessia, non dovrebbero esserci differenze abissali di costo. E se ci fossero ci sarebbe da domandarsi il perchè ed agire di conseguenza.
Esiste anche un lato percettivo di un'azienda da parte della collettività e l'immagine di AZ, migliorata nei primi anni di CAI, si è successivamente involuta fino ad avvicinarsi a quella della vecchia LAI, quasi come se il dover comportarsi come un'azienda di mercato fosse una condizione innaturale imposta solo temporaneamente dagli eventi, ma da far recedere quanto prima per tornare al ruolo di azienda parapubblica e paraculata contro tutto e tutti.
Guarda solo i comunicati stampa dei risultati in stile nordcoreano, dove vengono esclusivamente estrapolati i dati positivi presentati poi dai vari pennivendoli per far credere al popolino che le cose vadano benone.
Guarda nell'elenco delle principali linee aeree europee, qual'è l'unica che il 9 Marzo non si è ancora degnata di farci sapere da quanti passeggeri è stata utilizzata nel 2013:

http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_largest_airlines_in_Europe

Va da se che l'immagine che ne esce, non è proprio accattivante e tornando agli ATR, secondo me varrebbe la pena investire qualcosa anche da questo punto di vista. D'altra parte se Mistral dovesse mettere in linea due cessi ultraventennali ed AZ dovesse perdere una quota cospicua di clienti in favore dei concorrenti, dove starebbe l'affare?
Concludo dicendo che se AZ vuole avere un futuro deve crescere. Ma prima ancora che nella flotta, deve farlo nella mentalità. 60 anni di gestione furbesca all'italiana l'hanno ridotta a ciò che è ora. A quando la riscossa? Intesa come fare la cosa giusta? Comportarsi con dignità? Smettere di far vergognare quella parte di dipendenti in gamba additati come mangiapane a tradimento dalle masse?
Attenzione che per questo non servono EY o cifre miliardarie, ma servono soprattutto volontà e dignità.
Attenzione che ragionamenti di gratitudine nazionale sono sempre stati usati per giustificare ulteriori appetiti. O la si gestisce con logiche di mercato, oppure la problematica si ripresenta ciclica.

Parli di riduzione degli stipendi come via corretta se necessario per pareggiare la competitività di altri. A chi la paragoni però? Lo correggi con indicatori sulla qualità? E inoltre, dici che i sindacati sono d'accordo?
Fra l'altro si sta parlando di una azienda che impiega per la stragrande maggioranza personale italiano, la discussione ricordiamo che riguarda un paio di macchine e che sarebbe molto probabilmente antieconomico allestire una nuova linea per alcune macchine e poche rotte.

Riguardo ai rapporti con gli Stati con AZ spesso si è dato da una parte e preso dall'altra con una politica che non ha saputo mettere mano al sistema aeroportuale, accogliendo FR o EK a braccia aperte ecc ecc.
Fra l'altro compagnie delle dimensioni di AZ in Europa al massimo sono passate per fallimenti pilotati come è successo anche ad AZ.
Ma altrove le scelte le fanno ed vanno tutti nella stessa direzione.

Riguardo Norwegian non è un esempio centrato, per esempio per il lungo raggio si è già attivata per stanziare il personale fuori dalla Norvegia e anzi si sentono voci che valuti come spostare fiscalmente il personale in Irlanda per via della più vantaggiosa fiscalità.

Riguardo a Mistral parliamo di una compagnia italiana e di proprietà di uno dei soci maggiori. Inoltre se ho ben capito i rapporti Mistral-Alitalia sono legati ad un accordo più ampio con AZ che opererà per conto di Poste certi servizi e ci può stare che AZ deleghi a Mistral una attività come quella di cui si parla.

Riguardo all'immagine ai pax interessa che il servizio sia svolto con uno standard, possibilmente elevato, che il sito internet ed il servizio assistenza funzioni, che le salette, siano belle, pulite e ben fornite, che catering ecc e le configurazioni di bordo siano buone e ben mantenute, che ci sia attenzione ai f.f. ed infine che la rete sia più sviluppata possibile con un hub ben tenuto e funzionante.
Dei comunicati stampa sui conti o di qualche wet lease ai pax interessa il giusto, così come l'utilizzo di turboelica ai quali i pax si devono abituare e che utilizzano o hanno utilizzato anche le altre compagnie.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Non mi supire che tra qualche anno facciano una nuova riconfigurazione.:D
AZ opera con una configurazione con pochi posti su A332 new, tempo fa proposi il confronto con diverse compagnie.

EY opera con una configurazione a 2 classi, è prevedibile che in caso di entrata di EY in AZ possa essere valutata una diversa strategia.
Fra l'altro se non sono ancora partite le riconfigurazioni potrebbe esserci un cambio di rotta fin da subito visto che si parla di decisione di EY e piano industriale congiunto entro fine marzo.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Attenzione che ragionamenti di gratitudine nazionale sono sempre stati usati per giustificare ulteriori appetiti. O la si gestisce con logiche di mercato, oppure la problematica si ripresenta ciclica.

Parli di riduzione degli stipendi come via corretta se necessario per pareggiare la competitività di altri. A chi la paragoni però? Lo correggi con indicatori sulla qualità? E inoltre, dici che i sindacati sono d'accordo?
Fra l'altro si sta parlando di una azienda che impiega per la stragrande maggioranza personale italiano, la discussione ricordiamo che riguarda un paio di macchine e che sarebbe molto probabilmente antieconomico allestire una nuova linea per alcune macchine e poche rotte.

Riguardo ai rapporti con gli Stati con AZ spesso si è dato da una parte e preso dall'altra con una politica che non ha saputo mettere mano al sistema aeroportuale, accogliendo FR o EK a braccia aperte ecc ecc.
Fra l'altro compagnie delle dimensioni di AZ in Europa al massimo sono passate per fallimenti pilotati come è successo anche ad AZ.
Ma altrove le scelte le fanno ed vanno tutti nella stessa direzione.

Riguardo Norwegian non è un esempio centrato, per esempio per il lungo raggio si è già attivata per stanziare il personale fuori dalla Norvegia e anzi si sentono voci che valuti come spostare fiscalmente il personale in Irlanda per via della più vantaggiosa fiscalità.

Riguardo a Mistral parliamo di una compagnia italiana e di proprietà di uno dei soci maggiori. Inoltre se ho ben capito i rapporti Mistral-Alitalia sono legati ad un accordo più ampio con AZ che opererà per conto di Poste certi servizi e ci può stare che AZ deleghi a Mistral una attività come quella di cui si parla.

Riguardo all'immagine ai pax interessa che il servizio sia svolto con uno standard, possibilmente elevato, che il sito internet ed il servizio assistenza funzioni, che le salette, siano belle, pulite e ben fornite, che catering ecc e le configurazioni di bordo siano buone e ben mantenute, che ci sia attenzione ai f.f. ed infine che la rete sia più sviluppata possibile con un hub ben tenuto e funzionante.
Dei comunicati stampa sui conti o di qualche wet lease ai pax interessa il giusto, così come l'utilizzo di turboelica ai quali i pax si devono abituare e che utilizzano o hanno utilizzato anche le altre compagnie.

Non confonderei il concetto di "Italianità" con un generico sentimento di Gratitudine nazionale.

Io Penso che nel trasporto aereo esistano principalmente due grandi categorie di viaggiatori: quelli abituali e quelli occasionali. Per i primi, che sono quelli ormai svezzati ed abituati a muoversi in perfetta autonomia tra terminals, offerte, bookings e check-in....alla fine una compagnia vale l'altra....e dell'Italianità o meno se ne fregano altamente.

Esistono però anche i passeggeri di seconda categoria..che non sono poi così pochi come sembrano, e cioè tutti quelli che viaggiano o hanno viaggiato molto poco, ed hanno quindi una necessità accessoria....che è quella di essere "accompagnati" a destinazione, piuttosto che semplicemente trasportati. Per tutte queste persone, volare con una società dall'anima Italiana, con personale Italiano e che parla e pensa Italiano.....è importante. E' importante avere l'AA.VV. che ti spiega come muoverti nel terminal di destinazione, o che ti aiuta nella compilazione del form doganale o per l'Immigration, o che ti dà comunque quelle "dritte" magari anche banali...ma che servono tanto a tranquilizzare il passeggero occasionale, appunto.

D'altronde...conosco anche molti Frequent Flyers che preferiscono Lufthansa ad altre compagnie perchè, a loro dire, ha un occhio di riguardo particolare per la "clientela Italiana" (FIlm in lingua etc.etc.). Credo, quindi, che un certo tipo di "Italianità" è sempre richiesto dal mercato.
Mi piacerebbe se fosse Alitalia a soddisfare questa richiesta....perchè, ci piaccia o no, è sempre un simbolo del nostro paese...un simbolo che è necessario far funzionare a dovere anche e sopratutto per quello che rappresenta in termini di immagine.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Non confonderei il concetto di "Italianità" con un generico sentimento di Gratitudine nazionale.

Io Penso che nel trasporto aereo esistano principalmente due grandi categorie di viaggiatori: quelli abituali e quelli occasionali. Per i primi, che sono quelli ormai svezzati ed abituati a muoversi in perfetta autonomia tra terminals, offerte, bookings e check-in....alla fine una compagnia vale l'altra....e dell'Italianità o meno se ne fregano altamente.

Esistono però anche i passeggeri di seconda categoria..che non sono poi così pochi come sembrano, e cioè tutti quelli che viaggiano o hanno viaggiato molto poco, ed hanno quindi una necessità accessoria....che è quella di essere "accompagnati" a destinazione, piuttosto che semplicemente trasportati. Per tutte queste persone, volare con una società dall'anima Italiana, con personale Italiano e che parla e pensa Italiano.....è importante. E' importante avere l'AA.VV. che ti spiega come muoverti nel terminal di destinazione, o che ti aiuta nella compilazione del form doganale o per l'Immigration, o che ti dà comunque quelle "dritte" magari anche banali...ma che servono tanto a tranquilizzare il passeggero occasionale, appunto.

D'altronde...conosco anche molti Frequent Flyers che preferiscono Lufthansa ad altre compagnie perchè, a loro dire, ha un occhio di riguardo particolare per la "clientela Italiana" (FIlm in lingua etc.etc.). Credo, quindi, che un certo tipo di "Italianità" è sempre richiesto dal mercato.
Mi piacerebbe se fosse Alitalia a soddisfare questa richiesta....perchè, ci piaccia o no, è sempre un simbolo del nostro paese...un simbolo che è necessario far funzionare a dovere anche e sopratutto per quello che rappresenta in termini di immagine.

La mia opinione invece è diametralmente opposta alla tua: ritengo infatti che i FF, che tu definisci passeggeri abituali, siano quelli più sensibili ai loyalty programs, anche perché generalmente non pagano loro il biglietto. Per questi una compagnia non vale l'altra, proprio perché essa genera una convenienza tangibile per il viaggiatore.

I passeggeri che tu definisci di seconda categoria invece, essendo assai sensibili al pricing, puntano alla compagnia che fa pagare di meno. Poi, certo, se li aiuta nella compilazione del form doganale o per l'Immigration, o se gli dà comunque quelle "dritte", magari anche banali, ma che servono tanto a tranquillizzare il passeggero occasionale, ben vengano. Ma in primis conta quanto devono sborsare dal proprio portafoglio.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

La mia opinione invece è diametralmente opposta alla tua: ritengo infatti che i FF, che tu definisci passeggeri abituali, siano quelli più sensibili ai loyalty programs, anche perché generalmente non pagano loro il biglietto. Per questi una compagnia non vale l'altra, proprio perché essa genera una convenienza tangibile per il viaggiatore.

I passeggeri che tu definisci di seconda categoria invece, essendo assai sensibili al pricing, puntano alla compagnia che fa pagare di meno. Poi, certo, se li aiuta nella compilazione del form doganale o per l'Immigration, o se gli dà comunque quelle "dritte", magari anche banali, ma che servono tanto a tranquillizzare il passeggero occasionale, ben vengano. Ma in primis conta quanto devono sborsare dal proprio portafoglio.

Sostanzialmente sono d'accordo con te. Soprattutto, credo che la seconda categoria di passeggeri (nella classificazione di Vortigern) non solo sia piu' sensibile al prezzo, ma sia anche molto spesso piena di pregiudizi esterofili: in altre parole, se per prezzo scelgono Ryanair, sono anche ragionevolmente convinto (ma felice di sbagliarmi) e non mi sorprenderei se a parita' di prezzo scegliessero Emirates anziche' Alitalia solo perche' "fa figo". Oltre al fatto che ormai la maggior parte delle compagnie che aspirano passeggeri italiani parlano anche Italiano e provvedono a dare servizi per Italiani (per esempio, AF/KL ha regolarmente personale che parla Italiano sulle loro rotte verso gli USA, Swiss serve Prosecco Italiano sui suoi voli, Lufthansa ha selezione di film Italiani o in Italiano sul loro IFE, che a proposito e' molto meglio di quello AZ)...

I pax abituali e ff, invece, in genere si affidano e scelgono una compagnia o una alleanza in base ai servizi che tornano piu' comodi e convenienti per loro: prima di tutto, un network che serve le destinazioni che servono loro in modo efficiente, poi loyalty program, servizi di bordo, etc.

In ogni caso, piu' che il discorso dell'Italianita', a me sinceramente piacerebbe (ma mi rendo conto di essere una minoranza, che triste) pensare che Alitalia se vuole essere una grande compagnia (ma forse l'occasione e' stata ormai persa definitivamente) deve riuscire al contrario a perdere la sua connotazione specificatamente nazionale, ed andare aldila' del mercato del nostro paese. Una grande compagnia dovrebbe in altre parole attrarre pax per i propri servizi e network, a prescindere se Italiana o no. E questa e' la dimensione di qualsiasi grande network carrier (in USA volano Delta, American o United, non in base a in quale stato la compagnia e' basata, se in Texas, Illinois o New York, anzi sono sovrapposte con i loro hub e networks, ma in base a chi e' piu' conveniente per andare dalla citta' A a quella B). Da questo punto di vista, le altre grandi europee hanno trovato il loro spazio in un mercato piu' o meno globale Europeo. Sarei felice di vedere AZ che attrae transiti da e per fuori Italia, perche' conviene/e' una buona compagnia utile per raggiungere quelle destinazioni. Purtroppo lo spazio in Europa e' quasi perso (la gente sceglie AFKL o LH, per esempio, per viaggiare dalla Polonia o Ungheria alla Spagna o Portogallo, ma e' raro che scelga AZ su simile rotte che non coinvolgono l'Italia), ma e' sempre possibile, spero, posizionarsi un po' almeno per raggiungere i transiti tra Est-Europa, Nord/Sud America, Africa/Medio Oriente, come un po' sembrano cercare di fare con alcune rotte a quanto pare ben studiate.

Se l'Italianita' serve per caratterizzare un servizio migliore (e.g. cibo o vini a bordo ), che ben venga. Se deve essere una bandiera vuota ed un peso in nome dell'arretratezza culturale italiana, dimentichiamocene nel bene di Alitalia.
 
Thread Alitalia / Etihad

Indubbiamente quoto flyboy e DR Gio ma vorrei far notare una cosa sull' italianità in calce al mio post.

Io sono un grandissimo consumatore di voli, ed essendo anche un appassionato non posso non analizzare il mio comportamento.
Il programma FF e' alla base del mio ragionamento , io scelgo un paio di alleanze e mi muovo con loro.
Le mie miglia sono un patrimonio che devo valorizzare, il programma di fidelity per l'azienda (ie. BlueBiz) lo è altrettanto. Spendo molto e voglio che questo sia valorizzato ergo che mi differenzi nel trattamento rispetto a chi vola una volta ogni tanto.
Non e' discriminazione e' sopravvivenza.

Prima del network, per me vengono i servizi a terra e di call center, la certezza di essere assistito come si deve mi può far preferire uno scalo rispetto ad un diretto. Il mio tempo costa, e molto, alla mia azienda, se rimango bloccato e non assistito e' un costo elevatissimo. Questo e' fondamentale nella scelta di una compagnia piuttosto di un altra anche all' interno della stessa alleanza.

I servizi a bordo arrivano dopo, anche se ovviamente sono importanti nella valutazione prezzo pagato vs. Contenuti,
Il prezzo e' per me mediamente irrilevante,e non perché abbia budget illimitati ma semplicemente perché le mie direttrici sono mediamente tutte allineate come costi, non sono quindi i 50/100 euro a fare la differenza.

Le LCC le scelgo pochissime volte e, comunque, considero solo U2 e W6 che alla fine considerando i servizi che compro costano al pari o anche più di una Y da major.

Il discorso dell' Italianità io lo vedo in maniera un po' diversa.

Rappresento una multinazionale Italiana e mi interessa poco il film in lingua il mangiare regionale, sento invece moltissimo la mancanza di un vettore nazionale che accompagni la mia azienda ed i business che rappresento nel mondo, partendo o transitando dal mio paese.

Passo da Parigi per necessità non perché mi piaccia.

Se fosse possibile passare dall' Italia per le mie destinazioni e per le mie merci, con il servizio dovuto e pagato, lo farei e sono convinto, per esperienza personale su tante linee, che viaggiando con altri italiani da, per ed attraverso la mia Italia, il mio business e quello del mio paese ne trarrebbe beneficio.
 
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Indubbiamente quoto flyboy e DR Gio ma vorrei far notare una cosa sull' italianità in calce al mio post.

Io sono un grandissimo consumatore di voli, ed essendo anche un appassionato non posso non analizzare il mio comportamento.
Il programma FF e' alla base del mio ragionamento , io scelgo un paio di alleanze e mi muovo con loro.
Le mie miglia sono un patrimonio che devo valorizzare, il programma di fidelity per l'azienda (ie. BlueBiz) lo è altrettanto. Spendo molto e voglio che questo sia valorizzato ergo che mi differenzi nel trattamento rispetto a chi vola una volta ogni tanto.
Non e' discriminazione e' sopravvivenza.

Prima del network, per me vengono i servizi a terra e di call center, la certezza di essere assistito come si deve mi può far preferire uno scalo rispetto ad un diretto. Il mio tempo costa, e molto, alla mia azienda, se rimango bloccato e non assistito e' un costo elevatissimo. Questo e' fondamentale nella scelta di una compagnia piuttosto di un altra anche all' interno della stessa alleanza.

I servizi a bordo arrivano dopo, anche se ovviamente sono importanti nella valutazione prezzo pagato vs. Contenuti,
Il prezzo e' per me mediamente irrilevante,e non perché abbia budget illimitati ma semplicemente perché le mie direttrici sono mediamente tutte allineate come costi, non sono quindi i 50/100 euro a fare la differenza.

Le LCC le scelgo pochissime volte e, comunque, considero solo U2 e W6 che alla fine considerando i servizi che compro costano al pari o anche più di una Y da major.

Il discorso dell' Italianità io lo vedo in maniera un po' diversa.

Rappresento una multinazionale Italiana e mi interessa poco il film in lingua il mangiare regionale, sento invece moltissimo la mancanza di un vettore nazionale che accompagni la mia azienda ed i business che rappresento nel mondo, partendo o transitando dal mio paese.

Passo da Parigi per necessità non perché mi piaccia.

Se fosse possibile passare dall' Italia per le mie destinazioni e per le mie merci, con il servizio dovuto e pagato, lo farei e sono convinto, per esperienza personale su tante linee, che viaggiando con altri italiani da, per ed attraverso la mia Italia, il mio business e quello del mio paese ne trarrebbe beneficio.

Quoto tutto quello che dici, ed in particolare la frase in grassetto, che per me si traduce nella necessita' di Alitalia di andare al di la' dell'italianita'. In altre parole, come dicevo prima, se Alitalia e' chiusa solo sul proprio mercato da/per l'Italia, per quanto paese grande europeo, non credo riuscira' mai ad arrivare a gestire quel network e massa critica di linee e servizi che tu auspichi, e che verrebbe solo se un vettore nazionale riuscisse a creare una rete che si alimenta anche con traffici non originati dall'Italia. Allora si che si riuscirebbe ad avere un servizio che fa viaggiare merce e passeggeri attraverso il nostro paese e che supporta il tuo business come quello di tante altre aziende. E che darebbe fiato all'economia ed all'indotto. Ma per fare questo ci vuole visione strategica, capitali (per ripartire dalla fase in cui AZ e' ora), serieta' e professionalita' di tutti (dal top management a quelli che fanno le pulizie) per produrre servizi di qualita' a terra e in volo, e prima, durante e dopo il volo.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

La mia opinione invece è diametralmente opposta alla tua: ritengo infatti che i FF, che tu definisci passeggeri abituali, siano quelli più sensibili ai loyalty programs, anche perché generalmente non pagano loro il biglietto. Per questi una compagnia non vale l'altra, proprio perché essa genera una convenienza tangibile per il viaggiatore.

I passeggeri che tu definisci di seconda categoria invece, essendo assai sensibili al pricing, puntano alla compagnia che fa pagare di meno. Poi, certo, se li aiuta nella compilazione del form doganale o per l'Immigration, o se gli dà comunque quelle "dritte", magari anche banali, ma che servono tanto a tranquillizzare il passeggero occasionale, ben vengano. Ma in primis conta quanto devono sborsare dal proprio portafoglio.

Non Totalmente.
In realtà, entrambi gli esempi che tu mi porti, entrerebbero di diritto nella categoria di quelli che io definisco "Viaggiatori Abituali".

Quello che sostengo io è che, credo, esistano ancora tanti passeggeri "analfabeti" di trasporto aereo....passeggeri per i quali viaggiare con una compagnia che li "accompagni" a destinazione..può ancora essere importante. E può essere un forte fattore di scelta se la forbice dei prezzi non è elevata.

Sia ben chiaro, comunque, che parlando di Italianità non penso ad una "Pizza e Mandolino" Airlines votata al trasporto di anziani contadini Lucani presso i parenti in Argentina o in Canada....

Quanto piuttosto ad una British Airways o ad una Lufthansa Tricolore: una compagnia che possa essere cioè con uno standard molto internazionale, ma sempre con quell'occhio di riguardo particolare verso i propri "Citizens"..
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Quoto tutto quello che dici, ed in particolare la frase in grassetto, che per me si traduce nella necessita' di Alitalia di andare al di la' dell'italianita'. In altre parole, come dicevo prima, se Alitalia e' chiusa solo sul proprio mercato da/per l'Italia, per quanto paese grande europeo, non credo riuscira' mai ad arrivare a gestire quel network e massa critica di linee e servizi che tu auspichi, e che verrebbe solo se un vettore nazionale riuscisse a creare una rete che si alimenta anche con traffici non originati dall'Italia. Allora si che si riuscirebbe ad avere un servizio che fa viaggiare merce e passeggeri attraverso il nostro paese e che supporta il tuo business come quello di tante altre aziende. E che darebbe fiato all'economia ed all'indotto. Ma per fare questo ci vuole visione strategica, capitali (per ripartire dalla fase in cui AZ e' ora), serieta' e professionalita' di tutti (dal top management a quelli che fanno le pulizie) per produrre servizi di qualita' a terra e in volo, e prima, durante e dopo il volo.

Si, ma partiamo dalle cose semplici.
Sarebbe meglio, prima, se Alitalia conquistasse almeno l'utenza con origine o destinazione finale ITALIA. Poi, per i Traffici in Transito....si vedrà. Anche perchè, ritornando in Tema, ora che AZ diventerà una controllata di EY, credo sia improbabile pensare ad un espansione oltre ai traffici da/per l'Italia. Probabilmente, in direzione est, i collegamenti diretti rimarrano pochi...e sul Nord-Atlantico ci sono tutti....
 
Alitalia-Etihad, summit per sciogliere gli ultimi nodi

Uno degli ultimi scogli da superare nella trattativa tra Alitalia ed Etihad è costituito dai contenziosi in essere, un'autentica mina vagante. Il valore massimo (e teorico) sarebbe ingente: 600 milioni, e questo numero da solo è in grado di legittimare la prudenza da parte del possibile compratore. È pari a due volte l'ultimo aumento di capitale; e due volte il probabile esborso di Etihad per acquistare il 35-40% della compagnia romana. Se, nel loro complesso, i colloqui italo-arabi stanno procedendo speditamente e costruttivamente, questo ostacolo è considerato molto fastidioso anche per la componente di alea che contiene, nonostante la compagnia abbia fatto accantonamenti ritenuti sufficienti. Per approfondire anche questo delicato tema, per trovare una soluzione che dia certezze a Etihad, è stata convocata per questa mattina, a Milano, nello studio dei legali di Alitalia, una riunione alla quale parteciperanno oltre agli avvocati delle due parti, l'ad di Alitalia Gabriele del Torchio, il cfo di Etihad e i rappresentanti dei principali soci di Alitalia; Unicredit e Intesa Sanpaolo saranno presenti nel ruolo di azionisti e non come creditori.
La due diligence - sulla quale oggi sarà fatto il punto - procede a ritmi spediti, con molti capitoli già completati. Il fatto è che a contenziosi così rilevanti, seppure dai valori - ripetiamo - teorici, va trovata una soluzione che non esponga il socio entrante a sorprese sgradite. Tra le principali vertenze, una riguarda Air One, verso la quale l'Agenzia delle entrate aveva sollevato eccezioni relative all'esterovestizione di alcune società, basate in Irlanda (la richiesta iniziale era stata di 200 milioni). Sebbene si tratti di fatti precedenti al 2008, Alitalia è coinvolta quale acquirente di Air One. La vicenda nel dicembre scorso è stata chiusa con una transanzione del valore di 38 milioni; quello che resta ancora da definire è la ripartizione di tale cifra tra Alitalia e il vecchio proprietario di Air One, Carlo Toto.
L'altro contenzioso che ha avuto visibilità è stato sollevato da WindJet, la compagnia siciliana di Antonino Pulvirenti, rimasta a terra nell'estate del 2012
http://www.ilgiornale.it/news/economia/alitalia-etihad-summit-sciogliere-ultimi-nodi-1000450.html
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Indubbiamente quoto flyboy e DR Gio ma vorrei far notare una cosa sull' italianità in calce al mio post.

Io sono un grandissimo consumatore di voli, ed essendo anche un appassionato non posso non analizzare il mio comportamento.
Il programma FF e' alla base del mio ragionamento , io scelgo un paio di alleanze e mi muovo con loro.
Le mie miglia sono un patrimonio che devo valorizzare, il programma di fidelity per l'azienda (ie. BlueBiz) lo è altrettanto. Spendo molto e voglio che questo sia valorizzato ergo che mi differenzi nel trattamento rispetto a chi vola una volta ogni tanto.
Non e' discriminazione e' sopravvivenza.

Prima del network, per me vengono i servizi a terra e di call center, la certezza di essere assistito come si deve mi può far preferire uno scalo rispetto ad un diretto. Il mio tempo costa, e molto, alla mia azienda, se rimango bloccato e non assistito e' un costo elevatissimo. Questo e' fondamentale nella scelta di una compagnia piuttosto di un altra anche all' interno della stessa alleanza.

I servizi a bordo arrivano dopo, anche se ovviamente sono importanti nella valutazione prezzo pagato vs. Contenuti,
Il prezzo e' per me mediamente irrilevante,e non perché abbia budget illimitati ma semplicemente perché le mie direttrici sono mediamente tutte allineate come costi, non sono quindi i 50/100 euro a fare la differenza.

Le LCC le scelgo pochissime volte e, comunque, considero solo U2 e W6 che alla fine considerando i servizi che compro costano al pari o anche più di una Y da major.

Il discorso dell' Italianità io lo vedo in maniera un po' diversa.

Rappresento una multinazionale Italiana e mi interessa poco il film in lingua il mangiare regionale, sento invece moltissimo la mancanza di un vettore nazionale che accompagni la mia azienda ed i business che rappresento nel mondo, partendo o transitando dal mio paese.

Passo da Parigi per necessità non perché mi piaccia.

Se fosse possibile passare dall' Italia per le mie destinazioni e per le mie merci, con il servizio dovuto e pagato, lo farei e sono convinto, per esperienza personale su tante linee, che viaggiando con altri italiani da, per ed attraverso la mia Italia, il mio business e quello del mio paese ne trarrebbe beneficio.

Le tre aziende che ho frequentato negli ultimi anni la pensano diversamente
sono tre aziende grandi, molto grandi, ed eccezionalmente remunerative, quindi non hanno problemi di budget.
ciononostante si viaggia tutti in Y
si viaggia tutti U2
la societa' controlla il discorso miglia ed obbliga la agenzia a prenotare il volo con il costo minore
ogni business unit ha un budget per le spese di viaggio, oggi si preferisce un buon albergo ad un buon volo
e se si puo si fa una videoconferenza.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Le tre aziende che ho frequentato negli ultimi anni la pensano diversamente
sono tre aziende grandi, molto grandi, ed eccezionalmente remunerative, quindi non hanno problemi di budget.
ciononostante si viaggia tutti in Y
si viaggia tutti U2
la societa' controlla il discorso miglia ed obbliga la agenzia a prenotare il volo con il costo minore
ogni business unit ha un budget per le spese di viaggio, oggi si preferisce un buon albergo ad un buon volo
e se si puo si fa una videoconferenza.

Questo dipende molto dalla attenzione che l'azienda mette al suo personale viaggiante, al tipo di lavoro ed alla funzione.
Il mio business non ci permette di utilizzare le video conference, la presenza fisica e' necessaria e visto le cifre che muoviamo ci si va e basta.
Il "buon Albergo" non lo considero nemmeno , io do per scontato "l'ottimo hotel".
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Questo dipende molto dalla attenzione che l'azienda mette al suo personale viaggiante, al tipo di lavoro ed alla funzione.
Il mio business non ci permette di utilizzare le video conference, la presenza fisica e' necessaria e visto le cifre che muoviamo ci si va e basta.
Il "buon Albergo" non lo considero nemmeno , io do per scontato "l'ottimo hotel".

per l'appunto...14 violiniste nella hall a intrattenere gli ospiti :D

@Pelush: credo dipenda molto dal "grado" che uno ha nella ditta - ti porto ad esempio la mia. Qui, da 6 livello in giù, eco, notte in hotel, e poi a lavoro; da Manager in su, business oltre le 6,30 ore di volo (in pratica, tutto il lungo raggio tranne Dubai e Abu Dhabi); da Senior Manager in su, business oltre le 5 ore.
Discorso diverso invece le Low Cost; per policy nostra, la nostra agenzia non può assolutamente prenotare alcun volo di compagnie non IATA; non chiedermi perchè, forse un problema assicurativo, non so.
Per le conference call chiaro, è una sfacchinata viaggiare e ti posso assicurare che se si può le si fa; ma ci sono lavori (tipo il mio) che purtroppo non ci consentono di lavorare in videochiamata.
 
Re: Alitalia-Etihad, summit per sciogliere gli ultimi nodi

Uno degli ultimi scogli da superare nella trattativa tra Alitalia ed Etihad è costituito dai contenziosi in essere, un'autentica mina vagante. Il valore massimo (e teorico) sarebbe ingente: 600 milioni, e questo numero da solo è in grado di legittimare la prudenza da parte del possibile compratore. È pari a due volte l'ultimo aumento di capitale; e due volte il probabile esborso di Etihad per acquistare il 35-40% della compagnia romana. Se, nel loro complesso, i colloqui italo-arabi stanno procedendo speditamente e costruttivamente, questo ostacolo è considerato molto fastidioso anche per la componente di alea che contiene, nonostante la compagnia abbia fatto accantonamenti ritenuti sufficienti. Per approfondire anche questo delicato tema, per trovare una soluzione che dia certezze a Etihad, è stata convocata per questa mattina, a Milano, nello studio dei legali di Alitalia, una riunione alla quale parteciperanno oltre agli avvocati delle due parti, l'ad di Alitalia Gabriele del Torchio, il cfo di Etihad e i rappresentanti dei principali soci di Alitalia; Unicredit e Intesa Sanpaolo saranno presenti nel ruolo di azionisti e non come creditori.
La due diligence - sulla quale oggi sarà fatto il punto - procede a ritmi spediti, con molti capitoli già completati. Il fatto è che a contenziosi così rilevanti, seppure dai valori - ripetiamo - teorici, va trovata una soluzione che non esponga il socio entrante a sorprese sgradite. Tra le principali vertenze, una riguarda Air One, verso la quale l'Agenzia delle entrate aveva sollevato eccezioni relative all'esterovestizione di alcune società, basate in Irlanda (la richiesta iniziale era stata di 200 milioni). Sebbene si tratti di fatti precedenti al 2008, Alitalia è coinvolta quale acquirente di Air One. La vicenda nel dicembre scorso è stata chiusa con una transanzione del valore di 38 milioni; quello che resta ancora da definire è la ripartizione di tale cifra tra Alitalia e il vecchio proprietario di Air One, Carlo Toto.
L'altro contenzioso che ha avuto visibilità è stato sollevato da WindJet, la compagnia siciliana di Antonino Pulvirenti, rimasta a terra nell'estate del 2012
http://www.ilgiornale.it/news/economia/alitalia-etihad-summit-sciogliere-ultimi-nodi-1000450.html


La causa azionata da Windjet è manifestamente infondata e temeraria.
Questo lo sanno tutti ma l'Italia è l'Italia e gli emiratini (giustamente o ingiustamente) temono pressioni di tipo mafioso sui giudici del Tribunale di Catania cui è assegnata la causa.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Le tre aziende che ho frequentato negli ultimi anni la pensano diversamente
sono tre aziende grandi, molto grandi, ed eccezionalmente remunerative, quindi non hanno problemi di budget.
ciononostante si viaggia tutti in Y
si viaggia tutti U2
la societa' controlla il discorso miglia ed obbliga la agenzia a prenotare il volo con il costo minore
ogni business unit ha un budget per le spese di viaggio, oggi si preferisce un buon albergo ad un buon volo
e se si puo si fa una videoconferenza.

Credo che questo dipenda piu' da quello che fai, che dal tipo di azienda. Nel mio lavoro si tende a fare il massimo in remoto (e-mail, telefono, etc.) ma quando devi andare, devi andare e le permanenze a volte non sono programmabili. Oramai U2 e' vista come una delle major (fatti i conti, una volta che ci hai messo il bagaglio, il biglietto flessibile, ecc. non fa molta differenza) e ogni viaggio superiore alle tre ore totali e' fatto in business, oppure si vola in business ogni volta che la differenza con Y e' meno di £100. Ci si aspetta anche che tu continui a lavorare per quanto possibile quando sei in viaggio, per cui le lounge sono un'occasione per poter sedersi tranquillamente, lavorare, leggere e mandare e-mail, ecc. Allo stesso modo, la maggioranza di noi lavora durante un volo diurno in business.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Credo che questo dipenda piu' da quello che fai, che dal tipo di azienda. Nel mio lavoro si tende a fare il massimo in remoto (e-mail, telefono, etc.) ma quando devi andare, devi andare e le permanenze a volte non sono programmabili. Oramai U2 e' vista come una delle major (fatti i conti, una volta che ci hai messo il bagaglio, il biglietto flessibile, ecc. non fa molta differenza) e ogni viaggio superiore alle tre ore totali e' fatto in business, oppure si vola in business ogni volta che la differenza con Y e' meno di £100. Ci si aspetta anche che tu continui a lavorare per quanto possibile quando sei in viaggio, per cui le lounge sono un'occasione per poter sedersi tranquillamente, lavorare, leggere e mandare e-mail, ecc. Allo stesso modo, la maggioranza di noi lavora durante un volo diurno in business.
quoto,
non solo la crisi ma anche una certa evoluzione delle abitudini di chi lavora viaggiando ha portato a questo.
la sparizione di molte business e' dato anche da tutto cio'
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Le tre aziende che ho frequentato negli ultimi anni la pensano diversamente
sono tre aziende grandi, molto grandi, ed eccezionalmente remunerative, quindi non hanno problemi di budget.
ciononostante si viaggia tutti in Y
si viaggia tutti U2
la societa' controlla il discorso miglia ed obbliga la agenzia a prenotare il volo con il costo minore
ogni business unit ha un budget per le spese di viaggio, oggi si preferisce un buon albergo ad un buon volo
e se si puo si fa una videoconferenza.

Si viaggia tutti U2 però Easyjet la si prenota tramite agenzia? Mi sembra demenziale.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

in merito alla questione italianita' o meno:alcuni dei vs post sono di eccellente qualita' e condivisibili al 101%, tuttavia voi/noi siamo a parlarne su questo forum, quindi gia' da un punto di vista diverso, oserei dire, piu' alto della media. Vi garantisco che e' ancora strapieno, ma strapieno, di business travelers che viaggiano AZ perche' non sanno una mezza parola di inglese ad esempio, e tirano cosi' la volata al riuscire a capirci qualcosa almeno fino all'atterraggio a JFK. Poi figure barbine e comiche dall'immigration in poi, una tristezza infinita. Ecco, si consideri che AZ ancora beneficia di questo segmento...
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Si viaggia tutti U2 però Easyjet la si prenota tramite agenzia? Mi sembra demenziale.
no non è demenziale, perché alcune agenzie Top hanno accordi con Easy con dei livelli garantiti,
in pratica un povero tapino entra nel sito easy jet e prenota un volo MXP CDG e lo trova a es. 300 euro, mentre la tariffa corporate garantita è invece per MXP CDG euro 145 e per MXP AMS euro150 ow
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

no non è demenziale, perché alcune agenzie Top hanno accordi con Easy con dei livelli garantiti,
in pratica un povero tapino entra nel sito easy jet e prenota un volo MXP CDG e lo trova a es. 300 euro, mentre la tariffa corporate garantita è invece per MXP CDG euro 145 e per MXP AMS euro150 ow


Mai saputo che Easy facesse accordi corporate
 
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