Re: Thread Alitalia / Etihad
Parli di riduzione degli stipendi come via corretta se necessario per pareggiare la competitività di altri. A chi la paragoni però? Lo correggi con indicatori sulla qualità? E inoltre, dici che i sindacati sono d'accordo?
Fra l'altro si sta parlando di una azienda che impiega per la stragrande maggioranza personale italiano, la discussione ricordiamo che riguarda un paio di macchine e che sarebbe molto probabilmente antieconomico allestire una nuova linea per alcune macchine e poche rotte.
Riguardo ai rapporti con gli Stati con AZ spesso si è dato da una parte e preso dall'altra con una politica che non ha saputo mettere mano al sistema aeroportuale, accogliendo FR o EK a braccia aperte ecc ecc.
Fra l'altro compagnie delle dimensioni di AZ in Europa al massimo sono passate per fallimenti pilotati come è successo anche ad AZ.
Ma altrove le scelte le fanno ed vanno tutti nella stessa direzione.
Riguardo Norwegian non è un esempio centrato, per esempio per il lungo raggio si è già attivata per stanziare il personale fuori dalla Norvegia e anzi si sentono voci che valuti come spostare fiscalmente il personale in Irlanda per via della più vantaggiosa fiscalità.
Riguardo a Mistral parliamo di una compagnia italiana e di proprietà di uno dei soci maggiori. Inoltre se ho ben capito i rapporti Mistral-Alitalia sono legati ad un accordo più ampio con AZ che opererà per conto di Poste certi servizi e ci può stare che AZ deleghi a Mistral una attività come quella di cui si parla.
Riguardo all'immagine ai pax interessa che il servizio sia svolto con uno standard, possibilmente elevato, che il sito internet ed il servizio assistenza funzioni, che le salette, siano belle, pulite e ben fornite, che catering ecc e le configurazioni di bordo siano buone e ben mantenute, che ci sia attenzione ai f.f. ed infine che la rete sia più sviluppata possibile con un hub ben tenuto e funzionante.
Dei comunicati stampa sui conti o di qualche wet lease ai pax interessa il giusto, così come l'utilizzo di turboelica ai quali i pax si devono abituare e che utilizzano o hanno utilizzato anche le altre compagnie.
Attenzione che ragionamenti di gratitudine nazionale sono sempre stati usati per giustificare ulteriori appetiti. O la si gestisce con logiche di mercato, oppure la problematica si ripresenta ciclica.Il punto secondo me è un altro: il ruolo di AZ nell'Italia e per gli italiani. E' verissimo ciò che scrivi riguardo la situazione americana, mentre in Europa non lo è quasi mai anche varcando le Alpi. Il concetto di compagnia di bandiera, vera o presunta, è ancora molto radicato nella maggior parti degli stati europei e l'Italia non è certo un'eccezione.
All'interno di questa cornice, possiamo affermare senza dubbio che queste compagnie hanno avuto un grado di protezione politica, sindacale ed economica tale da farne di fatto delle compagnie parastatali, a prescindere dalla formalità che le vede private.
Se nei paesi più avveduti, si è controbilanciato questo favoritismo con uno sviluppo del trasporto aereo effettivamente funzionale agli interessi del paese, in Italia la povera AZ è sempre e solo stata spolpata nell'interesse di pochi e a danno di tutti. Tradotto: non collega bene l'Italia al Mondo, ma per quanto è costata, dovrebbe portarci non-stop anche sulla Luna.
In paesi un po' più seri del nostro, non sarebbe nemmeno stato immaginabile creare CAI e sarebbe stato internato chi ha dormito 5 anni dilapidando tutto il capitale (e creando debiti enormi) ponendo di nuovo l'azienda di fronte ad una ricapitalizzazione di fatto portata a termine con i soldi degli italiani. Risparmi bancari, francobolli o tassa d'imbarco e via dicendo. Non mi stupirei se aumentassero l'accisa dei carburanti per aiutare il trasporto aereo. In fondo lo abbiamo già fatto per sovvenzionare lo spettacolo...
Tutta questa premessa, per chiarire due cose: primo: AZ di fatto è trattata come un'azienda di stato e secondo, ha un debito enorme con gli italiani. E non parlo solo di quello monetario. C'è quello del mancato sviluppo dovuto alla scarsità di collegamenti a lungo raggio, ci sono i posti di lavoro persi regalando milioni di pax a chi è stato più furbo e la compagnia di bandiera l'ha fatta funzionare bene, magari accorpandola con quella di un'altro paese. C'è il debito morale, di un'azienda che ha sempre trattato gli italiani come vacche da mungere e in una certa misura, i pax come rompicogxxoni istituzionali.
Quindi se mi permetti, da una compagnia che ha avuto una simile mole di privilegi, per giunta mal sfruttati, mi aspetto che scaturisca anche qualche dovere.
Il primo dei quali, è che essendo di fatto la compagnia di bandiera italiana (da sempre sussidiata con soldi italiani), utilizzi per quanto possibile personale italiano. Specialmente se disponibile, già formato e al momento a girarsi i pollici a spese dei contribuenti.
Sia chiaro, non ho nulla contro rumeni, svedesi o cileni, ma mi aspetto che AZ utilizzi di norma personale italiano.
Fa benissimo DT a tagliare gli stipendi se sono fuori mercato, la strada deve essere quella, non certo terziarizzare tutto in capo al mondo. Lo so anch'io che se creiamo AZ Romania e trasferiamo tutto là assumendo personale locale, risparmiamo un sacco di soldi, ma a questo punto che senso avrebbe andare avanti? Se AZ sparisse domani, entro fine mese il mercato si sarebbe già assestato senza particolari contraccolpi, quindi di cosa stiamo parlando?
Norwegian riesce a fare voli LC senza le sovvenzioni di FR, con stipendi norvegesi, tasse norvegesi, guadagnando soldi. Come diavolo fanno?
Quanto agli ATR, se AZ ne dovesse prendere solo un paio, va da se che farebbe manutenzione ed addestramento presso terzi. Ma siccome le stesse cose le dovrebbe fare Mistral o chicchessia, non dovrebbero esserci differenze abissali di costo. E se ci fossero ci sarebbe da domandarsi il perchè ed agire di conseguenza.
Esiste anche un lato percettivo di un'azienda da parte della collettività e l'immagine di AZ, migliorata nei primi anni di CAI, si è successivamente involuta fino ad avvicinarsi a quella della vecchia LAI, quasi come se il dover comportarsi come un'azienda di mercato fosse una condizione innaturale imposta solo temporaneamente dagli eventi, ma da far recedere quanto prima per tornare al ruolo di azienda parapubblica e paraculata contro tutto e tutti.
Guarda solo i comunicati stampa dei risultati in stile nordcoreano, dove vengono esclusivamente estrapolati i dati positivi presentati poi dai vari pennivendoli per far credere al popolino che le cose vadano benone.
Guarda nell'elenco delle principali linee aeree europee, qual'è l'unica che il 9 Marzo non si è ancora degnata di farci sapere da quanti passeggeri è stata utilizzata nel 2013:
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_largest_airlines_in_Europe
Va da se che l'immagine che ne esce, non è proprio accattivante e tornando agli ATR, secondo me varrebbe la pena investire qualcosa anche da questo punto di vista. D'altra parte se Mistral dovesse mettere in linea due cessi ultraventennali ed AZ dovesse perdere una quota cospicua di clienti in favore dei concorrenti, dove starebbe l'affare?
Concludo dicendo che se AZ vuole avere un futuro deve crescere. Ma prima ancora che nella flotta, deve farlo nella mentalità. 60 anni di gestione furbesca all'italiana l'hanno ridotta a ciò che è ora. A quando la riscossa? Intesa come fare la cosa giusta? Comportarsi con dignità? Smettere di far vergognare quella parte di dipendenti in gamba additati come mangiapane a tradimento dalle masse?
Attenzione che per questo non servono EY o cifre miliardarie, ma servono soprattutto volontà e dignità.
Parli di riduzione degli stipendi come via corretta se necessario per pareggiare la competitività di altri. A chi la paragoni però? Lo correggi con indicatori sulla qualità? E inoltre, dici che i sindacati sono d'accordo?
Fra l'altro si sta parlando di una azienda che impiega per la stragrande maggioranza personale italiano, la discussione ricordiamo che riguarda un paio di macchine e che sarebbe molto probabilmente antieconomico allestire una nuova linea per alcune macchine e poche rotte.
Riguardo ai rapporti con gli Stati con AZ spesso si è dato da una parte e preso dall'altra con una politica che non ha saputo mettere mano al sistema aeroportuale, accogliendo FR o EK a braccia aperte ecc ecc.
Fra l'altro compagnie delle dimensioni di AZ in Europa al massimo sono passate per fallimenti pilotati come è successo anche ad AZ.
Ma altrove le scelte le fanno ed vanno tutti nella stessa direzione.
Riguardo Norwegian non è un esempio centrato, per esempio per il lungo raggio si è già attivata per stanziare il personale fuori dalla Norvegia e anzi si sentono voci che valuti come spostare fiscalmente il personale in Irlanda per via della più vantaggiosa fiscalità.
Riguardo a Mistral parliamo di una compagnia italiana e di proprietà di uno dei soci maggiori. Inoltre se ho ben capito i rapporti Mistral-Alitalia sono legati ad un accordo più ampio con AZ che opererà per conto di Poste certi servizi e ci può stare che AZ deleghi a Mistral una attività come quella di cui si parla.
Riguardo all'immagine ai pax interessa che il servizio sia svolto con uno standard, possibilmente elevato, che il sito internet ed il servizio assistenza funzioni, che le salette, siano belle, pulite e ben fornite, che catering ecc e le configurazioni di bordo siano buone e ben mantenute, che ci sia attenzione ai f.f. ed infine che la rete sia più sviluppata possibile con un hub ben tenuto e funzionante.
Dei comunicati stampa sui conti o di qualche wet lease ai pax interessa il giusto, così come l'utilizzo di turboelica ai quali i pax si devono abituare e che utilizzano o hanno utilizzato anche le altre compagnie.