Thread Alitalia Etihad III : l'accordo


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totocrista

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ALITALIA LACRIME E SANGUE: SONO OLTRE 7 MILA I DIPENDENTI SOSPESI

ROMA - Lacrime e sangue per l'Alitalia. I tagli strutturali si sommano al costo sociale già pagato dalla forza lavoro dell’ex compagnia di bandiera. Sono 3mila attualmente i lavoratori sottoposti a cig, solidarietà o rotazione, di cui 700 a zero ore: 2300 sono quelli «tagliati» solo nell’accordo firmato dai sindacati lo scorso 14 febbraio.
In totale però i lavoratori «sospesi» dell’ex compagnia di bandiera - ovvero coinvolti da situazioni di riduzione del lavoro effettivo con ammortizzatori sociali di vario genere - sono oltre 7mila sui poco meno di 13mila dipendenti Alitalia.
«Numeri vergognosi per un’industria sana e in crescita. – sottolinea Antonio Amoroso della Cub Trasporti – Il ridimensionamento di Alitalia è una scelta miope, fatta sulla pelle dei lavoratori». I sindacati infatti contrappongono ai dati Enac, che parlano di un numero di passeggeri inferiore dell’1,7% nel 2013, i dati di Assaeroporti che nel quinquennio 2008-2013 registra un aumento del traffico negli scali italiani del 10%. «Scorretti, sarà battaglia»
«E’ assolutamente scorretto fornire numeri prima dell’incontro con i sindacati, – tuona Mauro Rossi, segretario nazionale Filt-Cgil – dare per scontato che tutto sia deciso quando dobbiamo ancora sederci al tavolo delle trattative è assurdo. Giovedì 12 giugno, data del vertice di Alitalia e sigle sindacali, vedremo cosa accadrà. Nulla di buono temo».
Ed eccoli........

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FlyKing

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14 Aprile 2011
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Genova - LIMJ
... ms per alitalia si può fare questo ed altro ... come utilizzare per la good company, senza consenso degli interessati mai risarciti, milioni e milioni di investimenti privati in titoli della vecchia alitalia ...
Ma basta con questa pantomima dei risparmiatori depauperati dei soldi investiti in LAI.
I privati hanno deciso di speculare finanziariamente con azioni ad alto rischio? Affari loro, potevano pensarci due volte, considerato che i rischi correlati all'investimento in azioni è noto a chiunque è ribaditi nel prospetto illustrativo che viene consegnato al momento dell'acquisto di titoli.
 

DusCgn

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9 Novembre 2005
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Non è in gioco solo Alitalia, ma il sistema degli aeroporti
12 giugno 2014 di Maurizio Lupi

Alitalia: intervista del Ministro Lupi a La Stampa “C’è tempo fino a luglio per una soluzione sui tagli” di giovedì 12 giugno.



Il punto non è solo quello del rilancio di Alitalia. «Ma dell’intero sistema del trasporto aereo, che viene posto al centro di un rilancio industriale, con una pianificazione che guarda al futuro, riposizionando strategie di sviluppo», assicura il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi. Anche se resta ancora da sciogliere il nodo degli esuberi: 2.251 in tutto.



Ministro, la “rotta” è giusta?

«Siamo di fronte ad un investimento di 1,25 miliardi che non è di tipo finanziario ma aziendale e produttivo. Si investe non per scappare, ma perché si ritiene che quell’asset sia strategico.

E mentre si abbandona il medio-corto raggio, dove sono entrati concorrenti diversi, dalle low cost all’alta velocità, i grandi scali del Paese diventano il cuore di una politica di rilancio del trasporto che si sposta verso i voli internazionali e intercontinentali».



Quindi occorre un salto di qualità da parte di Alitalia?

«Riposizionamento strategico vuol dire fare di Alitalia un marchio di qualità nel mondo. Nei cinque anni del piano dovrebbe passare da tre a quattro stelle in due anni e a cinque stelle in quattro anni per diventare una compagnia di eccellenza.

Poi si torna ad investire nei cargo, puntando su Malpensa non solo per il rilancio dei voli intercontinentali ma per farne l’Hub europeo, in triangolazione con Pechino e Abu Dabi».



E a proposito di riorganizzazione aeroportuale, cosa prevedono i piani di Etihad?

«Innanzitutto fermare l’emorragia di voli e passeggeri del mercato business che dal nord Italia sta abbandonando Fiumicino per spostarsi verso altre compagnie, non avendo a disposizione voli intercontinentali diretti. Con il nuovo piano si passerà da 87 a 113 frequenze internazionali da Fiumicino e da 11 a 25 da Malpensa.

Diminuiranno i voli di medio-corto raggio: Milano-Roma non avrebbe più molto senso. Inoltre è previsto l’acquisto di sette nuovi aerei per i voli intercontinentali».



Resta però la questione esuberi: 2.251 secondo Etìhad…

«In realtà, i nuovi esuberi sono poco più di 1.400, 380 tra il personale di volo e 1.080 tra quello di terra.

Sui sindacati voglio dire che ci sono tante distanze ma in questi mesi hanno dimostrato grande responsabilità, hanno capito la sfida delicata. Qui non è in gioco solo Alitalia, ma il sistema degli aeroporti».



Il problema però resta…

«C’è tempo fino a metà luglio per fare gli approfondimenti da parte sindacale. Ci sono gli strumenti indicati dal ministro Poletti: dalle esternalizzazioni al ricollocamento.

Con un paletto inamovibile: rilancio e sviluppo, che implicano razionalizzazione e sacrificio. Abbiamo assicurato ai sindacati come pure alla Commissione Ue, che il governo vigilerà affinché questa azienda resti un’azienda italiana a controllo europeo».



Gli esuberi, però, non sono riassorbibili?

«Il piano è chiaro. Si passa da 13.721 a 11.470 dipendenti. Ma il punto è l’indotto. Perché se anche Alitalia restasse a 11mila lavoratori, non è escluso che si produca nuova occupazione nel sistema degli aeroporti».



Resta aperta anche la trattativa tra la compagnia e le banche…

«Ci stanno lavorando, sono ottimista».

http://www.mauriziolupi.it/in-gioco-non-alitalia-ma-sistema-aeroporti/#.U5l6T3bm5LQ
 

Frecciarossa

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19 Febbraio 2009
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Una cosa che non mi sembra si sia ancora letta è: quali sono le azioni previste per portare AZ ad essere una compagnia "a cinque stelle"?
Esiste qualche insight su eventuali variazioni/upgrade degli attuali hard e soft product, sia onboard che a terra?
 

talè

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14 Ottobre 2013
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... non si tratta di pantomima ma di processo penale ... il procedimento penale n. 58899-08 rgnr / n. 18054-09 gip pendente avanti la VI Sezione penale del Tribunale di Roma che con ordinanza emessa in data 08.05.2014 ha ammesso gli ex azionisti della vecchia alitalia quali parti civili in quanto appaiono titolari di un diritto proprio derivante dalla titolarità dell’azione, dunque un autonomo diritto di proprietà (cartolare), che come tale può essere ammesso a tutela nel processo penale ... ... ecco un debito az del Mef che va in scadenza entro un anno ... scusate se è poco ... e scusate l'OT ... la chiudo qui ... [fonte anelta] ...
 
Ultima modifica:

I-DADO

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17 Agosto 2007
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Milano - Brianza, Lombardia.
Non hanno detto che, come è capitato in Svizzera e in Belgio, ci sarebbe lo spazio per far nascere un nuovo vettore, senza le varie zavorre del vecchio.

Non ne sono mica tanto convinto. Ai tempi in Svizzera e Belgio non era presente una potenza di fuoco come quella ttuale delle varie U2+FR+VY+W6 solo per citare le più importanti.
Se AZ sparisse da un giorno all'altro penso che parecchi spazi verrebbero chiusi nell'arco di 48 ore da questa armata, rendendo quasi impossibile se non a prezzo di veri bagni di sangue l'inserimento di un altro player.
 

DusCgn

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Alitalia, oggi vertice con banche, riunione Lupi-Kellas (Ue)
giovedì 12 giugno 2014 11:41

MILANO, 12 giugno (Reuters) - Oltre ai sindacati, Alitalia incontrerà oggi anche le banche creditrici per discutere del piano industriale, dopo gli impegni assunti da Etihad per il rilancio della ex compagnia di bandiera.

Lo ha detto oggi Gian Maria Gros Pietro, presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, banca azionista e creditrice di Alitalia.

"La cosa importante è il piano industriale. Se viene approvato, se le condizioni poste da Etihad sono approvate da tutti coloro che sono interessati, il futuro di Alitalia sarà un futuro di crescita. Si parlerà anche di questo", ha detto Gros Pietro parlando a margine di un convegno.

Gros Pietro ha anche precisato che Intesa e le altre banche non intendono rilevare le quote di credito di Mps e Popolare Sondrio: "Ogni banca e ogni soggetto deve fare la sua parte", ha detto.

Ieri il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha detto che la compagnia araba ha indicato nel proprio piano industriale quadriennale per Alitalia un investimento fino a 1,25 miliardi di euro, di cui 560 milioni sotto forma di aumento di capitale.

Etihad ha però chiesto anche il licenziameto di oltre 2.200 dipendenti, passaggio ovviamete fortemente contrastato dai sindacati.

Oggi, l'amministratore delegato di Alitalia, Gabriele Del Torchio, ha detto - prima di incontrare i sindacati - che l'azienda non intende aprire la trattativa sugli esuberi con un atto di forza.

Al tavolo di oggi Alitalia presenterà "il piano di Etihad più dettagliatamente", e si comincerà "a fare il punto su come affrontare i problemi".

Intanto, sempre oggi - alle 16 - Lupi incontrerà il Commissario europeo ai Trasporti Siim Kallas, dopo che la settimana scorsa era stato il ministro italiano a volare a Bruxelles per parlare di Alitalia.

Il ministero, in una nota, ha ricordato che il governo italiano ha dato "massima disponibilita' per aggiornare l'esecutivo Ue e fornire "rassicurazioni", "in particolare rispetto al compito del governo di valutare e garantire affinché non solo l'azionariato ma anche il controllo della compagnia italiana resti in ambito europeo".
 

falco108

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Per la parte riguardante gli aerei di quest'ultimo, che passeranno alla new, è prevista la rinegoziazione dei leasing: risultano del 20% superiori alla media del mercato.

Chi diceva che i leasing di Toto erano a prezzi di mercato ? Chi ha imprestato i soldi a Toto per comprare gli aerei che dà in Leasing a CAI ?
 

totocrista

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4 Settembre 2012
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tps - Psa
Per la parte riguardante gli aerei di quest'ultimo, che passeranno alla new, è prevista la rinegoziazione dei leasing: risultano del 20% superiori alla media del mercato.

Chi diceva che i leasing di Toto erano a prezzi di mercato ? Chi ha imprestato i soldi a Toto per comprare gli aerei che dà in Leasing a CAI ?
Chi gliel ha prestati? Intesa?

Inviato dal mio u8800pro
 

kenyaprince

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20 Giugno 2008
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VCE-TSF
Etihad stronca Malpensa

Malpensa - Che il potenziamento di Linate fosse una delle richieste principali messe sul tavolo del gruppo Etihad per rivelare il 49% delle quote di Alitalia è noto da tempo. Ora però - stando alle indiscrezioni di stampa immediatamente riprese dai principali portali di settore - si conoscono anche i nuovi collegamenti che dovrebbero accrescere l’offerta del Forlanini e che a Malpensa fanno già venire la pelle d’oca. Tra rotte-doppione o voli diretti verso le principali basi delle consociate di Etihad (in particolare la svizzera Etihad regional, Air Berlin e la serba Jat Airways) con l’obiettivo di fare rete e andare così ad alimentare il traffico globale di passeggeri del gruppo capeggiato dal colosso di Abu Dhabi, lo spauracchio della cannibalizzazione del city airport nei confronti della sorella maggiore di provincia torna a fare paura.
Etihad, infatti, avrebbe chiesto collegamenti con Dusseldorf, Amburgo, Ginevra, Ibiza, Palma di Maiorca, Belgrado, Kiev, Mosca, SanPietroburgo, Tirana, Casablanca, Algeri, Tunisi, Tripoli, Il Cairo, Istanbul e Tel Aviv.
Sono diciassette destinazioni che si andrebbero ad aggiungere al traffico già esistente sul Forlanini, oggi collegato con diverse località nazionali e con le maggiori capitali europee (Amsterdam, Barcellona, Bruxelles, Berlino, Bucarest, Copenhaghen, Dublino, Francoforte, Londra, Madrid, Parigi, Praga, Stoccolma e Vienna). La concorrenza con Malpensa è evidente.
A scorrere l’elenco, infatti, si trovano numerose destinazioni oggi servite soltanto dallo scalo varesino - tra cui le redditizie Mosca, San Pietroburgo, Tel Aviv e Istanbul -, nonché i tre aeroporti principali di Etihad Regional (Zurigo), Jat Airways (Belgrado) e Air Berlin (Dusseldorf).
Lo scopo di Etihad è evidente, ovvero garantire al passeggero milanese la connettività globale del suo network, offrendogli un’alternativa valida con partenza da Linate per viaggi di medio o lungo raggio oggi possibili soltanto decollando dalla brughiera. Ecco il motivo per cui Alihad spaventa tanto Malpensa, nonostante per il governo, ha ribadito ancora una volta nei giorni scorsi il ministro Maurizio Lupi, che «Malpensa è l’unico scalo strategico del Nord-Ovest per il quale il piano Alitalia-Etihad prevede il passaggio da 11 a 25 delle frequenze settimanali dei voli intercontinentali a lungo raggio, con un incremento annuale dei passeggeri da 250 a 550mila».
Già, ma se a oggi sono certi i benefici - di certo non astronomici - che il matrimonio italo-arabo tra i cieli porterà a Malpensa (25 frequenze intercontinentali rappresentano meno del 10% delle circa 260 oggi operative sullo scalo varesino, mentre 550mila passeggeri sono il 3% dei 18milioni transitati nel 2013 dai due terminal), ancora non è chiaro quanto il potenziamento di Linate voluto da Abu Dhabi toglierà invece a Malpensa per colpa di una concorrenza così vicine a asfissiante del Forlanini. Se lo scenario dovesse essere confermato, sicuramente di più. Molto di più.
 

DusCgn

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Alitalia: da 2008 speso 1 mld per cig addetti volo (Espresso)

12:15 ROMA (MF-DJ)--Proprio nei giorni in cui Alitalia-Cai e i sindacati stanno discutendo dei 2.200 esuberi strutturali necessari affinche' Etihad entri nel capitale della piu' grande compagnia aerea italiana, il settimanale "L'Espresso"- in edicola venerdi' - racconta in che modo questo Fondo integrativo, pensato per i dipendenti dell'Alitalia fallita nel 2008, sia in realta' diventato un sussidio a pioggia per tutti i lavoratori del settore, anche quelli di compagnie straniere, che possono cosi' incassare per 7 anni l'80% del loro ultimo stipendio. In pratica, un pilota puo' percepire circa 7.000 euro al mese senza lavorare. Il costo di questa cassa integrazione speciale, dal 2008 ad oggi secondo le stime de "l'Espresso" e' di 1 miliardo di euro. Una cifra che porta la spesa pubblica sostenuta per Alitalia negli ultimi sei anni, tra costi diretti e indiretti del piano di liquidazione della vecchia Alitalia e di sostegno alla nuova, a circa 6,5 miliardi di euro. Ci sono anche dipendenti di compagnie straniere, da Air France a Libyan Airlines Ci sono i dipendenti di Lufthansa e di Air France, quelli della Libyan Airlines e della Air Mauritius, gli operatori di volo della compagnia di bandiera siriana e di quella yemenita. Sono solo alcune delle oltre 13 mila persone che beneficiano del Fondo speciale per il settore del trasporto aereo, gestito dall'Inps e finanziato principalmente con una tassa di 3 euro pagata da ogni passeggero che prende un aereo in Italia. pev (fine)
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Ammettiamo, per semplificare, che a LIN non cambi nulla come scrivi (anche se non è proprio così): AZ anziché imbarcare e sbarcare passeggeri da e per FCO li sposta su altre destinazioni. Per Malpensa invece il danno ci sarebbe eccome.
Infatti AZ inizierà ad eliminare i pochi voli di medio raggio che ha a Malpensa spostandoli su LIN. E già qui hai una prima batosta su MXP. In secondo luogo, nell'aprire le destinazioni di medio raggio che ieri abbiamo commentato, AZ aspirerà passeggeri a tutte quelle compagnie che oggi operano a Malpensa quelle destinazioni sia direttamente, sia con scalo nei propri hub. Questo anche mantenedo a 18 i movimenti orari. Se poi essi venissero aumentati, il danno per MXP crescerebbe esponenzialmente.
La questione è che avendo messo perso MXP stante l'impossibilità o meglio la non volontà di chiudere LIN direi che pax più pax meno non cambia nulla.
O si chiude LIN o al massimo ci tocca leggere fantasiose teorie su quanto tiri MXP recuperando i pax emigrati a FCO dopo il de-hub.
 

falco108

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Re: Thread Alitalia / Etihad - Parte II

Nel frattempo sembra trovare conferma l'uscita di una ventina di macchine di medio.
Ma in questa ventina, sono comprese pure le macchine che già ora sono ferme ? Sarebbe interessante sapere quale sarà il numero di macchine finale....forse 110 ?
 

falco108

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8 Novembre 2012
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A che ora è prevista oggi la riunione tra sindacati e azienda riguardante l'illustrazione del piano industriale ?
 

Farfallina

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ALITALIA LACRIME E SANGUE: SONO OLTRE 7 MILA I DIPENDENTI SOSPESI

ROMA - Lacrime e sangue per l'Alitalia. I tagli strutturali si sommano al costo sociale già pagato dalla forza lavoro dell’ex compagnia di bandiera. Sono 3mila attualmente i lavoratori sottoposti a cig, solidarietà o rotazione, di cui 700 a zero ore: 2300 sono quelli «tagliati» solo nell’accordo firmato dai sindacati lo scorso 14 febbraio.
In totale però i lavoratori «sospesi» dell’ex compagnia di bandiera - ovvero coinvolti da situazioni di riduzione del lavoro effettivo con ammortizzatori sociali di vario genere - sono oltre 7mila sui poco meno di 13mila dipendenti Alitalia.
«Numeri vergognosi per un’industria sana e in crescita. – sottolinea Antonio Amoroso della Cub Trasporti – Il ridimensionamento di Alitalia è una scelta miope, fatta sulla pelle dei lavoratori». I sindacati infatti contrappongono ai dati Enac, che parlano di un numero di passeggeri inferiore dell’1,7% nel 2013, i dati di Assaeroporti che nel quinquennio 2008-2013 registra un aumento del traffico negli scali italiani del 10%. «Scorretti, sarà battaglia»
«E’ assolutamente scorretto fornire numeri prima dell’incontro con i sindacati, – tuona Mauro Rossi, segretario nazionale Filt-Cgil – dare per scontato che tutto sia deciso quando dobbiamo ancora sederci al tavolo delle trattative è assurdo. Giovedì 12 giugno, data del vertice di Alitalia e sigle sindacali, vedremo cosa accadrà. Nulla di buono temo».
Visto il decisionismo del governo (arrivando anche a spaccare il PD stesso) non mi meraviglierei se i 7 anni di generosi ammortizzatori prendessero il volo nel caso i sindacati la mettano sul piano della protesta.
 

DusCgn

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9 Novembre 2005
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Alitalia: Del Torchio, 2.250 esuberi necessari per competitivita'

15:09 ROMA (MF-DJ)--I 2.250 esuberi previsti dal piano di Etihad "sono una condizione necessaria per avere una posizione efficiente e competitiva". Lo ha detto l'a.d. di Alitalia, Gabriele Del Torchio, spiegando che "a questo nodo stiamo lavorando e dialogando". La trattativa con i sindacati, ha spiegato l'a.d., "e' a tutto tondo: da una parte c'e' il tema dei numeri, dall'altra la modalita' di gestione" del personale in esubero". Del Torchio ha inoltre riferito che "proseguiremo il confronto lunedi'. Il clima e' preoccupato, ma ci si rende conto che l'unica opportunita' e' creare un'alleanza con Etihad. Tutti quanto abbiamo interesse a trovare una soluzione". rov/liv
 

DusCgn

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Alitalia: Viola (Mps), debiti non possono essere trattati tutti allo stesso modo

Milano, 12 giu. (Adnkronos) - All'incontro di oggi tra Alitalia e le banche creditrici "parteciperanno i tecnici. La soluzione deve conciliare l'interesse della società con la necessità che i debiti bancari devono essere trattati in funzione dei diversi profili di rischio che hanno. Non si può trattare un debito bancario autoliquidante come un debito di cassa non garantito". Lo sottolinea l'amministratore delegato di Banca Mps, Fabrizio Viola, a margine di un convegno a Milano. "E in genere, nella maggior parte delle ristrutturazioni che abbiamo gestito come sistema - continua il manager - quando si chiede di ridurre in modo consistente il debito bancario, c'è la componente capitale che deve essere considerata. Dopodiché l'auspicio è che gli amministratori e i manager di Alitalia sappiano trovare una soluzione. Quello che non va dimenticato - sottolinea infine - è che gli amministratori di una banca devono rispettare i principi di sana e prudente gestione, pena assumersi delle improprie responsabilità nei confronti delle autorità di vigilanza e degli azionisti".
 

kenyaprince

Amministratore AC
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20 Giugno 2008
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VCE-TSF
Re: Thread Alitalia / Etihad - Parte II

Ma in questa ventina, sono comprese pure le macchine che già ora sono ferme ? Sarebbe interessante sapere quale sarà il numero di macchine finale....forse 110 ?
Le macchine totali saranno 115.
Poi ci sarà l'ingresso di 6 wb e se verranno i risultati ne saranno aggiunti ulteriori 2 (info appena giunta)
 
Stato
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