Se l’accordo con Alitalia andrà in porto Etihad è pronta ad investire fino a 1,25 miliardi di euro entro il 2008. A illustrare il piano della compagnia araba è il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, che in giornata ha incontrato i sindacati. Sul tavolo, anche il nodo degli esuberi. Alle sigle il titolare dei Trasporti ha spiegato che 560 milioni saranno di ricapitalizzazione, mentre gli altri 690 serviranno per lo sviluppo nei prossimi 4 anni. Certo, i tempi sono stretti. «Il tempo è certo, la trattativa non si può prolungare all’infinito: metà luglio è il momento di tirare le somme», ha detto Lupi.
I sindacati, che aspettano di capire come interverrà il governo per gestiregli annunciati dall’ad Del Torchio, hanno espresso apprezzamento per i progetti di Etihad. Il ministro Lupi ha spiegato dove colpiranno i tagli: «Nel prospetto presentato ci sono 2.251 esuberi, di cui 787 lavoratori in Cig a 0 ore, che saranno in Cig sino a marzo 2015; 380 del personale di volo e 1.084 di quello di terra».
«La nostra intenzione e’ di conoscere il Piano industriale, da cui ci aspettiamo moltissimo per il rilancio dell’azienda», ha detto Bonanni (Cisl). «La cosa piu’ importante - ha aggiunto Bonanni - e’ la vita dell’azienda e quali sono le premesse che le possano permettere di stare in piedi. Sono convinto che ci daranno tutti gli elementi».
Sulla stella linea Angeletti (Uil): «Aspettiamo il piano e valutiamo». Per i lavoratori che dovranno uscire dalla compagnia, ha spiegato il ministro Poletti, l’esecutivo è pronto ad usare tutti gli strumenti «a disposizione secondo le leggi ora in vigore». Quanto al numero effettivo dei tagli, ovvero se i 2.200 esuberi del piano Etihad includano o meno le persone già in cassa integrazione, il ministro afferma: «fino a quando non vedremo il piano e non ci sarà una discussione, questo elemento non siamo in grado di risolverlo».
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