Thread Alitalia Etihad III : l'accordo


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Farfallina

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Per ora EY ha lo 0% spaccato di Az, quindi il problema non si pone proprio.

Vedremo l'evoluzione ma tieni presente che AF è tutt'ora socia di Az ed ha accesso a tutti i doc.
AF non ha accesso a tutti i documenti nemmeno di CAI, tanto che se ne lamentava a suo tempo. Della New company dubito che vedrà molto di più di quello che passerà in assemblea dei soci.

Il ragionamento poi è riferito al fatto che le sicurezze personali contano nulla in tribunale, contano i documenti che provino il controllo di EY.
 

aamilan

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Air France-Klm e Lufthansa si appellano all’Ue contro il matrimonio Alitalia-Etihad
23 giugno 2014 10:44
air france klmIn una lettera datata 17 giugno, Air France-Klm e Lufthansa – riferisce il quotidiano Il Messaggero – hanno chiesto a Siim Kallas, vicepresidente della Commissione Ue con delega ai trasporti, di tenere sotto stretto controllo gli investimenti delle compagnie aeree del Golfo nei vettori europei. Non citano esplicitamente Etihad, ma è chiaro che alludono all’affare con Alitalia. Le due compagnie chiedono il rispetto del regolamento 1008/2008 in base al quale il controllo di una compagnia come Alitalia deve restare in mani europee, come ribadito all’inizio di giugno dallo stesso Kallas: «Il fatto che la maggioranza delle azioni resti in mani europee non costituisce di per sè una garanzia valida». Air France-Klm e Lufthansa attaccano inoltre gli investimenti effettuati in Serbia e Svizzera, che con l’Europa hanno stretto accordi in materia di aviazione civile (Etihad detiene una quota di Air Berlin, Aer Lingus, Air Serbia e Darwin Airline). Nel mirino, oltre a Etihad, anche Emirates e Qatar Airways che, denuncia la lettera, appartengono a Stati o comunque a organismi di governo, e che una volta ottenuto il controllo dei vettori europei spostano i flussi di passeggeri in partenza dagli scali del vecchio continente verso i loro hub, grazie all’uso di tariffe troppo basse rispetto alla media, senza che gli investitori europei possano trarne vantaggi. Secondo il quotidiano francese La Tribune, Air France-Klm e Lufthansa starebbero anche valutando se intraprendere o meno un’azione di tipo legale nei confronti degli sceicchi.

travel quotidiano
 

kenyaprince

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Silvano Cassano (è stato anche ad in Benetton) in pole per il ruolo di AD della new co.

Del Torchio andrebbe alla vice presidenza della new co.

Cassano ed Hogan hanno lavorato assieme in Hertz.
 

billypaul

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Silvano Cassano (è stato anche ad in Benetton) in pole per il ruolo di AD della new co.

Del Torchio andrebbe alla vice presidenza della new co.

Cassano ed Hogan hanno lavorato assieme in Hertz.
E' stato AD anche di Grandi Navi Veloci.

Piano piano ci stiamo arrivando:

Sabelli (Telefonia)
Ragnetti (Elettrodomestici)
Del Torchio (Moto)
Cassano (Navi)

Al quinto tentativo magari avremo finalmente un AD con precedenti esperienze in campo aeronautico.
 

berioz

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27 Settembre 2013
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AF non ha accesso a tutti i documenti nemmeno di CAI, tanto che se ne lamentava a suo tempo. Della New company dubito che vedrà molto di più di quello che passerà in assemblea dei soci.

Il ragionamento poi è riferito al fatto che le sicurezze personali contano nulla in tribunale, contano i documenti che provino il controllo di EY.
Per curiosità, quali sarebbero le informazioni tanto importanti su az che af non avrebbe?
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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A leggere le parole attribuite a DJ direi parecchie... e ai tempi della missiva avevano 4 posti in CDA.

Dal Messaggero.it 23/1/2014 di Umberto Mancini:
Tensione alle stelle tra Air France e il vertice di Alitalia. Con il grande capo della compagnia francese, Alexandre de Juniac, che ha preso carta e penna e scritto una lettera di fuoco, contestando apertamente tutti i passi fin qui compiuti dai soci italiani. Dalla gestione della crisi di liquidità, al piano industriale messo a punto dall’ad Gabriele Del Torchio, «considerato troppo ottimistico», fino ai rapporti con le banche e alle modalità di finanziamento. La lettera di Juniac, datata 18 ottobre, è un condensato di critiche e di amare considerazioni sulla gestione dell’alleanza, in un crescendo di accuse che hanno l’obiettivo di mettere con le spalle al muro l’attuale management e di fissare i paletti per il futuro. Perché Air France, nonostante tutto, vuole continuare ad essere il partner industriale. A patto di poter indicare la linea.

LE PRIME ACCUSE
«Quando a gennaio Air France fu informata - si legge nelle missiva indirizzata al presidente Roberto Colaninno - delle necessità di mettere in campo un prestito degli azionisti per risolvere le esigenze di liquidità di breve termine ed assicurare la continuità aziendale, ci siano resi subito disponibili, nonostante il fatto che a dicembre 2012 non avessimo approvato il budget». Del resto, si spiega ancora, «avevamo messo bene in chiaro che quel tipo di soluzione d’emergenza last minute non avrebbe più dovuto ripetersi».

Tant’è che in «quell’occasione avevamo chiesto alla compagnia di elaborare un piano realistico di lungo termine supportato da un corposo e sostenibile piano finanziario». Cosa che a giudizio dei francesi non è avvenuta. Poi la bordata all’ad Del Torchio. «Avevamo espresso molte preoccupazione sul piano presentato a luglio 2013 che consideriamo troppo ottimistico. Eppure le nostre preoccupazioni e i nostri consigli non sono mai stati presi in considerazione». Non solo. «Contro il nostro parere il piano fu reso pubblico e anche presentato nei dettagli alla stampa». Uno sgarbo che evidentemente ha lasciato il segno. De Juniac lamenta poi il fatto che le «proposte per sostenere Alitalia nell’area vendite e gestione dei ricavi sono state sempre ignorata negli ultimi anni». E rincara la dose anche sul piano finanziario varato dal cda.

IL PIANO FINANZIARIO
«Nonostante considerassimo insufficiente e di corto respiro il nuovo piano finanziario proposto nel board del 4 ottobre, abbiamo approvato le misure d’emergenza per aiutare la compagnia a continuare l’operatività e prendere tempo per affrontare la crisi». Quindi l’affondo finale. «Per questi motivi (di fatto la scarsa attenzione alle richieste di AF, ndr) consideriamo tutto quello che è successo dall’11 al 14 ottobre, come elementi offensivi e scoraggianti per Air France. Nonostante i nostri continui sforzi per aiutare la compagnia, sforzi sostenuti dal primo azionista e partner commerciale più importante, ci siamo resi conto che ci sono stati lunghi negoziati dopo l’assemblea dell’11 ottobre tra alcuni azionisti e le banche su alcuni punti chiave (come la valutazione della compagnia e le condizioni dei finanziamenti deliberati dalle banche) senza che noi si fosse minimamente nè consultati nè coinvolti».

SCARSE INFORMAZIONI
«Air France - lamenta ancora de Juniac - tra l’altro non fu nemmeno messa nella posizione di avere tempo per capire a valutare le proposte relative a questo negoziato che furono mandate a Parigi soltanto e in ritardo e nel mezzo della notte durante l’assemblea del 14, rendendo impossibile per noi prendere delle decisioni consapevoli e informate».
Alitalia, scrive il capo di Air France, «è un partner importante e vogliamo che continui ad esserlo, ma vogliamo essere sicuri che qualsiasi soluzione messa in campo sia di lungo periodo e sostenibile». Basta insomma con le misure d’emergenza e le iniziative autonome. Quindi viene ribadita la necessità di realizzare un nuovo progetto sostenuto da un piano finanziario realistico che «richiede l’intervento di tutti gli azionisti, compresa una corposa ristrutturazione del debito, come già detto più volte».

QUATTRO SETTIMANE
Con questo spirito e nonostante ciò che è successo, «vogliamo proporre di mettere in campo un joint working team tra Alitalia e Air France per poter operare su due fronti»: il nuovo business plan e una due diligence su Alitalia sia legale che finanziaria oltre che sui conti, la base per costruire un piano del debito sostenibile con nuove risorse. Di qui la messa a disposizione di un team dedicato ad affrontare tutti i temi centrali: gestione delle vendite, rete, flotta, organizzazione del lavoro, gestione del debito. Magari coinvolgendo anche advisor ed esperti esterni.

L’obiettivo, conclude de Juniac, è completare il lavoro in poche settimane, al massimo quattro. Per tentare un rilancio che oggi appare difficile ai suoi occhi. Ma esso può avvenire solo a patto che queste condizioni vengano rispettate e che ci sia la massima condivisione delle informazioni. Solo al termine del lavoro del team comune - sottolinea il capo di Air France - potremo essere nelle «condizioni per identificare le azioni dalle quali muovere per il rilancio di Alitalia». Di decidere cioè se dare nuove risorse o gettare la spugna.
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
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Tra un po' Lupi sosterrà che AZ sta negoziando l'acquisto di EY e che le condizioni poste dall'Italia all'emiro saranno inflessibili.
Sicuro, ma sarà subito pronto a dimenticarsi di averlo detto.
Oggi EY o baratro, 4 mesi fa: «Al Governo risulta che ci siano numerose dimostrazioni di interesse delle grandi compagnie interessate a fare alleanza strategica con Alitalia, se sono rose fioriranno», il ministro dei trasporti Maurizio Lupi risponde così ai giornalisti che gli chiedono del possibile ingresso di Etihad in Alitalia. Lupi spiega poi che le più interessate sono le compagnie extraeuropee per la posizione strategica dell'Italia e perché non ci sono sovrapposizioni: «Dovesse esserci un'alleanza con Air China piuttosto che Aeroflot o Etihad non ci sarebbero sovrapposizioni», ha detto.
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
4,548
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Montezemolo al Financial Times is definisce Facilitatore della trattativa e smentisce candidatura.
 
30 Settembre 2013
251
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Montezemolo al Financial Times is definisce Facilitatore della trattativa
Per la quale corre voce che si sia fatto pagare robuste parcelle mensili di consulenza.

Montezemolo è il rappresentante di Abu Dhabi nel cda di UniCredit, metterlo alla presidenza di Alitalia sarebbe un ottimo modo di mostrare alla UE che sono gli Arabi ad avere il controllo effettivo di AZ.
 
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DusCgn

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9 Novembre 2005
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Alitalia: Camusso, piano insostenibile da parte del governo

18:59 ROMA (MF-DJ)--"Ai ministri, come all'azienda, abbiamo detto che per noi un piano cosi' non e' sostenibile da parte del governo". Lo ha dichiarato Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, nel corso di una conferenza stampa. "Abbiamo avuto piu' volte modo di dire che in quell'azienda non si puo' continuare a fare operazioni che determinano licenziamenti e riduzione del personale perche' se si ha quell'idea vuol dire che da un lato si racconta un programma di sviluppo ma dall'altro si restringe il perimetro delle attivita'", ha concluso
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
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Alitalia: Camusso, piano insostenibile da parte del governo

18:59 ROMA (MF-DJ)--"Ai ministri, come all'azienda, abbiamo detto che per noi un piano cosi' non e' sostenibile da parte del governo". Lo ha dichiarato Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, nel corso di una conferenza stampa. "Abbiamo avuto piu' volte modo di dire che in quell'azienda non si puo' continuare a fare operazioni che determinano licenziamenti e riduzione del personale perche' se si ha quell'idea vuol dire che da un lato si racconta un programma di sviluppo ma dall'altro si restringe il perimetro delle attivita'", ha concluso
Tutti i torti non ha
 

AV CT

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14 Ottobre 2011
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Alitalia: Camusso, piano insostenibile da parte del governo

18:59 ROMA (MF-DJ)--"Ai ministri, come all'azienda, abbiamo detto che per noi un piano cosi' non e' sostenibile da parte del governo". Lo ha dichiarato Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, nel corso di una conferenza stampa. "Abbiamo avuto piu' volte modo di dire che in quell'azienda non si puo' continuare a fare operazioni che determinano licenziamenti e riduzione del personale perche' se si ha quell'idea vuol dire che da un lato si racconta un programma di sviluppo ma dall'altro si restringe il perimetro delle attivita'", ha concluso
figurati se sta proletaria potesse dire diversamente. Se AZ chiudesse vorrei vedere la sua reazione.
 

TW 843

Senior Member
6 Novembre 2005
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786
49
Azionista LibertyLines
Ma questo operato da EI-EJK?

Volo AZ 8050
del 23 giugno 2014 Roma, Fiumicino Tripoli

Orario Programmato 20.00 21.55 *
Orario Effettivo 22.15 0.07
Status attuale del volo In volo
 

Farfallina

Utente Registrato
23 Marzo 2009
16,844
1,776
Alitalia: Camusso, piano insostenibile da parte del governo

18:59 ROMA (MF-DJ)--"Ai ministri, come all'azienda, abbiamo detto che per noi un piano cosi' non e' sostenibile da parte del governo". Lo ha dichiarato Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, nel corso di una conferenza stampa. "Abbiamo avuto piu' volte modo di dire che in quell'azienda non si puo' continuare a fare operazioni che determinano licenziamenti e riduzione del personale perche' se si ha quell'idea vuol dire che da un lato si racconta un programma di sviluppo ma dall'altro si restringe il perimetro delle attivita'", ha concluso
Questa vive su Marte... poi si capisce perché gli emiri con loro non vogliono trattare.
 
Stato
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