*** Thread Alitalia + Etihad : EY conferma trattativa ***


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mauro.

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26 Maggio 2010
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Re: 10 dicembre 2013: Alitalia presenta ai sindacati il piano industriale. EY più vic

Etihad avrà, se sarà della partita, il proprio tornaconto e per certo chi vende, chi evita il fallimento, chi sbologna la patata bollente, chi rientra in parte dei propri perduti finanziamenti, chi evita cassa sulle proprie tasche bucate, chi continua ad alimentare l'indotto, chi vive dell'indotto, chi succhia tasse su un'azienda da 4 mld di fatturato, chi continua a lavorare in AZ avrà il proprio. Del resto peggio di come "abbiamo" fatto fino ad ora non si potrà proprio fare, e quindi "alla via così", affanc ad AF e vediamo se si svolta anche in mano ad Arabi o cinesi che siano visto che in mani italiane e francesi si è fatta l'omelette stracotta.
 

Farfallina

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Re: 10 dicembre 2013: Alitalia presenta ai sindacati il piano industriale. EY più vic

Secondo me la merce di scambio potrebbe essere altra ovvero l'ottenimento di tutte le eventuali quinte libertà che EY chiederà dall' Italia. Non escluderi nemmeno una settima libertà da FCO.
Cesare, EY non ha bisogno di ottenere libertà, avrebbe AZ per veicolare il traffico dall'Europa verso ovest. C'è chi fa in proprio come EK e necessita di libertà scambiate con altro... più comodo e semplice che acquistare una compagnia aerea e chi fa come EY che si sta costruendo un network di compagnie partner che sostanzialmente controlla.

Sono due politiche diverse.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Re: 10 dicembre 2013: Alitalia presenta ai sindacati il piano industriale. EY più vic

Che Etihad non sia una fondazione caritatevole è chiaro, non ci piove. Credo che la curiosità principale stia nel capire come possa concretamente EY controllare AZ senza la maggioranza assoluta delle azioni: in AB Etihad ha assorbito il programma TopBonus, subordinato vari contratti di procurement a quelli di Etihad, coordinato i lavori per il 787 - al punto da creare una dipendenza concreta delle operazioni (e dunque delle scelte strategiche) del vettore tedesco. C'è, per esempio, da aspettarsi che il programma MilleMiglia sia ceduto a Etihad contestualmente a una parte del pacchetto azionario di CAI?
Gli arabi non hanno necessità di carità per prendersi una quota di AZ, gli arabi hanno la necessità di poterla gestire. Concordo in pieno con te Kenadams!
 

Vortigern

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10 Ottobre 2013
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Re: 10 dicembre 2013: Alitalia presenta ai sindacati il piano industriale. EY più vic

Può essere anche così, ma il concetto di fondo non cambia: a loro la roba buona, a noi un po' d'ossigeno per tirare avanti ancora un po' un'azienda in coma.
E poi, davvero credete che i politici e i sindacati che hanno martoriato AZ per mezzo secolo, siano improvvisamente disponibili a subire una gestione aziendale sana senza metterci becco? Facendo saltare tutte le posizioni di potere e rendite varie costituite nei decenni? Hanno mandato a spasso AF (per ora...) pur di non cedere il potere e ora che arriva Hogan, dovrebbero mettersi tutti sull'attenti?
Ricordo che parliamo di avvoltoi che non hanno avuto nessuno scrupolo a far (di fatto) fallire AZ due volte in 5 anni, pur di cambiare il meno possibile lo status quo e mantenere le varie rendite di posizione.
Io volevo solo evidenziare che, se gli emiri entrano in AZ, lo fanno principalmente come "favore" al governo...in cambio di "favori" in altri campi di loro maggior interesse: Sono anni che vogliono entrare nel giro dei grandi produttori di armi....e noi, come Italia, siamo l'unico paese che, nel campo, possiede sia una tecnologia di livello......sia estreme difficoltà economiche, tali da imporci di mettere in vendita quote dei gioielli della Corona (Finmeccanica).

Non è strano, infatti, che a spingere per AZ sia l'Emiro proprietario (per via di questi interessi collaterali)......e non i suoi Manager "aviatori"....i quali, valutando la cosa dall'unico punto di vista tecnico/commerciale, non vedono l'interesse nell'acquisizione di AZ.

Rispondendo alla tua domanda che ho grassettato: il mio primo pensiero è che hai ragione da vendere......ma poi penso anche che siamo alla resa dei conti finali per tutto un determinato sistema paese.....e quindi spero che Politica e sindacati capiscano che devono fare un passo indietro.

Una cosa è certa: Etihad, se viene, non viene a perdere soldi.....e quindi, una volta pagato il "favore" AZ al governo ed ottenuto in cambio l'acquisto delle quote delle società tecnologiche a cui ambiscono....nulla li vieta di fare quello fatto da AF ora e da KLM molti anni fà: Accettare la perdita di un investimento (son convinto che, cmq, riuscirebbero a tutelarsi adeguatamente) e sfilarsi dalla nave che affonda.

Quindi.....Se arriva Etihad.....la musica deve cambiare.......altrimenti falliscono di nuovo tra 2 anni. E tra due anni, logica vorrebbe che sia al governo lo stesso Renzi che è ora il principale azionista di questo: la patata deve risolversela lui, insomma.
 

Herzog

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20 Settembre 2013
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Re: 10 dicembre 2013: Alitalia presenta ai sindacati il piano industriale. EY più vic

Io volevo solo evidenziare che, se gli emiri entrano in AZ, lo fanno principalmente come "favore" al governo...in cambio di "favori" in altri campi di loro maggior interesse: Sono anni che vogliono entrare nel giro dei grandi produttori di armi....e noi, come Italia, siamo l'unico paese che, nel campo, possiede sia una tecnologia di livello......sia estreme difficoltà economiche, tali da imporci di mettere in vendita quote dei gioielli della Corona (Finmeccanica).

Non è strano, infatti, che a spingere per AZ sia l'Emiro proprietario (per via di questi interessi collaterali)......e non i suoi Manager "aviatori"....i quali, valutando la cosa dall'unico punto di vista tecnico/commerciale, non vedono l'interesse nell'acquisizione di AZ.
Proprio l'unico Paese non direi. Anche perchè oggi, dire "armi" è un pò generico.
Che ci siano delle aziende partecipate con posizioni d'eccellenza questo sì.
Ma a mio avviso quello che fa la differenza con altri Paesi, è appunto come hai scritto tu, il fabbisogno finanziario statale.

Però anche la Serbia disponeva di alcune aziende del ramo. Strano che non siano subentrati lì.
 

FlyKing

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Re: 10 dicembre 2013: Alitalia presenta ai sindacati il piano industriale. EY più vic

Avanti un'altra, ora è il momento di Avianca

Aitalia, la colombiana Avianca dice che studia un'offerta
martedì 17 dicembre 2013 10:12

VARSAVIA (Reuters) - German Efromovich, il proprietario della compagnia aerea colombiana Avianca, dice di star valutando l'acquisizione di Alitalia [CAITLA.UL] o del vettore polacco Lot [LOT.UL] per aumentare la sua presenza in Europa.

"Decideremo sulle nostre future acquisizioni non oltre i primi due mesi del 2014", ha detto Efromovicz nel corso di un'intervista al quotidiano polacco Rzeczpospolitawas.
 

belumosi

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Re: 10 dicembre 2013: Alitalia presenta ai sindacati il piano industriale. EY più vic

Caspita allora ha ragione "Don" Lupi quanto sostiene che per AZ fanno la coda per prendersela !!!!!!
Già me lo immagino a magnificare le sinergie che AZ potrebbe avere con AV, attraverso l'hub di BOG. :D
 

TW 843

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Re: 10 dicembre 2013: Alitalia presenta ai sindacati il piano industriale. EY più vic

Intervista al numero uno Christoph Franz

Alitalia l’invito di Lufthansa
«Non volate verso il Golfo»

«La sua strada è diventare una low cost di qualità come AerLingus». «Comperarla noi? No, ha troppi debiti"

Se il governo italiano vuole salvare Alitalia, «non deve venderla a Etihad: diventerebbe una navetta verso gli Emirati Arabi. La sua strada è diventare una low cost di qualità come AerLingus». Lo dice Christoph Franz, amministratore delegato del gruppo Lufthansa. Teme che l’Italia diventi la testa di ponte per l’invasione europea delle compagnie del Golfo.

Comperatela voi, allora.
«No, è indebitata e ha un accordo commerciale troppo forte con Air France, ci sarebbero obblighi legali. La sua strada è diventare una low cost di qualità sul modello AerLingus». Christoph Franz, amministratore delegato di Lufthansa, la settimana scorsa era a Vienna per il consiglio di Star Alliance. Ha un timore: che le compagnie del Golfo usino l’Italia come testa di ponte per entrare in Europa. L’altra sua preoccupazione è fronteggiare le low cost. Con ricavi nei nove mesi per 22,77 miliardi (-0,2%) e un utile netto più che dimezzato a 247 milioni (-64,6%), Lufthansa resta leader in Europa per giro d’affari, ma il primato passeggeri è ormai di Ryanair. Al vertice dal 2011, Franz lascerà Lufthansa in maggio per Roche. È in condizione di dire ciò che pensa.

Per la prima volta da anni chiudete in attivo sul traffico europeo. Fatica?
«Tutte le compagnie in Europa sono in difficoltà per la crescita dei vettori locali. Ryanair e EasyJet stanno erodendo il mercato. Perciò dieci anni fa abbiamo costituito Germanwings, un low cost di qualità. Nel 2012 abbiamo deciso di tenere i voli Lufthansa solo su Francoforte e Monaco, trasferendo a questa compagnia i nostri collegamenti dalle altre città tedesche. Così abbiamo fatto progressi e ridotto le perdite».

Ma nel primo semestre avete perso 204 milioni.
«Perdita stagionale. Il margine operativo lordo era positivo per 858 milioni».


Vi interessa Alitalia?
«No».

Perché?
«Primo, è in perdita. Secondo, abbiamo in corso Score, il nostro programma di riorganizzazione. In questo momento non siamo pronti a cogliere l’occasione d’integrare Alitalia.

Abbiamo altri piani. Inoltre c’è la questione Air rance».
In che senso?
«Alitalia ha un accordo commerciale stretto con Air France Klm, difficile rimpiazzarlo per un’altra compagnia. Se esci da un’alleanza, hai penali da pagare».


Ma Air France non partecipa all’aumento di capitale di Alitalia. Scenderà nell’azionariato.
«L’accordo commerciale pesa più di quello societario».

Un ostacolo per ogni possibile acquirente, quindi. Anche per Aeroflot?
«No, Aeroflot è in Sky Team con Air France».

Nel 2008 avreste comperato Alitalia?
«Allora le demmo un’occhiata, ma non sembrava abbastanza attrattiva per noi. Preferimmo costituire Lufthansa Italia».


Doveva rilanciare Malpensa. Perché la chiuse nel 2011?
«Penetrare nel mercato italiano non fu facile come immaginavamo. Tutti apprezzavano il nostro servizio, ma anche se le tariffe erano allettanti nessuno partiva da Malpensa».

Volevate Linate?
«Ci avevano promesso che Linate avrebbe aperto slot sulla Milano-Roma, ma è successo troppo tardi (quest’anno, ndr ). E poi avevate due aeroporti, ma dividere i passeggeri locali e di transito tra Malpensa e Linate non era economico, è una delle ragioni per cui Alitalia sta soffrendo. Ha avuto denaro fresco, l’ha bruciato di nuovo. Eppure la qualità è migliorata, la flotta è moderna, è puntuale. In Italia abbiamo trovato una concorrenza sleale anche sui low cost domestici. Ryan-air, per esempio, viaggia su aeroporti piccoli e sussidiati e applica contratti di lavoro irlandesi».

Succede ovunque, l’Antitrust l’ha sanzionata.
«Ma l’Unione Europea non si è mossa abbastanza».


Le compagnie del Golfo sono una minaccia?
«Forte. Concorrenza sleale, anche qui. Hanno sussidi dai propri governi che noi non abbiamo. Emirates, Etihad portano via molti passeggeri business da Lufthansa, ma anche da Alitalia, in direzione Asia-Pacifico. Se il vostro governo vuole aiutare Alitalia, deve cancellare gli accordi con gli Emirati e il Qatar che consentono a questi Paesi di usare l’Italia come scalo verso l’America. I passeggeri scendono e poi ripartono per New York senza generare economia. In Germania è lo stesso, è un problema europeo. La strada di Alitalia è rafforzarsi nel low cost come l’irlandese Aer Lingus, che ha saputo resistere a Ryanair. Non vendete Alitalia a compagnie del Golfo».

Etihad pare candidata.
«Etihad ha preso Air Berlin, che ha subito smesso di volare a est di Abu Dhabi ed è diventata un fornitore del loro hub. Se Alitalia va ad Etihad avrà molte meno destinazioni internazionali».


Lei viene da Deutsche Bahn. L’integrazione treno-aereo è possibile?
«In Italia quel tipo di competizione è forte, ma non so se per l’utente scenderebbero i prezzi».


Volerete su Palermo con Swiss. Strategia sull’Italia?
«Continuare a costruire un network con Lufthansa da Monaco. E aumentare i voli Germanwings. L’Italia resta per noi un mercato chiave».

Il Wall Street Journal ha scritto che gli scioperi di Lufthansa hanno portato costi per 33 milioni al gruppo nel 2012, è vero?
«Sì. Ma Lufthansa viene da un mercato regolato, ha dovuto diventare diversa e abbiamo dovuto negoziare i cambiamenti con i sindacati. Abbiamo ridotto il personale in alcune aree, è salito in altre».

Perché lascia il gruppo?
«Ho un offerta da Roche, ho deciso di non rinnovare a maggio il mio contratto, che scade naturalmente».


Che cosa succede se Alitalia fallisce?
«Siamo loro fornitori con la nostra società di catering Lsg. Perderemmo un sacco di soldi. È nostro genuino interesse che Alitalia si salvi» .


17 dicembre 2013

http://www.corriere.it/economia/13_...fo-077f4d46-6708-11e3-b0a6-61a50f6cb301.shtml
 

TW 843

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Re: 10 dicembre 2013: Alitalia presenta ai sindacati il piano industriale. EY più vic

Tutti apprezzavano il nostro servizio, ma anche se le tariffe erano allettanti nessuno partiva da Malpensa».

Volevate Linate?
«Ci avevano promesso che Linate avrebbe aperto slot sulla Milano-Roma, ma è successo troppo tardi (quest’anno, ndr ). E poi avevate due aeroporti, ma dividere i passeggeri locali e di transito tra Malpensa e Linate non era economico, è una delle ragioni per cui Alitalia sta soffrendo
Tanti auguri di buon natale al reverendo moon e ai suoi sudditi.
 

enrico

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Re: 10 dicembre 2013: Alitalia presenta ai sindacati il piano industriale. EY più vic

Doveva rilanciare Malpensa. Perché la chiuse nel 2011?
«Penetrare nel mercato italiano non fu facile come immaginavamo. Tutti apprezzavano il nostro servizio, ma anche se le tariffe erano allettanti nessuno partiva da Malpensa».
Hai capito...credevo il problema fosse il COA che tardava ad arrivare.:)
 

Paolo_61

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Re: 10 dicembre 2013: Alitalia presenta ai sindacati il piano industriale. EY più vic

Già me lo immagino a magnificare le sinergie che AZ potrebbe avere con AV, attraverso l'hub di BOG. :D
Volendo far finta di crederci, FCO sarebbe ben posizionato come hun europeo di una compagnia sudamericana, da cui smistare i pax verso le varie destinazioni. Peccato che dubito fortemente che i numeri di AV verso l'Europa siano interessanti
 

Paolo_61

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Re: 10 dicembre 2013: Alitalia presenta ai sindacati il piano industriale. EY più vic

Intervista al numero uno Christoph Franz

Alitalia l’invito di Lufthansa
«Non volate verso il Golfo»

«La sua strada è diventare una low cost di qualità come AerLingus». «Comperarla noi? No, ha troppi debiti"

Se il governo italiano vuole salvare Alitalia, «non deve venderla a Etihad: diventerebbe una navetta verso gli Emirati Arabi. La sua strada è diventare una low cost di qualità come AerLingus». Lo dice Christoph Franz, amministratore delegato del gruppo Lufthansa. Teme che l’Italia diventi la testa di ponte per l’invasione europea delle compagnie del Golfo.

[omissis]
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Me sembra evidente che i tedeschi sono molto preoccupati dell'evoluzione dei carrier mediorientali. Prima la "lite" con Turkish, adesso quest'intervista (un CEO pesa tutte le parole, nessuna è casuale). Solo che in questo caso "pretendono" di fare le strategie con i soldi degli altri, il che francamente appare eccessivo.
E' evidente il rimpianto per non averla presa nel 2008, quando l'operazione era fattibile, scegliendo invece la linea della competizione attraverso LHI (le cui perdite, a quanto si dice, erano dello stesso ordine di grandezza di quelle di AZ)
 

Farfallina

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Re: 10 dicembre 2013: Alitalia presenta ai sindacati il piano industriale. EY più vic

Simpatico il consiglio ad AZ... esplicita uno scenario che invece per AZ secondo me è molto interessante.
Tanto AZ ad est vola solo a NRT e KIX in regime di monopolio e non vedo interesse di EY a chiuderle, mentre quello che fanno sembrare un problema e cioè di porta verso l'Europa e ponte verso le Americhe in realtà è un'ottima opportunità.
 

belumosi

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Re: 10 dicembre 2013: Alitalia presenta ai sindacati il piano industriale. EY più vic

Franz francamente è ridicolo. Vuole mettere in conto agli italiani la scelta folle di fare una copia ridotta di U2 a MXP con prezzi dei biglietti simili a quelli delle LC, abbinati ai costi di LH mainline. Tralasciamo per carità di patria la considerazione sulla LIN-FCO: qualcuno spieghi a Franz che Babbo Natale non esiste...
 

Greco

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Re: 10 dicembre 2013: Alitalia presenta ai sindacati il piano industriale. EY più vic

Volendo far finta di crederci, FCO sarebbe ben posizionato come hun europeo di una compagnia sudamericana, da cui smistare i pax verso le varie destinazioni. Peccato che dubito fortemente che i numeri di AV verso l'Europa siano interessanti
In realtà molto meno ben posizionato di quanto si creda
 

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Re: 10 dicembre 2013: Alitalia presenta ai sindacati il piano industriale. EY più vic

Simpatico il consiglio ad AZ... esplicita uno scenario che invece per AZ secondo me è molto interessante.
Tanto AZ ad est vola solo a NRT e KIX in regime di monopolio e non vedo interesse di EY a chiuderle, mentre quello che fanno sembrare un problema e cioè di porta verso l'Europa e ponte verso le Americhe in realtà è un'ottima opportunità.
Appunto.
A me sembra che questa dichiarazione palesi un pò di strizza e soprattutto giochi a favore di Az, perchè indirettamente potrebbe far pensare che in pentola non bollano solo chiacchiere.
Anche perchè il Franz non è che parli così spesso, ma ultimamente sembra aver cambiato abitudini.
 

Paolo_61

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Re: 10 dicembre 2013: Alitalia presenta ai sindacati il piano industriale. EY più vic

In realtà molto meno ben posizionato di quanto si creda
Hai ragione, meglio sarebbe MXP, e meglio ancora, ovviamente MAD. Diciamo però che FCO è meno penalizzante sul Sud America rispetto al Nord America.
 
Stato
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