Flessibilità, decentramento, qualità e concretezza. Sono questi i quattro punti su cui si concentrerà la strategia di Alitalia per il prossimo futuro. Una tattica illustrata dallo stesso amministratore delegatodi Alitalia Rocco Sabelli: "In primo luogo faremo leva su un contratto di lavoro efficente e flessibile, per evitare sprechi, in seconda battuta, manterremo un alto presidio sui flussi, Alitalia non può essere un vettore concentrato solo su due poli ma deve mantere le basi territoriali". Altro fattore consiste nell'investire sul servizio alla clientela, "raggiungendo gli standard qualitativi che ora Alitalia non ha - prosegue l'a.d. -. Da ultimo, vogliamo ragionare su operazioni chiare e concrete. Impossibile e altrettanto inutile pensare a prodotti intercontinentali, ad esempio. Ci muoveremo invece su collegamenti punto punto, costruendo i prodotti intercontinentali avvalendoci delle collaborazioni con i nostri partner". Passando poi al primo bilancio al traguardo del dodicesimo mese di vita Rocco Sabelli parla di un modello impostato sulla flessibilità operativa con un network contenuto e una posizione di costo collocata tra i vettori di linea e quelli low cost. "Per ogni posto che vola spendiamo 7 centesimi di euro - dice -, al confronto dei 5-6 centesimi delle compagnie low cost e dei 10-12 centesimi dei vettori di linea". Sul fronte dei conti "il primo trimestre della nuova Alitalia segnala perdite di circa 210 milioni di euro - continua Sabelli - il secondo, invece, si è fermato ad una flessione di 63 miloni di euro; oggi che siamo quasi in pari possiamo dire che Alitalia c'è".
TTG