Thread Alitalia dal 2 ottobre


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Biscotti o Salatini?

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25 Agosto 2009
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nel mezzo trolley bar
risposta multipla... ci provo

Non credo ci siano delle posizioni precise in cui sistemare i piedi.Posto che sia opportuno far passare un bagaglio sopra il piede di qualcuno.
Comunque lo standard non riguarda solo il crew e questo molti naviganti sembrano dimenticarlo.Anche perchè dove non arrivasse lo standard basterebbe il buon senso.
Lo standard riguarda tante cose ma era per lo più riferito a Billypaul che mi ha mosso una critica precisa.
Mi piace molto il tuo tono.Ma...A prescindere dalle"passioni"è possibile dare razionalmente uno sguardo ai fatti.
Il risultato è quindi un servizio mediocre.Buono o cattivo?Mediocre.Una via di mezzo.Va bene così?Va bene così.
Qualcuno vede i miglioramenti.Ok.Io ho visto una sorta di status quo.I miglioramenti ci sono?Con un po' di fortuna li vedrò anch'io.
Non è mai opportuno far passare - senza previa autorizzazione - nulla su nessun distretto corporeo di chicchessia, e la cosa è reciproca. Ho immaginato che il trolley, tirato, passasse dopo la collega, e quindi, se il piede c'era la collega ci sarebbe prima inciampata, e poi eventualmente l'avrebbe travolto.. non credo sia stato fatto apposta. Ma ripeto, si discute del sesso degli angeli, dice bene I-FORD, non ho problemi a scusarsi a nome suo, a volte capita di farlo in volo.
Per quanto riguarda il servizio, avendoci tu lavorato, sai quant'è difficile cambiare un "modus facendi et operandi" di taluni, che purtroppo assumono una visibilità eccezionalmente superiore a chi si muove in modo "standard", ci vuole tempo e soprattutto voglia di farlo... ecco, cominciamo dal tempo.

Quindi se c'è un piede nel corridoio e tu lo vedi ci passi sopra con il trolley? Strano concetto di "attenzione al cliente".
Premesso che se sei una persona educata, piedi e gomiti li tieni a filo con bracciolo e barra della poltrona, ovvio che se lo vedo mi fermo, e aspetto che lo levi. Se lo metti dopo che sono passato, e ovviamente non lo vedo, tu non ti accorgi che dietro di me c'è un trolley, non so cosa si può fare per evitare "il botto".

C'e' da sperare che non incontri mai pedoni che non attraversano sulle striscie, se no li investe apposta.
no, non li investo, al massimo gli posso passare con la ruota sui piedi..... :D

Sinceramente non si puo' mica pretendere che gli AA/VV siano sempre col sorriso sulle labbra...bene o male possono avere anche loro una giornata storta, o 1000 altri motivi x essere un po' meno "standard" di altri.
poi certo mica puoi far cambiare l'abitudine di una persona solo dicendo che la compagnia è cambiata e non è piu' quella di prima....credo che le persone continueranno a comportarsi bene o male allo stesso modo.
Forse l'unica cosa che potrebbe giovare ad un miglior livello di standar è la presenza di GHOST...:)
peccato, ti sei perso nel finale..... si chiama spiare, e non si fa, si va all'inferno.. ci sono e ci dovrebbero essere i responsabili in volo per obiettare qualcosa a chi sta svolgendo il lavoro da av, anche perchè i ghost che ne sanno di come e cosa e quando?


Ripeto per l'ultima volta:lo standard non riguarda solo l'equipaggio.... omissis.... .
quoto totalmente.....
 

giammy83

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20 Settembre 2009
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Culla del Rinascimento
risposta multipla... ci provo





peccato, ti sei perso nel finale..... si chiama spiare, e non si fa, si va all'inferno.. ci sono e ci dovrebbero essere i responsabili in volo per obiettare qualcosa a chi sta svolgendo il lavoro da av, anche perchè i ghost che ne sanno di come e cosa e quando?



quoto totalmente.....
Comunque, secondo me, dipende molto da come un passeggero si pone nei confronti degli AA/VV. Io cerco sempre di essere gentile, e se una cosa la si chiede col sorriso...questo viene sempre ricambiato.
Quante volte si incontrano passeggeri fastidiosi e sfacciati che pensano che tutto gli sia dovuto?
é una cosa che da fastio in primis a me, che sono sempre un passeggero, posso quindi immaginare ad un AA/VV che si fa il c**o non certo nei piu' agevoli spazi lavorativi.
(senza neanche poter immaginare cosa hanno passato e magari stanno passando i dipendenti di Alitalia).
Secondo me a volte ci vuole un puo' di buon senso anche da parte del passeggero.:)
 

panick

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16 Febbraio 2009
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In questo caso forse si riferiva a Colaninno che accomuna entrambe le vicende?
mi è parso chiaro.., la scelta dell'asse Colaninno-Passera è stata dettata dall'indebitamento di Airone, ma le vicende sono diverse, meno male che ci sono i francesi..
 

omartr

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26 Settembre 2008
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mi è parso chiaro.., la scelta dell'asse Colaninno-Passera è stata dettata dall'indebitamento di Airone, ma le vicende sono diverse, meno male che ci sono i francesi..
Ci sono diverse persone che ricorrono nelle due vicende...Solo non capisco il collegamento Colaninno-Airone...
 
Q

Quirino

Guest
No.Abbiamo aspettato un po' per il pushback ma la motivazione dell'attesa(50) è stata per intenso traffico su FCO.
se tu parti da FCO e prendi 50 minuti di ritardo al push per "intenso traffico su FCO" (cosa che ovviamente ha detto il pilota) ho qualche dubbio che si possa classificare ATC una cosa del genere.
Il mitico codice 89, del quale ognuno fa come "c***o jè pare".
se fosse tutto vero 50 minuti allo sblocco sono da delirio, complimenti per l'organizzazione (FCO e non AZ).
 

panick

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16 Febbraio 2009
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Ci sono diverse persone che ricorrono nelle due vicende...Solo non capisco il collegamento Colaninno-Airone...
la fava era una i piccioni di più, cavalcare malpensa a fini elettorali, poi chissenefrega se gli diamo un bidone, risolvere il debito di Airone, rendendo debitore una parte del mondo industriale e bancario, magari quello che ora gli presta i soldi per il risarcimento accordato dalla sentenza Cir Fininvest (finché non varano la norma con cui lo escludono per legge, ovviamente), quindi Intesa e Passera, ma visto che era così di cattivo gusto ed evidente anche per chi vede Emilio Fede mettere proprio il creditore di AP a Presidente di CAI, allora ci mettiamo Colaninno, sia perché Unicredit era anche esposta con Airone, sia perché si rafforzava l'alleanza bancaria e industriale, poi condiamo con marcegaglia e qualcun altro (ma davvero vuoi un governo non ositile ? tanto poi puoi uscire..), chiudiamo con benetton e fco, incassiamo elezioni e post elezioni, e tutto risorge uguale al piano AF come dalle ceneri la Fenice..
 

omartr

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26 Settembre 2008
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la fava era una i piccioni di più, cavalcare malpensa a fini elettorali, poi chissenefrega se gli diamo un bidone, risolvere il debito di Airone, rendendo debitore una parte del mondo industriale e bancario, magari quello che ora gli presta i soldi per il risarcimento accordato dalla sentenza Cir Fininvest (finché non varano la norma con cui lo escludono per legge, ovviamente), quindi Intesa e Passera, ma visto che era così di cattivo gusto ed evidente anche per chi vede Emilio Fede mettere proprio il creditore di AP a Presidente di CAI, allora ci mettiamo Colaninno, sia perché Unicredit era anche esposta con Airone, sia perché si rafforzava l'alleanza bancaria e industriale, poi condiamo con marcegaglia e qualcun altro (ma davvero vuoi un governo non ositile ? tanto poi puoi uscire..), chiudiamo con benetton e fco, incassiamo elezioni e post elezioni, e tutto risorge uguale al piano AF come dalle ceneri la Fenice..
Da far girare la testa...
 

indaco1

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30 Settembre 2007
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Comunque io mi riferivo al fatto che Colaninno ha avuto un ruolo sia nella vicenda Telecome che in quella AZ.... non ci vedevo tutti questi collegamenti.
 

billypaul

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ALITALIA/ La compagnia non decolla? Tutta colpa di Roma
INT. Renato Picardi
lunedì 12 ottobre 2009
Nella loro audizione alla commissione Trasporti della Camera, Roberto Colaninno e Rocco Sabelli hanno analizzato la situazione di Alitalia, fornendo anche le linee guida della strategia che intendono perseguire per il futuro. Abbiamo chiesto a Renato Picardi, Docente di Logistica & Organizzazione del Trasporto Aereo, un commento sulle dichiarazioni del management della compagnia aerea.

Professore, qual è il suo parere su quanto detto dai vertici di Alitalia?

Il domani mi potrà anche smentire, ma al momento mi pare che non ci sia molto da stare allegri: le dichiarazioni di Colaninno e Sabelli mi sembrano troppo ottimistiche.
Sono però contento di scoprire che anche Sabelli si è accorto che Fiumicino non è un hub. Ha infatti descritto una tipologia di traffico sullo scalo romano che è tipicamente point to point.

È stato allora un errore strategico puntare su Fiumicino? Cosa avrebbe dovuto fare Alitalia?

Roma, come realtà geografica, è fuori dall’intreccio delle rotte importanti, perciò passare da lì per raggiungere altre destinazioni vuol dire impiegare più ore di volo. Guardando inoltre alle tipologie di traffico, probabilmente la salvezza di Alitalia sarebbe stata quella di trasferirsi a Milano. Certamente, questo era praticamente impossibile, perché tutto era basato nella capitale, a partire dagli equipaggi. Il trasferimento a Milano avrebbe però aperto tutte le possibilità di trasporto e di riempimento dei velivoli che a Roma non ci sono.

Un trasferimento del genere avrebbe però creato dei problemi al partner Air France. E poi Malpensa soffre ancora di problemi infrastrutturali…

Certamente. Prima dell’arrivo di Cai, Air France aveva già in mente di acquistare Alitalia proprio perché non voleva avere Malpensa tra i piedi. Per quanto riguarda i problemi infrastrutturali, ce n’erano e ce ne sono, ma qualcosa per migliorare la situazione la si sta incominciando a fare.

Tornando all’audizione alla Commissione Trasporti della Camera, Sabelli ha detto che la maggioranza dei passeggeri di Malpensa viaggia con tariffe full economy o low cost. Qualcuno ha letto queste dichiarazioni come “offensive” nei confronti dello scalo lombardo. Cosa ne pensa?

Quel che ha detto Sabelli è vero, non è spregiativo nei confronti di Malpensa, e credo che sia un’osservazione valida per quasi tutti gli scali mondiali. La gente non vuole spendere più di tanto per viaggiare, in questo momento il mercato è così. È chiaro che se l’economia tornerà a tirare ci saranno più passeggeri disposti a spendere per viaggiare più comodi.

Cosa pensa dell’idea di utilizzare il brand AirOne per far concorrenza ai vettori low cost?
È una strategia che teoricamente può essere valida, ma bisogna stare molto attenti, perché esistono già altre compagnie che sono su questo mercato da più tempo, con maggior esperienza e che non hanno intenzione di cedere terreno. Mi risulta che Easyjet abbia già chiesto di aumentare i propri voli a Malpensa proprio per contrastare questo progetto di Cai.

Sabelli ha anche dato rassicurazioni sul fatto che Alitalia non avrà bisogno di un aumento di capitale. Cosa ne pensa?

Credo invece che ce ne sarà bisogno. Serviranno risorse per acquistare o noleggiare i nuovi aeromobili necessari a lasciare a terra i vecchi MD-80, per la loro manutenzione e per gli stipendi dei nuovi equipaggi necessari. Purtroppo non credo che i soci italiani vogliano versare nuovi capitali e pertanto toccherà ad Air France farlo. Sempre che Alitalia non decida di ricorrere a qualche prestito, come aveva fatto la vecchia compagnia, ma non mi sembrerebbe il caso di fare un’operazione del genere.

Come ha detto Sabelli, Alitalia sta comunque aumentando il numero dei passeggeri…

Anche a Malpensa hanno esultato perché hanno visto crescere il numero di passeggeri negli ultimi mesi, ma si tratta di momenti di traffico favorevole per via dell’estate. Finché le persone si potranno permettere di viaggiare in aereo (rinunciando magari a qualche giorno di villeggiatura) si potrà sperare di avere un buon numero di passeggeri anche nei periodi di vacanza invernale. Il problema vero è capire cosa succede nei periodi che intercorrono tra le diverse vacanze. E in questo senso il contesto di crisi economica di certo non aiuta.

Che prospettive vede per il futuro di Malpensa?

Se vogliamo tornare a pensare al ripristino di un hub intercontinentale, in questo momento c’è solo il piano di Lufthansa Italia. Questa compagnia ha intenzione di allargare i suoi voli sia interni che europei a Malpensa e credo che stia creando le condizioni per impostare il lungo raggio in modo da avere una propria rete di feederaggio già pronta.
Ci sono poi i voli intercontinentali di diverse compagnie con specifiche destinazioni, in un’ottica di point to point, che quindi non hanno bisogno di feederaggio per riempirsi di passeggeri. In ogni caso, le possibilità di sviluppo di Malpensa dipendono molto dalla durata della crisi economica.

Secondo lei, l’Alta velocità ferroviaria creerà ancora grossi problemi al trasporto aereo, in particolare ad Alitalia, sulla tratta Milano-Roma?

Considerando che la maggioranza dei passeggeri che si sposta tra le due città lo fa per lavoro e che il treno risulta più comodo (in termini di tempi di percorrenza) solo per chi si deve recare vicino alla stazione di Termini o a quella Centrale, credo che il mezzo aereo, e quindi Alitalia, sia ancora in vantaggio. Del resto la compagnia italiana ha sempre coperto parte dei suoi debiti grazie ai profitti di questa tratta e capisco che voglia tenersela ben stretta.
Sussidiario
 

panick

Utente Registrato
16 Febbraio 2009
819
0
campagna pubblicitaria va bene, ma oramai è un fatto patetico e alla fine anche controproducente
 

AZ209

Utente Registrato
24 Ottobre 2006
16,944
71
Londra.
ma un'accademico invece di fare discorsi triti e ri-triti da schieramento politico non dovrebbe approfittarne per citare i veri problemi (i.e. Linate)?
 

Endeavour

Bannato
9 Ottobre 2009
448
0
Ma poi questo Sussidiario che giornale è? E di che si occupa?
Io prima di approdare su questo sito non ne avevo mai sentito parlare e penso che fuori di qui lo conoscano in pochi.
Lo dico perchè in alcuni casi è successo che alcune testate, (magari non quelle a tiratura nazionale e sicuramente non sarà questo il caso), abbiano ricevuto "compensi" dai competitors per lanciare una vera e propria campagna diffamatoria sotto forma di articolo giornalistico alle compagnie rivali.
Non che Alitalia le critiche non se le meriti, però quella del Sussidiario sembra più un ossessione che altro..
 

billypaul

Utente Registrato
More or less iniziano tutti così questi articoli. Che dire, vita dura quella dei professori in Italia che ultimamente sembrano occuparsi soltanto dell' impegnativa vicenda Alitalia:morto:
Certo, la crisi, il surriscaldamento globale, l'immigrazione, la camorra, la micro-criminalità.....sono tutti problemi secondari rispetto alla questione Alitalia.

Ma poi, questi sedicenti professori, come commentano il fatto che non c'è nessuna Università Italiana tra le prime 100 Università al Mondo? Pensassero a guardarsi meno allo specchio invece...
 

billypaul

Utente Registrato
Roma. Comandante Alessandro Cenci, responsabile naviganti Fit-Cisl, qual è la situazione in Alitalia?
«Il problema è l’integrazione con Air One. I contratti si stipulano attraverso una trattativa e non perché sono imposti dall’alto».
In particolare?
«Air One aveva contratti migliori rispetto a quelli di Alitalia. Non si può stravolgere tutto. E soprattutto bisogna fare chiarezza sul destino di CityLiner e del comparto 737».
Alcune sigle chiedono la verifica degli accordi di Palazzo Chigi e nuove assunzioni.
«C’è una normale vita in azienda, solo che Alitalia interpreta in modo unilaterale le sue prerogative. Comunque, il vero nodo è capire quale sarà la rivisitazione del piano industriale alla luce del mutato scenario macroeconomico».
I piloti, inoltre, hanno avviato una battaglia per il miglioramento della sicurezza sui voli.
«È un discorso che stiamo affrontando con l’Enac. Le estensioni dei tempi di servizio rendono i carichi di lavoro eccessivi e diminuiscono la capacità di far fronte a eventuali rischi. Voglio precisare che i voli sono sicuri, ma si stanno riducendo i margini per affrontare gli imprevisti. Dopo 12-13 ore di servizio la reattività di un equipaggio diminuisce. Sono dati scientifici a dimostrarlo».
Nell’incontro del 10 settembre l’ad di Alitalia, Rocco Sabelli, ha annunciato il breakeven nel terzo trimestre dopo l’andamento positivo di giugno e luglio. Le vostre richieste includono anche miglioramenti retributivi?
«Siamo lieti che i conti vadano bene. Poi, i contratti attuali sono molto precisi e non abbiamo rivendicazioni particolari se non che sia rispettato quanto pattuito. Magari un po’ più di aggressività...».
In che senso?
«Sul lungo raggio c’è qualche carenza e si tende a delegare ad Air France. Dei 5 nuovi scali previsti è attivo solo Seoul che è operato via Parigi».
IlGiornale.it
 

spongebob

Utente Registrato
31 Luglio 2008
791
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La strada da fare per AZ, secondo me, è ancora tanta. L'altro giorno ero arrivato a FCO in mattinata e dovevo andare a BZO nel pomeriggio con volo Air Alps ma numero di volo AZ. Mi sono rivolto al banco transiti AZ nel terminal B dove ero arrivato chiedendo l'emissione della carta d'imbarco. Mi veniva risposto che non era possibile, al che ho chiesto di un supervisor che mi ripeteva che loro non lo facevano per Air Alps. Solo su mia ulteriore insistenza alla fine "in via del tutto eccezionale" mi veniva emessa la carta. La vera attenzione al cliente è un'altra cosa.
Così per la cronaca...tu dovevi andare al banco transiti al terminal A...come già spiegato ti è stato fatto un favore....io quando sto al banco transiti nazionali(come sarà oggi) non accetto MAI pax per voli europei...non è il settore di mia competenza....immagino avrai anche sbraitato ai colleghi...o no???
 
Q

Quirino

Guest
E con quale domanda dovrebbe iniziare un'intervista su Alitalia?
E' vero che se non fosse stato per Linate oggi gli esperti di Emirates studirebbero alla Magliana come si fa il vero trasporto aereo?

Si pongono domande, non si leggono le risposte che si vorrebbe leggere per cui, "d'ufficio", tutto diventa cialtroneria.
Grande vision.
 
Stato
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