ROMA - Ancora un martedì nero a Fiumicino. Stavolta sono stati un centinaio di passeggeri decollati per Milano con i voli mattutini di Alitalia ad atterrare "alleggeriti" dei bagagli, che li hanno raggiunto solo all´ora di pranzo. Ieri pomeriggio, anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha definito la situazione «una vergogna», ed ha annunciato di aver convocato, per i primi di settembre, l´Enac, gli Aeroporti di Roma e le società di handling dello scalo. «Ieri sera - ha raccontato - io stesso ho aspettato più di un´ora, in una sala affollata e con l´aria condizionata mal funzionante. Una situazione inaccettabile per uno scalo che dev´essere di portata internazionale».
A rilanciare il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro: «Non solo il servizio ritiro bagagli fa acqua, ma anche i servizi igienici sono indecenti». Poche ore dopo, Aeroporti di Roma ha fatto sapere di aver licenziato la ditta appaltatrice: «La scarsa qualità delle pulizie nell´Air terminal ha reso necessario il cambio dell´azienda che le ha effettuate negli ultimi anni». Passaggio di consegne che avverrà a settembre; per 22 milioni in tre anni, il consorzio Igs lascerà il passo a un´Ati capeggiata dal presidente della Lazio Lotito.
Intanto però sui disservizi a Fiumicino è partita la girandola dello scarico di responsabilità. Alitalia - che negli ultimi giorni ha inanellato proteste anche per ritardi e casi di overbooking - a fare da capro espiatorio non ci sta. E fa sapere che intanto, dei due voli partiti senza bagagli, uno era in transito dal Sudamerica, per cui la ragione del mancato imbarco è da attribuire ai controlli antidroga. E comunque le valigie, «arrivate tre ore dopo, erano 140 su 60mila che ogni giorno movimentiamo a Fiumicino». Per la società (che ha messo in campo personale "stagionale" per lo scarico bagagli), le sanzioni in arrivo dall´Enac riguardano tutti gli "handler" (le società che gestiscono i servizi di terra). E fatti come quelli di ieri sono «episodi che accadono in tutti i grandi aeroporti», inevitabili come «il traffico nei giorni dell´esodo».
È vero che per tutti e tre gli handler di Fiumicino (Eas-Alitalia, Aviapartner e Flight Care Italia) sta partendo dall´Enac una nuova raffica di sanzioni. Ma Alitalia è finita nel mirino anche per i dati Eurocontrol. Che hanno ribadito come, se Fiumicino è maglia nera in Europa per i ritardi al decollo (59,5%), la "colpa" è in buona parte di Alitalia stessa, ferma al 50,5% contro il 65-70% di tutte le altre società. La compagnia ribatte: «Anche i nostri dati, senza Fiumicino, sarebbero nella media europea». E fornisce altre statistiche a indicare un miglioramento rispetto ai primi mesi di vita: dalla puntualità in arrivo (75% a agosto, rispetto al 70 di luglio) al "+200mila" alla voce passeggeri, all´azzeramento delle cancellazioni.
Da parte sua AdR, che proprio sulla questione bagagli ha messo in campo da settimane una propria task force di 80 operai, si chiama fuori: «Non è questione di infrastrutture aeroportuali, ma di manodopera che manca». Il "servizio di terra" completo per un boeing, che comprende scaletta, bus, pulizia e carico e scarico bagagli, vale poco più di 800 euro. Alle società, per avere un margine di guadagno, non resta che tagliare sul personale di terra. A pagarne le spese, come sempre, sono i passeggeri.
(26 agosto 2009)
(Repubblica.it)