@FlyIce e toporancido:
Mi rendo conto che sto passando per un estremista di Confindustria, cosa che non sono.
I sindacati hanno un ruolo molto importante e glielo riconosco in pieno.
Purtroppo in tempi recenti, dietro alla parola "sindacato" si annidano sempre più spesso persone ed idee che ben poco hanno a che fare con la tutela del lavoratore.
I piani industriali, sono una prerogativa dell'impresa. Esistono leggi (e tante) che disciplinano i limiti che deve avere un'azienda nei confronti del lavoratore. Tra questi non c'è e non ci può essere la gestione dell'impresa.
Mi permetto di far notare che quello che passa come negoziato ad alto livello tra i vertici sindacali e quelli delle grandi aziende, è solo un gioco delle parti: l'azienda che vuole ottenere 10 chiede 12, il sindacato offre 8 e si chiude a 10.
Tutti hanno recitato la loro parte, sindacato in primis che in questo modo legittima la sua esistenza e la trattenuta in busta ai lavoratori.
Non parliamo poi della LIEVISSIMA differenza con la quale il sindacato tutela il lavoratore di una grande azienda rispetto ad uno che lavora in un'impresa piccola o piccolissima. Ah già, a difendere il lavoratore di quest'ultima non si finisce in televisione, magari diventando famosi per poi darsi alla politica.
Conosco sindacalisti della vecchia guardia, gente in gamba che ci crede, inc...ati come iene per ciò che è il sindacato oggi.
Per tornare al comunicato, ripeto che io non lo avrei fatto, ma non tanto perchè "sovversivo", ci mancherebbe, quanto perchè dice cose assolutamente scontate e risapute da tutti, management in testa.
Qualche esempio:
"la gestione dell'azienda prosegua all'insegna dell'estemporaneita' e soprattutto dell'affannosa ricerca di spazi di mercato, e di sovvenzioni pubbliche, in segmenti di traffico e a basso ritorno economico gia' occupati da compagnie ben piu' solide"
Probabilmente trovano sbagliato cercare spazi sul mercato e sovvenzioni pubbliche, per quanto riguarda il traffico, se AZ dovesse evitare i segmenti dove operano altre compagnie, credo che potrebbe quasi chiudere.
"il preoccupante aumento delle cancellazioni di voli, sia nazionali che internazionali"
Questo è giustissimo.
"Contemporaneamente prosegue il ridimensionamento delle ambizioni di lungo raggio, segmento invece capace di fornire ampi margini economici, dove le nuove rotte che vengono aperte senza continuita' giornaliera nell'erogazione del servizio, oltre che operate spesso da altri vettori, non sono notoriamente in grado di attirare la clientela ricca del mercato".
E' falso che ci sia un ridimensionamento del lungo raggio, mentre sarebbe corretto dire che cresce poco. Ho anche il sospetto che in AZ siano già al corrente che un volo giornaliero è più appetibile di un 4w ed immagino che abbiano utilizzato le risorse disponibili nel modo ritenuto ottimale.
Anche Sabelli ha detto che si fanno i soldi nel LR e allora?
Non mi stancherò mai di ripeterlo: agli azionisti non interessa avere una AZ piccola, media o grande, interessa solo trovare il mix che gli rende più soldi.
Vuol dire mettere sul piatto i debiti per comprare i WB (o i leasing), la disponibilità delle banche a fornire nuova liquidità e con quali garanzie da parte dei soci, le richieste di AF, socio di maggioranza relativa oggi e probabile acquirente di tutta la baracca domani. Ci sono tantissimi equilibri da mantenere, economici, politici, personali.
Questo e mille altre cose vogliono dire gestire un'azienda.
"Appare sempre piu' evidente - concludono i piloti - che la strategia del management della compagnia guidata da Rocco Sabelli e Roberto Colaninno sia orientata alla destrutturazione ed alla frammentazione di Alitalia, destinata ad essere svenduta all'alleato francese non appena le condizioni, finanche politiche, lo permetteranno. Una compagnia solo lontanamente erede della storica compagnia di bandiera che fu, oggi sempre piu' regionalizzata e ridotta al mero ruolo di "portatrice d'acqua" per gli aeroporti intercontinentali di Parigi e Amsterdam"
Hanno ragione, ma è irrilevante. I sindacati potrebbero criticare un eventuale riduzione del personale, ma se tutti i piloti previsti nel piano hanno un posto sicuro, non hanno motivo di lamentarsi. Il loro lavoro è portare l'aereo da A a B e hanno il diritto di essere messi nelle migliori condizioni possibili per svolgere questo ruolo. Decidere i nomi delle città A e B, è una cosa che invece spetta ad altri. Tralascerei anche i rimpianti per la storica compagnia che fu, uno dei più grandi cancri mangia-soldi del dopoguerra.
Anch'io vorrei una bella AZ piena di WB che scorazzano per il mondo, ma se dal punto di vista gestionale la scelta migliore è usare i CS via CDG o AMS, è giusto che venga fatto così.
In conclusione abbiamo fatto di una mosca un cavallo.

Rinnovo la mia impressione che quel comunicato serva soprattutto a marcare il territorio e nulla più.