Thread Alitalia da marzo 2016


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Mobius

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Orogene Ercinico Italiano
Non è spam, il codice sconto funziona. Sto infatti per acquistare un paio di biglietti sul nazionale e, coincidenza, nel mio caso il codice sconto per Economy Classic una volta applicato riduce il prezzo a quello che avrei se scegliessi la tariffa Light.

Il codice non è applicabile direttamente alla Light.
 

totocrista

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4 Settembre 2012
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tps - Psa
Non è tanto se fosse spam o meno. Ma presentarsi con una mail con titolo "impredibile" fa ridere.
Questi scrivono mail senza manco rileggerle.
 

Discusfra

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15 Dicembre 2007
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BRU/BDS
Non è tanto se fosse spam o meno. Ma presentarsi con una mail con titolo "impredibile" fa ridere.
Questi scrivono mail senza manco rileggerle.
Infatti, era per l'errore che avevo postato il messaggio. Quando ci sono errori così evidenti sono generalmente spam. In questo caso credo sia piuttosto superficialità.
 
L

lamgio

Guest
Confermo che inserendo il codice sconto SPRING20, il costo viene ridotto del 20%. Light esclusa.
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Aeroporto, Umbria e Abruzzo chiedono incontro ad Alitalia: «Perugia e Pescara sono strategici»

Lettera dei presidenti delle rispettive Regioni al neo-amministratore delegato della compagnia: «Nostri scali complementari a quello di Roma Fiumicino»

«Pregiatissimo Cramer Ball, le scrivo con riguardo alle scelte commerciali che la società Alitalia intende attuare negli aeroporti di Pescara e Perugia». Inizia così la lettera di una pagina firmata martedì dal presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso che, insieme a quello dell’Umbria Catiuscia Marini, chiede al neo-amministratore delegato di Alitalia un incontro per evitare il taglio dei voli, come quelli su Perugia e Pescara, che la società giudica minori. Richiesta arrivata nel corso di una giornata, martedì, in cui quel che rimane del cda di Sase, orfano dell’ex presidente Mario Fagotti, ha fatto il punto sulla situazione dopo il doppio colpo assestato da Ryanair e Alitalia che vale qualcosa come 80 mila passeggeri in meno per lo scalo umbro. «Insieme a Catiuscia Marini – scrive D’Alfonso – chiedo la sua disponibilità a incontrarci per valutare un sistema di reciproche convenienze che porti a un aumento dei rispettivi volumi di traffico, con l’obbiettivo di migliorare e rafforzare il servizio del trasporto aereo, attraverso l’operosità di Alitalia nelle nostre infrastrutture aeroportuali».

La lettera Nella lettera D’Alfonso e Marini mettono sul piatto le ragioni dei rispettivi territori: «Gli aeroporti del Centro Italia – scrivono – sviluppano complessivamente un traffico di circa 40 milioni di passeggeri, concentrato per il 90 per cento sullo scalo di Roma Fiumicino. In questo contesto gli scali di Perugia e Pescara risultano complementari a quelli laziali, potendo ricoprire un ruolo strategico in ragione del sistema infrastrutturale del territorio del Centro Italia, caratterizzato dalla rete dei collegamenti viari e ferroviari sulla direttrice nord-sud e da una debole rete dei collegamenti trasversali est-ovest, dovuta alla presenza della dorsale appenninica, che rendono difficili gli spostamenti tra il versante adriatico e quello tirrenico». I due presidenti aggiungono che in questo contesto «coerentemente con le politiche strategiche europee e nazionali secondo le quali occorre incoraggiare l’attività degli scali minori per decongestionare i grandi scali, la presenza di Alitalia risulta fondamentale al perseguimento di questi risultati».

Mister Ball Tutti temi che verranno discussi quando il 48enne australiano, che ha nelle mani dal 7 marzo scorso la ‘cloche’ di Alitalia, deciderà di incontrare le Regioni. A lui, da oltre 20 anni nel settore ed esperto di ristrutturazioni di compagnie aeree, il presidente Luca Cordero di Montezemolo ha affidato una missione precisa: portare i conti di Alitalia in territorio positivo a partire dal 2017 dopo che il 2015 si è chiuso con un rosso di 200 milioni di euro. È in questo contesto, in un 2016 che dovrà essere segnato da una netta inversione per quanto riguarda i conti, che si inserisce la nuova rotta di Alitalia per quanto riguarda le rotte considerate minori.

http://www.umbria24.it/aeroporto-um...perugia-e-pescara-sono-strategici/394289.html
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Perugia-Roma, per mantenere rotta Alitalia chiede a soci Sase cifra monstre: 6 milioni di euro all’anno

È questo il «sostegno economico promozionale» voluto dalla società: scalo pronto a mettere sul piatto al massimo un milione. Ryanair-Alitalia, per aeroporto colpo da 80 mila passeggeri

Centesimo più centesimo meno, 171 euro e rotti a passeggero. Tanto dovrebbero versare nelle casse di Alitalia i soci di Sase, società che gestisce lo scalo «San Francesco», se volessero pagare quanto chiesto dalla compagnia nel corso della trattativa che sta andando avanti da tempo tra lo scalo e il colosso guidato da Luca Cordero di Montezemolo per il mantenimento della rotta Perugia-Roma-Perugia. Un passaggio decisivo del comunicato diramato da Sase venerdì dopo che la grana Alitalia era ormai diventata di dominio pubblico, è infatti quello in cui si fa riferimento a «una richiesta, insostenibile e ingiustificata, di sostegno economico promozionale del volo. Il cda di Sase, d’intesa con l’assessorato ai Trasporti della Regione e con gli stakeholder, ha avanzato proprie proposte per il supporto della rotta in linea con le normative vigenti sugli aiuti di stato e con le esigenze di tendenziale equilibrio economico della rotta stessa anche in considerazione della sua fase di start up». Tra i soci e gli addetti ai lavori nel corso della giornata nessuno proferisce ufficialmente parola.

Qualcuno parla Tutti si chiudono in un assoluto riserbo («ci è stata chiesta riservatezza, le trattative sono in corso» è la risposta che si ottiene più spesso), anche se alla fine qualcuno che conosce molto bene il dossier parla. Dal comunicato di Sase si capisce che la cifra chiesta da Alitalia è alta, ma non tanto alta quanto si potrebbe immaginare: per mantenere la rotta infatti la società pretende una cifra monstre, ovvero sei milioni di euro all’anno; così tanti zeri da far saltare il banco della trattativa. Ipotizzando lo stesso numero di passeggeri che hanno viaggiato lungo questa rotta nell’ultimo anno (benché funestato dall’incendio di Fiumicino che ha provocato disagi e tagli), ovvero 35 mila, si arriva alla stima fatta in apertura: i soci, in primis Sviluppumbria (ovvero la Regione) e Camera di commercio di Perugia, che da soli detengono circa il 70 per cento del pacchetto azionario di Sase, dovrebbero sborsare alla compagnia di Montezemolo 171 euro per ogni passeggero. «Non se ne parla» sibila un addetto ai lavori che rivela: «È stata fatta una controproposta, possiamo mettere sul piatto 900 mila euro, un milione al massimo. Vediamo che succede». Controproposta che prevede anche una rimodulazione dei voli, fino a qualche ora fa tre al giorno sette giorni su sette.

I numeri Tanto per dare un’idea, Sviluppumbria ogni anno garantisce in media allo scalo qualcosa come 600 mila euro, cifra lievitata l’anno scorso fino a 800 mila euro. Con uno sforzo, quest’anno, si potrebbe toccare quota un milione. Volendo seguire Alitalia lungo la rotta tracciata, Regione e Camera dovrebbero invece sborsare oltre 2 milioni di euro a testa ogni anno solo per mantenere la tratta su Roma. Cifre che fanno capire perché sono stati usati quei due aggettivi: «insostenibile e ingiustificata». Già perché riguardo al secondo un altro che il dossier lo conosce a menadito osserva che «non mi puoi chiedere 20 se il mio ritorno è uno». Il 2015 dello scalo si è chiuso con il record di passeggeri, in tutto 275 mila tra arrivi e partenze (+30 per cento rispetto al 2014), cifra che pare un miraggio per il 2016 visto il doppio colpo assestato da Ryanair (in questo caso il «sostegno» si aggira intorno a 1,5 milioni di euro) e Alitalia. Le quattro rotte sulle quali la compagnia irlandese non volerà più infatti (Cagliari, Barcellona, Brindisi e Dusseldorf) erano in grado di garantire allo scalo un flusso di 45 mila passeggeri circa. Sommati ai 35 mila del Perugia-Roma fanno 80 mila, quasi un terzo del traffico annuale. Mazzate delle quali, sospetta qualche socio, l’ormai ex presidente Mario Fagotti era a conoscenza da tempo: «Da qui – dice uno di loro – la decisione di dimettersi a meno di due mesi dalla scadenza naturale del mandato. Altrimenti perché se ne sarebbe andato?».

Lo scenario Da non dimenticare poi in tutto ciò un altro fattore fondamentale, come l’inserimento del San Francesco tra gli scali di interesse nazionale. Per rimanere classificato tale l’aeroporto si deve specializzare, deve avere una sua «riconoscibile vocazione funzionale al sistema all’interno del bacino di utenza» e, a breve, deve dimostrare di sapersi reggere economicamente e finanziariamente sulle proprie gambe. Quanto al raggiungimento del pareggio di bilancio entro il 2017, l’obiettivo secondo i soci può essere centrato nel 2016 dopo anni di bilancio in rosso: nel 2013 la situazione economica vedeva un segno negativo di 1,5 milioni di euro, nel 2014 di 1,1 milioni di euro e nel 2015 di 850 mila euro. Per fare gli utili però, come spiegano gli esperti, servono almeno 500 mila passeggeri all’anno, una cifra che al momento per il San Francesco (nel 2011 si assicurava che il traguardo sarebbe stato centrato nel 2014), pare un miraggio. Altro tassello decisivo, sul fronte degli investimenti, l’ingresso di uno o più soci privati: il bando, almeno secondo Sviluppumbria, dovrebbe arrivare in autunno.

Romizi
«Destano preoccupazione le notizie riportate in questi giorni dalla stampa del calo di interesse anche di Alitalia – scrive il sindaco di Perugia, Romizi, in una nota -, dopo il taglio dei voli annunciato da Ryanair. Lo scalo umbro è di strategica e fondamentale importanza per il turismo e l’economia tutta della città e dell’intera regione. E’ evidente che gli aeroporti, come quello di Sant’Egidio, necessitano di un modello di governance stabile e di un presidio strategico che non può prevedere lunghi momenti di discontinuità. Noi, per quel che ci compete, siamo pronti a fare la nostra parte, ed è necessario che tutti gli enti ed istituzioni coinvolti agiscano senza indugi e con le idee chiare per tutelare e rilanciare il ruolo dell’aeroporto perugino».

http://www.umbria24.it/perugia-roma-per-mantenere-rotta-alitalia-chiede-a-soci-sase-cifra-monstre-6-milioni-di-euro-allanno/394031.html
 

BrunoFLR

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Non hanno capito e non capiranno mai quanto costa far volare un aereo.
Ma se anche il TPL su gomma o rotaia su certe direttrici va in rosso senza contributi pubblici, cosa pretendono?
 

AZ209

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Londra.
ANCORA DISAGI DOVUTI AI COLLEGAMENTI AEREI. MOLTI EMIGRATI DOVRANNO RINUNCIARE A TORNARE IN SARDEGNA PER LE FESTIVITÀ DI PASQUA

Nei giorni scorsi, la notizia che la Sardegna non vedrà molti turisti per le vacanze di Pasqua, ma la situazione sembra critica anche per gli emigrati sardi che vorrebbero fare ritorno nella loro terra d’origine per le festività.
Chi, infatti, avrebbe voluto prenotare un volo con Alitalia si è trovato davanti ad una spiacevole sorpresa: tutto esaurito.

http://www.sardegnalive.net/it/news...ati-dovranno-rinunciare-a-tornare-in-sardegna
Metto altra carne al fuoco.. il commento del direttore dell'Unione Sarda [video]: https://www.facebook.com/anthony.muroni/videos/10207676776789754/
Come ampiamente previsto, i clamori da parte dei media sardi si sono rivelati fasulli. Il giochetto delle prenotazioni multiple continua imperterrito? Alquanto vergognoso.

Alitalia: “A Pasqua solo cinque voli completi da e per la Sardegna”

Ha retto il sistema di voli e posti aggiuntivi in continuità territoriale messo in campo da Alitalia per le festività Pasquali. Secondo i dati della compagnia da domenica 20 a sabato 26 marzo il coefficiente medio di riempimento dei voli da Roma e Milano per la Sardegna è stato del 90,3%, mentre dall’Isola verso gli scali di Roma e Milano il tasso medio è stato del 67,3%. Complessivamente solo cinque aerei sono partiti al completo nei collegamenti da e per l’Isola, a fronte di 59 voli che avevano fatto registrare il tutto esaurito nelle prenotazioni precedenti alle feste e che avevano innescato alcune polemiche. Il coefficiente di riempimento più alto nei voli in partenza è stato quello del Cagliari-Roma, pari al 76%, mentre quello più basso si è registrato sull’Alghero-Milano con il 44,5%. Oltre il 62% invece l’Alghero-Roma (62,8%) e il Cagliari-Milano (62,5%). Nel dettaglio, su 131 voli previsti in partenza dalla Penisola tra il 20 e il 26 marzo, 48 risultavano completi, ma in realtà solo tre voli sono partiti al completo. In particolare si tratta del Milano-Cagliari di lunedì 21, del Milano-Cagliari di mercoledì 23 e del Milano-Alghero di giovedì 24 marzo. Su 43 voli previsti lunedì 28 e martedì 29 marzo verso la Penisola 11 i voli risultavano completi, mentre solo due sono effettivamente partiti con tutti i posti occupati: il Cagliari-Roma di lunedì 28 e il Cagliari-Milano di martedì 29 (Ansa).
 

Paolì

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A proposito di Sardegna, si parla di possibili voli Alghero-Barcellona... ne sappiamo qualcosa?
 

Farfallina

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Come ampiamente previsto, i clamori da parte dei media sardi si sono rivelati fasulli. Il giochetto delle prenotazioni multiple continua imperterrito? Alquanto vergognoso.

Alitalia: “A Pasqua solo cinque voli completi da e per la Sardegna”

Ha retto il sistema di voli e posti aggiuntivi in continuità territoriale messo in campo da Alitalia per le festività Pasquali. Secondo i dati della compagnia da domenica 20 a sabato 26 marzo il coefficiente medio di riempimento dei voli da Roma e Milano per la Sardegna è stato del 90,3%, mentre dall’Isola verso gli scali di Roma e Milano il tasso medio è stato del 67,3%. Complessivamente solo cinque aerei sono partiti al completo nei collegamenti da e per l’Isola, a fronte di 59 voli che avevano fatto registrare il tutto esaurito nelle prenotazioni precedenti alle feste e che avevano innescato alcune polemiche. Il coefficiente di riempimento più alto nei voli in partenza è stato quello del Cagliari-Roma, pari al 76%, mentre quello più basso si è registrato sull’Alghero-Milano con il 44,5%. Oltre il 62% invece l’Alghero-Roma (62,8%) e il Cagliari-Milano (62,5%). Nel dettaglio, su 131 voli previsti in partenza dalla Penisola tra il 20 e il 26 marzo, 48 risultavano completi, ma in realtà solo tre voli sono partiti al completo. In particolare si tratta del Milano-Cagliari di lunedì 21, del Milano-Cagliari di mercoledì 23 e del Milano-Alghero di giovedì 24 marzo. Su 43 voli previsti lunedì 28 e martedì 29 marzo verso la Penisola 11 i voli risultavano completi, mentre solo due sono effettivamente partiti con tutti i posti occupati: il Cagliari-Roma di lunedì 28 e il Cagliari-Milano di martedì 29 (Ansa).
Andrebbe eliminata la possibilità di multi prenotazioni open, è ormai un malcostume.
 

MARCO.TO

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Volato il 19/03/16 TRN-FCO-MIA. Sul FCO-MIA in Y+ con moglie e figlie (di cui una è infant), poi fatto 1 upgrade in J con le miglia a bordo essendo io in CFP, ma, ovviamente è passata mia moglie (!!!) e impossibilitato a fare altre upgrade sia perché l'altra mia figlia, di 6 anni, aveva biglietto premio (dal momento che lei non fa miglia qualificanti solitamente prendo i biglietti premio per lei) e sia perché il volo era comunque, dopo i vari upgrade, pieno in J e con 2 soli posti vuoti in Y+ e pieno in Y. Servizio nella norma, ottimo il responsabile di cabina e una parte degli assistenti di volo, così così un paio di assistenti di volo (voglio essere diplomatico).
Ritorno il 26/03/16 in J per tutti e, fra l'altro, ho approfittato della nuova norma che non richiede più l'obbligo del posto a bordo con car seat per l'infant, per cui, dopo telefonata ricevuta da AZ lo scorso novembre 2015 ho evitato di portare il car seat (scomodissimo facendo scalo da TRN a FCO) e ho rinunciato al posto per l'infant. La J anche al ritorno era completamente piena in J, mentre al70% in Y+ e piena in Y.
Soddisfatto del personale di bordo nella sua totalità, efficiente e professionale.
Due piccole note di demerito per AZ (di una delle 2 non è colpevole in prima persona ...). Nonostante fosse stato richiesto e confermato fino al giorno prima da telefonata al call center, oltre che indicato sul biglietto, il Baby Meal non era stato previsto (in ogni caso, non essendo questo il primo volo con l'infant e sapendo l'esiguità del Baby Meal ci eravamo organizzati diversamente!).
Passeggino fra andata e ritorno arrivato danneggiato e con pezzi mancanti, fatto denuncia e già ricevuto pronta risposta da AZ per rimborso dei danni.
Ho pochissimo materiale fotografico per un TR e, oltre tutto, di scarsa qualità, ma, se interessa ho foto della cena in J del volo di ritorno.
 

MARCO.TO

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Adesso posto qualche foto.
Per quanto riguarda la Y+ purtroppo all'andata non ho fatto foto ... entrambi gli aeromobili erano tripli in nuova livrea e quindi con gli interni rifoderati (all'andata, se ben ricordo, EI-DBL, mentre al ritorno, con assoluta certezza, EI-DBK.
Non ho fatto foto ai pasti in Y+, ma confermo che ci sono alcune differenze rispetto a quanto dato in Y, non solo per le posate, ma anche sul cibo.
Ife ... da dimenticare ... in Y+ ad esempio una persona è dovuta passare dal suo posto a quello lasciato libero da mia moglie dopo upgrade in J perché il suo Ife si era bloccato e mai più ripartito ... per un volo di 11 ore mi sembra abbastanza grave ... penso che prima di cambiare le fodere avrei dato la precedenza all'Ife.
 

MARCO.TO

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Di seguito le foto ... non ho fotografato il menu e neppure la carta dei vini, che comunque ho qui con me, ma vi posso elencare cosa vedrete:
Aperitivo: Campari Spritz
Antipasto: Prosciutto di Parma all'agrume di Sicilia & sedano croccante
Primo Piatto: Calamarata di baccalà in leggera salsa di besciamella, olive verdi, capperi e pecorino stagionato
Secondo Piatto: Bocconcini di rana pescatrice in crosta di caffè servita con una salsa delicata, spinaci al burro, patate al rosmarino e pomodori arraganati.
Non ho preso l'insalata, ma, in compenso, ho preso la selezione di formaggi italiani servita con frutta fresca e crudités e, per concludere, tortino al cioccolato servito con salsa calda al cioccolato ...
Pur prediligendo il vino rosso e, conscio, da buon intenditore di vini, della non eccelsa carta dei vini ho accompagnato il tutto (avendo scelto prosciutto crudo e pesce) da un bianco e, precisamente, "Il Preliminare" IGT della Cantina del Notaio, mentre coi formaggi ho scelto un bicchiere di "Apianae", Moscato del Molise DOC Di Majo Norante, tenuto anche col tortino al cioccolato, per non mischiare troppe bevande, anche se, forse, sarebbe stato più indicato il"Semèle", Montefalco Sagrantino Passito DOCG - Signae Cesarini Sartori ...View attachment 8409View attachment 8410View attachment 8411View attachment 8412
 

Blos

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12 Luglio 2013
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Di seguito le foto ... non ho fotografato il menu e neppure la carta dei vini, che comunque ho qui con me, ma vi posso elencare cosa vedrete:
Aperitivo: Campari Spritz
Antipasto: Prosciutto di Parma all'agrume di Sicilia & sedano croccante
Primo Piatto: Calamarata di baccalà in leggera salsa di besciamella, olive verdi, capperi e pecorino stagionato
Secondo Piatto: Bocconcini di rana pescatrice in crosta di caffè servita con una salsa delicata, spinaci al burro, patate al rosmarino e pomodori arraganati.
Non ho preso l'insalata, ma, in compenso, ho preso la selezione di formaggi italiani servita con frutta fresca e crudités e, per concludere, tortino al cioccolato servito con salsa calda al cioccolato ...
Pur prediligendo il vino rosso e, conscio, da buon intenditore di vini, della non eccelsa carta dei vini ho accompagnato il tutto (avendo scelto prosciutto crudo e pesce) da un bianco e, precisamente, "Il Preliminare" IGT della Cantina del Notaio, mentre coi formaggi ho scelto un bicchiere di "Apianae", Moscato del Molise DOC Di Majo Norante, tenuto anche col tortino al cioccolato, per non mischiare troppe bevande, anche se, forse, sarebbe stato più indicato il"Semèle", Montefalco Sagrantino Passito DOCG - Signae Cesarini Sartori ...View attachment 8409View attachment 8410View attachment 8411View attachment 8412
Tutto buono?
 
Stato
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