Genova - Tutte le strade portano a Roma. Sarà anche vero, ma se si vuole raggiungere la Capitale da Genova in poche ore, meglio prepararsi a un salasso economico. Sino a 400 euro di spesa per la sola andata. Per il popolo dei viaggiatori in aereo sulla rotta Colombo-Fiumicino (o Ciampino) l’ultimo anno è stato uno stillicidio di brutte notizie: prima la fine del collegamento offerto da Ryanair per Ciampino e durato solo pochi mesi (per il riempimento medio inferiore alle attese degli irlandesi), poi la crisi che ha travolto Blue Panorama, finita l’ottobre scorso in concordato preventivo. Infine, le difficoltà dei conti di Alitalia, rimasta unico operatore su Genova a offrire il collegamento più richiesto.
L’ex compagnia di bandiera ha tagliato frequenze dei voli durante la settimana e modulato i prezzi in maniera da renderli poco digeribili anche alla platea dei viaggiatori “business”. «La situazione dei voli e dei costi per raggiungere Roma in aereo da Genova è diventata insostenibile - ha scritto al SecoloXIX nei giorni scorsi un dirigente di Fincantieri - Sabato sera il solo volo di rientro da Roma costava oltre 350 euro, oggi (martedì, ndr) dopo il volo delle 12 e 15 si passa alle 19 e 40! La competitività delle imprese e dei professionisti ne risente moltissimo». Al di là del singolo caso, Il SecoloXIX ha verificato (tramite il sito di Alitalia e siti di comparazione prezzi come Skyscanner ) come i prezzi per la singola tratta Genova-Roma o Roma-Genova, raramente scendano sotto ai cento euro.
I posti in “offerta” (in genere al prezzo di 73 euro) non sono molti e si esauriscono presto. Spendere meno è un’impresa, tanto che secondo la ricerca del motore Skyscanner lo scorso mese «il prezzo più basso» selezionato dagli utenti sulla tratta è stato proprio 73 euro. Per chi non ha l’occasione di programmare un viaggio con un buon anticipo, quindi, l’alternativa è aprire il portafogli.
Come si è arrivati a questa situazione che, di fatto, “allontana” Genova dal centro del Paese? Secondo Paolo Sirigu, direttore generale dello scalo sestrese, si è trattato di una combinazione di fattori: «Da un lato, Alitalia si è trovata in un regime di monopolio, con la concorrenza del treno che, a differenza di quanto avviene a Milano, a Genova non è competitiva in termini di tempo. Dall’altro la stessa compagnia ha esigenze di riduzione dei costi e ha preferito cancellare alcuni voli per riempirli di più». Così facendo però i posti in offerta si riducono prima. E la spesa media aumenta.