Thread Alitalia da dicembre 2014


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TW 843

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6 Novembre 2005
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per gli amanti:

Fino a gennaio potete degustare a bordo della classe Maginifica un vino di eccellenza della Regione Toscana, il Montornello delle Tenute di Bibbiano Chianti Classico DOGC. Di colore rosso rubino intenso ha note di frutta rossa e sensazioni speziate che ricordano il tabacco, i profumi di sottobosco ed il cacao. Buon volo e buona degustazione!

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Siamo ancora lontani.
 

kenyaprince

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20 Giugno 2008
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per gli amanti:

Fino a gennaio potete degustare a bordo della classe Maginifica un vino di eccellenza della Regione Toscana, il Montornello delle Tenute di Bibbiano Chianti Classico DOGC. Di colore rosso rubino intenso ha note di frutta rossa e sensazioni speziate che ricordano il tabacco, i profumi di sottobosco ed il cacao. Buon volo e buona degustazione!

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Siamo ancora lontani.[/QUOTE]


Tony così giusto per "giocare" spara 2 nomi per ogni categoria che secondo te dovrebbero essere a bordo (bianchi e rossi)
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Trasporti, Deiana: “La continuità aerea funziona, per le feste 60 voli in più”

“La continuità territoriale per Roma e Milano funziona. Puntare la lente su uno dei periodi dell’anno con il bollino nero in cui si registrano i livelli di traffico più elevati, come appunto quello natalizio, mi dà l’occasione per dimostrare l’efficienza di tutta la macchina. Una analisi attenta del piano voli Alitalia dal 5 dicembre al 7 gennaio sulle tratte Cagliari-Linate e Alghero-Linate andata e ritorno, dimostra che in questo periodo sono stati inseriti 60 voli in più con un totale di 8.676 posti offerti e numerosi upgrade con aerei più grandi, ovvero è stato previsto un importante incremento”, lo dice l’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana. “Il fatto poi che tali posti siano stati tutti venduti è solo un buon segnale che conferma una volta ancora come la soluzione della continuità aerea sia più che adeguata. Tuttavia, nel momento in cui si dovesse segnalare un ulteriore surplus di richiesta – aggiunge Deiana – la compagnia Alitalia è tenuta ad aggiungere altri posti e così farà”.

Una lettura ancor più specifica porta a dire che sulla Linate-Alghero si sono verificati incrementi della capacità minima giornaliera pari anche al 134%, come il 20, 23 e 24 dicembre con la disponibilità di 199 posti in più al giorno sui 148 previsti. Sulla stessa tratta abbiamo inoltre avuto aumenti dal 98 al 113% nei giorni 5, 6, 8, 18, 19, 21, 22, 28 e 29 dicembre, nonché dal 5 al 7 gennaio. Riguardo alla Linate-Cagliari, sempre tra il 5 dicembre e il 7 gennaio, gli aumenti della disponibilità di posti variano dal 25 al 58% e interessano 15 giorni sui 34 del periodo. Si arriva ai 310 posti in più del 19 dicembre, sui 573 minimi previsti, e non si scende mai sotto i 145 posti aggiuntivi pari al 25%. “Questi correttivi sono stati adottati in corso d’opera, nel momento in cui lo si riteneva necessario. Pertanto anche stavolta i sardi e non, che vorranno prenotare all’ultimo momento sotto il periodo natalizio lo potranno fare. L’unico consiglio che mi sento di dare banalmente è, come capita per ogni destinazione del globo durante i giorni caldi delle feste, che è bene quando possibile programmare i propri spostamenti con qualche giorno di anticipo. Perché, altrettanto banalmente, visti i già cospicui incrementi messi in atto, la disponibilità di posti da e per la Sardegna non potrà essere infinita”.

http://www.sardiniapost.it/economia/trasporti-deiana-continuita-aerea-funziona-per-feste-60-voli-in/


Per una volta mi sembrano parole sagge!
 
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TW 843

Senior Member
6 Novembre 2005
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Azionista LibertyLines
L’unico consiglio che mi sento di dare banalmente è, come capita per ogni destinazione del globo durante i giorni caldi delle feste, che è bene quando possibile programmare i propri spostamenti con qualche giorno di anticipo. Perché, altrettanto banalmente, visti i già cospicui incrementi messi in atto, la disponibilità di posti da e per la Sardegna non potrà essere infinita
Banale ma vero.
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
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per gli amanti:

Fino a gennaio potete degustare a bordo della classe Maginifica un vino di eccellenza della Regione Toscana, il Montornello delle Tenute di Bibbiano Chianti Classico DOGC. Di colore rosso rubino intenso ha note di frutta rossa e sensazioni speziate che ricordano il tabacco, i profumi di sottobosco ed il cacao. Buon volo e buona degustazione!
Tony così giusto per "giocare" spara 2 nomi per ogni categoria che secondo te dovrebbero essere a bordo (bianchi e rossi)
Però i vini proposti da AZ e per es. da EK hanno prezzi al pubblico molto simili (intorno ai 10 euro a bottiglia), mentre quelli suggeriti da TW sono di alcune decine di euro.
Evidentemente è la scelta di AZ non buona, non l'investimento.
 

zeppelin999

Utente Registrato
23 Marzo 2007
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.
Non è un articolo significativo, ma posto lo stesso l'intervista di Hogan a Repubblica:

Hogan: "Linate e Malpensa potenziati. Nella mia Alitalia alta qualità e più voli"
Il numero uno di Etihad: "Noi siamo abituati ad assumere, non a licenziare. Finora è stato necessario. L'obiettivo è raggiungere gli standard qualitativi di Etihad, i più alti nel mondo. La squadra è ottima. E il nervosismo tra i concorrenti è dovuto a questo"

ROMA. "Quando giochi a rugby sai che prima di entrare in campo devi prepararti al meglio, se vuoi vincere la partita". James Hogan, numero uno di Etihad, australiano doc, ex "avanti" sui campi di palla ovale, l'uomo che ha deciso di puntare su Alitalia, spiega perché si sia lanciato nella pericolosa mischia di una linea aerea quasi fallita, superando difficoltà che parevano insormontabili.

In una intervista esclusiva il manager parla dell'investimento in Alitalia. È appena tornato trafelato da Fiumicino in una giornata segnata dal solito caos del traffico di Roma, città che nonostante tutto Hogan definisce "straordinaria".

Allora mister Hogan, perché Alitalia? Ma chi ve lo ha fatto fare?
"Ce lo ha fatto fare la certezza di poter mettere in pratica il nostro gioco in maniera pulita, sapendo che i risultati arrivano quando sei preparato e messo nella condizione di potertela giocare. Abbiamo avuto una prima partita, per chiudere l'accordo: è durata dodici mesi di trattative a volte molto aspre. E abbiamo messo in fila tutti i nodi che avremmo incontrato e abbiamo cercato di affrontarli al meglio. Per vincere questa sfida avevamo bisogno di essere preparati e motivati. E noi lo siamo. It's business. Lei sa che da ex giocatore di rugby non entro sul campo di gioco tanto per partecipare. No, perché se gioco lo faccio per vincere. Ma in questo caso se ce l'abbiamo fatta è stato grazie all'impegno e alla responsabilità di tutti, comprese la nostre controparti: il governo Renzi, il ministro dei Trasporti, le banche, i sindacati lo hanno compreso e va dato loro atto".

Quali problemi ha affrontato sul suo percorso italiano?

"Nonostante tutti i suoi punti di forza, la vecchia compagnia non era profittevole. Cioè nelle condizioni in cui l'abbiamo trovata non sarebbe mai stata in grado di rialzarsi, di diventare una realtà capace di competere con le grandi. Il problema principale è stato quindi quello di creare le condizioni affinché il rilancio potesse avere una concreta possibilità di successo".

Quindi lei crede che oggi Alitalia possa sfidare a viso aperto gli altri big dei cieli?

"L'Italia merita un vettore capace di portare in giro per il mondo l'immagine che si è conquistata. Oggi per fortuna ci sono le condizioni per dire che Alitalia può essere questo vettore, che ce la può fare, grazie a un eccellente management team guidato da Silvano Cassano e con un cda di grande qualità. E forse qualche nervosismo che vedo circolare in Europa è proprio dovuto a questo".

Detta così sembra una partita semplice da giocare. Anzi, in Italia molti già pensano che la questione Alitalia sia praticamente archiviata.
"No assolutamente. Per questo sono previsti tre anni per arrivare ad un bilancio in positivo. E anche le quotazioni del petrolio possono aiutare ma non sono decisive oggi. Il primo passo era quello di mettere Alitalia nelle migliori condizioni per proseguire il suo cammino e questo è stato fatto. Il lavoro per Alitalia sarà duro e occorre restare coi piedi per terra".

E degli esuberi cosa dice?
"Noi siamo abituati ad assumere, non a licenziare, e non è mai piacevole veder mandare a casa dei dipendenti, ma siamo stati costretti a chiedere un ridimensionamento per Alitalia perché altrimenti in pochi mesi vi sarebbe stata una nuova crisi, con conseguenze occupazionali peggiori. Ora starà ad Alitalia giocare la sua partita, sapendo che il suo piano industriale potrà aver successo solo a determinate condizioni e la dimensione corretta è una di quelle cruciali".

Che ruolo ha Alitalia nella strategia di Etihad?
"Intanto Etihad ha una strategia unica, differente rispetto a tutti i suoi concorrenti. Abbiamo una crescita organica, lavoriamo molto col code sharing e investiamo anche in altre compagnie aeree. Operiamo in 105 città del mondo con oltre 100 aerei e abbiamo accordi con 47 vettori in sei continenti. In Europa siamo azionisti di minoranza di due importanti vettori: Air Berlin e Air Serbia e stiamo per finalizzare i nostri investimenti in Darwin e in Alitalia. Quando abbiamo guardato all'Italia abbiamo preso in considerazione prima di tutto i suoi punti di forza, il suo mercato, il terzo in Europa. Con Alitalia viaggiamo da Roma e Milano verso Abu Dhabi e lo faremo anche da Venezia, Bologna e Catania in direzione di un network molto ampio che si estende principalmente a Est dove l'economia si espande. Alitalia dal canto suo ha una forte presenza in Sud America così come Sky Team è solida nel Nord America".

Ci saranno ricadute positive per il sistema Italia?

"Per gli italiani è fondamentale avere una compagnia nazionale di qualità, che funzioni e di cui essere fieri. L'ultima parola l'avranno i clienti, che noi in Etihad preferiamo chiamare ospiti, ma sono certo che Alitalia riuscirà a essere competitiva, partendo dalla qualità del servizio. Tutto quello che oggi viene messo in pratica sui voli Alitalia dal 1 gennaio sarà via via elevato agli standard qualitativi di Etihad, i più alti nel mondo. Vi saranno poi benefici di sistema. Penso al Nord Italia, dove con Alitalia lavoreremo per sviluppare le attività negli scali di Malpensa e di Linate, e più in generale ad un aumento dei flussi turistici dalle economie emergenti, basti pensare ai 40 milioni di indiani che viaggiano regolarmente".

Se questo progetto avrà successo ci saranno delle ripercussioni positive anche sul fronte del lavoro? Lei crede che si tornerà ad assumere dipendenti?
"Sì, con una Alitalia riposizionata, ristrutturata e con un marchio competitivo a livello globale. Vorrei anche ricordare che in queste ultime settimane Etihad ha assunto 70 piloti e 100 tecnici italiani".

Cosa pensa della crisi che sta colpendo le grandi dei cieli europei schiacciate tra low cost e le tre big del Golfo ovvero voi, Emirates e Qatar?
"Penso che non vi sia sufficiente consapevolezza del fatto che il trasporto aereo è ormai un business globale. Ma ci tengo a precisare che rispetto alle altre compagnie del Golfo, Etihad si distingue perché in Europa ha investito e ha permesso di salvare decine di migliaia di posti di lavoro, diretti e nell'indotto".

In Europa Lufthansa vi sta facendo una guerra senza quartiere.
"Le compagnie europee come Lufthansa, nate nel dopoguerra, oggi si lamentano dell'ingresso di nuovi competitor. Queste stesse compagnie ieri erano delle aziende di Stato che hanno usufruito di sovvenzioni ed ereditato infrastrutture. Lufthansa, in particolare, prima o poi dovrà sottoporsi ad un percorso di dura ristrutturazione come hanno fatto Iag e Alitalia nei mesi scorsi. Noi invece siamo partiti da zero 11 anni fa, abbiamo ricevuto un capitale di avvio ma poi abbiamo dovuto contare solo sulle nostre forze, costruendo un forte marchio e assumendo migliaia di persone".

Sta pensando di fare ancora shopping di compagnie? Air France, ad esempio, vola in cieli turbolenti...
"No, assolutamente. In questo momento ci basta quel che abbiamo messo in cantiere con Alitalia che sono certo diventerà una storia di successo".

Un'ultima domanda: siete pronti a impegnarvi nella sponsorizzazione di eventi culturali e sportivi?

"Sì. Dove operiamo abbiamo sempre investito. Anche in Italia, come nel resto del mondo siamo pronti a sostenere cultura, sport ed eventi popolari. Il primo esempio è l'Expo di Milano dove insieme ad Alitalia avremo una importante partecipazione e che sosteniamo con un programma di comunicazione sui nostri voli".

http://www.repubblica.it/economia/2...mia_alitalia_alta_qualit_e_pi_voli-103179321/
Beh secondo me è interessante, e anche da un punto di vista "storico": è la prima intervista del "vampiro"
 
G

Giorgio.

Guest
Data: 19/12/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero

Alitalia, in 6 anni bruciati 1,9 miliardi. L’avventura italiana chiude con un rosso di 228 milioni nel 2014

ROMA Si chiude l’era tutta italiana di Alitalia. Da oggi iniziano gli adempimenti per l’arrivo di Etihad che si concretizzerà entro lunedì 22 in modo da far decollare la nuova compagnia presieduta da Luca di Montezemolo e guidata da Silvano Cassano dall’1 gennaio. L’ingresso del partner di Abu Dhabi avviene sulla base della chiusura dei conti dell’attuale compagnia. Ieri il consiglio presieduto da Roberto Colaninno, rimasto aperto dal giorno prima, ha finalmente fatto quadrare i numeri relativi alle valutazioni delle attività che verranno conferite nella nuova Alitalia Sai che sarà controllata al 51% dalla Midco, società cuscinetto posseduta dall’attuale compagnia. E i numeri sono stati fatti girare sulla base di una previsione di bilancio 2014: il rosso si attesta a 228 milioni, meno delle previsioni e soprattutto in miglioramento rispetto alla perdita di 295 milioni registrata nell’esercizio 2013. Il deficit di quest’anno porta a 1.939 milioni il passivo dell’esperienza dei sei anni della gestione dei «patrioti», secondo la definizione di Silvio Berlusconi. Tornando al consuntivo visionato dal board, la perdita è scesa in conseguenza della diminuzione dei costi: 2.950 milioni contro i 3.198 del 2013. Purtroppo la nota negativa arriva dai ricavi: 3.227 milioni, in calo rispetto ai 3.442 dell’anno prima. In netto miglioramento l’ebitda: il rosso si dimezza a 31 milioni (era di 66). Tirando le somme, Gabriele Del Torchio lascia la guida dopo 20 mesi riducendo le passività. IN CAI LITI PER 105 MILIONI Su queste cifre partirà stamane a Milano il riassetto. Presso lo studio del notaio Marchetti sono fissate le assemblee di Alitalia Sai e di Midco: l’assise della newco delibererà l’aumento di capitale da 790,5 milioni, in modo che lunedì 22 si possa svolgere il closing con i conferimenti. Per definire i valori delle attività (flotta, dipendenti, marchio, rapporti commerciali) il cda è rimasto aperto due giorni. I consulenti Enrico Laghi, Gabriele Villa e l’asseveratore Maurizio Dallocchio hanno dovuto rifare più volte i conti sul presupposto che l’investimento di Etihad sia fisso (387,5 milioni) in cambio del 49%. Fino all’ultimo invece, le perizie sugli asset davano valori molto più alti (fino a 480 milioni): alla fine si è riusciti a far quadrare i conti attorno a 403 milioni, corrispondenti al 51% del capitale che sarà oggetto di conferimento in sede di aumento della Midco. Quest’ultima è la scatola intermedia voluta da Poste per versare i suoi 75 milioni che non voleva si confondessero con la gestione pregressa. Trasferite le attività operative alla Sai, alla vecchia Alitalia (holdco) presieduta sempre da Montezemolo resta il contenzioso per un valore di 105 milioni e la partecipazione in Midco. Dei 105 milioni rappresentati dalle cause in essere, 55 sono il valore della partecipazione detenuta nella società AirOne contenente le liti fiscali con l’ex patron Carlo Toto. Lunedì ci sarà la chiusura del cerchio. Si darà attuazione alla montagna di accordi (transaction implementation agreement, come li ha battezzati lo studio Dla Piper per conto di Etihad). Data la complessità delle carte da firmare, non si esclude che l’intera operazione possa concludersi martedì 23. Comunque, l’efficacia dei conferimenti e di tutti gli altri adempimenti è rinviata alla mezzanotte del 31 dicembre. Alla mezzanotte di Capodanno prenderà il volo la nuova compagnia: va detto che si tratta di un passaggio di consegne meramente burocratico-amministrativo visto che ci saranno in volo tanti aeromobili.
 

Greco

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8 Marzo 2010
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In Europa Lufthansa vi sta facendo una guerra senza quartiere.
...Noi invece siamo partiti da zero 11 anni fa, abbiamo ricevuto un capitale di avvio ma poi abbiamo dovuto contare solo sulle nostre forze...

Questo è falso James, e lo sai benissimo
 

Efato

Utente Registrato
2 Agosto 2013
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In Europa Lufthansa vi sta facendo una guerra senza quartiere.
...Noi invece siamo partiti da zero 11 anni fa, abbiamo ricevuto un capitale di avvio ma poi abbiamo dovuto contare solo sulle nostre forze...

Questo è falso James, e lo sai benissimo
Illuminaci, ti prego
 

Efato

Utente Registrato
2 Agosto 2013
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Ci sono le prove online (screenshots di ppt della ex Booz&Co) che EY goda di un finanziamento di 3 miliardi di $, erogato dall'emiro a costo 0. Cercatele
Se anche fosse vero, un niente paragonato a quello che hanno ricevuto negli anni Lufthansa, Alitalia, Olympic, Qantas, Iberia, Swiss (Swissair), Air France, SAS, TAP, to name a few...

E poi, vogliamo parlare del valore/impatto del Chapter 11 per le compagnie aeree Americane?

Siamo seri, please
 

Greco

Socio AIAC 2025
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8 Marzo 2010
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Se anche fosse vero, un niente paragonato a quello che hanno ricevuto negli anni Lufthansa, Alitalia, Olympic, Qantas, Iberia, Swiss (Swissair), Air France, SAS, TAP, to name a few...

E poi, vogliamo parlare del valore/impatto del Chapter 11 per le compagnie aeree Americane?

Siamo seri, please
Quello che ti pare, ma Hogan ha sempre dichiarato che non godevano di nessun tipo di sussidio. A casa mia 3 miliardi di $ a interessi zero sono un sussidio.
 

Dr Gio

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Efato, please non facciamo campanilismi, per poi buttarla in caciara (della serie "niente confrontato con gli altri..." in modo generico).

A mio parere, Greco ha sottolineato un fatto azzeccato, che la dichiarazione di Hogan sembra un po' dubbia come il paladino del libero mercato. Hogan e' un manager eccellente, ma converrai con me che dire che non hanno ricevuto nessun aiuto nello start-up di EY e hanno fatto tutto da soli sembra un po' una balla. Che poi lo facciano tutti, e' un altro discorso.
 

Efato

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2 Agosto 2013
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Guarda, che ti devo dire. Io i documenti che cita Greco li consco molto bene.

Adesso, per esempio, prendiamo la nuova alitalia. Secondo te, il capitale che i soci stanno mettendo (1.2 miliardi di euro), e' un sussidio?
 

AirTree

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3 Novembre 2010
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Oggi ho volato con AZ..
A voi e mai capitato che l'aereo programmato era un A321, e alla fine mi sono trovato il A319. Non so come mai di questo cambio
 
Stato
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