nofly
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c'è correlazione tra questi ritardi e il fatto che la FCO-AUH viene operata da 777?Linate...
Comunque la 604 MXP JFK arriverà con 5 ore di ritardo, e la 609 a FCO domani con 4.
I-UDNE
c'è correlazione tra questi ritardi e il fatto che la FCO-AUH viene operata da 777?Linate...
Comunque la 604 MXP JFK arriverà con 5 ore di ritardo, e la 609 a FCO domani con 4.
I-UDNE
Le vere minime del 320 e del 330 in CAT3B sono NO/75 ovvero no Decision Height, no visual reference(nemmeno una luce richiesta) e 75 mt di RVR.solitamente se non sono previsti miglioramenti della visbilità si procede dopo valutazioni attente di tutti i fattori verso l'alternato onde evitare innanzitutto di consumare inutilmente carburante in holding ed evitare che anche all'alternato stesso si possano creare situazioni che rendano difficoltoso l'avvicinamento e l'atterraggio.
il 330 suppongo abbia stessi minimi del 320. in cat 3b 20/100 20 piedi di decision height e 100 mt di RVR (visibilità in pista)
la possibilità di effettuare un low visibility approach è chiaramente subordinata ad una serie di circostanze tra cui l'avvenuto addestramento dell'equipaggio di condotta,l'efficienza dei sistemi dell'aeromobile e la disponibilità degli impianti a terra.
oppure farsi trovare dai pompieri e dalle ambulanze se qualcosa va stortoParticolare neanche tanto trascurabile, vero?
vorrei solo rammentarti che i "falliti" non erano quelli di AF ma altri cavalieri del lavoro.Tipo venderla ad AF risparmiando un bel po' di soldini degli italiani, ma cosa urlavano? "Meglio falliti che con i banditi?" Silvio ha avuto gioco facile per sfruttare l'operazione a fini elettorali.
777 sostituisce 330 per mancanza a/mc'è correlazione tra questi ritardi e il fatto che la FCO-AUH viene operata da 777?
DusCgn, le sottolineature sono le tue?Alitalia, Ragnetti: «Niente salvataggio di Stato»
L'ad della compagnia: «Punteremo su tratte meno frequentate».
Alitalia «non è sull'orlo del baratro». A dirlo è Andrea Ragnetti, amministratore delegato e direttore generale di Alitalia.
«È nata sottocapitalizzata e ha una liquidità un po' tirata. Ma sta molto meglio di quattro anni fa. È sana, ha investito sul prodotto e non ha distrutto, anzi, ha creato posti di lavoro», quindi un salvataggio dello Stato «non serve»,
Forse intendevi i "banditi"vorrei solo rammentarti che i "falliti" non erano quelli di AF ma altri cavalieri del lavoro.
la gran parte dei naviganti tifava per i francesi.
Dobbiamo credere a quello che dice un azionista o a quello che scrivono i giornali?Carbonelli: «Su Alitalia c'è un gioco allo sfascio»
L'azionista: «La compagnia è un gioiello. Credo nell'investimento».
Cosimo Carbonelli, socio del 5% di Alitalia, con una quota del 5% pagata 38 milioni di euro, ha commentato i dati che hanno messo in luce la crisi della compagnia. «Alitalia è un gioiello, è stata completamente risanata dal punto di vista industriale e il 12 gennaio, quando i soci saranno liberi di vendere, non ci saranno cambiamenti nella compagine azionaria».
L'imprenditore ha sottolineato di aver creduto all'epoca dell'investimento e di continuare a crederci anche adesso, «nonostante ci sia chi, per motivi politici o per svilirne il prezzo, gioca allo sfascio».
«AZIENDA RISANATA». A pochi giorni dalla scadenza del vincolo di lockup, che permette ai soci che nel 2008 parteciparono all'operazione di salvataggio guidata da Roberto Colaninno di vendere le loro partecipazioni, Carbonelli (a capo della holding familiare che controlla tra l'altro il marchio Kisené) ha difeso il vettore aereo che secondo alcune ricostruzioni giornalistiche sarebbe in serie difficoltà: «È un'azienda», ha spiegato, «risanata sotto il profilo industriale, che ha raggiunto altissimi livelli di puntualità, con un grado di information technology di alta efficienza. Insomma, è un gioiello, ma c'è chi ha interesse a metterla in cattiva luce per svilire il prezzo e farla acquistare a condizioni non congrue, oppure per un interesse politico perché l'operazione è legata al governo Berlusconi».
«LESI GLI INTERESSI DEGLI ITALIANI». In ogni caso, ha proseguito l'imprenditore, «si tratta di qualcosa che va a ledere gli interessi degli italiani e degli investitori, che hanno la corte da parte delle banche d'affari per fusioni e accorpamenti».
«Ma non è detto», ha continuato, «che debba essere Alitalia ad essere accorpata, potrebbe anche accadere il contrario. Il 12 gennaio, comunque, non ci saranno grandi cambiamenti, perché ci può essere chi in questo momento non ha la serenità di portare avanti l'avventura, ma non credo ci sarà un esodo: non mi aspetto grandi novità anche perché non mi risultano dialoghi intrapresi».
«RICAPITALIZZAZIONE PER CRESCERE SUL MERCATO». Carbonelli, insomma, ha deciso di mantenere con convinzione il proprio investimento, e ha sottolineato anche che «un'eventuale ricapitalizzazione, realizzata per crescere sul mercato, non deve essere vista come uno spauracchio. Bisogna cercare», ha concluso, «di acquisire fette di mercato: ci sono molte direttrici lungo le quali si può crescere e con questo amministratore è possibile, perché è un uomo di marketing».
Sabato, 22 Dicembre 2012
http://www.lettera43.it/economia/az...alia-c-e-un-gioco-allo-sfascio_4367577500.htm
Per me nessuno dei due uno (Repubblica) troppo pessimista anche per interessi politici elettorali l'altro (l'azionista) troppo ottimista che mi sembra non si sia minimamente reso conto qual'è la reale situazione attuale. Come sempre la verità sta nel mezzo.Dobbiamo credere a quello che dice un azionista o a quello che scrivono i giornali?
Grazie...No, è solo tappato con nastro nero e del materiale coprente bianco. Sono tutti interi![]()
In fondo ha investito solo 38'000'000!Per me nessuno dei due uno (Repubblica) troppo pessimista anche per interessi politici elettorali l'altro (l'azionista) troppo ottimista che mi sembra non si sia minimamente reso conto qual'è la reale situazione attuale. Come sempre la verità sta nel mezzo.
Cesare non credo che un imprenditore che investe 30 milioni di € non si rende conto come dici tu della situazione anzi essendo all'interno può giudicare le cose con più dati alla mano, che poi si possa essere ottimisti o meno questo è un altro paio di maniche...Per me nessuno dei due uno (Repubblica) troppo pessimista anche per interessi politici elettorali l'altro (l'azionista) troppo ottimista che mi sembra non si sia minimamente reso conto qual'è la reale situazione attuale. Come sempre la verità sta nel mezzo.