Alitalia, si spacca il fronte del no:
«Sciopero di 24 ore dalle 18 di lunedì»
Assemblea a Fiumicino, ritardi e voli cancellati anche a Linate e Malpensa. Appello dei sindacati: «Dobbiamo restare uniti»
ROMA - Il fonte del no si è diviso ma alla fine i dipendenti dell'Alitalia riuniti a Fiumicino hanno approvato una mozione che propone uno sciopero di 24 ore a partire dalle 18 di lunedì, non appoggiato dalle 5 sigle sindacali Anpac, Up, Sdl, Avia e Anpav. La decisione è stata presa da un'assemblea indetta dal comitato di lotta autoproclamato di circa 200 persone, di cui 130 hanno votato a favore, composta prevalentemente di assistenti di volo. Lo riferisce il coordinatore dell'Sdl Paolo Maras che si è speso «in prima persona e purtroppo inutilmente» contro questa forma di protesta.
LA ROTTURA - Le cinque sigle che rappresentano piloti, assistenti di volo e personale di terra di Alitalia non avevano appoggiato la mozione votata all'unanimità dall'assemblea riunita a Fiumicino, che chiedeva il blocco totale immediato del trasporto aereo. Il presidente dell'Anpac Fabio Berti e il segretario nazionale Sdl Andrea Cavola hanno fatto appello all'unità. «Abbiamo un obiettivo che è identico - ha spiegato Berti -. La lotta non finisce oggi perché con un'azione traumatica avremmo una precettazione dopo 20 minuti. Non ci deve essere spaccatura, c'è una strada precisa, dovete avere fiducia». Pesanti le ripercussioni per chi vola, con molti voli in ritardo anche di tre ore e una dozzina di collegamenti cancellati. Gli "oltranzisti" hanno organizzato un sit-in bloccando per alcune ore l'ingresso al centro equipaggi.
SIT-IN AL CENTRO EQUIPAGGI - Il blocco del trasporto era stato proposto dal «comitato di lotta», cui l'assemblea ha dato mandato di indire lo sciopero immediato di tutto il personale. Fabio Frati della Cub Trasporti ha spiegato che il comitato si è costituito spontaneamente per indire le assemblee in modo che nessuna sigla sindacale possa mettere il cappello sulle iniziative. Cavola (Sdl) ha detto che l'assemblea dei dipendenti Alitalia «continua ad oltranza», mentre il piazzale del varco equipaggi si divide tra i «fedeli» di Anpac, Avia, Up e Sdl, e il gruppo del «comitato di lotta» che ha bloccato con un sit-in l'ingresso al centro equipaggi per alcune ore, fin verso le 16.20, impedendo l'accesso a piloti e hostess di altre compagnie aeree, anche straniere, costretti a raggiungere un ingresso secondario dell'aeroscalo. Davanti al varco è rimasto un presidio che andrà avanti a oltranza. I sindacati negano però che ci sia una spaccatura. «Il fronte del no non si è spaccato, piuttosto esistono fronti di lotta diversi» dice Berti. E Cavola: «La nostra risposta è decisa, molto dura e determinata ma nel rispetto della legge e nella volontà dei lavoratori. Credo che Alitalia sarà destinata a non volare per molto tempo se si continua con la irragionevolezza della Cai».
CONVOCAZIONE - Il presidente della Commissione di garanzia sullo sciopero nei sevizi pubblici, Antonio Martone, incontrerà i sindacati autonomi giovedì alle 10 in merito allo sciopero di due settimane annunciato domenica. «Il presidente della Commissione ha rivolto un forte invito a soprassedere da ulteriori iniziative in violazione delle regole vigenti che possano recare grave pregiudizio al diritto alla mobilità garantito ai cittadini dalla Carta costituzionale» si legge in una nota.
«BATTAGLIA VA AVANTI» - L'assemblea era cominciata intorno alle 10.30. Circa 600 i partecipanti, tra cui un gruppo numeroso di operai di AZ Airport, riuniti sotto lo striscione «Alitalia. No a privatizzazione e precarietà. Nazionalizzazione». Le sigle sindacali presenti, Anpav, Avia, Anpac, Up e Sdl, sono quelle che non hanno firmato l’accordo con la Cai sui contratti, sottoscritto invece dai sindacati confederali. «La nostra risposta finirà quando avremo deciso che ci sono le condizioni per farla finire: quando saranno rispettati i principi di solidarietà, democrazia e di diritto al lavoro» ha detto il segretario nazionale dello Sdl, Paolo Maras. Capillari misure di sicurezza sono state predisposte dalle forze dell'ordine in tutta l'area e sono stati aumentati i controlli all'interno e all'esterno dei terminal.
RITARDI E VOLI CANCELLATI - Enormi i disagi per chi vola. Sono stati soppressi 17 voli diretti a Francoforte, Bologna, Monaco, Bari, Firenze, Verona, Varsavia, Catania, Boston, Praga e Palermo (due), Kiev, Sofia, Istanbul, Linate e Parigi. Furenti i passeggeri, che hanno preso d'assalto gli sportelli per le informazioni. Problemi anche negli scali milanesi di Linate e Malpensa, dove sono stati cancellati 7 volti in partenza e 8 in arrivo. I voli in partenza cancellati a Linate sono: quattro per Fiumicino, uno per Amsterdam, uno per Bruxelles e uno per Napoli. I voli in arrivo cancellati sono: cinque per Fiumicino, uno per Amsterdam, uno per Bruxelles e uno per Napoli. A Malpensa è stato cancellato un volo in partenza per Fiumicino. Molti anche i ritardi, dalle 8 in avanti, con punte di tre ore soprattutto per i voli internazionali. Bloccato anche un cargo MD11 dell'Alitalia che trasporta 10 miliardi di euro della Banca d'Italia. Sull'autostrada Roma-Fiumicino traffico molto sostenuto per il concomitante sciopero del personale delle Ferrovie e dei mezzi pubblici.
Il Corriere della Sera