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Alitalia: la Ue prepara il via libera condizionato alla vendita a Cai. No al prestito ponte
di Giuseppe Chiellino
10 novembre 2008
Via libera della Commissione europea condizionato alla vendita degli asset Alitalia alla Cai, ma no al prestito ponte di 300 milioni, nel frattempo passato a patrimonio. E' questa la doppia decisione che l'esecutivo comunitario si appresta ad approvare - salvo colpi di scena - nella riunione di mercoledì prossimo, 12 novembre, dopo che sono state individuate alcune soluzioni di compromesso con la Dg Trasporti - guidata dal commissario Antonio Tajani, che inizialmente chiedeva il via libera anche per il prestito. Ad opporsi su questo punto, nelle riunioni preparatorie con i funzionari dei diversi servizi, è stata in particolare la Dg Concorrenza che considera i 300 milioni un aiuto di Stato incompatibile con le regole del mercato unico.
La soluzione individuata dai tecnici comunitari deve essere confermata dai capi di Gabinetto prima della riunione dell'esecutivo di mercoledì. Se non ci saranno modifiche, i 300 milioni del prestito dovranno essere rimborsati allo Stato dalla cosiddetta "bad company" quindi rientreranno nella procedura fallimentare.
Le condizioni per il via libera a Cai
Con il via libera della cessione a Cai, in sostanza, Bruxelles riconosce la discontinuità aziendale tra la vecchia Alitalia e la cordata di imprenditori guidata da Roberto Colaninno. Tuttavia, nel dare il via libera alla cessione degli asset alla Compagnia aerea italiana, Bruxelles chiede che l'operazione avvenga a prezzi di mercato, in modo da garantire che l'acquirente non abbia un vantaggio economico dall'operazione. Perché ciò avvenga, spiegano le fonti interpellate dal Sole 24 Ore.com, è necessario che la Commissione abbia visibilità sul valore economico della compagnia in liquidazione, cosa che fino ad oggi non è avvenuta.
Dunque la Commissione Ue chiederà al Governo italiano di indicare un monitoring trustee, cioè un consulente finanziario indipendente, diverso da quelli che si stanno occupando della vicenda. Il nuovo consulente dovrà essere gradito alla Commissione. I costi saranno a carico del Governo. Il monitoring trustee dovrà dare una propria valutazione delle attività Alitalia trasferite a Cai: se tale valutazione sarà coerente con i prezzi di mercato, l'operazione avrà il via libera definitivo. Altrimenti si riaprirà la procedura d'infrazione.
Una soluzione di questo tipo è stata adottata per la compagnia greca Olimpic, ma la nomina è avvenuta non al termine della procedura ma nella fase iniziale.