Thread Alitalia/Cai 24-25 novembre


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ermide

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1 Ottobre 2007
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Veneto.
vero, e me ne rammarico! spero però che l'alternativa a questo modello non sia quello di prodi e di air france: perchè anche li non hanno brillato, hanno perso 24 mesi di cincischi legal-giuridico-formali e procedurali, salvo poi farsi dire prima no dai sindacati (e subirne il veto), poi trovarsi un berlusconi cavalcante la vicenda per fini di ego personale (io non credo proprio che l'abbia cavalcata per politica elettorale. conosco un pò l'uomo e sono portato a credere che l'abbia fatto più perchè convinto di essere il primo delle classe e quindi in grado lui e solo lui di trovare una soluzione alla vicenda) e poi un grazie e arrivederci dai francesi ai quali non pareva vero di levare le tende da una vicenda che a loro non conveniva più visto il mutamento di scenario nel macro-mercato.

se fossimo stati una democrazia e aggiungerei liberale, perchè democrazia in se con la vicenda di privatizzazione di un'azienda c'entra poco, probabilmente il destino di alitalia avrebbe preso una piega assai diversa già dieci e più anni fa. putroppo (per me) siamo una democrazia social-assistenzialista e quindi abbiamo trascinato all'inverosimile un'azienda tant'è che ancor oggi, in nome dell'assistenzialismo, più di parole che di fatti, ci guardiamo bene dal traumatizzarci chiudendo e aprendo una nuova azienda e preferiamo mettere in piedi "un casino infernale" pur di dare una parvenza di continuità e di tutela per tutti!


perchè rivangara ancora un'ennesima volrta cose vecchie ... fritte e rifritte .... oltre che Alitalia siamo alla frutta anche noi.
 

Boeing747

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5 Novembre 2005
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Sul Corriere di oggi la Baccaro riporta fonti dei sindacati autonomi, secondo cui la concessione di 28 frequenze settimanali da e per l'Italia a Emirates Cargo avrebbe fatto decadere le tre offerte in campo per rilevare AZ Cargo (note quelle di Alis e dei Radici), essendo venute meno le condizioni competitive di partenza.
 

Eliogabalo

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15 Aprile 2008
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platinum city
Malpensa non ha mai prdotto debiti, evitiamo di sparare caxxate a caso, anzi non a caso.


perchè questo inutile bizantinismo ?
Malpensa non è una società , per come la penso io , che ha un bilancio più o meno consolidato da dover presentare , è scontato che non ha prodotto debiti in quanto tale .

Malpensa va considerato come sistema e come tale ha generato debiti ( il dec. mille prorporoghe per es.) e temo genererà debiti per altri decenni visto anche solo peril fatto che tutto il sistema ferroviario/stardale va completato .
E sai in quanto tempo verrà ammortizzato , se mai lo sarà .
Malpensa va considerato come sistema , sistema complesso .

Non ti capisco prorpio ,questa fuga dalla realtà e questa strenua difesa del particolare localistico ha rovinato gli ultimi 10 anni dell'italia.
Povera italia il cui abitante non sa guardare oltre il proprio fosso di confine , in questo caso aereportuale .
 

i-givo

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15 Aprile 2008
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al di la della forma utilizzata per dire "no grazie, non c'interessa" secondo me hanno fatto bene! l'alternativa sarebbe riprendere a correre dietro a tutti i politici piccoli o grandi che siano rifacendo, così, alitalia due la vendetta! vadano avanti per la loro strada e ascoltino/diano retta solo a palazzo chigi e a fantozzi fregandosene di tutte le lamentele locali che usciranno in questo lungo periodo di transito
dopo un'attenta rilettura...ti do' ragione!
Eliminerò il mio post!
 

malpensante

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6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
Martedì 25 Novembre 2008, 13:53

Alitalia: Marrazzo, Chiediamo che Slot non vadano via da Roma

(ASCA) - Roma, 25 nov - ''Non vogliamo intervenire nella decisione del Governo il dibattito si e' sempre svolto in modo rispettoso ma chiediamo che gli slot che non verranno utilizzati dalla Cai non vadano via da Roma''. Cosi' il governatore del Lazio Piero Marrazzo intervenendo all'assemblea generale della Uir Roma. Marrazzo si e' detto felice di poter parlare davanti a Berlusconi e di non aver pregiudizi nei confronti della questione. ''La politica dei voli e' in mano al governo'', ha concluso Marrazzo.


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No comment

Certo che sarebbe bello portare via gli slot da Roma e magari venderli a Heathrow o al mercato del pesce di Bergen.
 

airblue

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6 Novembre 2005
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Lombardia.
Sul Corriere di oggi la Baccaro riporta fonti dei sindacati autonomi, secondo cui la concessione di 28 frequenze settimanali da e per l'Italia a Emirates Cargo avrebbe fatto decadere le tre offerte in campo per rilevare AZ Cargo (note quelle di Alis e dei Radici), essendo venute meno le condizioni competitive di partenza.
Cai annuncia l'abbandono dell'attività Sea. Si cerca un compratore Malpensa, cargo a terra.

A rischio mille posti Da dicembre stop agli aerei merci di Alitalia. «Rifornimenti in pericolo». Il sindacato: è emergenza, ora intervenga il Pirellone

MILANO - Crisi di Malpensa: il problema non sono solo i passeggeri. Presto anche le merci non decolleranno più. Lo scalo varesino è un'importante porta di ingresso e partenza delle merci da e per il Nord Italia. Ma dal 15 dicembre i cinque cargo Md11 della compagnia di bandiera resteranno a terra. Con la pancia vuota. Da tempo Cai ha annunciato l'abbandono di questa attività. E per ora nessuno ha deciso di rilevarla. Secondo gli operatori del settore, a rischio sarebbero circa un migliaio di posti di lavoro. Perché è vero che le merci fino a oggi trasportate da Alitalia da domani potrebbero decollare con altri vettori. Ma la lunga mano del mercato ha i suoi tempi. E, nell'attesa, c'è chi resterà senza lavoro. Nella migliore delle ipotesi con un assegno di cassa integrazione. Senza contare che nel concitato periodo natalizio la riorganizzazione dei trasporti con altre compagnie potrebbe risultare più difficile del previsto.

C'è preoccupazione, per esempio, al quartier generale di Prato del gruppo Alha, primo handler aeroportuale privato del Paese, con base operativa principale a Malpensa. «Presso lo scalo varesino abbiamo 300 dipendenti diretti e 200 indiretti. Alitalia ci dà oltre la metà del lavoro. Stando così le cose, non avremo scelta: cassa integrazione e mobilità », allarga le braccia il vicepresidente del gruppo Alha, Lorenzo Schettini. Ma non ci sono solo i dipendenti Alha a temere per il posto. Alitalia ha circa 380 addetti all'area Cargo. Senza contare i lavoratori di Sea handling che movimentano le merci sul piazzale. E tutto l'indotto di trasportatori, spedizionieri, operatori doganali, addetti alla pulizia degli aeromobili. Dal canto suo Sea invita il commissario liquidatore di Alitalia, Augusto Fantozzi, «a vendere velocemente l'attività Cargo perché ha tutti i poteri per farlo».

Il problema è che le offerte sul piatto oggi si sarebbero volatilizzate. E tre settimane per affrontare e risolvere la questione sono davvero poche. Il sindacato si appella al presidente alla Regione. «Il Pirellone si faccia promotore di un tavolo in cui si affronti la questione », rilancia Nino Cortorillo, segretario generale della Filt Cgil della Lombardia. «Finora i riflettori sono stati tutti puntati sul trasporto passeggeri. Senza tenere conto che rischiamo di avere un danno pesante e non recuperabile sul fronte del traffico merci», aggiunge Cortorillo. L'attività cargo di Malpensa è un business da poco meno di 500 mila tonnellate l'anno. Il trasporto merci nello scalo lombardo è cresciuto del 161 per cento nel decennio '96-2006 contro i 45 per cento della media europea. Alitalia a pieno regime trasportava 250 mila tonnellate di merci all'anno di cui il 50-60 per cento tramite voli all cargo. La restante parte veniva imbarcata nelle stive dei voli passeggeri. Ma anche questi ultimi oggi sono drasticamente ridotti.
Rita Querzé
25 novembre 2008
 

sevs17

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Riporto correggendolo uno schema di Repubblica

Il piano riportato da Repubblica NON é il piano CAI ma il delle teorie del quotidiano. Il piano CAI su quale hub scegliere non si basa sulla scelta del partner. Il piano CAI ha sempre previsto di avere un tot di basi in giro per l'Italia. Malpensa é sempre stata vista da CAI come l'aeroporto di punta, ed i commenti di Spinetta lo confermano. Avevo letto un'intervista di Colaninno che confermava l'idea di lasciare a LIN solo il volo su FCO. Se questa cosa é cambiata non lo so. Di certo CAI non ha dato a Repubblica il piano. Il piano è 1, e non si valuta sulla scelta del partner.
 

i-givo

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LIMF
Da aprile il MXP express sarà di 28' ( Leonardo FCO 40')...ma ovviamente questi sono dettagli da tacitare...meglio scrivere a caratteri cubitali che MXP produce debiti........it's a shame..
e le rispettive distanze?

Heathrow Express a Paddington =15 minuti...., a prezzo adeguato (per servizio e cambio sterlina!:(( , poi auguri per la file del taxi!:)

bv
 

EK412

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Milano, Lombardia.
e le rispettive distanze?

Heathrow Express a Paddington =15 minuti...., a prezzo adeguato (per servizio e cambio sterlina!:(( , poi auguri per la file del taxi!:)

bv
Se ci confrontiamo con l'estero è chiaro che perdiamo. Ma l'assurdità è che MXP è più lontano da Milano di quanto lo sia FCO da Roma, e i relativi treni express (il MXP fa 2 fermate intermedie oltretutto) ci mettono praticamente lo stesso tempo... e dal 2009 il MXP express ci metterà addirittura 10' in meno!

perchè questo inutile bizantinismo ?
Malpensa non è una società , per come la penso io , che ha un bilancio più o meno consolidato da dover presentare , è scontato che non ha prodotto debiti in quanto tale .

Malpensa va considerato come sistema e come tale ha generato debiti ( il dec. mille prorporoghe per es.) e temo genererà debiti per altri decenni visto anche solo peril fatto che tutto il sistema ferroviario/stardale va completato .
E sai in quanto tempo verrà ammortizzato , se mai lo sarà .
Malpensa va considerato come sistema , sistema complesso .

Non ti capisco prorpio ,questa fuga dalla realtà e questa strenua difesa del particolare localistico ha rovinato gli ultimi 10 anni dell'italia.
Povera italia il cui abitante non sa guardare oltre il proprio fosso di confine , in questo caso aereportuale .
A casa mia si chiamano investimenti, non debiti.
 
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i-givo

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Sul Corriere di oggi la Baccaro riporta fonti dei sindacati autonomi, secondo cui la concessione di 28 frequenze settimanali da e per l'Italia a Emirates Cargo avrebbe fatto decadere le tre offerte in campo per rilevare AZ Cargo (note quelle di Alis e dei Radici), essendo venute meno le condizioni competitive di partenza.
pensa te che casino ha fatto quel comunicato stampa al termine di un incontro a Abu Dhabi. Comunicato riportato poi dai quotidiani pari-pari.
Quindi il lettore normale, poco addentro, penserà che EK risolverà anche i problemi di aviazione commerciale in Italia nonchè del suo incoming turistico.
Fatti i dovuti parametri, quasi quanto l'assessore regionale piemontese che ha detto che CUF sarà il portale per il turismo incoming in Italia.
ciò che stupisce è che, se vere certe interpretazioni, gente che avrebeb persentato offerte per gestire delle linee cargo si lasci spaventare da un tale comunicato
 

dario abbece

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milano
Marrazzo, rischio fallimento per imprese legate ad Alitalia

25/11/08 - Alitalia, rifiuti e sistema aereoportuale. Questi gli argomenti affrontati oggi dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo in occasione dell’assemblea generale dell’Unione Industriali e delle Imprese di Roma, riunita al Teatro 10 di Cinecittà. “Abbiamo un numero di imprese di Roma e del Lazio – ha detto – legate ad Alitalia che rischiano di fallire, non essendo ‘creditrici privilegiate’, perché il loro credito è soddisfatto solo al 10%. Questo – ha rimarcato - sarebbe il tracollo del sistema .”

“Noi – ha continuato il Governatore del Lazio - abbiamo il più grande aeroporto d’Italia e del Mediterraneo. La politica de trasporto aereo nazionale è nelle mani del Governo, perciò chiediamo che anche Fiumicino abbia il suo impulso”. “Il Lazio – ha ricordato all’assemblea Uir – sta riuscendo ad avere un terzo aeroporto a Viterbo. Su questo la Regione ha fatto la sua parte, investendo 250 milioni di euro. Saremo inoltre in grado di portare tutti i passeggeri da Viterbo a Roma , fino a piazzale Flaminio”.
Marrazzo è poi disposto ad affrontare insieme al Comune di Roma il problema dei rifiuti. “Il sindaco di Roma– ha affermato Marrazzo – dice che serve un nuovo impianto? Ebbene, parliamone”. Il Presidente, inoltre, si è detto disponibile al dialogo con Alemanno “sull’importanza del ruolo dell’ente pubblico nello smaltimento dei rifiuti”.

Il neopresidente dell’Unione Industriali, Aurelio Regina, nel corso del suo intervento, ha spiegato che le imprese di Roma “vogliono trasmettere a tutta la città fiducia e ottimismo, convinte che l’Italia possa recuperare la via della crescita”. “Formazione, ricerca, innovazione e ambiente – ha detto Regina – rischiano di essere scarificati per la contrazione di risorse dovute alla fase negativa del ciclo economico. Il cambiamento ci impone relazioni industriali non necessariamente antagoniste, in cui ci sia spazio per una vera progettualità condivisa.

La crescita nasce dal lavoro delle imprese e degli imprenditori. L’impresa romana è pronta a fare la sua parte e chiede allo Stato di essere messa in condizioni di poterlo fare. Per la capitale sono necessari forti investimenti: solo un’efficace infrastrutturazione del territorio può consentire – ha concluso - di alleggerire i collegamenti e migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle imprese”.
 

dario abbece

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Martedì 25 Novembre 2008, 13:53

Alitalia: Marrazzo, Chiediamo che Slot non vadano via da Roma

(ASCA) - Roma, 25 nov - ''Non vogliamo intervenire nella decisione del Governo il dibattito si e' sempre svolto in modo rispettoso ma chiediamo che gli slot che non verranno utilizzati dalla Cai non vadano via da Roma''. Cosi' il governatore del Lazio Piero Marrazzo intervenendo all'assemblea generale della Uir Roma. Marrazzo si e' detto felice di poter parlare davanti a Berlusconi e di non aver pregiudizi nei confronti della questione. ''La politica dei voli e' in mano al governo'', ha concluso Marrazzo.


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Certo che sarebbe bello portare via gli slot da Roma e magari venderli a Heathrow o al mercato del pesce di Bergen.
..nella affermazione(inesatta) di Marrazzo c'è la notizia che fco non sarà hub di riferimento?
 

dario abbece

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Martedì 25 Novembre 2008, 13:53

Alitalia: Marrazzo, Chiediamo che Slot non vadano via da Roma

(ASCA) - Roma, 25 nov - ''Non vogliamo intervenire nella decisione del Governo il dibattito si e' sempre svolto in modo rispettoso ma chiediamo che gli slot che non verranno utilizzati dalla Cai non vadano via da Roma''. Cosi' il governatore del Lazio Piero Marrazzo intervenendo all'assemblea generale della Uir Roma. Marrazzo si e' detto felice di poter parlare davanti a Berlusconi e di non aver pregiudizi nei confronti della questione. ''La politica dei voli e' in mano al governo'', ha concluso Marrazzo.


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Certo che sarebbe bello portare via gli slot da Roma e magari venderli a Heathrow o al mercato del pesce di Bergen.
Forse nemmeno ombretta colli poteva dire una stupidata del genere...

Forse nemmeno ombretta colli poteva dire una stupidata del genere...
ok ..........ma tralasciando la min***ta che ha detto, sembra tradire il fatto che fco non sarà hub principale di cai!
 
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dario abbece

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Bah, non so... mi sembra strano che Marrazzo abbia la verità rivelata in tasca...

Comunque è una delle più assurde castronerie aeronautiche delle ultime settimane uscite dalla bocca di un politico...
..la verità rivelata no......ma penso che sia inevitabile a questo punto che il piano cai qualcuno lo abbia letto e ne abbia fatto narrazione per sommi capi....visto poi che l'operazione è bipartisan!......
 

Mattia

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.
..la verità rivelata no......ma penso che sia inevitabile a questo punto che il piano cai qualcuno lo abbia letto e ne abbia fatto narrazione per sommi capi....visto poi che l'operazione è bipartisan!......
senza dubbio ha un grosso timore che fco non sia hub cai...ma che ne abbia la certezza non lo so...poi chissà cosa voleva dire con quella frase
 

IFLYY

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25 Gennaio 2006
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Cai annuncia l'abbandono dell'attività Sea. Si cerca un compratore Malpensa, cargo a terra.

A rischio mille posti Da dicembre stop agli aerei merci di Alitalia. «Rifornimenti in pericolo». Il sindacato: è emergenza, ora intervenga il Pirellone

MILANO - Crisi di Malpensa: il problema non sono solo i passeggeri. Presto anche le merci non decolleranno più. Lo scalo varesino è un'importante porta di ingresso e partenza delle merci da e per il Nord Italia. Ma dal 15 dicembre i cinque cargo Md11 della compagnia di bandiera resteranno a terra. Con la pancia vuota. Da tempo Cai ha annunciato l'abbandono di questa attività. E per ora nessuno ha deciso di rilevarla. Secondo gli operatori del settore, a rischio sarebbero circa un migliaio di posti di lavoro. Perché è vero che le merci fino a oggi trasportate da Alitalia da domani potrebbero decollare con altri vettori. Ma la lunga mano del mercato ha i suoi tempi. E, nell'attesa, c'è chi resterà senza lavoro. Nella migliore delle ipotesi con un assegno di cassa integrazione. Senza contare che nel concitato periodo natalizio la riorganizzazione dei trasporti con altre compagnie potrebbe risultare più difficile del previsto.

C'è preoccupazione, per esempio, al quartier generale di Prato del gruppo Alha, primo handler aeroportuale privato del Paese, con base operativa principale a Malpensa. «Presso lo scalo varesino abbiamo 300 dipendenti diretti e 200 indiretti. Alitalia ci dà oltre la metà del lavoro. Stando così le cose, non avremo scelta: cassa integrazione e mobilità », allarga le braccia il vicepresidente del gruppo Alha, Lorenzo Schettini. Ma non ci sono solo i dipendenti Alha a temere per il posto. Alitalia ha circa 380 addetti all'area Cargo. Senza contare i lavoratori di Sea handling che movimentano le merci sul piazzale. E tutto l'indotto di trasportatori, spedizionieri, operatori doganali, addetti alla pulizia degli aeromobili. Dal canto suo Sea invita il commissario liquidatore di Alitalia, Augusto Fantozzi, «a vendere velocemente l'attività Cargo perché ha tutti i poteri per farlo».

Il problema è che le offerte sul piatto oggi si sarebbero volatilizzate. E tre settimane per affrontare e risolvere la questione sono davvero poche. Il sindacato si appella al presidente alla Regione. «Il Pirellone si faccia promotore di un tavolo in cui si affronti la questione », rilancia Nino Cortorillo, segretario generale della Filt Cgil della Lombardia. «Finora i riflettori sono stati tutti puntati sul trasporto passeggeri. Senza tenere conto che rischiamo di avere un danno pesante e non recuperabile sul fronte del traffico merci», aggiunge Cortorillo. L'attività cargo di Malpensa è un business da poco meno di 500 mila tonnellate l'anno. Il trasporto merci nello scalo lombardo è cresciuto del 161 per cento nel decennio '96-2006 contro i 45 per cento della media europea. Alitalia a pieno regime trasportava 250 mila tonnellate di merci all'anno di cui il 50-60 per cento tramite voli all cargo. La restante parte veniva imbarcata nelle stive dei voli passeggeri. Ma anche questi ultimi oggi sono drasticamente ridotti.
Rita Querzé
25 novembre 2008

Non è da escludere che CAI voglia metter su una struttura ad-hoc per la parte dei belly, lasciando che la divisione cargo "muoia".
 
Stato
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