Thread Alitalia/Cai 24-25 novembre


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billypaul

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Che c'entra? Un hub non lo si costruisce dall'oggi al domani. Non a caso Repubblica dice "nel medio termine".
Ah ok, quindi nel Piano Scala è previsto un Terminal dedicato solo per Lufthansa? Un ammodernamento dell'area check-in, degli imbarchi, della struttura di smistamento bagagli, implementazione delle salette Vip?
Beh se così fosse allora va bene, ma finchè vedrò un Terminal dedicato ad U2 e tutte le altre compagnie appassionatamente nello stesso (mini)terminal, mi verrà difficile pensare ad un HUB Lufthansa, semmai sarebbe più consono chiamarla "base".
 

EK412

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Ah ok, quindi nel Piano Scala è previsto un Terminal dedicato solo per Lufthansa? Un ammodernamento dell'area check-in, degli imbarchi, della struttura di smistamento bagagli, implementazione delle salette Vip?
Beh se così fosse allora va bene, ma finchè vedrò un Terminal dedicato ad U2 e tutte le altre compagnie appassionatamente nello stesso (mini)terminal, mi verrà difficile pensare ad un HUB Lufthansa, semmai sarebbe più consono chiamarla "base".
Non è un caso che si cominci a parlare di T3; magari ora è solo una fantasia, più avanti... chissà... Comunque credo (o meglio, spero) che ci sarà una qualche zona riservata staralliance con il completamento del sat. C.

Salette VIP nel tulipano del 3/3.

Smistamento bagagli reggeva l'hub AZ più che discretamente, l'hub LH non sarà enormemente più grande, se ci sarà.

Non ho ben capito qual'è il problema dell'area check-in, quella nuova (3/3) poi non è niente male...

EDIT: domanda sincera: a ZRH (non ci sono mai stato quindi non lo so) c'è un terminal dedicato a LX o StarAlliance, oppure sono tutti assieme pure lì?
 

i-givo

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Ora denunciano il mancato preavviso per la CGIS.... Fateli andare nelle banche americane fallite a parlare con i dipendenti che, con somma dignità, hanno fatto le valigie da un giorno all'altro... E non venitemi a dire le solite cose sul mercato del lavoro diverso, etc...
pregevole! non sapevano della CIGS?
eppure ne hanno ampiamente dibattuto, inveito ecc.
Vero, forse mancava la formalità, ma attaccarsi con questo ulteriore sciopero bianco della conoscenza, abbassa sempre di più il livello.
 

i-givo

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Che c'entra? Un hub non lo si costruisce dall'oggi al domani. Non a caso Repubblica dice "nel medio termine".
Intendi 30/50 anni?
visti i tempi di MXP per arrivare a dove è oggi...ho il sospetto che quel medio termine...sia infinito.
Se uno deve mettere mano all'infrastruttura per farne un hub serio, funzionale, moderno, proiettato nel futuro, dovrebbe buttare giù tutto! E poi recuperare un progetto già eseguito e farlo suo
 

Robbyy

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24 Novembre 2007
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novi ligure, Piemonte.
Andate a MXP guardate e poi parlate....se ci siete andati e scrivete l'opposto è solo disinformazione....ogni giorno che passa MXP è in trasformazione in evoluzione in miglioramento...
ad aprile è stata inagurata la Boffalora,
da dicembre vi sarà un treno ogni mezzora dalla 4:30 am
da aprile 2009 il tempo di percorso del treno sarà di 28'
da dicembre 2009 inagurazione dell'hotel
gennaio 2009 inagurazione nuova palazzina ENAC
da gennaio 2010 inagurazione 3/3 che sarà solo x Star
PI 2009/2013 1,4mld che per l'expo prevedono 3° pista e 3° terminal (tutto STAR),rinnovo del di tutto il T1 e T2


questi sono i fatti ...le chiacchere sono altro
 

sevs17

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10 Dicembre 2007
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Milano, Lombardia.
Andate a MXP guardate e poi parlate....se ci siete andati e scrivete l'opposto è solo disinformazione....ogni giorno che passa MXP è in trasformazione in evoluzione in miglioramento...
ad aprile è stata inagurata la Boffalora,
da dicembre vi sarà un treno ogni mezzora dalla 4:30 am
da aprile 2009 il tempo di percorso del treno sarà di 28'
da dicembre 2009 inagurazione dell'hotel
gennaio 2009 inagurazione nuova palazzina ENAC
da gennaio 2010 inagurazione 3/3 che sarà solo x Star
PI 2009/2013 1,4mld che per l'expo prevedono 3° pista e 3° terminal (tutto STAR),rinnovo del di tutto il T1 e T2


questi sono i fatti ...le chiacchere sono altro

Si però molte di queste cose dovevano essere fatte nel 1998. Ci sono ancora troppe cose che non vanno:
- I bagni fanno schifo, sporchi, piccoli, con water e rubinetti rotti.
- I controlli di sicurezza specialmente quando prima si passava da Schengen ad extra Schengen sono MOLTO disorganizzati (file chilometriche non organizzate che bloccavano anche l'accesso ai negozi), mancanza di spazio per mettere più postazioni di SEA Airporto Security e banchi della Polizia di Frontiera.
- Le sale Vip fanno TUTTE schifo, questo é un problema AZ però ora sono gestite da personale SEA Handling travestito da AZ e la situazione non é migliorata.
- Le porte d'imbarco sono troppo attaccate fra di loro e specialmente quelle con imbarco via bus hanno pochi posti per sedersi (trovi spesso gente per terra in un'area troppo piccola).
- I banchi transiti ed i transiti in generale sono molto male organizzati.
- Non é presente neanche una zona fumatori.
- Molto spesso vi é solo una persona a fare l'imbarco anche per voli per gli Stati Uniti cosa che causa ritardi, é un problema SEA Handling ma perché AZ non ha mai richiamato la SEA Handling su questo? Forse perché li paga troppo poco?
- Non é presente nessun banco di assistenza ai clienti AZ dopo i controlli di sicurezza, vi racconto un fatto:
Un ragazzo Francese faceva VCE-MXP-LYS, il volo VCE-MXP é stato ritardato ed ha perso il MXP-LYS. ERA ALL'INTERNO DELL'AREA PARTENZE SCHENGEN E NON SAPEVA DOVE ANDARE, BANCHI TRANSITI DESERTI, E' DOVUTO ANDARE NELLA SALA AZ A CHIEDERE. In tutti gli altri aeroporti il banco transiti non é solo un centro per i pax in transito ma un vero e proprio centro di assistenza ai pax.
- La superstrada che collega la Milano-Laghi a Malpensa é pericolosa, stretta, senza corsia di emergenza; vi sono molti incidenti. La nuova superstrada per la Milano-Torino é perfetta, perccato che é stata fatta con più di 10 anni di ritardo.
- Vi sono solo 2 treni l'ora per Milano che ci mettono troppo tempo e ci vorrebbero treni veloci che collegano altre città Italiane con MXP, li vedremo mai?

Mi spiace ma per fare migliorare MXP ci vorrà molto lavoro.
 
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ottanta

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25/11/2008 (8:7) - CONFEDERALI E UGL FIRMANO L'ACCORDO SULLA MOBILITA'. CAI: ASSUNZIONI DAL 5 DICEMBRE

Alitalia taglia altri duecento voli


Fantozzi riduce ancora: dall'inizio dell'estate le rotte sono scese da 800 a 300
ALESSANDRO BARBERA
ROMA
Ancora un taglio, stavolta drastico. In attesa del decollo della Cai - la cui data resta incerta - Augusto Fantozzi prepara il dicembre più magro della storia di Alitalia. Fatti i conti con lo sciopero bianco, con la cassa agli sgoccioli e la scelta politica di avvicinarsi senza scossoni al nuovo piano di voli, ora il commissario è costretto a rimedi estremi: secondo quanto riferiscono fonti interne all’azienda, a partire da domani ci saranno 200-250 cancellazioni al giorno. Il provvedimento, si legge in un comunicato, dovrebbe limitarsi alle prossime due settimane, ma a precisa domanda in Alitalia nessuno garantisce sui tempi.

Fantozzi non ha scelta: per far arrivare Alitalia in vita all’aumento di capitale avrebbe bisogno di un nuovo prestito, ma se lo facesse i creditori potrebbero opporsi. Inoltre, nonostante il tentativo dell’Enac di ridurre i disagi costringendo alla programmazione dei tagli, nessuno prenota più Alitalia. Da quando ha preso le redini della compagnia, è la quarta volta che Fantozzi prende in mano l’accetta. Prima dell’estate l’operativo contava quasi 800 voli al giorno poi, in applicazione del piano Prato e la messa a terra di quaranta Md80, si è scesi a 600 e successivamente a 500. La settimana scorsa, dopo aver tentato di attribuire la responsabilità del fermo agli scioperi bianchi del «fronte del no», Fantozzi ha annunciato il taglio definitivo di altri cento voli. A conti fatti, da domani dei quasi 800 collegamenti del vecchio network ne resteranno fra i 250 e i 300. Dalla mannaia si salverà solo il lungo raggio: i tagli saranno sui voli da Malpensa e Linate, un po’ meno su Fiumicino per via degli intercontinentali.

Fantozzi ha ribadito che per lui il primo dicembre è il termine inderogabile entro il quale passare il testimone a Cai, ma non è chiaro come ciò avverrà. Per allora la cordata non avrà il tempo di riassumere le 12mila persone necessarie a far volare gli aerei: nonostante sia stato firmato ieri sera l’accordo tra confederali e Ugl con Alitalia che conclude la procedura di mobilità per i 17.500 dipendenti della ex compagnia di bandiera, Cai fa sapere che l’assunzione dei lavoratori che abbiano fatto almeno un giorno di cassa integrazione non partirà prima del 15 dicembre.

L’intesa sulla mobilità ha visto le quattro organizzazioni sindacali allegare al verbale una dichiarazione che contiene alcune questioni ancora da chiarire e la richiesta di una convocazione urgente da parte di Fantozzi per il confronto su alcune voci per il calcolo dell’integrazione del reddito. In particolare, si chiede di precisare come avverrà il pagamento della tredicesima, come si procederà nel mantenimento delle abilitazioni per il personale di volo, l’eventuale rotazione della cigs che sarà a zero ore e progressiva per consentire la cessione degli asset a Cai e l’indennità di preavviso perchè al ministero risulta che gli otto mesi sono inclusi nei sette anni di ammortizzatori sociali.

Nel frattempo c’è da chiudere la trattativa con l’Antitrust (chiede garanzie sulle tariffe) e con il partner internazionale: domani, a Milano per incontrare i vertici della Sea, il numero uno di Lufthansa Wolfgang Mayrhuber potrebbe tentare di rientrare in una partita quasi chiusa a favore del concorrente franco-olandese. Lo conferma indirettamente Fantozzi: «Il piano Cai coincide con quello Air France: si restringe sull’intercontinentale e ci si rafforza sulla rete nazionale ed europea dove con il trasporto punto a punto si può competere anche con le compagnie low cost». Infine una grana dell’ultim’ora: arebbero cadute le offerte di Miro Radici e Alcide Leali per il cargo, che a questo punto rimarrebbe sotto il cappello della bad company Alitalia.
 

i-givo

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Si però molte di queste cose dovevano essere fatte nel 1998. Ci sono ancora troppe cose che non vanno:
- I bagni fanno schifo, sporchi, piccoli, con water e rubinetti rotti.
- I controlli di sicurezza specialmente quando prima si passava da Schengen ad extra Schengen sono MOLTO disorganizzati (file chilometriche non organizzate che bloccavano anche l'accesso ai negozi), mancanza di spazio per mettere più postazioni di SEA Airporto Security e banchi della Polizia di Frontiera.
- Le sale Vip fanno TUTTE schifo, questo é un problema AZ però ora sono gestite da personale SEA Handling travestito da AZ e la situazione non é migliorata.
- Le porte d'imbarco sono troppo attaccate fra di loro e specialmente quelle con imbarco via bus hanno pochi posti per sedersi (trovi spesso gente per terra in un'area troppo piccola).
- I banchi transiti ed i transiti in generale sono molto male organizzati.
- Non é presente neanche una zona fumatori.
- Molto spesso vi é solo una persona a fare l'imbarco anche per voli per gli Stati Uniti cosa che causa ritardi, é un problema SEA Handling ma perché AZ non ha mai richiamato la SEA Handling su questo? Forse perché li paga troppo poco?
- Non é presente nessun banco di assistenza ai clienti AZ dopo i controlli di sicurezza, vi racconto un fatto:
Un ragazzo Francese faceva VCE-MXP-LYS, il volo VCE-MXP é stato ritardato ed ha perso il MXP-LYS. ERA ALL'INTERNO DELL'AREA PARTENZE SCHENGEN E NON SAPEVA DOVE ANDARE, BANCHI TRANSITI DESERTI, E' DOVUTO ANDARE NELLA SALA AZ A CHIEDERE. In tutti gli altri aeroporti il banco transiti non é solo un centro per i pax in transito ma un vero e proprio centro di assistenza ai pax.
- La superstrada che collega la Milano-Laghi a Malpensa é pericolosa, stretta, senza corsia di emergenza; vi sono molti incidenti. La nuova superstrada per la Milano-Torino é perfetta, perccato che é stata fatta con più di 10 anni di ritardo.
- Vi sono solo 2 treni l'ora per Milano che ci mettono troppo tempo e ci vorrebbero treni veloci che collegano altre città Italiane con MXP, li vedremo mai?

Mi spiace ma per fare migliorare MXP ci vorrà molto lavoro.
Quoto al 100%!!!
Non è tanto una questione di cosa sarà fatto (verbo al futuro e come sempre "finchè non vedo non credo") ma di cosa doveva essere fatto (verbo al passato remoto, molto remoto, perchè in aviazione commerciale 10 anni sono quasi 2 generazioni evolutive).
MXP oggi non mi pare molto diverso dal vecchio BKK, ed è tutto dire.
Sono proprio arrivato sabato mattina alle 7 circa da un intercontinentale. Non l'unico a quell'ora mattutina. Ho visto parcheggiato un DL, un Qatar, solo per indicare un colpo d'occhio. Accesso ai transiti internazionali: deserto! controllo di sicurezza ai transiti internazionali: area di nessuno. Banco SEA di transfer internazionali appena si arriva nel terminal principale (alla fine del corridoio dal satellite): deserto. Area arrivi dopo dogana: semi deserto. Fossi stato uno straniero non avrei saputo dove poter prender il biglietto per il bus, ad es.. C'era sì una postazione informativa SEA, va detto.
Moneta per prendere i carrelli: è notorio che arrivando da un intercontinentale tutti portano con sè gli euro in moneta!
Vai in qualunque hub (e non hub) in giro per il mondo e c'è sempre un pullulare di attività, di movimento, di servizi a disposizione, di vita. E questo non solo in funzione dei negozi e duty free di varia natura.
A qualunque ora del giorno e della notte, in funzione dei flussi di traffico. Paradossalmente DXB è più vuoto di pax alle 16 che alle 2 del mattino! Ma l'aeroporto è aperto e operativo.
MXP è un terminal nato vecchio, tutto lì!
Devono aver riciclato qualche vecchio progetto dell'era della cementificazione delgi anni'60, quando invece oggi gli aeroporti sono tutto vetro e acciaio. Luminosi, ariosi, con percorsi facili, intuitivi.
Ma da quando e dove per partire dopo il check-in uno deve prendere una scala mobile che sembra portarti negli scantinati dell'edificio.
Per favore!!!
 

i-givo

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25/11/2008 (8:7) - CONFEDERALI E UGL FIRMANO L'ACCORDO SULLA MOBILITA'. CAI: ASSUNZIONI DAL 5 DICEMBRE

Alitalia taglia altri duecento voli


Fantozzi riduce ancora: dall'inizio dell'estate le rotte sono scese da 800 a 300
ALESSANDRO BARBERA
ROMA........ Da quando ha preso le redini della compagnia, è la quarta volta che Fantozzi prende in mano l’accetta. Prima dell’estate l’operativo contava quasi 800 voli al giorno poi, in applicazione del piano Prato e la messa a terra di quaranta Md80, si è scesi a 600 e successivamente a 500. La settimana scorsa, dopo aver tentato di attribuire la responsabilità del fermo agli scioperi bianchi del «fronte del no», Fantozzi ha annunciato il taglio definitivo di altri cento voli. A conti fatti, da domani dei quasi 800 collegamenti del vecchio network ne resteranno fra i 250 e i 300. Dalla mannaia si salverà solo il lungo raggio: i tagli saranno sui voli da Malpensa e Linate, un po’ meno su Fiumicino per via degli intercontinentali.
.....
Per quanto io sia estremamente critico sull'intera operazione CAI/AZ/AP, devo ammettere che il compito di Fantozzi non è semplice, dovendosi districare tra affari, politica, tasche vuote, rivendicazioni e via dicendo.
Sta cercando di fare le nozze con i fichi secchi!
Ma resta il punto su come penserà di alimentare gli intercontinentali di AZ da FCO (quelli da MXP non sono più alimentati da tempo, come ben sappiamo e vivono di bacino locale, dopo il ri-spostamento da MXP a FCO di molti LR) se cancella un sacco di collegamenti dalla periferia a FCO.Non siamo neppure in stagione turistica dove uno può sperare sul p2p verso la Roma da vicisitare per prima o per ultima e poi muoversi verso Venezia, Firenze ecc (le mete turistiche per antonomasia) in auto, treno, bus.
Domanda sicuramente retorica la mia e dove Fantozzi non è neppure l'artefice ma l'avvallatore di un piano inevitabile ma sempre più forzatamente e inevitabilmente autolesionista.
Il compito di CAI sarà ancora più arduo, difficile. Dovranno ricostruire sulle macerie, non edificare sul nuovo!
Facendo anche attenzione che le macerie vanno portate in discarica, non abbandonate sul ciglio della strada.
 

ottanta

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Alitalia, firma nel delirio
25 Novembre 2008, 08:00

Il pasticcio avallato dal fronte trasversale maggioranza-opposizione, inventato da Berlusconi, appoggiato dai sindacati confederali e ignorato dai cittadini ha raggiunto livelli inimmaginabili

In un tetro pomeriggio di pioggia le infinite trattative Alitalia sembrano impantanate come le automobili impazzite nel traffico della capitale. La cronaca della riunione tra organizzazioni sindacali, Compagnia aerea e ministero del Lavoro per decidere le modalità di partenza della cassa integrazione è materialmente impossibile. Secondo le dichiarazioni di alcuni dei presenti non c’era neppure l’idea di come procedere, in una confusione sull’interpretazione delle normative al limite del surreale.

Neppure si era in grado di capire quale potesse essere la data di partenza della cigs, che secondo i rappresentanti del ministero sarebbe fissata al 14 novembre scorso. Nessun lume poi su tredicesime, indennità di mancato preavviso, persino stipendi.

L’approssimazione con la quale si è deciso a tutti i costi raggiungere l’obiettivo di vendere la compagnia mostra ogni giorno di più voragini tecnico-organizzative. Così Antonio Cepparulo, rappresentante della Cgil firmataria dell’accordo quadro, si è accorto che ”ci sono alcune questioni che mostrano incoerenze con l’accordo quadro. Abbiamo richiesto all’azienda risposte precise. Quello che deve essere assicurata è la continuità salariale per chi viene messo in cassa integrazione guadagni. Considerando che i lavoratori della compagnia continuano a fornire prestazioni lavorative, devono percepire quanto spetta loro da questo rapporto. Spetta al commissario utilizzare i soldi che incasserà per pagare i lavoratori”.

Come se non fosse chiaro fin dall’inizio, sempre Cepparulo ha aggiunto: “C’è ancora molta confusione e pressappochismo”, mentre sui ritardi nella partenza di Cai il sindacalista ha detto che “è un segnale di debolezza dell’operazione. Sta a significare che tutto non è a posto e ci sono molti nodi da sciogliere”.

Che la Cgil possa aver ‘trascurato’ questi particolari per arrivare ad una firma ’sulla fiducia’ rimane davvero un mistero.

A rafforzare il clima ormai carnevalesco ci si è messo il Commissario straordinario Fantozzi: “Oggi ci si domanda molto quando Cai partirà. Per me parte il primo dicembre e non mi risulta che ci siano decisioni diverse. Stiamo tutti lavorando in tal senso, ma talvolta capita anche nella politica che le lancette si fermino. Tra l’altro economicamente il discorso per il lato B della compagnia è chiuso il 30 novembre”. Secondo Fantozzi ci vorrà “poco tempo” perchè Cai prenda il via. “Credo che debba prendere il vantaggio di Natale di avere aerei pieni e ben organizzati. Io confido che partiranno con il piede sull’acceleratore”.

Peccato che i collegamenti Alitalia da Palermo verso Roma e Milano, che fino alla scorsa settimana erano 13 al giorno, durante questa settimana potrebbero scendere a otto voli giornalieri e da dicembre a quattro. Anche se la notizia non è ancora ufficiale, secondo Rosanna Castiglia (Enac) “è molto probabile che sia cosi”’.

Per l’aeroporto di Brindisi, invece, con il passaggio a Cai, dal 24 al 30 novembre prossimo l’Alitalia cancellerà ben dieci voli al giorno, cinque in arrivo ed altrettanti in partenza. Anche cancellati tutti i voli in partenza ed in arrivo per Roma Fiumicino e solo domenica 30 è previsto un volo serale alle 19.10. Stesso discorso per i collegamenti con Milano: cancellato il volo delle 9.05, resterà operativo un solo volo per Linate alle 18.40, soppresso il 30 novembre. La spiegazione ufficiale dell’azienda fa riferimento a “motivi commerciali”.

A rendere ancor più evidente il caos, sempre per quanto riguarda la situazione dell’aeroporto “Falcone e Borsellino” di Palermo, era indetta una riunione ieri mattina tra Cai e la commissione Attività produttive dell’Assemblea siciliana sul progetto di ridimensionamento dello scalo previsto dal piano della ‘cordata patriottica’.

Colaninno e soci invece di presentarsi hanno inviato un fax all’ultimo momento: “A causa di concomitanti e indifferibili impegni presi antecedentemente alla convocazione siamo spiacenti di comunicare la nostra impossibilità a partecipare all’incontro”. Alla commissione non è rimasto altro da fare se non inviare, sempre stamattina, una ”formale richiesta” a Cai per concordare un incontro sul futuro. ”Se non vengono loro a Palermo andremo noi a Roma - ha detto Salvino Caputo, presidente della commissione - l’importante è che ci sia un confronto”.

Nella serata di ieri, poi, le associazioni Anpac, Up, Anpav e Avia e il sindacato Sdl hanno rilasciato una durissima dichiarazione nella quale sostengono che il Commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, ”non provvederà ad alcun adempimento in ordine al mantenimento della validità di brevetti, licenze e abilitazioni dei dipendenti destinati a rimanere in cigs e non di futura assunzione da parte di Cai”.

Per le organizzazioni che si erano opposte alla cessione a Cai con garanzie sommarie ”anche questo annuncio risulta in palese difformità con quanto convenuto nell’accordo quadro in tema di rioccupazione e di possibilità di operare distacchi o comandi in altre imprese sulla base di funzioni equipollenti, che per essere tali non possono e non devono essere lasciate decadere”.

Le cinque sigle ‘’stigmatizzano l’operato di Augusto Fantozzi che, nella sua qualità di Commissario straordinario delle aziende del Gruppo Alitalia, continua ad adottare nei confronti dei lavoratori comportamenti cinici che disattendono le aspettative e mortificano le professionalità”.

Nella dichiarazione si rileva che ”in queste ore, il commissario di Alitalia ha deciso di inviare a sua firma, e presumibilmente senza il coinvolgimento delle competenti strutture gestionali tecniche, una serie di contestazioni disciplinari con motivazioni pretestuose e gravemente lesive dei principi che sono alla base della sicurezza delle operazioni volo. Tali contestazioni disciplinari su decisioni di natura tecnico/professionale rappresentano, infatti una impropria e gravissima forma di pressione sugli equipaggi di volo che potrebbe spingere comandanti, piloti, assistenti di volo e tecnici della manutenzione, ad operare in difformità alle regole stabilite dai manuali operativi di compagnia”.

Anpac, Up, Avia, Anpav e Sdl ricordano che ”già in passato si erano unite al coro di coloro, tra i quali autorevoli professori universitari, che avevano criticato l’operato del commissario straordinario Fantozzi per una gestione poco trasparente e finalizzata ad appoggiare e favorire in modo indiscriminato la sola proposta della Cai”.

Nella gestione interna di Alitalia, scrive il ‘Fronte del no’, ”il commissario Fantozzi considera i suoi dipendenti come ‘controparti’, abbandonandoli al loro destino nel momento di loro massima debolezza”.

Anpac, Up, Avia, Anpav e Sdl, infine rendono noto che ”tutte le offerte pervenute al commissario per il settore Cargo di Alitalia sono cadute”. Le sigle aziendali lo affermano spiegando di averlo appreso ”del tutto casualmente” durante la riunione al ministero del Lavoro e rilevano come ”ad oggi per i lavoratori del cargo non c’è futuro e questo nonostante quanto scritto nell’accordo quadro di Palazzo Chigi”.

Nella notte le segreterie di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno firmato al ministero del Welfare un verbale di accordo con Alitalia sulla procedura di cassa integrazione guadagni straordinaria.

Da domani il Commissario straordinario della compagnia, Augusto Fantozzi, potrà inviare le comunicazioni di avvio di cigs per tutti i dipendenti.

Al verbale è stata allegata una dichiarazione che contiene alcune questioni ancora nebulose e la richiesta di una convocazione urgente da parte di Fantozzi per definire alcune voci per il calcolo dell’integrazione del reddito.

Nell’allegato al verbale, a quanto si è appreso, si chiede di chiarire come avverrà il pagamento della tredicesima, come si manterranno le abilitazioni per il personale di volo, in che modo sarà realizzata l’eventuale rotazione della cigs (che sarà a zero ore e progressiva per consentire la cessione degli asset a Cai).

Altra voce senza soluzione è l’indennità di preavviso, perchè al ministero risulta che gli otto mesi sono inclusi nei sette anni di ammortizzatori sociali.

Con il commissario, i sindacati intendono chiarire, tra l’altro, le voci contenute nella comunicazione all’Inps sull’integrazione che deve essere fatta all’80 per cento attraverso il fondo volo.

Il ministero avrebbe assicurato che l’avvio della cigs dovrebbe essere molto celere ed essere erogata altrettanto velocemente visto che l’Inps può procedere con un sistema telematico. Ipotesi che non appare tuttavia credibile, ma si vedrà.

Insomma, non si capisce bene cosa i sindacati confederali e l’Ugl abbiano firmato, considerate le questioni ancora aperte.

Anpac, Up, Avia, Anpav e Sdl, invece, hanno bocciato il verbale. il Segretario nazionale del Sdl, Andrea Cavola ha detto.”Abbiamo messo una nota a verbale elencando una serie di eccezioni che sono irregolarità formali che verificheremo con i nostri legali e non è escluso che si possa anche invalidare la procedura perchè è contraria agli accordi di palazzo Chigi”.

Il dirigente sindacale ha spiegato che negli accordi si escludeva la cigs a rotazione, cosa che invece è stata prevista in maniera progressiva dai sindacati confederali e Ugl.

Nel verbale di accordo è scritto che la cigs decorre dal 14 ottobre scorso quando il commissario straordinario di Alitalia avviò la procedura in relazione alla messa a terra di aerei fatta dal suo predecessore, l’amministratore delegato di Alitalia Maurizio Prato e da Fantozzi stesso successivamente.

Se così fosse ci si troverebbe d fronte ad un ciclopico controsenso, perchè i lavoratori messi in cassa integrazione a quella data erano solo quelli degli equipaggi legati agli ereomobili inutilizzati e non tutti i lavoratori di Alitalia.

Cavola ha aggiunto che, ad esempio, nell’accordo di palazzo Chigi gli otto mesi di preavviso erano in aggiunta ai sette anni di ammortizzatori sociali, mentre sembra che per l’Inps gli otto mesi vengano assorbiti dalla cigs. In questo modo molti lavoratori non riuscirebbero a raggiungere la pensione.

n una situazione così grave è assordante il silenzio delle forze politiche, mentre il disinteresse dei media non rende consapevole l’opinione pubblica della drammaticità degli eventi, che è bene ricordarlo convolge oltre ventimila persone, tra personale assunto ed a contratto.
 

ottanta

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in che mani siamo capitati....

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ALITALIA: FANTOZZI, PIANO INDUSTRIALE CAI COINCIDE CON QUELLO DI AF
CI CONSENTE DI COMPETERE ANCHE CON LE LOW COST
Roma, 24 nov. (Adnkronos) - ''Alitalia perdeva e perde da piu' anni. Ha piu' aerei di quelli che volano e piu' personale di quel che serve per volare. Tutto questo e' rimasto intatto per parecchi anni. E ricordo che la stima di perdita di conto economico nel 2008 e' di 1 miliardo''. A fronte di questi dati di fatto, ''credo che il piano di Cai sia corretto. Coincide con quello di Air France. Ci si restringe sull'intercontinentale e ci si rafforza sulla rete nazionale ed europea dove e' possibile con il trasporto punto a punto competere anche con le compagnie low cost ''. Lo ha detto il Commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, nel corso dell'ultima tavola rotonda del primo giorno di lavori del convegno organizzato da Business International sulla competitivita' del sistema Italia. (Ver/Ct/Adnkronos) 24-NOV-08
 

malpensante

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bel paese là dove 'l sì suona
Lunedì 24 Novembre 2008, 22:46

Alitalia: Sindacati, firmato accordo su mobilita'

(AGI) - Roma, 24 nov. - Le quattro organizzazioni sindacali di categoria aderenti a Cgil, Cisl, Uil e Ugl, hanno firmato con l'Alitalia l'intesa che conclude la procedura di mobilita' per i 17.500 dipendenti della ex Compagnia di bandiera. E' quanto riferiscono all'Agi fonti sindacali, secondo le quali e' stata acclusa una dichiarazioni delle quattro organizzazioni con la quale si chiede, all'Alitalia e al Ministero del Welfare, un incontro di approfondimento sulle "questioni ancora aperte che non attengono strettamente alle procedure di mobilita'". Grazie a questa intesa, non sottoscritta dalle cinque organizzazioni sindacali che aderiscono al cosiddetto 'fronte del no', da domani l'Alitalia in amministrazione straordinaria potra' mandare le lettere per la messa in mobilita' e - contestualmente - la Cai potra' iniziare l'assunzione del personale che andra' a fornire organico per la 'nuova Alitalia'.
 

malpensante

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6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
A fronte di questi dati di fatto, ''credo che il piano di Cai sia corretto. Coincide con quello di Air France. Ci si restringe sull'intercontinentale e ci si rafforza sulla rete nazionale ed europea
Balle! Si sta restringendo, anzi dimezzando, anzi di più nei voli nazionali ed europei.


credo che il piano di Cai sia corretto. Coincide con quello di Air France.
No comment


ci si rafforza sulla rete nazionale ed europea dove e' possibile con il trasporto punto a punto competere anche con le compagnie low cost
Ma chi ci crede?
 

caffettiera

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tutta la vicenda alitalia/cai si può sintetizzare in tre grandi "filoni" di pensiero: il primo è quello che chiamerei gattopardesco: crede (o cerca di far avvenire ciò) che cai non sia altro che alitalia chiamata, momentaneamente, in modo diverso; sono quelli che cercano la massima continuità in un quadro di discontinuità (sic!). cambiare tutto per non cambiare nulla; quindi più o meno stesso contratto, stesse relazioni sindacali, stessi equilibri di potere, stesse modalità di lavorare. questi pensatori (che individuerei nel fronte del no) si attaccano a tutto, la tecnica usata oggi è quella del seminare dubbi per buttare all'aria tutto e poi si vedrà. trovano linfa per le loro giustificazioni dal supporto "degli illustri professori" che danno loro materiale per contendere dimenticando che quest'ultimi se ne infischiano di loro e che il loro continuare a scrive sui giornali e a parlare in tv è solo finalizzato a riempire il loro ego con la speranza di diventare consulente di qualcuno (remunerato) possibilmente salvaguardando la verginità tecnica

il secondo filone è rappresentato da quelli che sanno che CAI non ha nulla a che fare con alitalia e che tutto questo "baillame" è stato montato per fingere in apparenza un pò di continuità aziendale e tranquillizzare tutti; tranquillizzare che non si sarebbe passati da un grounding, da licenziamenti di massa e da riassunzioni a condizioni diverse, logiche diverse e assumendo solo chi di gradimento. questo muove oggi colaninno e sabelli e chi sta vicino a loro; accettano il "baillame" per mantenere un minimo di tranquillità ma non ci pensano lontanamente a farsi incastrare nella logica della continuità! qui non resta che accettare che alitalia non esiste più e che da loro si farà tutto diverso, punto.


il terzo filone è rappresentato da quelli anestetizzati, quelli che ti dicono che alitalia è fallita che il futurò sarà cai ma praticamente si comportano e si atteggiano come se fosse solo un sogno e che quindi alitalia è sempre alitalia e che il tempo risistemerà le cose. sono quelli che non hanno ancora iniziato ad elaborare il lutto!


ps: ho dimenticato i milanesi che in questo psicodramma elaborano il loro lutto con i sogni onirici di superpotenza, la cavalcata delle valchirie... LH, cento terminal, duecento piste... salvo poi incappare "nell'eterno ritorno": mxp ante 1998 aeroporto delle charter mxp 2008 aeroporto delle low cost!
 
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Sierra_Alpha

Utente Registrato
9 Agosto 2006
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LIEO
tutta la vicenda alitalia/cai si può sintetizzare in tre grandi "filoni" di pensiero...........
strepitoso!!!!!!!...proporrei un sondaggio qui sul forum con queste tre opzioni....sono curioso di capire in che direzione andrà la community di AviazioneCivile....

P.S.....Fantozzi ha bisogno di un pò di riposo?:(
 

malpensante

Bannato
6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
Alitalia taglia altri duecento voli

Fantozzi riduce ancora: dall'inizio dell'estate le rotte sono scese da 800 a 300

ALESSANDRO BARBERA
LA STAMPA.it

ROMA
Ancora un taglio, stavolta drastico. In attesa del decollo della Cai - la cui data resta incerta - Augusto Fantozzi prepara il dicembre più magro della storia di Alitalia. Fatti i conti con lo sciopero bianco, con la cassa agli sgoccioli e la scelta politica di avvicinarsi senza scossoni al nuovo piano di voli, ora il commissario è costretto a rimedi estremi: secondo quanto riferiscono fonti interne all’azienda, a partire da domani ci saranno 200-250 cancellazioni al giorno. Il provvedimento, si legge in un comunicato, dovrebbe limitarsi alle prossime due settimane, ma a precisa domanda in Alitalia nessuno garantisce sui tempi.

Fantozzi non ha scelta: per far arrivare Alitalia in vita all’aumento di capitale avrebbe bisogno di un nuovo prestito, ma se lo facesse i creditori potrebbero opporsi. Inoltre, nonostante il tentativo dell’Enac di ridurre i disagi costringendo alla programmazione dei tagli, nessuno prenota più Alitalia. Da quando ha preso le redini della compagnia, è la quarta volta che Fantozzi prende in mano l’accetta. Prima dell’estate l’operativo contava quasi 800 voli al giorno poi, in applicazione del piano Prato e la messa a terra di quaranta Md80, si è scesi a 600 e successivamente a 500. La settimana scorsa, dopo aver tentato di attribuire la responsabilità del fermo agli scioperi bianchi del «fronte del no», Fantozzi ha annunciato il taglio definitivo di altri cento voli. A conti fatti, da domani dei quasi 800 collegamenti del vecchio network ne resteranno fra i 250 e i 300. Dalla mannaia si salverà solo il lungo raggio: i tagli saranno sui voli da Malpensa e Linate, un po’ meno su Fiumicino per via degli intercontinentali.

Fantozzi ha ribadito che per lui il primo dicembre è il termine inderogabile entro il quale passare il testimone a Cai, ma non è chiaro come ciò avverrà. Per allora la cordata non avrà il tempo di riassumere le 12mila persone necessarie a far volare gli aerei: nonostante sia stato firmato ieri sera l’accordo tra confederali e Ugl con Alitalia che conclude la procedura di mobilità per i 17.500 dipendenti della ex compagnia di bandiera, Cai fa sapere che l’assunzione dei lavoratori che abbiano fatto almeno un giorno di cassa integrazione non partirà prima del 15 dicembre.

L’intesa sulla mobilità ha visto le quattro organizzazioni sindacali allegare al verbale una dichiarazione che contiene alcune questioni ancora da chiarire e la richiesta di una convocazione urgente da parte di Fantozzi per il confronto su alcune voci per il calcolo dell’integrazione del reddito. In particolare, si chiede di precisare come avverrà il pagamento della tredicesima, come si procederà nel mantenimento delle abilitazioni per il personale di volo, l’eventuale rotazione della cigs che sarà a zero ore e progressiva per consentire la cessione degli asset a Cai e l’indennità di preavviso perchè al ministero risulta che gli otto mesi sono inclusi nei sette anni di ammortizzatori sociali.

Nel frattempo c’è da chiudere la trattativa con l’Antitrust (chiede garanzie sulle tariffe) e con il partner internazionale: domani, a Milano per incontrare i vertici della Sea, il numero uno di Lufthansa Wolfgang Mayrhuber potrebbe tentare di rientrare in una partita quasi chiusa a favore del concorrente franco-olandese. Lo conferma indirettamente Fantozzi: «Il piano Cai coincide con quello Air France: si restringe sull’intercontinentale e ci si rafforza sulla rete nazionale ed europea dove con il trasporto punto a punto si può competere anche con le compagnie low cost». Infine una grana dell’ultim’ora: arebbero cadute le offerte di Miro Radici e Alcide Leali per il cargo, che a questo punto rimarrebbe sotto il cappello della bad company Alitalia.
 

vipero

Utente Registrato
8 Ottobre 2007
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strepitoso!!!!!!!...proporrei un sondaggio qui sul forum con queste tre opzioni....sono curioso di capire in che direzione andrà la community di AviazioneCivile....

P.S.....Fantozzi ha bisogno di un pò di riposo?:(
io sono tra gli anestesizzati. tipo pugile che prende colpi ma non reagisce più.
tanto chi si deve salvare si salva, quello che si deve salvare si salva, alla faccia nostra.
 
Stato
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