Thread Alitalia/Cai 24-25 novembre


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caffettiera

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7 Novembre 2005
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è probabile che di aeroplani non ne capisca niente questa premessa mi sembra doverosa perchè nutro sempre forti dubbi che LH crei un hub a mxp (hub inteso come modello di business che gira sulle seste); dubbi che mi derivano da alcune considerazione, una di carattere generale quattro più specifiche.

1) generale. non si è mai visto un vettore estero aprire un hub a casa di altri per ovvie ragioni visto che per far girare un hub occorre: un vettore (con almeno 30/40 aeroplani di lungo), un gestore aeroportuale (che gira totalmente ad immagine e somiglianza del vettore... turni di lavoro, per fare uno dei tanti esempi, compresi) e un sistema normativo/paese che supporti l'hub (i bilaterali che tutelano il vettore hub? la politica slots che caccia subdolamente fuori orario i concorrenti? il sistema aeroportuale? i collegamenti veloci con l'aeroporto?)... che improvvisamente la sea e l'italia paese si mettano a fare sinergia mi lascia qualche dubbio...


2) specifico. LH ha nel consiglio di sorveglianza i sindacati, che quest'ultimi permettano al vettore di casa di comprare aerei grandi e di andarli a basare in quantità sostenuta (quindi non uno o due) a milano con personale italiano, bhè, anche qui ho dei forti dubbi che ciò avvenga


3) specifico. che cai e af siano romanocentriche, per usare un termine caro alla lega, possiamo anche dire che è fuor da ogni dubbio ma che siano fessi e quindi non sappiano guardare al mercato mi pare troppo! non credo proprio (e mi pare che sarà proprio così) che cai lasci libero quelle rotte che il mercato del nord regge e che-che se ne pensi il mercato del nord italia è un "mercatino" un pò specifico, con delle preferenze di destinazione, e non un mercatone generico come quelli di londra di parigi o di francoforte; occupati gli spazi non restano molto da aggiungere ammenochè decidano tutti di farsi male. ergo: in cai non sono fessi ma manco i tedeschi lo sono


3) specifico (ma legato al punto uno). i tedeschi per carattere tendono ad insegnare il passo dell'oca alle giraffe, la germania è una nazione che si è formata con grandi pensatori come immanuel kant che ha preteso, nella sua rivoluzione filosofica, di disciplinare financo il pensiero creativo, di dare una rigida strada alla mente, si è spinto a studiare i meccanismi che stanno alla base della ragione figuararsi come possono stare nel pressapochismo italico! già ora mi dicono quelli di enac di malpensa e di linate impazziscono per l'imprecisione professionale di sea figurarsi se anzichè avere quattro voli devono pure mettere un hub!


4) specifico. e le piazzole? e le infrastrutture aeroportuali? un hub è fatto di onde. per esempio alle 10di mattina tutti vogliono partire per gli usa e i caraibi e mxp ha già oggi poco margine di crescita (considerando che cai metterà qualche volo in più). dove si mettono altri voli senza piazzole, senza banchi, con una capacità pista già tirata? non credo proprio che LH parli di hub e poi vada a riempire le ore dove mxp è il deserto dei tartari, non credo che metta voli fuori orario!

tutto questo lo dico non perchè non credo che LH farà qualcosa a milano, ma un conto è mettere qualche volo altro discorso è parlare di HUB.
 
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airblue

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6 Novembre 2005
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Lombardia.
Non posso che concordare con il post precedente di Concorde che ha espresso in modo elegante ciò che penso anche io e non sono riuscito a esplicitare nei miei post precedenti.

Il punto centrale è che per quanto AF/CAI può essere romanocentrica, non sono fessi e non staranno certo a guardare LH che gli sottrae i passeggeri direttamente sotto il naso.
 

billypaul

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Anche io quoto tutto quello detto da concorde.
E precisamente sul punto 1 son d'accordo. I sindacati tedeschi non sono più malleabili di quelli italiani, se LH dovesse basare 20 aa/mm con personale italiano a MXP (irreale, ripeto) non credo che filerebbe tutto liscio.
 

Mattia

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22 Dicembre 2005
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Anche io quoto tutto quello detto da concorde.
E precisamente sul punto 1 son d'accordo. I sindacati tedeschi non sono più malleabili di quelli italiani, se LH dovesse basare 20 aa/mm con personale italiano a MXP (irreale, ripeto) non credo che filerebbe tutto liscio.
Potrebbe usare personale tedesco, e comunque nella UE c'è la libera circolazione dei lavoratori, per cui non è che possano protestare molto
 

billypaul

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Potrebbe usare personale tedesco, e comunque nella UE c'è la libera circolazione dei lavoratori, per cui non è che possano protestare molto
Il problema sarebbe lo stesso. LH non assumerebbe personale che non conosce il tedesco , secondo te sarebbe giusto porre certi vincoli per del personale che poi magari opererà MXP-ORD?
Certo LH può fare quello che vuole ma fino ad un certo punto, poi rischierebbe di avere le mani legate.
 

dario abbece

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2 Ottobre 2008
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milano
ALITALIA: DIVIETRI (AVIA), DA CAI SU ASSUNZIONI PASTICCIO INGOVERNABILE

(ASCA) - Roma, 24 nov - ''Un pasticcio ingovernabile che probabilmente generera' centinaia di cause''. Cosi', il Presidente di Avia, Antonio Divietri, definisce la scelta della Cai sui criteri di assunzione nella nuova compagnia.

In una lettera aperta agli assistenti di volo, Divietri sottolinea che la scelta della Cai e' ''un pasticcio evitabile se, solamente, si usasse il buon senso'', perche' - spiega - ''se la Cai continuera' per questa strada, si trovera' a gestire un progetto fragile, nella sua arroganza, che difficilmente generera' valore, in assenza di un costruttivo coinvolgimento dei dipendenti''.

Il Presidente dell'Avia critica poi ''la non concessione immediata del Part-Time che, da solo, contribuirebbe ad evitare la perdita di centinaia di posti di lavoro ed il relativo costo per la collettivita', oppure la pervicace negazione dell'esonero notturno a quelle madri che, invece, ne hanno buon diritto''.

Per Divietri ''sembrerebbe, infatti, che nella lettera di assunzione sia esplicitamente richiesto di effettuare attivita' continuativa di piu' giorni.

Ma non basta: parrebbe che ci siano stravolgimenti degli accordi di Palazzo Chigi, anche per quanto attiene i criteri di assunzione.

Anziche' attingere dal previsto bacino unico di categoria, si procederebbe ad assunzioni per azienda di appartenenza, qualifica ed area geografica, con la certezza di generare sperequazioni e situazioni paradossali''.

Secondo il presidente dell'Avia ''cio' costringerebbe centinaia di assistenti di volo, per poter lavorare, a trasferirsi dall'oggi al domani su sedi periferiche e, magari, ad essere impiegati subordinati a colleghi con minore esperienza. Altre centinaia, invece, non verrebbero assunti, nonostante la maggiore anzianita' di gruppo''.

La responsabilita', in ogni caso, per Divietri non e' solo della Cai. ''La non terzieta' del Governo - sottolinea -, l'evanescenza dell'opposizione politica e la disinvoltura delle Confederazioni sindacali, hanno permesso alla Cai di godere di una straordinaria opportunita' di business.

Ma per qualcuno, evidentemente, vincere non e' sufficiente: deve dominare''.
 

setIRSposition

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6 Novembre 2005
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Non posso che concordare con il post precedente di Concorde che ha espresso in modo elegante ciò che penso anche io e non sono riuscito a esplicitare nei miei post precedenti.
Anche io quoto tutto quello detto da concorde
Oltre a quotare voi due, e per proprietà transitiva concorde, ho riportato il suo messaggio all'inizio di questo thread, per maggiore chiarezza del discorso.
 

Mattia

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22 Dicembre 2005
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Il problema sarebbe lo stesso. LH non assumerebbe personale che non conosce il tedesco , secondo te sarebbe giusto porre certi vincoli per del personale che poi magari opererà MXP-ORD?
Certo LH può fare quello che vuole ma fino ad un certo punto, poi rischierebbe di avere le mani legate.
Assumere personale che conosca il tedesco è diverso da assumere personale tedesco però. Il primo requisito non va contro le regole comunitarie, il secondo si. LH può richiedere il primo requisito, non capisco perchè dovrebbe essere un problema. Giusto o non giusto non lo so, forse superfluo si. Non capisco cosa intendi col rischiare di avere le mani legate, o meglio verso chi avrebbe le mani legate?
 

dario abbece

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2 Ottobre 2008
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Giovedì 20 novembre 2008 - 97ª seduta pubblica (antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 9:36).



Il presidente Schifani ha premesso all'esame del ddl iscritto all'ordine del giorno una risposta alle osservazioni formulate nella seduta pomeridiana di ieri dai senatori Legnini e Morando (PD) e dal presidente della Commissione bilancio Azzollini. Per quanto riguarda l'ammissibilità di emendamenti estranei al contenuto dei decreti-legge, il presidente Schifani, con specifico riferimento all'esame del ddl n. 1152, ha dato atto al Presidente dell'8a Commissione di aver valutato secondo criteri conformi alla prassi consolidata l'attinenza delle proposte di modifica al contenuto del decreto. Non potendo introdurre una innovazione con effetto retroattivo alla prassi, la Presidenza d'Assemblea non può quindi dichiarare l'improponibilità di emendamenti al ddl n. 1152 già approvati dalla Commissione. Per i provvedimenti a venire, tuttavia, la Presidenza assume l'impegno ad attuare (e a sollecitare alle Presidenze di Commissione) un vaglio rigoroso dell'ammissibilità degli emendamenti a decreti-legge, sotto il profilo della coerenza per materia con il testo originario: qualora l'esito di tale vaglio fosse negativo, la Presidenza non esiterà a dichiarare l'improponibilità anche di emendamenti approvati in Commissione o proposti dal Governo. Per quanto riguarda l'ammissibilità di emendamenti a decreti-legge, esaminati nel corso della sessione di bilancio, che incidano sulle tabelle della finanziaria in discussione, il Presidente ha invitato la Commissione bilancio ad una valutazione puntuale delle conseguenze finanziarie delle proposte di modifica e del rispetto degli obblighi di copertura imposti dall'articolo 81 della Costituzione, ma ha altresì sollecitato al Governo la presentazione, all'inizio della sessione di bilancio, di un emendamento che allinei le tabelle della finanziaria con la legislazione vigente, per dare al Senato un quadro veridico degli effetti economici dei testi in esame.

I sen. Morando, Legnini e Azzollini hanno espresso soddisfazione per il riconoscimento da parte della Presidenza della fondatezza dei rilievi formulati. I sen dell'opposizione hanno tuttavia sollecitato un intervento della Giunta per il Regolamento per definire in termini inequivocabili l'indirizzo e l'innovazione alla prassi annunciati dal Presidente, il quale si è impegnato ad adempiere a tale richiesta sviluppando anche un confronto con la Camera dei deputati. Il sen. Legnini ha sollecitato la Presidenza a rivolgere un pressante invito ai presentatori a ritirare gli emendamenti al ddl n. 1152 che sono in discussione grazie alla prassi, ma che risulterebbero inammissibili alla luce del nuovo indirizzo annunciato.

Il Senato ha quindi ripreso l'esame del ddl n. 1152, di conversione del decreto-legge n. 162, avviato nella seduta pomeridiana di ieri. Il decreto reca interventi in materia di revisione dei prezzi dei materiali da costruzione negli appalti pubblici, sostegni ai settori dell'autotrasporto, dell'agricoltura e della pesca, nonché il finanziamento di interventi in materia di protezione civile per le opere connesse alla Presidenza italiana del G8 e la definizione degli adempimenti tributari per le Regioni Marche e Umbria, colpite dagli eventi sismici del 1997. Dopo la replica alla discussione generale del relatore Cicolani (PdL) e del sottosegretario per le infrastrutture e i trasporti Giachino, l'Assemblea è passata all'esame degli emendamenti al decreto, che non ha potuto concludersi perché alcune proposte di modifica sono state accantonate. Tutti e tre gli articoli, comunque, hanno subito modifiche e sono stati introdotti articoli aggiuntivi, tra i quali uno, particolarmente contrastato dall'opposizione, che dispone l'inapplicabilità dell'articolo 2112 del codice civile, sul mantenimento dei diritti dei lavoratori, nel caso di cessione di rami di aziende in amministrazione straordinaria. Gli emendamenti che nei giorni scorsi sono stati oggetto dei rilievi di ammissibilità, dal punto di vista della coerenza contenutistica, della compatibilità con la sessione di bilancio o del corretto utilizzo, per finanziare spese correnti, delle risorse del Fondo aree sottoutilizzate, sono stati quasi tutti ritirati dai proponenti o dallo stesso Governo. Il seguito della discussione è stato rinviato alla seduta pomeridiana.

A conclusione dei lavori, i sen. Scarpa Bonazza Buora (PdL) e Vallardi (LNP) hanno sottolineato il successo conseguito dal ministro Zaia nella trattativa per la revisione della politica agricola comune, dove si è deciso un consistente aumento della quota di produzione italiana di latte.




(La seduta è terminata alle ore 13:26).
 

Pelush

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8 Novembre 2005
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St. Albans, Hetfordshire
è probabile che di aeroplani non ne capisca niente questa premessa mi sembra doverosa perchè nutro sempre forti dubbi che LH crei un hub a mxp (hub inteso come modello di business che gira sulle seste); dubbi che mi derivano da alcune considerazione, una di carattere generale quattro più specifiche.


2) specifico. LH ha nel consiglio di sorveglianza i sindacati, che quest'ultimi permettano al vettore di casa di comprare aerei grandi e di andarli a basare in quantità sostenuta (quindi non uno o due) a milano con personale italiano, bhè, anche qui ho dei forti dubbi che ciò avvenga


4) specifico. e le piazzole? e le infrastrutture aeroportuali? un hub è fatto di onde. per esempio alle 10di mattina tutti vogliono partire per gli usa e i caraibi e mxp ha già oggi poco margine di crescita (considerando che cai metterà qualche volo in più). dove si mettono altri voli senza piazzole, senza banchi, con una capacità pista già tirata? non credo proprio che LH parli di hub e poi vada a riempire le ore dove mxp è il deserto dei tartari, non credo che metta voli fuori orario!

tutto questo lo dico non perchè non credo che LH farà qualcosa a milano, ma un conto è mettere qualche volo altro discorso è parlare di HUB.

Sicuramente MXP non diventerà un hub LH nel giro di due giorni, questo è inutile aspettarselo, ma è anche vero che il mercatuccio di Milano è quello in Europa con gli yeld più alti in assoluto dopo Londra, e anche a livello mondiale si posizione nella parte alta della top ten.
Ora quelli di LH e di AF sono molto preoccupati perchè la situazione di equilibrio attuale in cui i due contendenti si dividevano in parti non troppo dissimili questo mercato feederando i rispettivi hub, ora dopo la pazzia del de-hub di Malpensa si sono accorti che il vaso di pandora si è scoperchiato e che i passeggeri stanno scegliendo strade strane, tipo prendere le compagnie medioorientali o peggio le asiatiche.
Qualcuno si sta preoccupando che tanta gente prenda SIA o QR per andare in cina, o quel che è peggio che i Milanesi siano tornati a riempire le casse di LX.
In pratica le asiatiche e le medioorientali si stanno muovendo, così come molte europee,e la cosa preoccupante è che il mercato se lo stanno prendendo tutto loro.
Non solo, il primo che si muove su MXP fa scopa e porta via tutto agli altri, anche i sindacati di LH lo sanno, e sanno molto bene che LH italia potrebbe anche trasformarsi in una società con capitale di minoranza LH da un momento all'altro, nel caso in cui facessero troppe storie.
A questo aggiungo che ad un tetesco di cermania è meglio Milano che Monaco, forse non lo sapete, am i Bavaresi non hanno un grande appeal nel resto della Germania.
 

dario abbece

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milano
Alitalia, si attende Antitrust: decollo slitta a meta' dicembre
ROMA - Il decollo della nuova Alitalia slitterà. Difficile pensare che possa essere rispettata la data inizialmente prevista del primo dicembre mentre sembra più verosimile che la Cai possa essere pronta intorno alla metà del prossimo mese. "E' ragionevole pensare che il primo dicembre non saremo pronti" riferiscono fonti della società facendo notare che mancano una serie di passaggi importanti, dall'incontro che Cai terrà domani con i sindacati sulla cassa integrazione fino alle pronunce dell'Antitrust italiano e quello europeo. Il fatto che oggi il presidente dell'Antitrust Antonio Catricalà abbia annunciato che non si prenderà tutti i 30 giorni previsti per la valutazione e che dunque si pronuncerà prima del 20 dicembre per Cai "é una buona notizia", rilevano sempre le stese fonti, ma bisogna vedere quando realmente tutti questi passaggi saranno stati compiuti. "Non possiamo individuare una data adesso", dicono alla Cai, lasciando intendere che si farà del tutto per far partire la nuova Cai il 15 dicembre e non proprio durante le feste natalizie.
 

vipero

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Alitalia, si attende Antitrust: decollo slitta a meta' dicembre
ROMA - Il decollo della nuova Alitalia slitterà. Difficile pensare che possa essere rispettata la data inizialmente prevista del primo dicembre mentre sembra più verosimile che la Cai possa essere pronta intorno alla metà del prossimo mese. "E' ragionevole pensare che il primo dicembre non saremo pronti" riferiscono fonti della società facendo notare che mancano una serie di passaggi importanti, dall'incontro che Cai terrà domani con i sindacati sulla cassa integrazione fino alle pronunce dell'Antitrust italiano e quello europeo. Il fatto che oggi il presidente dell'Antitrust Antonio Catricalà abbia annunciato che non si prenderà tutti i 30 giorni previsti per la valutazione e che dunque si pronuncerà prima del 20 dicembre per Cai "é una buona notizia", rilevano sempre le stese fonti, ma bisogna vedere quando realmente tutti questi passaggi saranno stati compiuti. "Non possiamo individuare una data adesso", dicono alla Cai, lasciando intendere che si farà del tutto per far partire la nuova Cai il 15 dicembre e non proprio durante le feste natalizie.
ma hanno già il coa? mi sembrava un passaggio importante pure quello...
 

DusCgn

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A questo aggiungo che ad un tetesco di cermania è meglio Milano che Monaco, forse non lo sapete, am i Bavaresi non hanno un grande appeal nel resto della Germania.
Le rivalità regionali non credo abbiano molta rilevanza in questo caso, altrimenti allo stesso modo un napoletano non dovrebbe mai passare da Malpensa o un marsigliese da Parigi.

PS
Sono teteschi di cermania anche i bavaresi per la cronaca.
 

dario abbece

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Cai e governo
Quella decisa per Alitalia è una cura troppo costosa

di Andrea Giuricin e Ugo Arrigo 24 novembre 2008

La vendita di Alitalia sembra essersi quasi conclusa dopo che sia il Commissario Straordinario Augusto Fantozzi che il Ministro Claudio Scajola hanno accettato l’offerta di 1052 milioni di euro della CAI per circa il 70 per cento degli asset della vecchia compagnia di bandiera.



L’approvazione governativa e del Commissario sono stati gli ultimi atti di una vicenda troppo lunga che nelle ultime settimane ha subito un’accelerazione; lo scorso 31 ottobre è stata presentata dalla cordata guidata da Roberto Colaninno l’offerta di acquisto degli asset della compagnia di bandiera. Sono successivamente iniziati degli scioperi selvaggi da parte dei piloti Alitalia in seguito alla presentazione dell’offerta sui quali si è innestato un processo di ridimensionamento programmato dei voli, deciso dall’azienda. È arrivato il responso dell’Unione Europea, negativo in relazione al prestito ponte concesso in aprile alla vecchia Alitalia ma favorevole alla procedura di cessione.

Mancano ora all’appello due passaggi chiave per la chiusura di questa privatizzazione, iniziata ormai nel lontano dicembre 2006: si tratta della concessione da parte dell’Enac del certificato di operatore aereo (Coa) e della licenza aeronautica e della scelta del partner internazionale che è essenziale per la sopravvivenza senza ulteriori aiuti di stato per la compagnia guidata da Rocco Sabelli.

Non abbiamo alcun dubbio che il primo passaggio possa esaurirsi rapidamente: l’Enac non vede l’ora di concedere le certificazioni, a neppure quattro settimane dalla richiesta da parte di Cai e nonostante lo stesso sito dell’Enac informi gli aspiranti imprenditori aeronautici che “Il processo di rilascio … è un processo di verifica di rispondenza ai requisiti lungo e complesso che può durare dai tre ai sei mesi e al quale prendono parte varie professionalità dell’Ente”.

Il secondo passaggio avverrà di certo, ma consta ancora dell’incertezza sulla scelta del gruppo dove confluire; CAI dovrebbe cominciare la propria operatività, secondo ammissione del Commissario Straordinario Augusto Fantozzi, il primo dicembre del corrente anno.

La scelta del partner dovrebbe avvenire prima di tale data per motivi operativi e strategici; nel trasporto aereo gli slot si assegnano prima di ogni stagione e quella invernale è ricompresa tra la fine di ottobre e la fine di marzo. Senza gli slot, una compagnia non può operare, perché non ha i diritti di atterrare, sostare e decollare da un certo aeroporto.

Gli slot di Alitalia, che CAI si vedrà assegnati, sono dunque già stati stabiliti per quanto concerne la stagione invernale 2008/2009. Alitalia inoltre fa parte della stessa alleanza globale di Air France - KLM, SkyTeam, ed in questo momento opera i voli con il gruppo franco-olandese in code-sharing. È molto difficile che CAI scelga Lufthansa come alleato, poiché se questo avvenisse, il vettore italiano dovrebbe cambiare completamente tutti i voli e la propria strategia neanche un mese dopo aver cominciato ad operare.

Il nuovo vettore quindi comincerà ad operare nelle prossime settimane, ma rimane un grande dubbio sull’offerta che il Commissario Fantozzi ha accettato da parte di CAI.

Ci si pone la domanda se l’offerta sia stata congrua. Ci permettiamo di illustrare alcune ragioni del nostro dissenso. Tra i beni oggetto di acquisizione vi sono nell’offerta Cai 64 aerei dei 109 complessivamente di proprietà di Alitalia (oltre al subentro nei contratti di leasing di altri 29 aeromobili). A fine 2007 i 109 aerei risultavano valutati in bilancio 1,98 miliardi di euro; se consideriamo nell’ammontare massimo ipotizzabile la loro perdita di valore in corso d’anno possiamo stimare un ammortamento negli 11 mesi per 180-230 milioni di euro che ridurrebbe al massimo la loro valutazione a 1,75 miliardi di euro al 30 novembre 2008, data prevista per il subentro di Cai.

Il valore medio per aeromobile sarebbe pertanto di 16 milioni di euro, corrispondente a circa 1,02 miliardi di euro per i 64 aerei oggetto di cessione (se assumiamo, in maniera ragionevole, un identico mix tra breve e lungo raggio negli aerei oggetto di acquisizione rispetto agli aerei in proprietà della vecchia Alitalia). In sostanza Cai si limita, offrendo un miliardo a pagare all’incirca il valore di libro dei velivoli che acquisisce mentre tutti i diritti di traffico (i preziosi slot per il decollo e l’atterraggio negli aeroporti, tra cui numerosi aeroporti europei importanti e soggetti a congestione) sono valutati assolutamente zero.

Le affermazioni del Commissario Fantozzi, che asserisce che gli slot sono stati valutati mezzo miliardo di euro, non modificano l’analisi; di fatti se fosse tale il valore degli slot, il quale sembra ugualmente troppo basso, gli aerei avrebbero un valore molto inferiore a quello di mercato.

Il valore degli slot è troppo limitato, in ragione del fatto che Alitalia detiene ancora 42 coppie di slot nei principali scali europei, oltre ad avere posizione di incumbent sui principali scali congestionati d’Italia. La stessa compagnia italiana, lo scorso 26 dicembre, ha venduto tre coppie di slot a Londra Heathrow per 92 milioni di euro e solamente nello scalo londinese il vettore di bandiera detiene ancora 10 preziosi slot.

Nel complesso il Commissario straordinario è stato autorizzato a cedere a CAI gli asset Alitalia per 1,052 miliardi di euro mentre, adottando criteri omogenei a recenti cessioni di imprese aeronautiche in Europa, possiamo valutarli 1,8 miliardi.

La soluzione CAI ai problemi della vecchia Alitalia ha un costo elevato per i cittadini, intesi sia come contribuenti che come consumatori del servizio di trasporto aereo. La soluzione “all’italiana” comporterà nel prossimo quinquennio (2009-13) oneri aggiuntivi per circa 6,6 miliardi di euro, corrispondenti a 1,3 miliardi di euro in media all’anno circa 5 volte di quanto sia costata agli italiani nel quinquennio 2003-2007.

Se si fosse lasciata Alitalia nelle mani del mercato sul finire degli anni novanta si sarebbe evitato il male delle perdite, se la si fosse affidata al mercato nel 2006-7, vendendola al miglior offerente senza ulteriori condizioni, si sarebbe evitato il male del costosissimo rimedio bianco-rosso-verde.
 

Ciok

Bannato
14 Ottobre 2008
331
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E' possibile nessuno abbia ancora capito:
che la valutazione di euro 1052 non comprende slot e marchio.

che la valutazione di banca lenoardo coincide perfettamente con quella di arrigo oltre 1900 mln

che slot e marchio verranno pagati a fantozzi con azioni della nuova alitalia che a sua volte fantozzi girerà ai creditori che ne facessero richiesta.
 

dario abbece

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milano
E' possibile nessuno abbia ancora capito:
che la valutazione di euro 1052 non comprende slot e marchio.

che la valutazione di banca lenoardo coincide perfettamente con quella di arrigo oltre 1900 mln

che slot e marchio verranno pagati a fantozzi con azioni della nuova alitalia che a sua volte fantozzi girerà ai creditori che ne facessero richiesta.
Tu hai letto le perizie?
 

Ciok

Bannato
14 Ottobre 2008
331
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Tu hai letto le perizie?


Per aver piena contezza di ciò bastano e avanzano le dichiarazioni di fantozzi.

Come ben fatto presente anche su un articolo pubblicato su repubblica di sabato il discorso sul badwill da 1800 mln non c'entra un fico secco in quanto si riferisce alla situazione ante commissariamento e che grazie al comissariamento è stato eliminato.

In pratica fantozzi ha detto che grazie alla rinegoziazione di tutti i contratti (possibile solo con il commissariamento) è stato eliminato questo badwill e si è creato maggior valore.
Ha semplicemente voluto giustificare l'indispensabilità della procedura di commissariamento
 

dario abbece

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2 Ottobre 2008
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milano
Banstano e avanzano le dichiarazioni di fantozzi per avere chiaro il quadro.

Come ben fatto presente anche su un articolo publbicato su repubblica di sabato il diiscorso sul badwill da 1800 mln non c'entra un fico secco in quanto si riferisce alla situazione ante commissariamento e che grazie al comissariamento è stato eliminato.

In pratica fantozzi ha detto che grazie alla rinegoziazione di tutti i contratti è stato eliminato questo badwill e si è creato maggior valore.
Ha semplicemente voluto giustificare l'indispensabilità della procedura di commissariamento
...il commissario misa che ha fatto un'pò di condusione....non penso che i numeri e le valutazioni siano il suo forte................la verità si può scoprire solo potendo leggere le perizie......ma forse basterebbe il questito posto dal commissario a banca rotschild...ah dimenticavo la nuova offerta di cai.....

p.s. vado a pranzo a dopo!
 
Stato
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