Thread Alitalia - Aprile 2018


Stato
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Oggi dovrebbe essere vincolante definitivamente dopo le trattativa per il miglioramento, cioè se viene accettata la partita è chiusa. In realtà ho come l'impressione che le offerte saranno molto lontane da quello che Di Maio o Salvini siano disposti ad accettare...

La speranza è che si riesca a chiudere al più presto possibile, anche prima dell’estate. Ma si tratta di wishful thinking — sappiamo tutti, infatti, che passerà ancora tanto tempo e che, alla fine, rispunteranno le soluzioni di sempre, quelle meno logiche [ma gradite alla politica].

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La speranza è che si riesca a chiudere al più presto possibile, anche prima dell’estate. Ma si tratta di wishful thinking — sappiamo tutti, infatti, che passerà ancora tanto tempo e che, alla fine, rispunteranno le soluzioni di sempre, quelle meno logiche [ma gradite alla politica].

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Impossibile che possano chiudere prima della formazione del nuovo governo a meno che l'offerta prescelta non sia sostenuta da una larga maggioranza in parlamento. E considerate le posizioni espresse più volte pubblicamente sia da Di Maio che da Salvini direi che la strada è in salita per una chiusura a breve.
 
Dal sole 24 ore di oggi

Aerei. Scadenza asta verso il rinvio a ottobre, prestito statale a fine anno
Pronto il decreto Alitalia per la proroga, poi la frenata
Giorgio Pogliotti
ROMA
Il testo con la proroga ad ottobre per la presentazione delle offerte per l’acquisizione di Alitalia è praticamente pronto. Così come il rinvio dei termini per la restituzione della prima tranche da 600 milioni del prestito ponte che viene spostata dal 30 settembre a fine anno, e fatta coincidere con il rimborso della prima tranche da 300 milioni. L’ingresso al Consiglio dei ministri di oggi pareva molto probabile sino a ieri pomeriggio, ma in serata è arrivato lo stop. Il decreto fa slittare in avanti il timing che ha fissato per oggi la scadenza per la presentazione delle offerte, e per fine mese i termini per il negoziato per ottenere un miglioramento dell’offerta, uniformando le scadenze per il rimborso del prestito ponte da 600 milioni. Annunciato ieri in preconsiglio, poi le chance di approvazione si sono affievolite nel corso della giornata. Sulla proroga dei termini, il ministro dei Trasporti, Graziano Del Rio, si è limitato a dire: «si farà quel che si deve». Il ricorso al decreto è legato al problema che alla scadenza odierna per le offerte non arriveranno le risposte attese dal governo e dai commissari straordinari. I potenziali acquirenti di Alitalia attendono che si chiarisca lo scenario politico prima di compiere ulteriori passi in avanti. Lufthansa ha condizionato il proprio interesse per l’Aviation della compagnia alla ristrutturazione che prima deve essere fatta dai commissari. L’offerta tedesca è stata respinta, i commissari straordinari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi, Stefano Paleari e il governo l’hanno giudicata insoddisfacente sul fronte degli investimenti e degli esuberi. Sul fronte opposto hanno mostrato interesse per Alitalia anche il fondo Cerberus, easyJet, AirFrance-Klm e Delta Airlines che prima delle elezioni stavano lavorando alla creazione di una cordata, con ruoli diversi. Per gli ultimi due pretendenti, in realtà, l’interesse è mosso soprattutto per la preoccupazione che Alitalia possa finire nell’orbita Lufthansa, regalando al competitor di Star Alliance un mercato importante come quello italiano. Air France-Klm vuole che Alitalia resti dentro Sky Team e con Delta sta cercando una soluzione per tenere la compagnia italiana nell’alleanza commerciale, senza un diretto coinvolgimento nel capitale: materia di “scambio” è la nuova joint venture transatlantica, con criteri più flessibili per consentire ad Alitalia, di espandersi nel ricco mercato Nord americano. «non abbiamo fatto un’offerta - ha spiegato il direttore per l'East Mediterranean di Air France-Klm, Jerome Salemi, lo scorso 27 marzo dall’aeroporto di Fiumicino -, stiamo confrontandoci sullo sviluppo della joint venture transatlantica con una nuova governance che includa Alitalia come socio importante. Ma l’esito della trattativa è legato a chi sarà l’acquirente di Alitalia». La Jv vincola i partner fino al 31 marzo 2022, ma sul piatto Air France e Delta mettono la revisione degli attuali criteri che stanno stretti ai commissari di Alitalia, consentendo alla compagnia di espandersi sul ricco mercato Nord americano. A condizione ovviamente che la nuova Alitalia non sia comprata da Lufthansa. Ma i pretendenti di Alitalia devono fare i conti con il quadro politico mutato, e con le posizioni espresse dai leader dei partiti che hanno vinto le elezioni: «Alitalia non va svenduta alle multinazionali o alle società straniere, ma valorizzata come compagnia di bandiera» ha tuonato il numero uno della Lega, Matteo Salvini. Il candidato premier M5S Luigi Di Maio ha spiegato la sua ricetta per Alitalia: «prima voglio metterla a posto e poi interloquire con gli altri soggetti». In questo nuovo quadro politico la Cassa Depositi e Prestiti può giocare un ruolo importante, sul modello utilizzato per Ilva: il presidente, Claudio Costamagna, ha ipotizzato un ingresso come partner finanziario e con una quota di minoranza. (si veda «Il Sole- 24 ore» del 28 marzo). Se il decreto Alitalia appare in bilico, sembra sicuro invece il via libera alla proroga di Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ex Autorità per l’energia, in attesa del nuovo Governo. L’Autority è scaduta l’11 febbraio, ma opera per una prorogatio amministrativa di 60 giorni in virtù di un parere del Consiglio del Stato del 2010 per una situazione analoga. «Credo ci sarà una proroga - ha detto il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda - è la soluzione migliore anche per il quadro politico. La sta considerando il premier».
 
Si gioca su tre fronti il futuro di Alitalia: la tedesca Lufthansa, la britannica easyJet (insieme a Cerberus, Air France-Klm e Delta) e l’ungherese Wizz Air. Alla scadenza della prima deadline cruciale per la procedura di vendita della compagnia portano questi nomi le buste recapitate ieri allo studio notarile Atlante Cerasi di Roma. «I commissari straordinari procederanno nei prossimi giorni all’esame delle stesse», si è limitata a comunicare la compagnia di bandiera. I commissari hanno lavorato fino a tarda sera per analizzare le offerte in previsione dell’incontro di questa mattina con i ministri competenti in vista dell’altra scadenza cruciale, quella del 30 aprile, data entro la quale era previsto il closing, spostato a dopo l’estate, slittamento che si è reso necessario in attesa del nuovo esecutivo.

Qualche sorpresa è giunta sui nomi degli offerenti a cominciare dalla low cost ungherese Wizz Air, che recentemente ha detto di volere investire nel mercato italiano. La compagnia, pur non confermando la presentazione dell’offerta, annovera nel capitale nomi blasonati della finanza americana e ha tra i primi dieci azionisti, con il 54,6%, il private equity Indigo Hungary Management. Il fondo specializzato in aerolinee low cost, è salito agli onori della cronaca per aver concluso con la Airbus il più grande contratto di tutti i tempi per l'aviazione civile: 430 aerei comprati in un colpo solo per un valore di 50 miliardi di dollari.

Nessuna sorpresa invece sugli altri nomi, da Lufthansa a easyJet. Per la compagnia tedesca, secondo quanto si apprende, non sarebbe intervenuto alcun cambiamento di impostazione da quella dei tagli a tutti i costi: nel documento di offerta presentato, sarebbe stata illustrata la visione della «New Alitalia» ristrutturata a cominciare dai 2mila esuberi perché così come è oggi Alitalia «non è oggetto di interesse». La compagnia tedesca ha continuato a ribadire l’importanza del mercato italiano come bacino di traffico e per questo motivo non vogliono farsi trovare impreparati qualora si presentasse l’occasione.

Confermata anche la cordata easyJet con Cerberus e Air France-Klm e Delta. Tuttavia, nel documento presentato ai commissari di Alitalia, l’unico nome citato è quello del vettore low cost il quale in questa fase agirebbe da front runner. Air France-Klm insieme a Delta hanno sempre detto in questi mesi di volere offrire ad Alitalia un ruolo nella joint venture per il Nord America, ma nessun incrocio azionario: la compagnia italiana resta un partner importante, ci sono forti legami storici e si sta facendo ogni sforzo per non recidere questa collaborazione.

Se le posizioni degli offerenti non sono di fatto cambiate, nell’ultimo mese ad essersi modificato è lo scenario politico che a fatica sta prendendo forma. Un argomento quello di Alitalia che non è stato oggetto della campagna elettorale, tuttavia sia la Lega sia il Movimento 5 stelle hanno sempre fatto capire che una Alitalia ceduta ad investitori esteri non sarebbe gradita e che il paese deve continuare ad avere un proprio vettore . Dal suo canto lo stesso ministro uscente Calenda ha sempre insistito sul fatto che le condizioni di Alitalia non sono tali da potere reggere la concorrenza dei vettori low cost. Quindi, un partner diventa necessario. In questo contesto diventa cruciale anche il ruolo di Cdp in fase di riassetto dal momento che il vertice scade il prossimo giugno. Tutti nodi che dovranno essere sciolti prima del closing, nel frattempo Alitalia naviga a vista in attesa della politica

Il sole 24 ore
 
10 aprile 2018La lunga giornata di attesa si è conclusa. In serata è arrivato l'annuncio ufficiale dalla compagnia aerea. Sono tre le offerte arrivate sul tavolo dello studio notarile Atlante Cerasi di Roma per Alitalia. Una da parte di Lufthansa, un'altra da parte della cordata con a capo EasyJet mentre dietro la terza offerta potrebbe esserci la compagnia ungherese a basso costo Wizz Air, anche se non è certo. Wizz Air si era fatta avanti nei mesi scorsi mostrando interesse "per il breve e medio raggio". Nelle ultime settimane si è parlato anche di un soggetto italiano col sostegno di Cassa Depositi e Prestiti. Alla nuova chiamata per la vendita dell'aviolinea in amministrazione straordinaria ha risposto la cordata che vede schierata EasyJet, la seconda compagnia low cost d'Europa. E' stata la stessa compagnia low cost britannica, subito dopo la scadenza fissata per le 18,00 per la presentazione delle offerte vincolanti, ad annunciare di avere fatto pervenire una nuova manifestazione di interesse, come parte di un consorzio. Un consorzio di cui non si conosce ufficilamente la compagine ma che vedrebbe un'alleanza a quattro con Delta Airlines, il fondo Usa Cerberus e Air France-Klm. Una manifestazione di interesse che è "in linea con la strategia di EasyJet per l'Italia" ma il contenuto dell'offerta rimane confidenziale. "Non vi è certezza ad oggi -dice la compagnia- che verrà raggiunto alcun accordo. EasyJet intende fornire un ulteriore aggiornamento sul processo se e quando appropriato". Bocche cucite dagli altri potenziali componenti della cordata a quattro. Anche Lufthansa ha deciso di partecipare alla gara, mantenendo ferma la linea sempre tenuta in questa partita. Il gruppo tedesco ha presentato una proposta per una 'New Alitalia' ristrutturata, confermando che l'Alitalia così com'è oggi non interessa. Il documento contiene le idee per una 'nuova Alitalia' sulla cui base sarebbe possibile intavolare un'ulteriore discussione. Lufthansa ha sempre sottolineato che il mercato italiano è molto importante e di essere interessata a un'Alitalia ristrutturata. Di conseguenza, "verranno adottare tutte le misure necessarie per essere preparati qualora se ne presenti l'opportunità". I tre commissari straordinari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari incontreranno nelle prossime ore i ministri competenti per fare il punto sulle offerte ricevute. Si deciderà anche il da farsi a seguito delle offerte di interesse pervenute e se ci sarà un rinvio della vendita a dopo l'estate, come era già stato paventato. Si valuterà quindi se e quando procedere con il varo del decreto di proroga del termine del 30 aprile, che è già pronto. - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/ar...AIR-26752e2e-6571-416d-84f7-ae2c806956fe.html
 
Impossibile che possano chiudere prima della formazione del nuovo governo a meno che l'offerta prescelta non sia sostenuta da una larga maggioranza in parlamento. E considerate le posizioni espresse più volte pubblicamente sia da Di Maio che da Salvini direi che la strada è in salita per una chiusura a breve.

Una manna per i dipendenti e statalisti.


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Quindi la prima rata di 300mln possono tranquillamente restituirà tanto il prestito è ancora intatto


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I francesi hanno necessità di modificare l'assetto della JV atlantica prima della scadenza e sono mesi che parlano di nuova JV.
Easyjet ha sempre affermato di essere interessata al corto medio raggio,ma è consapevole che senza il lungo raggio più al massimo raccogliere le briciole lasciate da LH, ergo sta cercando probabilmente una soluzione per garantirsi la sostenibilità del LR di AZ dove non hanno esperienza integrandola nel proprio sistema di federaggio con compagnie partner e blindandolo con rotte protette da bilaterali e una JV che offrà maggior spazio e flessibilità sul nord america.
 
Quindi la prima rata di 300mln possono tranquillamente restituirà tanto il prestito è ancora intatto


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Il prestito ponte è una linea di credito, gli ulteriori 300 milioni non dovrebbero essere stati attivati.
 
Breaking news:

Roma, 11 apr. (AdnKronos) - Le tre offerte ricevute per l'acquisizione di Alitalia "fanno stato di un interesse reale per la compagnia che viene confermato e rafforzato. Una delle tre offerte, in particolare, contiene dei passi avanti concreti in termini di rotte e di personale" A riferirlo è il Mise in una nota diffusa al termine dell'incontro, che si è svolto oggi, tra i commissari straordinari di Alitalia e il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda per fare il punto sulle manifestazioni di interesse formalizzate nella giornata di ieri. Calenda ha dato quindi mandato ai Commissari di proseguire ed approfondire il negoziato con tutti gli offerenti.
 
Tutte le offerte richiedono una ristrutturazione da parte dei commissari ante vendita. In pratica sono tutte in linea con le iniziali richieste di LH.
I dettagli non sono noti.
 
Tutte le offerte richiedono una ristrutturazione da parte dei commissari ante vendita. In pratica sono tutte in linea con le iniziali richieste di LH.
I dettagli non sono noti.
Però Calenda nella nota del ministero scrive che in un offerta sono stati fatti passi avanti su rotte e personale ovviamente rispetto alle richieste iniziali.

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Tutte le offerte richiedono una ristrutturazione da parte dei commissari ante vendita. In pratica sono tutte in linea con le iniziali richieste di LH.
I dettagli non sono noti.
I commissari non hannl fatto mai mistero di dover far loro la ristrutturazione, quello su cui non si trovavano d'accordo era chi doveva pagarla e che richiedevano una firma veramente vincolante prima di attuarla. Nel caso certe condizioni ci fossero state a dicembre sarebbero già partiti. Vediamo se ci saranno le condizioni per chiudere, speriamo perchè l'alternativa è la nazionalizzazione...
 
Calenda ne ha dette tante in questi mesi, ma sentire che c'è un miglioramento di rotte e di personale può voler dire solo due cose:

1 è una strategia per mettere in competizione gli interessati, quindi il presunto miglioramento è falso

2 un probabile acquirente è in vantaggio e l'offerta fatta non è poi molto distante dai desiderata del governo/commissari


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Per Alitalia "sono state ricevute tre offerte che evidenziano un interesse reale per la compagnia che viene confermato e rafforzato. Una delle tre offerte, in particolare, contiene dei passi avanti concreti in termini di rotte e di personale". Lo si legge in una nota del Ministero dello sviluppo economico diffusa al termine dell'incontro di stamattina tra i commissari straordinari Alitalia e il ministro Carlo Calenda per fare il punto sulle manifestazioni di interesse formalizzate nella giornata di ieri.
Il Ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda "ha dato mandato ai commissari di proseguire ed approfondire il negoziato con tutti gli offerenti". Lo si legge in una del Mise. "Per consentire tali approfondimenti - prosegue la nota - verrà emanato la prossima settimana un decreto per posticipare il termine di conclusione della procedura ed il termine per il rimborso del prestito ponte fornito dallo Stato ad Alitalia".

Air France-Klm "non ha in programma di acquistare una quota in Alitalia". Lo fa sapere il gruppo franco-olandese in una nota.

Alitalia: arrivate tre offerte, si chiedono tagli

Tre offerte sul tavolo per Alitalia. Una da parte di Lufthansa, l'altra da parte di EasyJet, in una cordata col fondo Cerberus e Delta mentre il terzo soggetto potrebbe essere la compagnia ungherese Wizzair, che si era fatta avanti nei mesi scorsi mostrando interesse "per il breve e medio raggio". Nelle ultime settimane era spuntata poi anche l'ipotesi di un soggetto italiano col sostegno finanziario di Cdp. "Sono tre le offerte recapitate oggi presso lo studio notarile associato Atlante Cerasi di Roma.

I Commissari Straordinari di Alitalia procederanno nei prossimi giorni all'esame delle stesse", ha reso noto Alitalia in un comunicato dopo che alle 18 erano scaduti i termini per formalizzare le offerte. E secondo quanto si apprende i tre commissari, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari incontreranno domani i ministri competenti per fare il punto sulle offerte ricevute. Nel pomeriggio EasyJet era uscita allo scoperto dichiarando di aver presentato "una manifestazione di interesse rivista per un'Alitalia ristrutturata, insieme ad una cordata, e coerente con l'attuale strategia di EasyJet in Italia", non dando però ulteriori dettagli ma precisando che "in questa fase non c'è la certezza che una transazione andrà avanti" e dunque "fornirà ulteriori dettagli al momento opportuno". EasyJet si allinea così alla posizione di Lufthansa che da tempo chiede una ristrutturazione di Alitalia, ossia tagli al personale e alla flotta. I contenuti delle offerte indirizzeranno ora i tre commissari sulla rotta da seguire: capire se si può avviare una negoziazione in esclusiva con uno dei tre pretendenti, o se invece - a quasi un anno dall'inizio dell'amministrazione straordinaria - serve ancora tempo. Una partita complicata dall'incognita della politica e su cui pesa la spada di Damocle del tempo: il 30 aprile scade infatti il termine per avviare la negoziazione in esclusiva, ma visto il protrarsi dei tempi per la formazione del nuovo governo sembra sempre più probabile che si decida una proroga. L'ipotesi è quella di un decreto per prorogare, probabilmente di ulteriori 6 mesi, al 31 ottobre, i termini per il negoziato. Il decreto, che in un primo tempo sembrava potesse andare in cdm già oggi, potrebbe arrivare a ridosso della scadenza del 30 aprile. E' possibile che si decida anche di prorogare i tempi per la restituzione del prestito ponte, al momento fissati al 30 settembre.

Intanto la prossima settimana inizierà il confronto in azienda con i sindacati per avviare una nuova tranche di cassa integrazione, per prorogare quella in scadenza a fine mese. La nuova cigs chiesta dai commissari e che verrà attivata dopo la consultazione sindacale, coinvolge 1.680 dipendenti, di cui 90 comandanti, 360 hostess e steward e 1.230 addetti di terra.

ANSA
 
I commissari non hannl fatto mai mistero di dover far loro la ristrutturazione, quello su cui non si trovavano d'accordo era chi doveva pagarla e che richiedevano una firma veramente vincolante prima di attuarla. Nel caso certe condizioni ci fossero state a dicembre sarebbero già partiti. Vediamo se ci saranno le condizioni per chiudere, speriamo perchè l'alternativa è la nazionalizzazione...

Come "chi doveva pagarla" ??? Una "firma vincolante prima di attuarla" ????
Ma siamo su Scherzi a Parte o cosa?!?!?

Fammi capire: devo comprare una baracca sovrappopolata, in fallimento, con le pezze al cuxo, milioni di debiti e mi devo accollare la ristrutturazione io, con tutte le beghe sindacali, scioperi e casini? E chiedo per questo una firma che vincoli?
Solo un pazzo accetterebbe, e di pazzi AZ ne ha gia' avuti troppi...
 
In qualsiasi altro posto, con un interesse anche minimo da parte di un qualsivoglia investitore, avrebbero fatto carte false per tirargliela addosso [un’azienda che attualmente non ha né capo né coda ed in perdita perenne]; in Italia, invece, ci si permette il lusso di vagliare, di ‘tirarsela’, di prendere tempo e soprattutto di far apparire la cosa come se stiano facendo loro un favore a Lufthansa...

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Tutte le offerte richiedono una ristrutturazione da parte dei commissari ante vendita. In pratica sono tutte in linea con le iniziali richieste di LH.
I dettagli non sono noti.
Mi sembra l'unica cosa che possa essere data ragionevolmente per certa. Ieri, oggi e domani. Tutto il resto è il solito fumo.
 
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