Thread Aeroporti di Linate & Malpensa dal 1 giugno


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

sevs17

Utente Registrato
10 Dicembre 2007
1,974
46
Milano, Lombardia.
Mi piacerebbe avere un riassunto sui politici, sindacalisti, ambientalisti ecc. pro e contro la limitazione a navetta LIN-FCO/chiusura di Linate.


Al momento SAREBBE a favore della chiusura di Linate o sua limitazione Formigoni, anche se pero' non ha detto chiaramente questa cosa.
 

gioAZ

Utente Registrato
26 Settembre 2011
2,482
0
Bologna, BLQ
Il network sdoppiato per una compagnia delle dimensioni di AZ ha già dato anni fa un chiaro messaggio sull'infattibilità del progetto. AZ sta a LIN solo per gli yield che può generare, dunque venendo a mancare questo punto, crolla tutto.
Certo, avere una rete di feed su MXP per gli intercontinentali non sarebbe male, ma non mi aspetterei grandissime cose dal punto di vista del network. Poi ovviamente è una visone assolutamente personale e per quanto tale criticabile o meno..
Quoto, ipotizzando una chiusura di LIN spostare i voli europei su MXP non so fino a che punto può convenire ad AZ. Piuttosto è meglio consolidare il vero hub di FCO e limitarsi a dei C/S su MXP per avere una rete di feed per gli intercontinentali che come sappiamo vanno bene. Magari anche con ViaMilano.

Il vero problema è la chiusura di questo benedetto aeroporto e finchè ci saranno di mezzo certi illuminati non ci sono molte speranze. L'unica soluzione può essere in un intervento RAPIDO da parte del Governo Monti senza mezze misure, ma sono poco fiducioso. Anche l'idea di limitare Linate solo alla navetta per Fiumicino è assai improbabile quanto illegale, perchè Alitalia sì e le altre compagnie "isolate" a Malpensa? giustamente si sono già fatte sentire.
 

DusCgn

Utente Registrato
9 Novembre 2005
14,680
20
.
due articoli di ieri di Rita Querzé su Il Corriere

La protesta Il portavoce dei vettori internazionali Osvaldo Gammino
Le compagnie straniere: pronti al ricorso


Osvaldo Gammino è il portavoce dell' Aoc, associazione che raggruppa i vettori stranieri operativi su Linate. Negli anni ' 90 e nei primi 2000 molto si è adoperato presso l' Unione Europea per dare voce alle istanze dei vettori esteri. E impedire che il Forlanini fosse ridotto a una navetta Milano Roma. Ora è pronto a tornare a Bruxelles. «Davvero si vuole di nuovo cercare di trasformare Linate in un aeroporto in cui si può partire solo per Fiumicino? I vettori europei andranno per vie legali», anticipa. Ma se una scelta di questo tipo permettesse un maggiore sviluppo di Malpensa? «Non nascondiamoci dietro un dito - taglia corto Gammino -. La verità è che lo scalo varesino non ha avuto il futuro promesso perché Alitalia se nel è andata nel 2008. Tutti i grandi hub stranieri sono sviluppati dalla compagnia di bandiera. E quella italiana, che non aveva la forza di far crescere due hub contemporaneamente, ha scelto Fiumicino». Gammino instilla anche un altro dubbio. «Se davvero al Forlanini si mantenesse soltanto il milione e mezzo di passeggeri l' anno diretti a Roma, si terrebbe aperto l' aeroporto in perdita». Morale: «Sarebbe più coerente e realista auspicare la chiusura di Linate. Una scelta chiara che è stata fatta da molte città europee, come Monaco e Berlino». Questa volta al fianco delle compagnie straniere potrebbe esserci Alitalia, anche lei penalizzata dal ridimensionamento del Forlanini. L' antitrust contesta al vettore tricolore una presenza dominante sul Forlanini, in particolare sui collegamenti Milano-Roma. La strada auspicata dallo studio Ambrosetti va nella direzione di creare le condizioni per l' arrivo di una compagnia dalle spalle larghe in grado di sviluppare Malpensa come hub. Di chi si potrebbe trattare? Di certo i tedeschi di Lufthansa, che erano interessati all' operazione, ormai si sono tirati indietro e oggi non hanno intenzione di tornare sui loro passi. Nell' attesa Sea sta facendo di tutto, attraverso il progetto «via Milano», per agevolare in passeggeri in transito su Malpensa, anche quando passano da una compagnia aerea all' altra. rquerze@corriere.it RIPRODUZIONE RISERVATA

Querze' Rita

http://archiviostorico.corriere.it/...straniere_pronti_ricorso_co_7_120910015.shtml


Milano e i suoi scali, quattordici anni dopo il nodo resta irrisolto
La minaccia delle compagnie straniere: se Linate sarà trasformato in navetta con Roma ricorreremo ancora all' Ue


MILANO - Sono passati 14 anni dall' inaugurazione di Malpensa. Era l' ottobre 1998. Sembra ieri. Nulla è cambiato, il problema dei problemi è sempre lì. Sempre irrisolto. Parliamo della concorrenza Linate-Malpensa. Già allora si auspicava il ridimensionamento drastico di Linate a navetta Milano-Roma. Il tutto per evitare che il più comodo Forlanini cannibalizzasse le ambizioni di Malpensa. Lo scalo varesino - due miliardi di investimenti - era nato per portare i passeggeri del Nord Ovest in tutti i continenti senza bisogno di fare tappe in giro per il mondo. Il rischio era che, invece, i milanesi continuassero a partire da Linate per scendere a Francoforte, Parigi e Londra prima di fare il salto verso New York, Tokio, San Paolo. Come è andata a finire è sotto gli occhi di tutti. Dopo quattro decreti ad hoc e numerosi ricorsi in sede europea da parte delle compagnie straniere che non volevano essere estromesse da Linate, al Forlanini è stato imposto il limite di 18 movimenti per ora. Oltre i tecnicismi: i collegamenti con i maggiori hub europei ci sono ancora tutti. Con buona pace di Malpensa, che non arriva a 20 milioni di passeggeri mentre potrebbe ospitarne almeno il doppio. Certo, di mezzo c' è anche stato l' addio di Alitalia a Malpensa: la compagnia di bandiera nel 2008 ha drasticamente tagliato i collegamenti intercontinentali sullo scalo varesino. Dopo il divorzio, nel 2009 l' aeroporto nella brughiera ha accarezzato l' idea di seconde nozze con Lufthansa. I tedeschi ci hanno creduto, al punto di creare una compagnia italiana a tutti gli effetti, Lufthansa Italia. Ma poi il progetto è finito in nulla. «Tra le ragioni che ci hanno convinto a fare un passo indietro c' era anche la concorrenza di Linate», dice oggi il portavoce della compagnia tedesca, Klaus Gorni. Con una postilla: «Per aiutare Malpensa servirebbe anche una politica di equidistanza rispetto ai vari operatori del mercato». Un paio di cose, a dire il vero, sono cambiate rispetto al 1998. I collegamenti via autostrada e ferrovia adesso ci sono. Malpensa dista da Milano 35 minuti in treno e 90 euro in taxi. Poi c' è un' altra novità. Il comune di Milano, maggiore azionista di Sea, la società che controlla sia Linate che Malpensa, sembra favorevole (nonostante qualche voce fuori dal coro all' interno dell' amministrazione) all' idea di ridimensionare Linate a vantaggio di Malpensa. Nei primi anni 2000, invece, l' allora sindaco di centrodestra, Gabriele Albertini, fece fuoco e fiamme per difendere il Forlanini dal ridimensionamento. E non fu da meno Letizia Moratti. Quando Alitalia, nel 2008, disse che avrebbe mantenuto i voli intercontinentali su Malpensa soltanto se Linate fosse stata declassata a navetta Milano-Roma, la prima cittadina disse: «Non accettiamo lezioni da nessuno». Nel 2012 sono passati da Linate 9,1 milioni di passeggeri. Di questi, quelli diretti a Roma sono circa un milione e mezzo. In diminuzione negli ultimi anni (erano 2,4 milioni nel 2008) per colpa della concorrenza del treno. Morale: si tratterebbe di convincere 7,4 milioni viaggiatori a trasferirsi da Linate a Malpensa. Ridurre l' aeroporto a navetta Milano-Roma, secondo stime recenti, significherebbe sacrificare 2.000 posti di lavoro. Ma Sea è convinta che il giro d' affari complessivo dei due scali non potrebbe che aumentare, insieme con l' occupazione. Intanto le compagnie straniere non perdono tempo e salgono sulle barricate: «Linate sarà trasformato in navetta Milano-Roma? Ricorreremo di nuovo in Europa», annuncia il portavoce Osvaldo Gammino. Così Milano resta schiava del solito copione. rquerze@corriere.it RIPRODUZIONE RISERVATA

Querze' Rita

Pagina 11

http://archiviostorico.corriere.it/...i_scali_quattordici_anni_co_9_120910007.shtml
 

feelgood

Utente Registrato
24 Dicembre 2009
1,399
0
Fuggi da Foggia
Voler ridurre o chiudere Linate e contemporaneamente portare avanti i lavori di costruzione della nuova linea metropolitana è qualcosa di semplicemente folle. Come buttare nel cesso qualche centinaio di milioni di euro di fondi pubblici.
 

BAlorMXP

Utente Registrato
27 Febbraio 2006
15,288
549
Milano/Antwerpen
Voler ridurre o chiudere Linate e contemporaneamente portare avanti i lavori di costruzione della nuova linea metropolitana è qualcosa di semplicemente folle. Come buttare nel cesso qualche centinaio di milioni di euro di fondi pubblici.
In verità la M4 è stata progettata anche e soprattutto per gestire il traffico di entrata da MI-est visto che la fermata capolinea sarà in concomitanza dell'inserimento della BREBEMI. Non so quanto tu conosca Milano ma quella linea metropolitana ma decongestionare l'area est (quella meno interessata dal sistema metropolitano) non è buttare via milioni di soldi pubblici.
 

indaco1

Utente Registrato
30 Settembre 2007
3,943
554
.
Malpensa 2000, che lo scorso anno invece è stato sorpassato da Linate proprio per numero di transiti (634 mila contro 459 mila)
Questi numeri sono fasulli. Le fughe sono enormemente di più.
Aspe', qui lui parla di transiti e tu di fughe. Sono numeri diversi. Troppi entrambi a LIN.

Quanto a Legambiente nonostante l'agguerritissima concorrenza vince il premio per la dichiarazione piu' cretina e/o piu' in malafede o entrambe. Quindi gli aerei vanno fatti atterrare nel cuore della citta' sulla testa dei cittadini e non un po' fuori.

La prossima proposta di Legambiente quale sara'? Fare un'isola pedonale nell'Oltrepo' e una autostrada in Piazza Duomo? Spostare la centrale di Tavazzano in corso Buenos Aires? Oppure se serve acqua per i condensatori spostiamola sull'Idroscalo, la centrale, visto che cosi' salvaguardiamo la campagna.
 

belumosi

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
10 Dicembre 2007
15,087
3,521
«Non nascondiamoci dietro un dito - taglia corto Gammino -. La verità è che lo scalo varesino non ha avuto il futuro promesso perché Alitalia se nel è andata nel 2008. Tutti i grandi hub stranieri sono sviluppati dalla compagnia di bandiera. E quella italiana, che non aveva la forza di far crescere due hub contemporaneamente, ha scelto Fiumicino». Gammino instilla anche un altro dubbio. «Se davvero al Forlanini si mantenesse soltanto il milione e mezzo di passeggeri l' anno diretti a Roma, si terrebbe aperto l' aeroporto in perdita». Morale: «Sarebbe più coerente e realista auspicare la chiusura di Linate. Una scelta chiara che è stata fatta da molte città europee, come Monaco e Berlino».
Gammino sarà pure di parte, ma il passaggio quotato mi sembra ineccepibile.
Mi spiace vedere che ogni volta che si parla della auspicabilissima razionalizzazione degli scali milanesi, riemerga con forza il "partito dell'hub", come se la realtà sotto gli occhi di tutti non fosse lì a dimostrare che il Europa gli hub sono tutti ed esclusivamente le basi primarie delle varie compagnie di bandiera. Personalmente non mi dispiacerebbe vedere AZ portare qualche volo extra su lungo a MXP, specie sulle rotte business, ma non saprei quanto questo possa essere fattibile in questo momento così delicato per i conti di CAI.
Altri hub carrier che potrebbero realisticamente sbarcare a MXP non ne vedo, nemmeno con LIN chiuso.
 

freeair

Utente Registrato
7 Novembre 2005
1,922
1
.
Il problema che spaventa e crea polemica è il chiamare MXP hub e non aeroporto intercontinentale cosa che in realtà è.
Non vedo hub carrier in arrivo a breve.
Gammino difende le compagnie giustamente ma se gli ordini arrivano a livello governativo nessuno puo obiettare come succede all'estero.
 

indaco1

Utente Registrato
30 Settembre 2007
3,943
554
.
Aspetta, in base a quello che ho letto non mi pare che lo studio dia niente per scontato.

A me pare che lo studio punti molto sulle compagnie extraeuropee. Infatti parla di liberalizzare la 5° liberta', ed e' un tema di cui si parla poco. Lo stesso studio suggerisce che accentrare tutto a MXP e' condizione necessaria ma non sufficiente perche' arrivi un nuovo hub carrier.

Ma a quel punto io sarei abbastanza fiducioso, sarebbe il mercato piu' grande in Europa che non ne ha uno a questo punto senza piu' la divisione strutturale che oggi rende difficile non averelo. Per la stessa LHI i razionali sarebbero molto diversi da quelli che li hanno portati al ritiro.

Ovvio che se tutte le compagnie major a MXP non vogliono fare transiti (e gia' oggi AZ non alimenta neanche i suoi stessi voli con AP pure dove non costerebbe nulla) non c'e' niente da fare. Ma non penso che tutti, tutti insieme, possano seguire questa strategia... perche' il primo che lo fa usufruisce di un mercato potenziale ignorato dagli altri.

Insomma, nulla e' scontato, ma con LIN chiuso mi stupirei se non venissero alimentati meglio i voli delle compagnie extraeuropee, e mi stupirei se tutte le compagnie europee non raccogliessero almeno i transiti che gli capitano senza cercarli e senza investire troppo.

Comunque non sappiamo quanto sia ampio il fronte che spinge per questa nuova stagione. A leggere le dichiarazioni di oggi (non quelle di anni fa), veramente contro si sono dichiarati solo cani sciolti, scartine e noti imbecilli .
 

belumosi

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
10 Dicembre 2007
15,087
3,521
se gli ordini arrivano a livello governativo nessuno puo obiettare come succede all'estero.
In nessun aeroporto all'interno della UE ci sono vincoli di movimenti e destinazioni paragonabili al Bersani bis o all'ancor più restrittiva limitazione alla navetta della quale si parla in questi giorni.
Siamo noi, che da bravi italici, non ci sentiamo realizzati se non ci facciamo notare.
E' perfettamente logico che le compagnie straniere facciano tutto il possibile per rimanere a LIN finchè il city airport rimane operativo e secondo me, Regolamento europeo alla mano, hanno ragione loro.
Teniamo anche presente che per le major europee, trasferirsi a MXP significa farsi massacrare (ulteriormente) dalle compagnie mediorientali e da TK sulle rotte per Asia e Africa, perdendo l'attuale vantaggio competitivo rappresentato dalla partenza dall'aeroporto più comodo. E stiamo parlando di metà del Mondo, per giunta quella che crescerà di più in futuro. Non sono bruscolini...
E' evidente che se LIN venisse chiuso, LH, AF, BA &c. non avrebbero altra scelta che trasferire i loro feed a MXP e BGY, ma fintanto che si parlerà di limitare lo scalo cittadino, credo che le le grandi compagnie europee faranno di tutto per restare all'Idroscalo. A partire dai ricorsi in sede UE.
 

danusa86

Utente Registrato
28 Settembre 2008
1,098
34
Riassunto sia allora: si parla di 4 possibilità diverse per "ridurre" Linate:

1) Chiusura Totale, descritta come poco praticabile

2) Ridurre Linate a Scalo-Navetta. Solo Milano-Roma con l'ingresso però di altri vettori rispetto ad AZ. Viene riportato come esempio l'ingresso della concorrenza, con conseguente calo dei prezzi, sulla Madrid-Barcellona. Si riporta anche una vecchia dichiarazione di Colaninno secondo la quale se tutti i voli domestici e a medio raggio (a parte Mi-RO) venissero portati a MXP, Alitalia "metterebbe senza dubbio il suo hub a Milano"

3) Ipotesi "Mini-Hub Dimezzato": Su Linate solo voli per Roma, domestici oppure per scali internazionali che non siano hub di altre compagnie. Ma il giornalista dice potrebbero esserci ricorsi alla UE in questo modo.

4) Stop al "Super Check-In". In pratica verrebbe vietato di fare il check-in per le coincidenze a Linate e si punterebbe a renderlo poco appetibile obbligando i passeggeri di scalo a Londra, Parigi, Francoforte etc. a ritirare il bagaglio e rifare il check-in.
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
2 Febbraio 2012
7,978
1,952
E' evidente che le compagnie straniere non accetteranno mai LIN riservato ai soli collegamenti con FCO, e normativa europea alla mano avrebbero pienamente ragione. Allo stesso modo dubito che accetterebbero limitazioni (vere - non le attuali burle) basate sul numero di voli per destinazione - e anche queste sarebbero illegali se attuate oggi.
Quindi l'unica soluzione teoricamente "neutrale" e sulla quale avrebbero meno chanche di vincere un ricorso sarebbe limitare il numero complessivo dei movimenti, ad esempio portandolo dagli attuali teorici 18/h a 6-8/h. In questo modo resterebbero probabilmente solo i voli da alto yield, ma non è detto che si tratti di collegamenti p2p. Infatti può valer la pena imbarcare pax da instradare ad esempio sulle rotte intercontinentali che offrono margini complessivi più elevati (solo i revenue manager, conti alla mano, sarebbero in grado di dirci quale tipologia di pax verrebbe privilegiata).
Per altro la limitazione dei movimenti potrebbe facilmente essere giustificata con ragioni di carattere ambientale e di sicurezza.
 

speedbird437

Utente Registrato
6 Novembre 2005
6,534
0
www.volarevirtual.com
Ma neanche chiusura totale, basta spostare solo tutti i voli commerciali su Malpensa, portare i voli executive sul piazzale principale e "magari", destinare il west apron all'aviazione generale.

Solo sogni come molti dicono.
 

AZ1774

Bannato
5 Novembre 2005
17,784
0
.
Una piccola domanda, purtroppo non ho accesso a dati riservati, non sono un insider e non partecipo a board che trattano di chiusure/rilanci di aeroporti e compagnie e nemmeno spero di prendere il Pulitzer, quindi, tecnicamente, chi è che deve decidere la chiusura di LIN? E in che modo?
 

belumosi

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
10 Dicembre 2007
15,087
3,521
1) Chiusura Totale, descritta come poco praticabile
In realtà sarebbe la soluzione più semplice, non discriminatoria e legalmente inattaccabile.
2) Ridurre Linate a Scalo-Navetta. Solo Milano-Roma con l'ingresso però di altri vettori rispetto ad AZ.
Secondo me viola il regolamento europeo che vieta la discriminazione tra le località comunitarie.
3) Ipotesi "Mini-Hub Dimezzato": Su Linate solo voli per Roma, domestici oppure per scali internazionali che non siano hub di altre compagnie. Ma il giornalista dice potrebbero esserci ricorsi alla UE in questo modo.
Vedi sopra.
4) Stop al "Super Check-In". In pratica verrebbe vietato di fare il check-in per le coincidenze a Linate e si punterebbe a renderlo poco appetibile obbligando i passeggeri di scalo a Londra, Parigi, Francoforte etc. a ritirare il bagaglio e rifare il check-in.
Non so quanto sia tecnicamente fattibile in tempi di mobile check-in, ma anche in questo caso credo che saremmo in assoluto i primi a fare una cosa del genere in tutto il mondo.
Che ovviamente riderebbe di noi e della nostra totale incapacità di fare delle scelte.
 

BAlorMXP

Utente Registrato
27 Febbraio 2006
15,288
549
Milano/Antwerpen
Il problema che spaventa e crea polemica è il chiamare MXP hub e non aeroporto intercontinentale cosa che in realtà è.
Non vedo hub carrier in arrivo a breve.
Gammino difende le compagnie giustamente ma se gli ordini arrivano a livello governativo nessuno puo obiettare come succede all'estero.
In effetti non si sono letti di "levata di scudi" quando a Berlino si è deciso di aprire BER a scapito del ben più centrale TXL.
 

belumosi

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
10 Dicembre 2007
15,087
3,521
Una piccola domanda, purtroppo non ho accesso a dati riservati, non sono un insider e non partecipo a board che trattano di chiusure/rilanci di aeroporti e compagnie e nemmeno spero di prendere il Pulitzer, quindi, tecnicamente, chi è che deve decidere la chiusura di LIN? E in che modo?
Credo il ministro dei trasporti attraverso un decreto ministeriale.
 

BAlorMXP

Utente Registrato
27 Febbraio 2006
15,288
549
Milano/Antwerpen
In nessun aeroporto all'interno della UE ci sono vincoli di movimenti e destinazioni paragonabili al Bersani bis o all'ancor più restrittiva limitazione alla navetta della quale si parla in questi giorni.
Siamo noi, che da bravi italici, non ci sentiamo realizzati se non ci facciamo notare.
E' perfettamente logico che le compagnie straniere facciano tutto il possibile per rimanere a LIN finchè il city airport rimane operativo e secondo me, Regolamento europeo alla mano, hanno ragione loro.
Teniamo anche presente che per le major europee, trasferirsi a MXP significa farsi massacrare (ulteriormente) dalle compagnie mediorientali e da TK sulle rotte per Asia e Africa, perdendo l'attuale vantaggio competitivo rappresentato dalla partenza dall'aeroporto più comodo. E stiamo parlando di metà del Mondo, per giunta quella che crescerà di più in futuro. Non sono bruscolini...
E' evidente che se LIN venisse chiuso, LH, AF, BA &c. non avrebbero altra scelta che trasferire i loro feed a MXP e BGY, ma fintanto che si parlerà di limitare lo scalo cittadino, credo che le le grandi compagnie europee faranno di tutto per restare all'Idroscalo. A partire dai ricorsi in sede UE.
...che non è quello che succede, normalmente in tutto il Mondo?
 

belumosi

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
10 Dicembre 2007
15,087
3,521
...che non è quello che succede, normalmente in tutto il Mondo?
Se intendi il trasferimento coatto la risposta è si, ma di norma viene appunto abbinato alla chiusura dello scalo e non ad una sua limitazione. C'è la stessa differenza dello socchiudere una porta, che al primo colpo di vento si può nuovamente spalancare e chiudere una porta blindata a più mandate. Il vento potrebbe fare ben poco...;)
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.