Ryanair: puntiamo a diventare compagnia n°1 in Europa


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gioAZ

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26 Settembre 2011
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"Se non ci sono state guerre in Europa per 50 anni è perché erano tutti impegnati a volare su Ryanair, per questo merito il Nobel. Ryanair è il motore dell'integrazione perché porta gente di diverse culture sulle spiagge di Spagna, Grecia e Italia, dove si creano coppie e si fa l'amore nell'interesse della pace".
:):):):):):):):):):)
è proprio simpatico questo Micheal O'Leary.
 

PMO - LICJ

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27 Settembre 2010
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"Se non ci sono state guerre in Europa per 50 anni è perché erano tutti impegnati a volare su Ryanair, per questo merito il Nobel. Ryanair è il motore dell'integrazione perché porta gente di diverse culture sulle spiagge di Spagna, Grecia e Italia, dove si creano coppie e si fa l'amore nell'interesse della pace".
Ma il Guardian (come qualsiasi persona con un minimo di nozioni storiche) ha ricordato a M'OL che:

1) Ryanair non esiste da più di 50 anni
2) Pur non essendosi svolte in Europa, proprio durante i suoi periodi di espansione ci sono state diverse operazioni belliche di una certa portata di cui l'ultima ha anche limitato alcuni suoi voli?

Un uomo dalla pochezza unica.

O'Leary non manca di annunciare nuove strategie per il futuro, come sesso on line e on air. "I passeggeri pagheranno per Internet e in volo sul loro tablet e potranno guardare scommesse, corse e pornografia".
Specie per l'ultima opzione, presumo che aprirà ad altre due fees tariffarie:

1) Jerk/No jerk seats
2) Il non ultimo "servizietto a bordo" da parte Steward e Hostess, un "servizio dedicato" che non conoscerà pregiudizi e discriminazione per tutte le sessualità.
 

AirFleet

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16 Giugno 2009
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Ryanair batte anche AirFrance e diventa la prima compagnia europea


Se con 28,1 milioni di passeggeri imbarcati contro 25, la Ryanair ha staccato l’Alitalia sul fronte italiano, nel 2011 la regina delle compagnie aeree low cost ha messo a segno un altro sorpasso: rimasto in sordina, ma ancora più clamoroso. Per la prima volta nella sua storia, ha battuto l’Air France-Klm 76,4 milioni a 75,7, come dire 700 mila passeggeri in più. E le ha strappato il titolo di prima compagnia d’Europa.

I numeri, in questo caso, sono assoluti. Comprendono tutte le persone fatte viaggiare nel vecchio continente dalla Ryanair (l’unica sua meta extra europea è il Marocco) e tutte quelle che hanno volato sull’enorme rete globale dell’Air France-Klm, che da Papeete a Jakarta, da Helsinki a Cape Town e Santiago del Cile, comprende 254 destinazioni in 124 paesi del mondo.

Eppure l’Air France-Klm non ha mai trasportato tanti passeggeri quanto nel 2011, quando il traffico è aumentato di quasi il 7 per cento rispetto all’anno precedente.

Di più. Caso praticamente unico in Europa, grazie alla potenza di fuoco dell’Air France, in Francia è stata contenuta al minimo l’avanzata delle low cost. Sui voli internazionali, la quota di mercato delle compagnie a basse tariffe si aggira intorno al 23 per cento, contro il 42 per cento del nostro paese e il 55 per cento della Spagna. Quanto ai collegamenti nazionali, le low cost valgono il 12 per cento dei posti offerti in Francia e il 35 per cento circa in Italia.

Il 2011 è stato un anno nero per la redditività dell’Air France-Klm. I conti si sono chiusi con i ricavi in aumento del 4,5 per cento a 24,4 miliardi di euro, ma con un deficit operativo di 353 milioni e una perdita netta di 809 milioni.

Quest’anno non si annuncia migliore. Per i primi sei mesi, il président directeur général del gruppo, Jean-Cyril Spinetta, ha già ammesso di aspettarsi un risultato operativo ancora peggiore di quello del primo semestre dell’anno scorso (la perdita, allora, ammontava a 540 milioni). Per la seconda metà del 2012, però, si è augurato di vedere “l’impatto positivo delle prime misure del piano triennale di trasformazione” varato lo scorso gennaio.

Resta l’incognita carburante. “Un aumento di 0,1 centesimi di euro del prezzo del barile di petrolio, si traduce in 300 milioni di euro in meno sul nostro risultato operativo” ha fatto i conti Spinetta. L’equazione fa impressione. Tanto più se si pensa che, dalla fine della scorsa estate a oggi, il prezzo del barile è schizzato da 100 a 120 dollari.

Al terzo posto della classifica europea 2011, intanto, con 65,5 milioni di passeggeri imbarcati si è piazzata la tedesca Lufthansa: che, però, con le sue numerose controllate (la svizzera Swiss, l’austriaca Austriana, la low cost Germanwings e la britannica Bmi, ora in procinto di essere ceduta), è arrivata alla cifra record di 106,3 milioni di clienti.


fonte Panorama http://blog.panorama.it/economia/20...rfrance-e-diventa-la-prima-compagnia-europea/View attachment 2251
 

AirFleet

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16 Giugno 2009
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Traffico aereo, Alitalia ancora prima per passeggeri. Ma Ryanair sempre più vicina


I dati dell'Ente nazionale per l'aviazione civile evidenziano un calo complessivo del traffico dell'1,7% rispetto al 2012. La tratta con più passeggeri è la Roma-Catania, mentre la Roma-Milano risente della concorrenza dei treni ad alta velocità. Intanto la distanza tra la compagnia di bandiera e il vettore irlandese si è assottigliata a meno di 900mila biglietti. Non per niente tra le condizioni poste da Etihad per l'ingresso nel capitale di Alitalia c'è una limitazione dei vantaggi di cui godono le low cost


Alitalia rimane in testa alla classifica nazionale dei passeggeri trasportati. Ma perde quote di mercato. E Ryanair la tallona ormai da vicinissimo: stando ai dati dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac), nel 2013 ha fatto volare, in Italia, 23.041.752 persone, contro i 23,9 milioni che si sono imbarcati su un aereo della compagnia “di bandiera”. Che resterà tale ancora per poco: le trattative con Etihad in vista dell’accordo definitivo per l’ingresso degli emiratini nel capitale procedono. Stando alle dichiarazioni dell’ad Gabriele Del Torchio, per chiudere ci vorrà “qualche settimana”. E non per niente tra le condizioni poste dagli arabi c’è proprio una limitazione dei vantaggi di cui godono le compagnie low cost, per esempio attraverso la fissazione di tetti alle nuove tratte.

Del Torchio: “Forti asimmetrie competitive”. Ma sui voli intercontinentali “anche Alitalia ha le sue colpe” – Va ricordato che già in passato Ryanair aveva, in un paio di occasioni, gridato al “sorpasso” dandolo come già avvenuto. Ma era stata poi smentita dai dati ufficiali. Invece dal rapporto dell’Enac diffuso lunedì – che al terzo posto in classifica vede piazzarsi Easyjet, con 12,4 milioni di passeggeri contro gli 11,5 del 2012 – emerge con chiarezza che la distanza tra Alitalia e la compagnia low cost irlandese guidata da Michael O’Leary si è davvero assottigliata in modo rilevante. Nel 2011 la differenza era di oltre 3,7 milioni di passeggeri (25,8 per Alitalia, 22,1 per Ryanair). L’anno dopo il gap si è ridotto a 2,6 milioni di biglietti (25,3 contro 22,7). Mentre nel 2013 gli aerei con il tricolore hanno imbarcato nemmeno 900mila persone in più rispetto a quelli con l’arpa irlandese. Dati che hanno portato Del Torchio a parlare di “fortissime asimmetrie competitive” di cui le low cost si avvantaggiano e che hanno permesso a queste compagnie di “diventare la maggioranza del mercato domestico”. C’è una “crescita esponenziale dei vettori non italiani”, ha detto Del Torchio, con il risultato che la componente italiana è passata dal 65% del 2009 al 44% dell’anno scorso. “Sui voli intercontinentali le difficoltà sono ancora più evidenti. In questo caso gli operatori non italiani coprono l’87%. Anche Alitalia ha le sue colpe perché ha lasciato spazio, ma si tratta comunque di un’occasione persa”.

Riggio: “Speriamo che Alitalia con Etihad possa riprendersi. Serve adeguata capitalizzazione” – Davanti a questi dati anche il presidente dell’Enac, Vito Riggio, ha auspicato che “Alitalia possa riprendersi con la nuova alleanza con Etihad e operare come una grande compagnia, anche se non più di bandiera, restando tra i vettori di rilievo internazionale, e questo può farlo solo se ha capitale sufficiente”. Non solo: il numero uno dell’ente che opera sotto il controllo del ministero dei Trasporti ha commentato anche la scelta del partner Etihad, dicendo che “aprire le porte a un vettore extracomunitario per la valorizzazione del ruolo geografico dell’Italia può essere una scelta saggia”, a condizione che “si sviluppino tutte le potenzialità di un accordo che tenga l’industria del nostro Paese saldamente ancorata alla tradizione e alla cultura sviluppata in oltre un cinquantennio dalla nostra ex compagnia di bandiera”.”Il mondo globalizzato – ha aggiunto – impone scelte coraggiose e rapide, qualche volta anche in grado di modificare assetti che ci vedrebbero perdenti sia di fronte alla nascita di nuove forme di trasporto aereo più competitive e aggressive, sia rispetto alla tendenza di ex monopoli europei a schiacciare le imprese minori fuori da una logica di costruzione solidale ed efficiente dell’Unione”. Riggio ha poi assicurato che l’Enac mantiene “una costante vigilanza sulla liquidità della compagnia”. “Come è successo in passato, quando c’è una trattativa in corso, aspettiamo l’esito. Serve una adeguata capitalizzazione”.

Continua il calo dei passeggeri. E soffre la tratta Roma-Linate – A favorire il vettore che punta sui prezzi bassi sono le condizioni stesse del mercato: la crisi si è riflessa anche sul traffico aereo e lo scorso anno ha fatto calare i passeggeri di un ulteriore 1,7%, a 143,5 milioni. Il direttore generale dell’Enac, Alessio Quaranta, ha detto comunque che i primi mesi del 2014 “mostrano timidi segnali di ripresa” per il trasporto aereo italiano e “speriamo che questi segnali si consolidino ora con la stagione estiva”. La tratta con il maggior numero di passeggeri, sempre l’anno scorso, è stata la Roma-Catania con 787.172 passeggeri, seguita da Catania -Fiumicino 773.523 passeggeri. Solo al terzo posto, con 719.402 passeggeri, la Roma-Milano Linate, sempre più lontana dai fasti del passato a causa dell’agguerrita concorrenza dei treni ad alta velocità. A livello europeo, invece, i voli più gettonati sono Fiumicino – Charles De Gaulle (Parigi), Fiumicino – Barajas (Madrid) e Fiumicino – Heathrow (Londra). Per quanto riguarda le tratte extra Ue, in testa c’è Fiumicino – Jfk (New York), seguita da Fiumicino – Tel Aviv, Malpensa – Dubai e Fiumicino – Dubai.

Negli ultimi tre anni per le compagnie italiane “stato di sofferenza economico – finanziaria” - L’anno scorso, si legge nel rapporto, l’Ente nazionale per l’aviazione civile ha adottato una vigilanza più rigorosa, effettuando 144 verifiche sulle licenze di trasporto aereo. Il lavoro svolto ha messo in evidenzia le difficoltà che le compagnie hanno dovuto affrontare nel corso del 2013, legate in gran parte a elementi congiunturali amplificati dalla crisi economica. Le compagnie italiane, sottolinea il rapporto, nell’ultimo triennio hanno fatto i conti con un “generale stato di sofferenza economico-finanziaria”. Si sono dovute confrontare con la frammentazione di una quota di mercato già di per sé ristretta e hanno dovuto “attuare processi di ristrutturazione aziendale per recuperare competitività, migliorare la produttività e ridurre i costi”. Riggio ha sottolineato che “il 2013 è stato l’anno più sicuro di sempre per l’aviazione civile mondiale”. “L’Europa, con due incidenti su 10 milioni di voli, è andata meglio degli Stati Uniti. L’Italia ha contribuito in modo positivo con zero incidenti su 12 milioni di voli”.

Riprendono quota gli investimenti aeroportuali – A livello aeroportuale, però, gli investimenti stanno riprendendo quota: “Con l’approvazione dei contratti di programma nei tre principali aeroporti (Roma, Milano e Venezia) gli investimenti sono ripartiti”, secondo Riggio. ”Le cose stanno andando bene, tutti e tre gli aeroporti hanno ripreso a fare investimenti, che ammontano a 2 miliardi nel quadriennio”.


fonte: IlFattoQuotidiano
 

AirFleet

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Ryanair mette la freccia: “Nel 2014 riusciremo a superare l’Alitalia”

La compagnia low cost: obiettivo 26 milioni di passeggeri, crescita del 12%

- Ryanair punta a superare l’Alitalia quest’anno sul numero di passeggeri trasportati. John Alborante, sales and marketing manager Ryanair per l’Italia, presentando questa mattina a Roma una nuova offerta della compagnia low cost dedicata ai bambini, ha infatti annunciato che il vettore irlandese ha come obiettivo per il 2014 26 milioni di passeggeri, con una crescita del 12%. Per quanto riguarda il 2013, in relazione alle statistiche ufficiali che indicano Alitalia ancora la prima compagnia in Italia, Alborante ha fatto notare l’ex compagnia di bandiera ’’e’ la prima se viene considerata come gruppo (Alitalia, AirOne e Cityliner). Se invece viene considerata come sola compagnia, noi siamo i primi. Se ci sara’ l’accordo con Etihad per noi sara’ piu’ difficile superarla’’. Lo scorso anno, Alitalia ha infatti trasportato 23,99 milioni di passeggeri, seguita a breve distanza da Ryanair, che ne ha trasportati 23,04 milioni. In generale, Ryanair punta ad arrivare a quota 84,6 milioni di passeggeri al 2015, con un incremento del 40% rispetto agli 82 milioni di passeggeri trasportati nel 2013. Tali stime sono sostenute da un incremento della flotta, che al 2019 sara’ composta da 400 aerei, con l’arrivo di 180 nuovi aeromobili e un target passeggeri di 110 milioni. Sull’aeroporto di Fiumicino, gli obiettivi sono di 1,7 milioni di passeggeri al 2015 e di 4,6 milioni di passeggeri per l’aeroporto Ciampino, che, ha spiegato Alborante ’’rimane per noi il principale aeroporto di Roma’’.


fonte: LaStampa - Economia.
 
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AirFleet

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Ryanair: "Puntiamo al milione di passeggeri dal Verdi"

Intanto parte la tratta per Olbia. E i clienti salgono del dieci percento. La compagnia low cost conferma i voli per la prossima stagione invernale


Estate, tempo di volare. E mentre dal «Verdi», proprio in questi giorni, decolla il nuovo collegamento per Olbia e ci si prepara all'esordio del «volo del cuore» da Parma a Mostar con destinazione Medjugorje anche le compagnie aeree si attrezzano a nuove sfide. Se a farlo poi è Ryanair, la linea numero uno in Italia, quella che ha rivoluzionato l'idea di low cost, significa che volere volare non deve per forza essere un sogno.
«Infatti Ryanair ha appena lanciato la programmazione invernale e intende puntare su Parma - ha spiegato Chiara Ravara, responsabile marketing per l'Italia della compagnia irlandese. - Il nostro scopo è quello di trasportare oltre centosettantamila passeggeri raggiungendo entro il 2014 il milione di clienti da quando abbiamo iniziato a operare dall'aeroporto di Parma, nel 2006».
Un piccolo record che oltre che confermare il ruolo di asso pigliatutto con le ali di Ryanair sta a confermare quello che da più parti si sostiene da tempo: lo scalo di Parma c'è. E deve continuare ad esserci. Possibilmente conquistando nuovi spazi.
«Per parte nostra la compagnia ha stabilito per il prossimo inverno una programmazione con tre rotte che confermano la leadership e l'impegno di Ryanair per la crescita dell'economia e del turismo nella provincia di Parma e in Emilia Romagna», ha proseguito Chiara Ravara non nascondendo che, per il futuro potrebbero esserci nuovi lanci di tratte. Almeno da quando, nelle prossime stagioni, la compagnia comincerà a ricevere i centottanta aerei già ordinati alla Boeing e necessari per potenziare un network in continuo sviluppo.
«Intanto confermiamo per la prossima stagione quattro voli settimanali per Cagliari, sei voli settimanali per Londra Stansted e sei voli settimanali per Trapani», è l'impegno. Collegamenti già rodati che si affiancano a quelli che operano nella stagione estiva, come quelli per Alghero, Olbia, Lampedusa e Malta che complessivamente hanno permesso un incremento del dieci percento dei passeggeri nell'ultimo periodo. Un dato che tuttavia, da solo, non basta certo per allontanare le nubi scure che continuano a pesare sulla pista del «Verdi» che, dopo la stagione estiva, dovrà pensare a come attrezzare una definitiva opera di rilancio. Che rassereni una volta per tutte l'orizzonte. Ma questo, come detto, è materia per le riflessioni d'autunno, dopo il ritorno dei vacanzieri che per il momento dimostrano comunque di apprezzare le tratte attive che stanno volando con fattori di riempimento molto alti: una riprova, secondo i responsabili della Sogeap, di quanto detto da tempo: e cioè che le compagnie aeree guardano con interesse a Parma. «Almeno per Ryanair è così», è la conclusione delle responsabile marketing che ricorda che i voli producono anche lavoro e ricchezza sul territorio. E questo, con le arie che tirano, è il vero volo che non si deve rischiare di perdere.

Fonte: GazzettaDiParma
 

AirFleet

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16 Giugno 2009
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Torino in pole per base Ryanair


Ryanair valuta l'apertura di nuove basi in Italia oltre alle 14 che già possiede, di cui 4 aperte nell'ultimo anno. Torino Caselle è tra gli aeroporti in pole position. Lo ha detto John Alborante, direttore commerciale e marketing della compagnia low cost. «Dobbiamo aspettare i nuovi aerei», ha aggiunto Alborante che ha precisato che la scelta prescinde da eventuali contributi pubblici.

fonte. LaStampa
 

MrMav

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15 Ottobre 2013
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Bru/Ciy/Lis/Bcn/Bio
Ryanair vuole comprare la Cyprus Airways ed ottenere così anche diversi slot, tra cui Londra Heathrow?

Ryanair will probably submit an expression of interest in troubled Cyprus Airways which is up for sale, Chief Executive Michael O’Leary said on Tuesday.

The Cypriot government in mid-July invited non-binding expressions of interest in its shares or assets in Cyprus Airways, the state-controlled airline which has posted heavy losses for years.
The deadline for submissions is July 23, and requires a non-binding expression of interest to consider a potential binding offer.

The Cypriot airline has been selling assets to keep afloat, including slots at London’s Heathrow airport. The state owns 93 percent of the airline.
http://cyprus-mail.com/2014/07/22/ryanair-boss-says-company-may-show-interest-in-cyprus-airways/
 

AirFleet

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16 Giugno 2009
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Torino in pole per base Ryanair

Nuove rotte Ryanair in Italia: Torino sarà un nuovo scalo

In un’agenzia ansa di questa mattina, la Ryanair comunica l’intenzione di aprire una nuova importante base in Italia. Dopo il lancio dell’app avvenuta pochi giorni fa, la compagnia irlandese sta pensando all’apertura di nuove basi in Italia.

La compagnia aerea di nazionalità irlandese che nel Belpaese possiede già 14 “approdi“, sta valutando l’apertura di nuove basi. La più imminente pare sia stata individuata in Torino Caselle come nuova rotta di Ryanair in Italia, valutata dagli irlandesi come ulteriore importante snodo per le offerte di volo future.

Ad annunciarlo John Alborante, direttore commerciale e marketing della compagnia low cost, che ha voluto anche precisare che la scelta avverrà a prescindere da eventuali contributi pubblici, che potrebbero ottenere con l’apertura della nuova rotta in Italia.

La compagnia irlandese che nell’ultimo anno è stata spesso bersagliata a causa delle sue scelte commerciali spesso discutibili, con l’aggiunta di una nuova rotta va a confermare la bontà del suo operato, così da smentire le malelingue che la vogliono in seria difficoltà e sull’orlo della chiusura.


fonte. Leonardo/Economia
 

ernest

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5 Febbraio 2008
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Barcelona, BCN.
[..]
La compagnia irlandese che nell’ultimo anno è stata spesso bersagliata a causa delle sue scelte commerciali spesso discutibili, con l’aggiunta di una nuova rotta va a confermare la bontà del suo operato, così da smentire le malelingue che la vogliono in seria difficoltà e sull’orlo della chiusura.


fonte. Leonardo/Economia
Sull'orlo della chiusura? Il riferimento è ai voli da Torino o si allude addirittura alla compagnia irlandese?!!
Confonde FR con qualche altra compagnia?
Ma quali competenze o informatori ha chi scrive certi articoli?
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
EU Tells Ryanair To Pay Back French Airport Aid

European Union state aid regulators have ordered Ryanair to pay back to France about EUR€10 million (USD$13.47 million) in illegal state aid received for operating at three small regional airports.
The European Commission said the French support, which consisted of contractual rebates and airport and marketing deals, gave Ryanair an unfair advantage.
The EU competition watchdog said Ryanair would have to pay back about EUR€6.4 million related to aid received for operating at Nimes Airport, the subject of an Air France complaint.
Ryanair will also have to return EUR€2.4 million in illegal aid connected to Pau Pyrenees Airport and about EUR€868,000 related to Angouleme Airport.
Air France's low cost subsidiary Transavia was told to pay back EUR€400,000 in illegal state aid related to marketing and airport service deals at Pau Pyrenees Airport.
The Commission also broadened its investigation into financial deals at Austria's Klagenfurt Airport, saying these seemed to be excessively favourable to Ryanair.
The EU executive cleared state aid granted to Germany's Dortmund, Leipzig/Halle and Niederrhein-Weeze airports as they complied with the rules.

(Reuters)
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Brutta faccenda per FR... potrebbe aprirsi un fronte a cascata e bloccarsi il rifornimento di co-marketing.
 
Stato
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