Ryanair: puntiamo a diventare compagnia n°1 in Europa


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freez267

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7 Agosto 2008
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Alla faccia di BVA :) !!
Sicuramente se Ryanair vince con MRS, bva sarà la prossima base francese!
BVA non può essere base a causa delle limitazione orarie e i problemi dovuti alla nebbia d'inverno.
Ormai il network di ryanair è talmente grande che non serve per forza una base per mettere un bel pò di voli, Treviso ne è un'altro esempio.
 

B787

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8 Settembre 2007
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VCE
BVA non può essere base a causa delle limitazione orarie e i problemi dovuti alla nebbia d'inverno.
Ormai il network di ryanair è talmente grande che non serve per forza una base per mettere un bel pò di voli, Treviso ne è un'altro esempio.
Neanche Treviso non può essere base a causa della pista.. ma il prossimo anno dopo i lavori potrebbe diventarlo!! Parlando di RYR mai dire mai a niente!!
 

DavidFLR

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13 Novembre 2006
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Firenze, Toscana.
Ryanair: Dempsey, puntiamo a diventare compagnia n°1 in Europa



Ryanair intende diventare il primo vettore aereo europeo, puntando all'espansione ma senza fusioni. Questo l'obiettivo principale annunciato oggi dalla compagnia irlandese nel giorno della presentazione dei risultati del primo semestre del 2009 dal tesoriere Jimmy Dempsey.
In particolare il vettore low cost prevede nuove rotte e nuovi aeromobili, con mire specialmente sull'Italia poichè "è il nostro più grande mercato e noi guardiamo sempre a nuove opportunità" grazie anche alla riduzione della presenza di Alitalia.
A preoccupare Dempsey sono solo nuove possibili tasse turistiche che potrebbero far scappare la compagnia aerea verso altri Paesi.



fonte: Repubblica


si allora ciao:D
 

vincenzo florio

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4 Febbraio 2008
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Birgi
Io mi chiedo come riesca a creare nuovi passeggeri anche da rotte come Trapani-Memmingem
la domana piu´giusta sarebbe come fa a generarne sul Trapani Malta

Trapani Memmingem... un suo senso cercandolo ce l´avrebbe pure...

comunque si tratta sempre di casi limite. i numeri FR li fa su centinaia di altre rotte.
 

aledeniz

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12 Marzo 2010
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Wimbledon
ale.riolo.co.uk
Siciliani giovani e pensionati al casinò

la domana piu´giusta sarebbe come fa a generarne sul Trapani Malta
Ho due sorelle che vivono e lavorano a Malta, e che usano il Trapani Malta come usavano il tube quando abitavano a Londra :cool:

A parte il loro caso particolare, la loro impressione è che la gran parte dei passeggeri Siciliani siano under 30 o over 65 diretti al casinò.
 

style

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27 Novembre 2008
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Ho due sorelle che vivono e lavorano a Malta, e che usano il Trapani Malta come usavano il tube quando abitavano a Londra :cool:

A parte il loro caso particolare, la loro impressione è che la gran parte dei passeggeri Siciliani siano under 30 o over 65 diretti al casinò.
westin dragonara? :D

Cmq si una delle capacità di FR è quella di creare traffico anche dove non c'è e io sono un caso lampante di ciò
 

vincenzo florio

Bannato
4 Febbraio 2008
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Birgi
Ho due sorelle che vivono e lavorano a Malta, e che usano il Trapani Malta come usavano il tube quando abitavano a Londra :cool:

A parte il loro caso particolare, la loro impressione è che la gran parte dei passeggeri Siciliani siano under 30 o over 65 diretti al casinò.
confermo :) (ho una discreta bigliografia sull´argomento :) )
 

AirFleet

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16 Giugno 2009
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Caselle, magico settembre: + 18%
Ryanair +178%, Alitalia +176%,
Il traffico low-cost cresce del 60%!



Al Sandro Pertini 50.000 passeggeri in più di un anno fa - Nonostante la flessione Iberia, boom per Madrid (+46%) grazie al successo del volo Ryanair - Sale anche Lufthansa: Monaco +12%, Francoforte +11% - Su Londra Stansted crescita del 95% - In forte regresso anche British Airways e Carpatair


Settembre da analizzare con la lente di ingrandimento a Caselle, tanti sono i dati, non tutti con lo stesso orientamento. Innanzitutto il +18% fa di questo settembre il migliore di sempre (a circa 322.000 passeggeri, quasi 50.000 più di un anno fa): risultato incontrovertibile e di forte significato. Subito dopo ecco lo straordinario incremento di Ryanair che piazza un +178% che ha certo una spiegazione nei nuovi Bari, Brindisi, Ibiza e Madrid, ma che dimostra anche forte tenuta degli altri collegamenti, a cominciare da un Girona (+31%) che s'è messo a risalire deciso. Ryanair spinge anche la crescita del segmento low-cost, addirittura del 60%. Il risultato percentuale di Alitalia, vicinissimo a quello di Mol, è ugualmente importante: dimostra che i quattro internazionali non sono forse voli "carciofo" (come li dipinge uno dei più popolari ed amati frequentatori del blog de La Stampa) ma cominciano ad avere una ragion d'essere. Come tutti sapete, ho scritto e riscritto che la verità sui nuovi voli (Mosca, Istanbul, Berlino e Amsterdam) ce la dirà soltanto l'autunno, e con questa verità si potrà anche discutere del futuro. AirItaly ha giocato la carta charter a tappeto, ci risulta con buona soddisfazione (anche del tour operator Settemari che ha però, alla fine, ha dovuto persino imbarcare clienti dell'acerrimo rivale Alpitour per riempire i voli), segnando un +124% che è numero appariscente.

Fra gli hub da segnalare l'esplosione di Madrid , (+46%),comunque tutta dovuta a Ryanair e quindi con il legittimo dubbio che si tratti davvero dell'exploit di un hub, quanto piuttosto dell'eccellente risultato di una città che sa muovere (e che muove) eccellenti flussi turistici da sola, indipendentemente dalle prosecuzioni.

Non ci piacciono i tonfi di British Airways e di Carpatair, entrambi arretrati pesantemente, il primo legato alla perdita di una frequenza rispetto all'anno precedente e la seconda un po' strangolata dalla concorrenza delle low-cost da Cuneo (che hanno appena annunciato un aumnento di frequenze sotto Natale). Quanto ad Iberia, anch'essa in retromarcia, la compagnia spagnola sta pagando - oltre la concorrenza di Ryanair - anche l'incapacità di stare in partita su Caselle, con prezzi carissimi rispetto alle stesse tratte della stessa compagnia in partenza da Milano. Troppi, poi, i bagagli torinesi smarriti nel mondo dalla compagnia spagnola.


fonte: LaStampa
 

billypaul

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Per fortuna che il modello FR è in crisi...:D:D
Il modello industriale Ryanair E' in crisi (infatti ormai anche le major offrono tariffe davvero concorrenziali con alcuni benefici in più che FR non offre e la possibilità di atterrare in aeroporti più comodi).

Quello commerciale no: ormai vola sempre più in quegli scali conniventi e favorevoli, mentre in quelli dove non vengono esaudite le loro sempre più assurde richieste, decidono di ridurre la loro presenza.
 

belumosi

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10 Dicembre 2007
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Rimane il fatto che nessuna major ha tassi di crescita comparabili a FR. Quanto al volare negli aeroporti principali, alcune mosse recenti (BCN), dimostrano che potrebbe esserci un futuro anche in quella direzione. Viceversa ho seri dubbi che le major abbiano gli stessi costi di gestione di FR, anche al netto delle sovvenzioni.
D' altra parte i pax continuano a premiarla, quindi fino ad ora hanno avuto ragione loro.
 

AirFleet

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16 Giugno 2009
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Ryanair, ancora utili in crescita per la compagnia low-cost.


Il vettore irlandese continua a guadagnare passeggeri a discapito di quelli tradizionali, Tariffe Basse ma a bordo pochi servizi e quasi tutti a pagamento.



La Ryanair, come buona parte dei vettori low cost, non viene scelta per il servizio di bordo, questo è poco ma sicuro.
Allora quando apprendiamo che l’ultima semestrale del vettore irlandese si è chiusa con un incremento dell’utile netto del 17 per cento a quota 452 milioni di euro, e che la compagnia prevede di chiudere il corrente anno finanziario con un utile netto che oscilla tra i 380 e i 400 milioni di euro contro le precedenti stime di 350/375 milioni di euro, davvero non pochi spunti di riflessione sorgono spontanei.

Primo fra tutti quello afferente al servizio di bordo; questa componente infatti era un tempo ritenuta dai vettori tradizionali come un qualcosa da cui non si poteva prescindere, uno dei punti di forza per far preferire il proprio prodotto; eppure il caso Ryanair, e il modello low cost in generale, ha mostrato e sta mostrando esattamente il contrario.

“L’aumento dell’utile e dei ricavi dimostra la solidità del nostro modello low cost che guadagna posizioni di mercato a scapito dei tre grossi gruppi di trasporto aereo europeo: Air France, British Airways e Lufthansa.”
Così la Compagnia commenta i propri risultati e come al solito la dichiarazione non manca di evidenziare che alla progressione dei risultati Ryanair, corrisponde un deterioramento delle posizioni altrui.

Di certo buona parte dell’aumento dei numeri è imputabile alla continua apertura di nuovi collegamenti, va però notato come talvolta le scelte sui nuovi servizi possano risultare errate e in tal caso l’aerolinea interessata non potrà che registrare un peggioramento dei suoi bilanci.
Ma nel caso Ryanair ciò non avviene perché il vettore con la stessa rapidità con cui apre un collegamento, è altrettanto pronto a chiuderlo nel caso i primi dati non supportino le stime previsionali.
Tuttavia se il vettore irlandese non può far leva sul suo servizio di bordo per catturare passeggeri, in cosa consiste l’appeal di Ryanair e come spiegare il suo costante aumento nel numero passeggeri trasportati?

Passeggeri trasportati negli ultimi 10 anni:

2001 9.355.000
2002 15.736.000
2003 23.133.000
2004 27.600.000
2005 34.800.000
2006 42.500.000
2007 50.900.000
2008 58.500.000
2009 66.500.000
2010 72.500.000 (dodici mesi chiusi al 31/10)

Ed è proprio su questo versante che vorremmo proporre una ulteriore considerazione.

La povertà va conquistando giorno dopo giorno spazi più vasti; le nostre tasche sono sempre più vuote: ormai chi si vuol muovere deve farlo prestando la massima attenzione ai prezzi ed è evidentemente su questo fronte che Ryanair può vantare il suo massimo appeal ; ma fin qui crediamo di aver scoperto l’acqua calda: il vettore continua ad aumentare il numero passeggeri trasportati, nonché il suo utile, perché viene scelto per le sue basse tariffe.

Bene, ma attenzione perchè queste basse tariffe sono riuscite anche a ridisegnare la geografia dei collegamenti aerei, grazie ad esse infatti si riesce a far dirottare la vacanza del turista da una città ove si vola solo a caro prezzo, ad un altra ove si può volare a tariffa ridotta.

Il network di Ryanair è la prova più evidente di questa rivoluzione dei cieli.
In esso oltre a destinazioni tradizionali il turista troverà città una volta completamente tagliate fuori dalla rete dei collegamenti delle aerolinee cosiddette di bandiera.
E quest’ultime non aprivano collegamenti con esse perchè i loro studi indicavano mancanza di bacino di traffico, quel traffico però che è improvvisamente comparso nel momento in cui ha iniziato a operare un vettore con tariffe che, se comparate a quelle di una volta, non è esagerato definire decisamente regalate e soprattutto alla portata delle odierne tasche.

Ecco quindi che il traffico, laddove lo si considerava inesistente o sottostimato, era tale solo in rapporto alle tariffe con cui lo si voleva vendere; una rivoluzione a dir poco copernicana nell’ambito dell’economia del trasporto aereo commerciale.

In termini di equazioni la Ryanair potrebbe porsi alle compagnie di bandiera, così come i negozi dei cinesi stanno ai negozi tradizionali; oppure con altro paragone potremmo dire che la Ryanair e più in generale le low cost rappresentano meglio di ogni altro indicatore le condizioni finanziarie disastrate in cui versa buona parte degli abitanti del continente europeo.

Dubitiamo però che la Ryanair allorchè ha lanciato il suo modello lo abbia fatto pensando al verde delle tasche, anche perché negli anni del suo avvio non si parlava ancora di crisi.
Piuttosto vi è da ritenere che il vettore abbia avuto l’intuizione di credere che almeno sui brevi settori su cui intendeva operare, i tempi erano maturi per abbandonare i troppi fronzoli che accompagnavano il prodotto aereo, e da questo punto di vista non si può non concordare con tale politica.




fonte: MasterViaggi
 

AirFleet

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16 Giugno 2009
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Micheal O'Leary, patron della compagnia aerea Ryanair vuole il Nobel per la pace: "Se non ci sono state guerre in europa per 50 anni è perché erano tutti impegnati a volare su Ryanair".


Il patron di Ryanair ora vuole il Nobel



Questa volta non è una mossa pubblicitaria, ma una richiesta seria. Micheal O'Leary, patron della Ryanair, vuole il Nobel per la pace. Lo afferma in un'intervista rilasciata al quotidiano inglese "The Guardian".

"Se non ci sono state guerre in Europa per 50 anni è perché erano tutti impegnati a volare su Ryanair, per questo merito il Nobel. Ryanair è il motore dell'integrazione perché porta gente di diverse culture sulle spiagge di Spagna, Grecia e Italia, dove si creano coppie e si fa l'amore nell'interesse della pace".

O'Leary non manca di annunciare nuove strategie per il futuro, come sesso on line e on air. "I passeggeri pagheranno per Internet e in volo sul loro tablet e potranno guardare scommesse, corse e pornografia".


fonte: bergamonews

also: http://www.guardian.co.uk/theguardian/2011/nov/18/ryanair-michael-oleary
 
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