Secondo me una cosa del tipo:
"(A) l'accordo sui licenziamenti non si trova, ma (C) a QR viene fatto capire che se vuole investire in Sardegna si deve prendere tutto il carrozzone, di conseguenza (B) il Governo, pressato, cede, e si fa carico degli esuberi, in parte (D) con prepensionamenti, assunzioni a Doha, qualche limatura dei numeri, qualche sussidio..
Poi inizia un'altra storia e QR implementa il suo piano.
Battute a parte, questa vicenda è secondo me molto complicata, e (soprattutto) molto poco edificante.
Partiamo dall'assunto fondamentale: l'investimento di QR ha poco/nulla a che fare con le logiche di mercato e con il mondo dell'aviazione. IG è cioè solo il grimaldello degli investimenti immobiliari arabi in Sardegna, a cui si aggiungono le considerazioni di carattere personale/politico più volte notate da nicolap, quelle cioè riguardanti i legami che intercorrono tra KAK e l'emiro.
Se dunque IG "non deve morire", alla lunga le pretese delle parti sociali potrebbero venire soddisfatte, magari anche con il contributo del Governo sul fronte degli ammortizzatori.
In una condizione di normalità, un compratore interviene quano vede un potenziale nell'oggetto dell'acquisto, ma visto che sappiamo come IG di appetibile abbia ben poco, allora il rischio che l'emiro si stufi e abbandoni il tavolo non si pone. Appunto perchè QR "deve", non "vuole", investire in IG.
Dal canto loro, gli arabi stanno provando per quanto possibile a limitare i danni (esuberi solo in IG, estensione del modello I9, qualche barlume di piano industriale, etc.), ma se l'accordo dovrà forzatamente andare in porto - di nuovo: per ragioni che esulano l'aviazione - allora il paradosso è che potrebbero davvero essere i sindacati ad avere oggi il coltello dalla parte del manico. Altro che "ultima spiaggia".
Il Governo, infine, cederà pure lui in qualche modo, perchè 900 disoccupati fanno sempre e comunque rumore.
Come questa storia sia poco edificante è presto detto: la lotta al krumiro, il chiagni e fotti, il contratto stagionale che diventa indeterminato per ordine del giudice, la pretesa di ricevere uno stipendio perchè popolo eletto, e altre amenità simili, testimoniano ancora una volta della totale mancanza di etica del lavoro che contraddistingue il nostro paese, e questa realtà industriale in particolare. A volte sembra che questo forum sia il gazzettino de "Il nemico del Popolo", quando in realtà l'acredine mia e di tanti altri verso un certo mondo sindacale è esclusivamente rivolta a chi sulla difesa dei diritti costruisce degli abusi.
Felicissimo di sbagliarmi, ma se le cose andranno davvero come ho scritto sopra, quella che si sta scrivendo in questi giorni è una nuova tristissima pagina dell'economia italiana.