RIPORTO UN COMUNICATO DI "TOSCANA AEROPORTI":
<<Con richiesta di integrale pubblicazione, ai sensi dell’articolo 8 della legge n.47 del 1948.
Firenze, 16 Dicembre 2015 - Toscana Aeroporti manifesta la propria incredulità relativamente all’artificiosa,
strumentale e francamente sconcertante polemica relativa ad un emendamento presentato, per quanto si
legge sui giornali, dai Deputati Tancredi e Melilli che ha suscitato polemiche all’interno della Commissione
Bilancio e che successivamente è stato ritirato dagli stessi proponenti.
Premesso che Toscana Aeroporti non è un organo legislativo e che non è suo uso commentare le norme
che regolano il proprio settore, norme che sono sempre e comunque erga omnes, è francamente
intollerabile che senza nulla aver fatto la Società e i sui vertici vengano apostrofati ed ingiuriati con epiteti a
dir poco offensivi.
Le dichiarazioni di certi esponenti politici riportate dalla stampa in ordine al cosiddetto emendamento proaeroporti,
oltre che gratuitamente offensive nei confronti della Società e dei suoi vertici, travisano
completamente la realtà e il tenore della disposizione che, vale precisarlo, riguarda non solo l’aeroporto
Vespucci di Firenze, ma tutti gli aeroporti italiani e le procedure sino ad oggi seguite per l’approvazione dei
piani di sviluppo aeroportuali.
Toscana Aeroporti ha voluto capire e ha chiesto ai suoi tecnici di approfondire il significato normativo.
Questa è la lettura normativa dell’emendamento che avrebbe potuto fare chiunque avesse avuto l’onestà di
leggere: chiarire, onde eliminare ogni dubbio al riguardo di una prassi che, assolutamente univoca e
costante, si è sviluppata nell’arco di anni, che i piani di sviluppo degli aeroporti finanziati o cofinanziati dallo
Stato, aventi interesse strategico generale, sono immediatamente assoggettati a valutazione di impatto
ambientale senza attendere i progetti dei singoli interventi ove presentino i requisiti richiesti dalle disposizioni
europee in materia e con grado di definizione degli interventi analogo a quello previsto dal codice dei
contratti pubblici di appalto per le grandi infrastrutture strategiche (articolo 183, c. 2, del decreto legislativo
163 del 2006).
Quindi tutto il contrario di quello che si è detto sulla stampa: non eliminazione della V.I.A. (che comunque,
per quanto riguarda l’aeroporto di Firenze, è stata fatta ed è oggi alle sue fasi conclusive) ma, all’inverso,
effettuazione della stessa già in sede di approvazione del piano, onde considerare le opere da realizzare nel
loro complesso e non ad una ad una.
Premesso quanto sopra, Toscana Aeroporti si riserva la facoltà di tutelare i propri diritti presso le opportune
sedi.>>
P.S.: Questo era il turno dei "PRO"; attendiamo trepidanti (sigh!

) la risposta degli ineffabili "CONTRO", sempre prodighi di sorprese.