Nuovo Decreto Linate


Fox

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Re: 1 ottobre, ore 15 aeroporto di Linate - presentazione decreto

patetici questi industriali, si vede che non ne sanno una ceppa di aviazione civile.
 

freeair

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7 Novembre 2005
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Re: 1 ottobre, ore 15 aeroporto di Linate - presentazione decreto

Ma non è un vincolo su Malpensa, è un vincolo globale. Come già detto le libertà dovrebbero essere eccezioni mirate, non regole.
Concordo con te, penso però a MXP vogliano farle diventare regole
 

Fox

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30 Luglio 2007
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Re: 1 ottobre, ore 15 aeroporto di Linate - presentazione decreto

Concordo con te, penso però a MXP vogliano farle diventare regole
diciamo le cose come stanno: a mxp non ci vuole operare piu' nessuno e pur di raccattare qualche volo ci si gioca la carta della disperazione, ovvero la V liberta'! tanto ormai non hanno piu' nulla da perdere.
 

Farfallina

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Re: 1 ottobre, ore 15 aeroporto di Linate - presentazione decreto

diciamo le cose come stanno: a mxp non ci vuole operare piu' nessuno e pur di raccattare qualche volo ci si gioca la carta della disperazione, ovvero la V liberta'! tanto ormai non hanno piu' nulla da perdere.
In effetti a MXP non c'è nemmeno la carta della speculazione edilizia... :D
 

Luca82

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2 Dicembre 2012
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Re: 1 ottobre, ore 15 aeroporto di Linate - presentazione decreto

Su Repubblica di oggi (Milano) un interessante articolo sui prossimi progetti di AB: trasferire i 3xd per DUS a LIN già dalla fine di ottobre.
Nello stesso articolo si parla anche della volontà di collegare LIN e ZHR ma ciò non sarebbe consentito.
Ecco le prime conseguenze di questo pessimo decreto!
 

Cesare.Caldi

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14 Novembre 2005
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Re: 1 ottobre, ore 15 aeroporto di Linate - presentazione decreto

Decreto ‘sblocca Linate’: Malpensa si indebolisce, addio equilibrio operativo

Il decreto presentato dal ministro Maurizio Lupi, dal profilo discriminatorio, lede la concorrenza e affossa ulteriormente Malpensa. Alitalia, che già è in posizione dominante a Linate, detenendo l’80% degli slot (finestre di decollo e atterraggio), potrà così decidere di collegare gli scali più redditizi dal Forlanini, scegliendo chi collegare tra le capitali e le città europee non capitali.

Le altre compagnie non potranno far altro che mantenere i loro attuali collegamenti con le capitali del vecchio continente. Pur non aumentando il numero dei movimenti aerei, che rimarrebbero di 18 all’ora, i passeggeri, a Linate, passerebbero da 9 a 10 milioni.


Si romperebbe così il delicato equilibrio (operativo ed ambientale) raggiunto con il decreto Bersani di ripartizione dei voli tra Linate e Malpensa, il cui tetto di 8 milioni di passeggeri, stabilito agli inizi del 2000, è già stato abbondantemente superato di oltre un milione. Il provvedimento non è ad esclusivo favore di Linate e non è più la continuazione dell’annosa battaglia tra i due aeroporti di Milano e del Varesotto, che ha caratterizzato gli ultimi 15 anni. E’ il pagamento di una delle tante cambiali che il governo deve ad Ethiad.

Questa liberalizzazione è, in sintesi, l’estensione del decreto Bersani anche alle città europee non capitali. Il decreto complica la vita al gestore aeroportuale, la Sea, già in grave difficoltà per la multa europea di 450 milioni, dal calo del traffico complessivo e dall’indebitamento netto di 487,7 milioni di euro.

Inoltre, dovrà sostenere i costi di un consistente trasferimento organizzativo. Lo scalo della brughiera è già fortemente sottoutilizzato (attorno al 50%) e, con il provvedimento, si vanificherebbe ogni tentativo di rilanciarlo, buttando definitivamente a mare 3 miliardi di investimenti pubblici che, fino ad ora, hanno reso molto meno delle aspettative.

Il decreto di liberalizzazione, che era una delle condizioni poste da Ethiad per il matrimonio con l’ex compagnia di bandiera, rischia l’illegittimità e di essere impugnato a Bruxelles dalle compagnie aeree europee, aprendo un contenzioso che non farà bene al sistema Italia. Quando si cambiano le regole, bisogna interpellare tutti gli enti e le compagnie aeree operanti sullo scalo, evitando atti d’arbitrio. Il decreto “sblocca Linate” che non ha limiti temporali e va oltre l’Expo, ribalterebbe la situazione ai danni di Malpensa, che verrebbe interessata ad un secondo dehubbing, ad esclusivo favore, non tanto di Linate, ma di Alitalia-Ethiad, mentre per la Sea sarebbe solo uno spostamento di passeggeri.

Il decreto era una delle condizioni poste da Ethiad per il matrimonio con l’ex compagnia di bandiera assieme alla gestione di 2.200 esuberi, l’estensione della cassa integrazione e i collegamenti con l’Alta Velocità di Fiumicino, Malpensa e Venezia. Non si capisce a cosa servirà quello di Malpensa, che è destinata al quasi esclusivo trasporto di merci.

C’è da chiedersi come abbia potuto il ministro Lupi saltare il parere di ben due autorità di regolazione, l’Enac e della neo costituita Autorità di regolazione dei trasporti. Ci vediamo a Bruxelles, dicono le compagnie aeree europee, in primis Lufthansa e British Airways.

Il Fatto Quotidiano
 

Fox

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30 Luglio 2007
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Re: 1 ottobre, ore 15 aeroporto di Linate - presentazione decreto

prima Roma ladrona, poi colpa di Alitalia e KLM, ora Linate, domani Etihad, poi le FS... Chiudete malpensa cosi' questa storia finisce definitivanente. non se ne puo" piu'
 

AZ209

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Londra.
Re: 1 ottobre, ore 15 aeroporto di Linate - presentazione decreto

Decreto Lupi, Varese va alla guerra: "Dobbiamo salvare Malpensa"

Varese, 6 ottobre 2014 - Il decreto Lupi che liberalizza i voli su Linate in provincia di Varese ha suscitato le reazioni forti di imprenditori, sindacati, operatori economici, albergatori e sindaci preoccupati per il futuro dell’aeroporto di Malpensa, penalizzato dal provvedimento che invece favorisce lo scalo milanese. Anche i politici eletti nel territorio stanno facendo quadrato intorno all’aeroporto della brughiera che dopo 16 anni, dal taglio del nastro nel mese di ottobre 1998, è ancora alla ricerca di una sua identità, sospeso tra sviluppo e crisi. È grande la preoccupazione espressa dai sindaci dei comuni dell’area di Malpensa, che chiedono una programmazione seria per lo scalo varesino. «Il decreto Lupi affossa Malpensa — dice Mauro Cerutti, sindaco di Ferno, eletto di recente presidente di Ancai (l’Associazione nazionale dei comuni sedi aeroportuali) – una situazione che noi non possiamo accettare».

«L’aeroporto è sottoutilizzato — osserva il primo cittadino —. Ha enormi potenzialità da esprimere, non può essere di nuovo penalizzato con conseguenze negative per il territorio. Abbiamo già pagato per i dehubbing, nel giro di pochi anni si sono persi 8.000 posti di lavoro, con la delocalizzazione abbiamo dovuto trasferire 2.000 persone». Sono calati anche i passeggeri: nel 2013 sono stati 17.955.075, nel 2007, prima del dehubbing, erano 23.885.391. Oggi in media i voli giornalieri sono 450. «E adesso? — incalza Cerutti —. Adesso chi è a Roma decide di favorire Linate. Decisione assurda, incomprensibile e siamo ormai alla vigilia di Expo. Chiederò come presidente Ancai un incontro urgente al ministro Lupi per avere chiarimenti su questo provvedimento». Segnali forti arrivano anche dai rappresentanti politici eletti nel Varesotto, consiglieri regionali e parlamentari pronti a far arrivare a Roma l’opposizione al decreto Lupi.

Obiettivo: salvare Malpensa. Anche il sindacato giudica inaccettabile la decisione. «L’aeroporto con prospettive di sviluppo era Malpensa — dice Umberto Colombo, segretario generale della Cgil di Varese —. Il decreto rischia di favorire non solo Linate ma gli scali stranieri». Ieri pomeriggio nell’area feste a Buguggiate dove si sta svolgendo la festa della Lega Nord, il Carroccio ha promosso una manifestazione a sostegno dello scalo di Malpensa contro il provvedimento firmato dal ministro dei Trasporti Maurizio Lupi. Stamane al Pirellone è in programma una conferenza stampa di Lara Comi, europarlamentare e coordinatrice provinciale di Forza Italia che illustrerà i rischi e le conseguenze economiche del decreto appena approvato. Nel pomeriggio alle 15.30 è invece in programma una manifestazione davanti alla Prefettura di Varese.

http://www.ilgiorno.it/varese/malpensa-linate-aeroporto-1.276913
 

Alessandro-80

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Re: 1 ottobre, ore 15 aeroporto di Linate - presentazione decreto

prima Roma ladrona, poi colpa di Alitalia e KLM, ora Linate, domani Etihad, poi le FS... Chiudete malpensa cosi' questa storia finisce definitivanente. non se ne puo" piu'
Chiuderei Linate e poi il catorcio di Alitalia.

Poi realmente questa storia finirebbe definitivamente!!!!
 

Farfallina

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Re: 1 ottobre, ore 15 aeroporto di Linate - presentazione decreto

Chiuderei Linate e poi il catorcio di Alitalia.

Poi realmente questa storia finirebbe definitivamente!!!!
Facciamo un bel combattimento fra campioni fra te e l'utente Luca Cordero per decidere se chiudere LIN o MXP così risolviamo definitivamente questa annosa diatriba.
 

aless

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12 Settembre 2006
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Re: 1 ottobre, ore 15 aeroporto di Linate - presentazione decreto

Facciamo un bel combattimento fra campioni fra te e l'utente Luca Cordero per decidere se chiudere LIN o MXP così risolviamo definitivamente questa annosa diatriba.
Ah, i cari vecchi trials by combat. Quelli sì che erano bei tempi! :D
 

kiurlo

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1 Luglio 2014
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Re: 1 ottobre, ore 15 aeroporto di Linate - presentazione decreto

Malpensa, inizia la fuga: trasferimento a Linate per la compagnia alleata di Alitalia

Air Berlin prepara i voli per Dusseldorf e da qui agli Usa. Così Etihad sfiderà Lufthansa sfruttando il decreto Lupi. Gli emiri hanno ottenuto più destinazioni europee da Milano. Il colosso tedesco è il più fiero oppositore



Il decreto Linate inizia a far sentire i suoi effetti ancora prima di diventare operativo. Con i risultati ampiamente previsti: si rafforza il Forlanini (assieme all'asse Alitalia-Etihad) e si svuota Malpensa, in nome del secondo salvataggio del vettore tricolore alle spalle dell'ex-hub. Secondo indiscrezioni attendibili, Air Berlin - la compagnia tedesca in cui gli emiri di Abu Dhabi controllano una partecipazione del 29,2 per cento - sposterà a breve, forse già da fine ottobre, i suoi voli in partenza dallo scalo varesino al city airport dell'Idroscalo.

Sfruttando una serie di slot inutilizzati da Alitalia, girati ai 'cugini' tedeschi in nome della comune appartenenza alla galassia del Golfo. L'operazione - che conferma le preoccupazioni espresse nei giorni scorsi dai vertici della Sea - la una valenza strategica fondamentale per Air Berlin e per Etihad. La compagnia potrebbe spostare infatti a Linate tre voli al giorno per Dusseldorf, destinazione liberalizzata proprio grazie al decreto 'ad Alitaliam' di Maurizio Lupi.

Questo aeroporto ha la funzione di mini-hub per una serie di destinazioni nord-americane del vettore di Berlino e potrebbe così drenare un altro po' del ricco traffico business meneghino verso gli States via Forlanini. Una sfida aperta a Lufthansa, che non a caso ad oggi è il più fiero oppositore del provvedimento del Governo italiano e che potrebbe contestarne la legittimità una volta ottenuto il via libera della Ue.

Nessuno tra gli addetti ai lavori è stupito di fronte all'ipotesi del trasloco da Malpensa a Linate di Air Berlin. La liberalizzazione delle rotte Ue dal city airport infatti, con buona pace delle istituzioni lombarde, è stata concordata diverso tempo fa sul tavolo della cessione di Alitalia ad Etihad. James Hogan, numero uno della compagnia di Abu Dhabi, aveva posto questo passaggio come precondizione alla sua firma. E l'obiettivo - dichiarato all'attimo della sigla finale dell'alleanza - di mettere le mani sui viaggiatori d'affari lombardi, uno dei bacini di passeggeri più redditizio al mondo.

Ora, se e quando la mossa dell'aerolinea tedesca andrà in porto, si capisce come farà: la compagnia trasporterà questi viaggiatori da Linate a Dusseldorf (e forse in futuro a Zurigo) per poi instradarli sui suoi voli transatlantici. La stessa scelta fatta negli ultimi anni dagli altri big del settore - Air France, Lufthansa e British in testa - che hanno già dato l'addio a Malpensa potenziando (aggirando alla grande i tetti del decreto Bersani) i collegamenti verso i loro hub direttamente dal Forlanini. Dal 2007 ad oggi oltre un milione di passeggeri a lungo raggio ha evitato Malpensa preferendo imbarcarsi per i suoi voli dal city airport facendo scalo a Amsterdam, Londra, Parigi, Francoforte o Madrid.

Il meccanismo del decreto consente in sostanza solo ad Alitalia-Etihad di riposizionare i propri slot per potenziare i collegamenti con i network intercontinentali dell'aerolinea del Golfo a Dusseldorf, Zurigo e in un futuro forse anche Belgrado. La compagnia italiana ha il 64 per cento dei diritti di decollo e atterraggio dallo scalo dell'Idroscalo. E quelli non utilizzati, a partire da molti sulla Milano-Roma, possono essere agevolmente dirottati su destinazioni più appetibili. Agli altri restano solo le briciole, vale a dire i pochi slot già concentrati come ovvio sui singoli hub. La partita del riassetto degli scali milanesi è così cominciata. E Malpensa, con buona pace delle vestali che si stracciano oggi le vesti senza aver mosso un dito per difenderla, sembra destinata per ora (non ci voleva l'Oracolo di Delfi per capirlo) al ruolo di vittima sacrificale.

Fonte: Repubblica.it
 

DusCgn

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9 Novembre 2005
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Re: 1 ottobre, ore 15 aeroporto di Linate - presentazione decreto

poteva mancare l'evergreen leghista?


"Affossano Malpensa per Fiumicino"
Lega Nord all'attacco: Roma pigliatutto sulla pelle dei varesini. Attacco a Marantelli: sta col territorio? Lo dimostri


Buguggiate - Mobilitazione generale, schieramento a ranghi serrati dei militanti, messa in sequenza di tutte le forze del territorio, fuoco di fila. Questo il "piano d’attacco" del senatore Stefano Candiani, dettagliato domenica 5 ottobre sotto il tendone dell’area "Il Verdi" di Buguggiate, nel corso dell’incontro centrato su Malpensa, che ha chiuso la lunga kermesse della Lega in Festa Valbossa.
Un dibattito importante, premiato dalla partecipazione di un folto pubblico. A far suonare l’allarme rosso è il segretario provinciale Matteo Bianchi che, riferendosi al decreto Lupi sulle liberalizzazioni dei voli a favore di Linate, non esita a definirlo uno scippo nei confronti di Malpensa, oltre che il segno tangibile della «volontà del governo centrale di calpestare gli interessi territoriali della nostra provincia, da sempre considerata come vacca da mungere, ma nella quale ormai non c’è più niente da mungere».
Che fine farà dunque l’aeroporto, inizialmente concepito per essere porta d’accesso di voli intercontinentali e che ora sembra invece inesorabilmente avviato ad avvitarsi su se stesso?
Il decreto "affossa Malpensa", precisa Bianchi, non ha una «scadenza temporale quindi, ben lungi dall’essere studiato ad hoc per Expo, si configura come indirizzato a centralizzare tutte le rotte su Fiumicino».
E Candiani rincara la dose: «Le scelte compiute dal governo e dal ministro porteranno alla fine materiale di Malpensa. Noi continueremo a dare battaglia in Parlamento per difendere il territorio, ma chiediamo a tutti di prendere una posizione di critica e condanna».
Quanto al fatto che la decisione viene presa dall’asse Renzi-Alfano, il fatto che l’Ncd strizzi l’occhio al Pd «è inammissibile» per il segretario provinciale Bianchi, perché «significa che abbiamo a che fare con delle banderuole che, anche a livello locale, si posizionano in modo che l’asticella penda dalla parte del centrosinistra».
Difendere Malpensa diventa quindi «un dovere» per il sindaco di Varese Attilio Fontana, secondo il quale la questione va trattata come un fatto di coscienza.
«Bisogna smascherare chi a parole dice di essere legato al territorio - commenta il primo cittadino - ma nella realtà è solo legato ai suoi interessi romanocentrici».
Il riferimento non è per niente velato, visto che Fontana chiama in causa l’onorevole varesino Daniele Marantelli, del Pd: «Che ci dica se è davvero con il territorio o se invece difende solo il suo cadreghino, partecipando a un governo che sta di fatto uccidendo l’autonomia del Nord».
Insomma la battaglia della Lega per Malpensa è solo all’inizio, stando a pensieri e parole emersi dal dibattito. Varese non perderà il suo aeroporto di brughiera. Perché per i grandi vettori è il primo aeroporto del Nord Italia e il più grande del Sud Europa, in una Lombardia che conta 15 milioni di abitanti e che, in mancanza di Malpensa, potrebbe contare solo su Orio al Serio, ormai saturo, e Linate, che ha una pista troppo corta per i grandi vettori. Perché invece la Roma Capitale, al centro di una Regione che ha 5 milioni di abitanti scarsi e un prodotto interno lordo che è un decimo di quello lombardo, di aeroporti continuerà ad averne tre?
«Ribelliamoci, perché ne va del futuro del nostro territorio e dei nostri figli - esorta Fontana - e se siamo stanchi facciamoci tornare la voglia di combattere e lottare». Malpensa, aggiunge il Commissario straordinario della Provincia, l’uscente Dario Galli, «non ha bisogno di nessuno, perché è un aeroporto vero, che muove cinquecentomila tonnellate all’anno di merci, serve all’industria e al turismo. Insomma è un aeroporto che può permettersi di stare orgogliosamente in piedi da solo».

http://www.prealpina.it/notizie/gal...affossano-malpensa-per-fiumicino_/3717097/55/


numeri in libertà poi.
Primo aeroporto del nord e contestualmente del sud europa.
Lombardia che ha 15 milioni di abitanti?
Roma che ha 3 aeroporti?
PIL lombardo 10 volte quello del lazio.

sta gente non ha proprio contatto con il mondo reale.
 

TW 843

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6 Novembre 2005
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Azionista LibertyLines
Re: 1 ottobre, ore 15 aeroporto di Linate - presentazione decreto

Chiuderei Linate e poi il catorcio di Alitalia.

Poi realmente questa storia finirebbe definitivamente!!!!
Bravo chiudi AZ -come poi me lo devi spiegare, con un decreto padano?- così senza AZ saresti (di nuovo) senza hub carrier a Malpensa.

Oh ma non vi entra proprio in testa che l'UNICO vettore che potrebbe (ri)fare un hub a MXP è Alitalia???