Mobility Conference '09: LIN deve tornare a 15 milioni di pax


I-DAVE

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6 Novembre 2005
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a Taiwan, nel cuore e nella mente
Oggi pomeriggio si è conclusa la serie di seminari e convegni sulla mobilità e multimodalità organizzati da Assolombarda e Camera di Commercio di Milano.

La conferenza pomeridiana era una potenzialmente interessante "Le prospettive di sviluppo del trasporto aereo passeggeri e merci nel nord Italia". Di nord Italia si è parlato poco e si è parlato soprattutto di Malpensa, Linate e Alitalia, ma proseguiamo.

Saltando l'intervento introduttivo di Marco Accornero, membro della giunta della CamCom di Milano, un discorsetto scritto da altri, letto male e di una noia incredibile, prende la parola l'assessore Cattaneo, che identifica nell'accessibilità intercontinentale uno dei nodi principali del sistema aeroportuale lombardo. Cattaneo, in particolare, dice che limitare Linate per favorire Malpensa è ok, a meno che non lo chieda Alitalia (la cui proposta di limitare LIN alla sola LIN-FCO viene ritenuta inaccettabile), al punto che sarebbe piuttosto meglio chiuderlo del tutto. malpensante prende la palla al balzo e dice "e allora chiudiamolo!", ma Cattaneo non sente. I fervori del rinnovamento futurista, di cui si celebra il centenario, non sono ancora arrivati dalle parti del Pirellone.

Dopo un pistolotto piuttosto noioso di Oliviero Baccelli, vice direttore CERTeT (quindi un prezzolato di CamCom, Assolombarda e di chiunque commissioni uno studio su aerei e aeroporti :D), abbiamo il parere illuminato di questi sulla questione dualistica LIN vs. MXP. In sostanza, Baccelli propone di liberalizzare completamente le prime 10 rotte - per volumi di traffico del sistema apt milanese - su Linate, aumentando i movimenti orari, al fine di far tornare LIN sui 14/15M di pax annui, nell'interesse di consumatori, compagnie e SEA. Questa soluzione si prospetta interessante per Malpensa, prosegue Baccelli, perché ridurrebbe la concorrenza interna e favorirebbe la specializzazione dei due aeroporti. A cosa, non è dato saperlo. Boeing747 diventa paonazzo, la mia penna traccia sulla carta un singulto d'inchiostro mentre Nicola trattiene un sorriso derisorio. Ridi ridi che dopo quello che ha detto Borioli oggi avete poco da stare allegri pure voi :D :D :D

Gli interventi di Arditi (ALHA) e Morejon Verdu (Techint) pongono in evidenza alcune problematiche sulla logistica cargo, non secondarie. Apprezzabili interventi nel marasma di inutilità sentito oggi pomeriggio. Completamente trascurabili gli apporti di Comazzi (Comitato Malpensa) e Castelli (Assolombarda). Tutti aspettavano in ogni caso le parole di Giorgio Callegari (Alitalia) e Giulio de Metrio (SEA). Callegari esordisce con uno scandito "Alitalia... crede... in... Malpensa". Callegari sottolinea la concorrenza interna LIN/MXP ma anche l'erosione della catchment a est e sud (BGY, PMF, VRN/VBS), non tanto per dettare imposizioni ma per necessità strategiche di servire efficacemente il bacino prescelto (lanciando frecciate neppure troppo velate sulla scarsità dei collegamenti, tema che pure Cattaneo ha riproposto. Cattaneo Ass. Infrastrutt. Mobilità Reg. Lombardia, sottolineo). Viene inoltre sottolineata l'impossibilità di servire da un apt come Malpensa alcuni voli ad alta frequenza e accesso veloce, come i servizi shuttle (viene fatto l'esempio di ORY vs CDG), voli per cui l'infrastruttura di LIN è perfetta. De Metrio invece pesa il suo intervento per lo più su alcuni temi. Il primo è quello dei bilaterali, facendo riferimento a una problematica diffusa a livello internazionale e non solo italiano, indicando che dei 70 da rivedere a livello internazionale, circa 25 sono quelli di un certo peso. Non è dato modo di sapere quali. Sul cargo propone una slide molto interessante sulla quantità di domanda inespressa di trasporto merci, sottolineando che a fronte di circa 1.2M di t annue, le fughe in aviocamionato rappresentano circa il 41% del totale, fughe che chiaramente si riversano su FRA e CDG. Infine su LIN pur amettendo la competizione interna tra i due aeroporti, non si sbilancia in valutazioni ma dichiara che non è SEA, non è AZ, ma tutto il sistema a dover decidere come e se ripartizionare il traffico.

Infine l'intervento conclusivo, dell'assessore della Provincia di Milano, Paolo Matteucci, che fa un intervento in politichese, ma molto chiaro quando sostiene, in corrispondenza di amorosi sensi con il suo capo Penati, che la dimensione ideale di Linate veleggia tra i 10, 12 milioni di passeggeri annui. Su questa pietra tombale andiamo a farci un aperitivo e due risate.

DaV
 
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Dopo un pistolotto piuttosto noioso di Oliviero Baccelli, vice direttore CERTeT (quindi un prezzolato di CamCom, Assolombarda e di chiunque commissioni uno studio su aerei e aeroporti :D), abbiamo il parere illuminato di questi sulla questione dualistica LIN vs. MXP. In sostanza, Baccelli propone di liberalizzare completamente le prime 10 rotte - per volumi di traffico del sistema apt milanese - su Linate, aumentando i movimenti orari, al fine di far tornare LIN sui 14/15M di pax annui, nell'interesse di consumatori, compagnie e SEA. ...
Non è da essere stupiti, dopo quello che abbiamo sempre sostenuto su quelli del Certet.
 
Più LIN sale, più l'HUB MXP diventa isolato, privo di link e meno appetibile.

Milano è dal 1997 di fronte ad una scelta strategica che continua a romandare.

Risultato:

AZ con i suoi pochi mezzi (comunque 30 AA/MM di lungo raggio e 40 di medio) è andata via da MXP, e prendiamo su Easyjet e LH ITA con 10 A319 a fare low cost o low fare.
 
Baccelli propone di liberalizzare completamente le prime 10 rotte - per volumi di traffico del sistema apt milanese - su Linate, aumentando i movimenti orari, al fine di far tornare LIN sui 14/15M di pax annui, nell'interesse di consumatori, compagnie e SEA[/U]. Questa soluzione si prospetta interessante per Malpensa, prosegue Baccelli, perché ridurrebbe la concorrenza interna e favorirebbe la specializzazione dei due aeroporti.
ma perchè non averci pensato prima? ma Baccelli si immagina quanti soldi si sarebbero risparmiati lasciando a malpensa 4 voli intercontinentali ed i voli charter e tutto il resto a linate? in bocconi sono sempre più avanti!!!
 
Più LIN sale, più l'HUB MXP diventa isolato, privo di link e meno appetibile.

Milano è dal 1997 di fronte ad una scelta strategica che continua a romandare.

Risultato:

AZ con i suoi pochi mezzi (comunque 30 AA/MM di lungo raggio e 40 di medio) è andata via da MXP, e prendiamo su Easyjet e LH ITA con 10 A319 a fare low cost o low fare.

Stai tranquillo che LHI non starà lì a lungo a fare la cenerentola di turno.
Comunque in questo, ennesimo, convegno mi pare che si siano comparsi parecchi personaggi che alla fine non contano nulla o quasi. Il Cert non conta un piffero, la provincia neanche, la Regione, date le ultime sentenze men che meno.
Sta di fatto che nessuno va in fondo alle conseguenze: va bene Linate a 15ml di pax però allora MXP va dimezzata, non abbiamo intenzione di spendere barcate di soldi per collegare un aeroporto che non serve a nulla. Quindi alla fine nessuno guarda veramente in faccia alla realtà.
 
Grazie a DaV dell'ottimo resoconto, hai detto praticamente tutto tu!

Noto però una dimenticanza (tastiera non scrive, cuore non duole? :D), e cioè la boutade dell'assessore provinciale, secondo cui 'Cosa volete che siano 10 intercontinentali in più o in meno?' :-(
 
L' Assessore provinciale ai Trasporti ha dimostrato di non aver capito nulla, ma proprio nulla dei problemi ed è naturale, visto che la Provincia di Milano possiede il 9% delle azioni SEA, no?

Davvero imbarazzante, anche in mezzo alla foto di gruppo di politici che sanno solo blaterare, ma mai decidere. Terribile, qualsiasi pescivendolo ne sa di più.
 
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Noto però una dimenticanza (tastiera non scrive, cuore non duole? :D), e cioè la boutade dell'assessore provinciale, secondo cui 'Cosa volete che siano 10 intercontinentali in più o in meno?' :-(

Provocazione, ma fino ad un certo punto: perché non lo fate a TRN l'hub di AZ. :D
Un bel terminal ce l'avete ed è vuoto.
Sarà sempre meglio che Ryanair.
 
Ma nessuno dei "nostri" presenti ha preso la parola e distrutto le stupidaggini accademiche e politichesi?

Ha prevalso lo sconforto. Se la son suonata e cantata da soli.

Gli unici interventi da salvare, come sottolineava Davide, sono stati quelli di Carlo Arditi (GM di ALHA) e Francisco Morejon Verdu (DG di Techint Italia): concreti, interessanti, gli unici che hanno parlato perché avevano una testimonianza da portare al pubblico, e non perché dovevano riempire in qualche modo il tempo a loro disposizione. Rimanendo in tema, è stato davvero poco elegante Baccelli: prima ha sbrodolato oltremodo con il suo intervento (sul nulla o quasi), poi ha messo fretta ai relatori successivi, costretti (soprattutto De Metrio) a tagliare i loro interventi.

A proposito, il COO di SEA ha detto cose più o meno sensate, ma senza grossa incisività: a scuola si sarebbe detto "Il ragazzo è in gamba, ma può fare di più". E visto che in gamba lo è veramente, e tanto, spiace vederlo in una situazione di "Vorrei ma non posso". Non oso immaginare cosa gli sia passato per la mente quando l'ex-collega Callegari ha fatto riferimento all'uscita di KLM dall'alleanza con AZ, sacrificata sull'altare di LIN...

Callegari: mentre altri relatori blateravano spalando anche discrete quantità di sterco su AZ, lui rimaneva impassibile e prendeva appunti. C'era da sperare in qualche replica al vetriolo durante il suo intervento, ma complice i tempi stretti e la (credo) pacatezza del personaggio, non è stato così.
Si è limitato a ribadire ciò che Sabelli dice da settimane: cioè che il progetto di Alitalia è quello di mettere la maggior parte dei LR a Malpensa, a condizione che Linate sia limitato alla sola LIN-FCO, navetta per la quale lo scalo presenta condizioni ideali.
Ha poi smentito, ed era doveroso, la sparata di Cattaneo secondo cui "Alitalia vuole ridurre Linate alla LIN-FCO tenendosi il monopolio": balla clamorosa, visto che la chiusura delle altre destinazioni libererebbe una quantità ingente di slot, che verrebbero per forza di cose riallocati a TUTTI gli operatori, non solo ad AZ.

Soporifero l'intervento di Comazzi: ha letto un testo preconfezionato come avrebbe fatto un qualsiasi studente delle medie.