Malpensa-New York: che la sfida abbia inizio


carloz

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Mi sembra che nessuno abbia mai ipotizzato che con l'eventuale uscita di EK, MXP tornerebbe hub.
Il ragionamento è sempre stato sull'opportunità o meno di concedere un volo in 5a libertà su una rotta già coperta da 4 compagnie.
Con il rischio che una o più delle 4 molli la presa e MXP perda oltre al volo in se, anche tutte le connessioni che quel volo attualmente può garantire in America.
Proprio perchè all'orizzonte non c'è nessuna benchè minima ipotesi di hub, lo status delle cose è stato ormai dichiarato, Linate sta dove sta, etc. A questo punto invece io mi chiedo perchè no?
Se MXP è ormai un aeroporto che si deve guadagnare ogni singolo passeggero, perchè non concedere a chiunque la possibilità di operarci? Ok, New York è già abbondantemente coperta, e allora? Se bisogna essere aperti alla concorrenza, allora che concorrenza sia. Non c'è un vettore da proteggere, quindi porte aperte e che vinca il migliore. Se anche qualcuno dovesse abbandonare la rotta, resterebbe comunque quella che è stata preferita dall'utenza. Ed in più EK, senza farsi chissà quali illusioni, potrebbe comunque sviluppare qualcos'altro su MXP. Non vedo quindi perchè non concederle le opportunità che chiede.
Se le connessioni offerte da un'americana sono davvero importanti, questa sarà premiata dal mercato e non dovrebbe avere problemi a rimanere. Punto.
 

belumosi

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Non sono un fan sperticato della 5a di EK su NY, ma nemmeno l'ho mai trovata una cosa assurda.
Si è fatta una scelta politica, in quanto a Milano avevano disperatamente bisogno di un volo "forte" da sventolare in nome dello sviluppo di MXP: cosa ci poteva essere di meglio di un volo sulla rotta regina effettuato dalla compagnia "globale" più forte del mondo?
Non sorprende che EK abbia iniziato a fare dumping per cercare di scacciare qualche competitor. I quali, con tutta la buona volontà, difficilmente possono reggere i costi di produzione di EK. Che sono dovuti probabilmente ad un mix tra la maggior efficienza, la forte disponibilità economica ed un sostegno politico senza riserve da parte del proprietario-emiro.
E' vero che i prezzi sono calati e che i pax sono aumentati, ma è probabile che il livello attuale sia insostenibile nel tempo. E non mi stupirei se qualcuno (non EK) mollasse la presa.
E nel caso, si perdessero anche le connessioni lato USA con riferimento particolare a quelle con le località medio-piccole, spesso non raggiunte direttamente dai vettori europei.

Però qui vorrei aprire una parentesi: l'Occidente, con particolare riguardo all'Europa, ha da tempo scelto un modello socio-economico che prevede una forte tassazione a compensare un'ampia gamma di servizi sociali: tutto questo evidentemente ha un impatto diretto sulla competitività delle imprese. Se potessimo immaginare due aziende identiche in concorrenza, ma una con sede in Italia e l'altra negli Emirati, probabilmente la seconda massacrerebbe la prima fino a farla fallire, o tutt'al più la rileverebbe.
E' un concetto che può essere valido in molti campi, compresa l'aviazione. Quando una simile concorrenza palesemente distorta dalle basi di partenza avrà ridotto una buona fetta della nostra economia sul lastrico oppure asservita a stranieri, cosa ne sarà dell'Italia? Sia chiaro che dietro le mie parole non ci vuole assolutamente essere alcuna giustificazione verso qualsivoglia inefficienza nostrana (o di terzi), ma il problema di non essere più realisti del re, a mio avviso si pone.

E credo che considerare solo il prezzo più basso di un biglietto per NY senza volerne valutare le possibili conseguenze di medio-lungo termine, possa rivelarsi una visione poco strategica.
 

Redley

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In business no di certo. La poltrona non è la migliore, ne tantomeno il cibo e nemmeno il servizio a bordo.
A livello di business class Emirates è superiore a Delta, American e United. A livello di aeromobile impiegato il B777-300ER offre un livello di confort migliore dei B767-300ER/-400ER impiegati dalla concorrenza statunitense. Le lounge Emirates sono migliori di quelle delle compagnie americane.

Alitalia è già meglio posizionata per contrastare la concorrenza di Emirates, a livello di servizio di bordo è nettamente migliorata e gli A330-200 sono sufficientemente nuovi (tenendo conto che i due ex-Air One non sono in genere utilizzati sulla MXP-JFK), forse qualcosa in più potrebbe essere fatto a livello di lounge. Certo, Alitalia si porta dietro una certa reputazione dagli anni passati...
 

Dr Gio

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Non sono un fan sperticato della 5a di EK su NY, ma nemmeno l'ho mai trovata una cosa assurda.
Si è fatta una scelta politica, in quanto a Milano avevano disperatamente bisogno di un volo "forte" da sventolare in nome dello sviluppo di MXP: cosa ci poteva essere di meglio di un volo sulla rotta regina effettuato dalla compagnia "globale" più forte del mondo?
Non sorprende che EK abbia iniziato a fare dumping per cercare di scacciare qualche competitor. I quali, con tutta la buona volontà, difficilmente possono reggere i costi di produzione di EK. Che sono dovuti probabilmente ad un mix tra la maggior efficienza, la forte disponibilità economica ed un sostegno politico senza riserve da parte del proprietario-emiro.
E' vero che i prezzi sono calati e che i pax sono aumentati, ma è probabile che il livello attuale sia insostenibile nel tempo. E non mi stupirei se qualcuno (non EK) mollasse la presa.
E nel caso, si perdessero anche le connessioni lato USA con riferimento particolare a quelle con le località medio-piccole, spesso non raggiunte direttamente dai vettori europei.

Però qui vorrei aprire una parentesi: l'Occidente, con particolare riguardo all'Europa, ha da tempo scelto un modello socio-economico che prevede una forte tassazione a compensare un'ampia gamma di servizi sociali: tutto questo evidentemente ha un impatto diretto sulla competitività delle imprese. Se potessimo immaginare due aziende identiche in concorrenza, ma una con sede in Italia e l'altra negli Emirati, probabilmente la seconda massacrerebbe la prima fino a farla fallire, o tutt'al più la rileverebbe.
E' un concetto che può essere valido in molti campi, compresa l'aviazione. Quando una simile concorrenza palesemente distorta dalle basi di partenza avrà ridotto una buona fetta della nostra economia sul lastrico oppure asservita a stranieri, cosa ne sarà dell'Italia? Sia chiaro che dietro le mie parole non ci vuole assolutamente essere alcuna giustificazione verso qualsivoglia inefficienza nostrana (o di terzi), ma il problema di non essere più realisti del re, a mio avviso si pone.

E credo che considerare solo il prezzo più basso di un biglietto per NY senza volerne valutare le possibili conseguenze di medio-lungo termine, possa rivelarsi una visione poco strategica.
Belumosi, sono d'accordo con tutto quello che dici. Sono riflessioni ragionevoli. Volevo rispondere nel dettaglio a questi post, ma non ho molto tempo oggi, quindi sono contento del tuo post, che riassume grossomodo anche il mio punto di vista.
 

londonfog

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E credo che considerare solo il prezzo più basso di un biglietto per NY senza volerne valutare le possibili conseguenze di medio-lungo termine, possa rivelarsi una visione poco strategica.

A livello di business class Emirates è superiore a Delta, American e United. A livello di aeromobile impiegato il B777-300ER offre un livello di confort migliore dei B767-300ER/-400ER impiegati dalla concorrenza statunitense. Le lounge Emirates sono migliori di quelle delle compagnie americane.

Alitalia è già meglio posizionata per contrastare la concorrenza di Emirates, a livello di servizio di bordo è nettamente migliorata e gli A330-200 sono sufficientemente nuovi (tenendo conto che i due ex-Air One non sono in genere utilizzati sulla MXP-JFK), forse qualcosa in più potrebbe essere fatto a livello di lounge. Certo, Alitalia si porta dietro una certa reputazione dagli anni passati...
Tendenzialmente sono d'accordo con l'analisi di belumosi. Pero', visto che vengo da fuori e che oramai e' accertato che 'a me mi hanno rovinato gli anglosassoni':)...vorrei aggiungere che chi paga va dove gli pare, sia che usi un biglietto scontato sia che viaggi in business o first. Non si puo' chiedere al pubblico di agire seguendo strategie macro-economiche nazionali. Non ci sono riusciti i Soviet, non ci riuscira' nessuno.

A prescindere dai tipi di aereo, si e' gia' visto che i primi a ridurre sono stati quelli di AA. United ha cambiato aereo e ci ha messo un 777 a tre classi (e quindi con la nuova prima), AZ/DL secondo me reggono per svariati motivi dalla JV a questioni sentimentali passando da un servizio migliore in business . AA ha deciso di non tentare di fare concorrenza migliorando il servizio, ha deciso di diminuire le frequenze. A questo punto, e' veramente un problema se si perde la possibilita' di volare a Small Town USA senza cambiare compagnia aerea? In quanti volano a Small Town USA?

Non e' per essere arrogante. Capisco la reazione alla (possibile) perdita di una compagnia aerea (AA ha ridotto, non se ne e' ancora andata), ma il deserto dei Tartari lo si riempie con passeggeri. Se EK ha dato uno scossone a un mercato che si era stabilizzato su aerei vecchi (le americane) e servizio scarso, per me e' solo una cosa positiva.

Oserei anche aggiungere che MXP non e' una vera base di nessuna linea aerea di LR (AZ ha relativamente pochi voli) ed e' il regno del PTP, a questo punto perche' non avere un maggior numero di quinte liberta'?
 

Redley

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@Redley
Da Giugno il volo EK passa al 380.
Anch'io avevo letto del passaggio dal B777 all' A380, ma resta da capire se il cambio sarà definitivo o limitato al periodo dell'Expo.
Da quello che ho saputo i voli saranno:
-EK205/206 DXB<->MXP<->JFK, aeromobile A380;
-EK101/102 (MXP<->JFK (volo in 5th freedom), aeromobile B777-300ER. Questi voli saranno la prosecuzione di EK091/092 DXB<->MXP, operati sempre da A380.

Anche se fosse solo un cambio temporaneo, l'introduzione dell' A380 sulla Malpensa-New York fa capire quali "difficoltà" incontri Emirates sulla rotta.
 

DusCgn

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Anch'io avevo letto del passaggio dal B777 all' A380, ma resta da capire se il cambio sarà definitivo o limitato al periodo dell'Expo.
Da quello che ho saputo i voli saranno:
-EK205/206 DXB<->MXP<->JFK, aeromobile A380;
-EK101/102 (MXP<->JFK (volo in 5th freedom), aeromobile B777-300ER. Questi voli saranno la prosecuzione di EK091/092 DXB<->MXP, operati sempre da A380.
mi sa fai un po' di confusione tra rotte, macchine e numeri di volo.

EK 205/206 è il volo che arrivando da DXB prosegue su JFK (e quindi per forza di cose in V libertà). Da giugno il 380 viene inserito al posto del 77W che attualmente copre la tratta.
EK 91/92 e EK 101/102 sono invece i servizi terminali su MXP da DXB. Entrambi saranno operati con 77W da giugno quando il 380 verrà spostato dal volo serale 91/92 a quello che continua sugli Stati Uniti (205/206)
In altre parole il 77W sulle DXB-MXP-DXB, il 380 sulla DXB-MXP-JFK-MXP-DXB.
 

massyrm

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a questo punto perche' non avere un maggior numero di quinte liberta'?
Beh, il discorso a mio parere è semplice: perché nel medio/lungo termine tale modalità ci porterà al collasso.
O si sceglie un sistema liberista puro, o quasi, con tassazioni, regole, vincoli e vantaggi pari ai concorrenti "liberalizzati" o si attuano forme di protezione. Pensare di avere regole iniziali diverse unite a libertà imprenditoriali simili, fa si che quello con svantaggio iniziale sia destinato a soccombere.

Poi che nel lunghissimo termine sia meglio lasciare carta bianca è, secondo me anche ovvio. Ma non ci arriviamo se le premesse sono irap, irpef a questi livelli, tasse su la qualsiasi, diritto del lavoro distorto etc. Ma qui andiamo un filo ot, imho.
 

belumosi

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mi sa fai un po' di confusione tra rotte, macchine e numeri di volo.

EK 205/206 è il volo che arrivando da DXB prosegue su JFK (e quindi per forza di cose in V libertà). Da giugno il 380 viene inserito al posto del 77W che attualmente copre la tratta.
EK 91/92 e EK 101/102 sono invece i servizi terminali su MXP da DXB. Entrambi saranno operati con 77W da giugno quando il 380 verrà spostato dal volo serale 91/92 a quello che continua sugli Stati Uniti (205/206)
In altre parole il 77W sulle DXB-MXP-DXB, il 380 sulla DXB-MXP-JFK-MXP-DXB.
Aggiungo che al momento è previsto il ritorno del 380 sul 91/92 a partire da Marzo 2016.
 

Redley

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mi sa fai un po' di confusione tra rotte, macchine e numeri di volo.

EK 205/206 è il volo che arrivando da DXB prosegue su JFK (e quindi per forza di cose in V libertà). Da giugno il 380 viene inserito al posto del 77W che attualmente copre la tratta.
EK 91/92 e EK 101/102 sono invece i servizi terminali su MXP da DXB. Entrambi saranno operati con 77W da giugno quando il 380 verrà spostato dal volo serale 91/92 a quello che continua sugli Stati Uniti (205/206)
In altre parole il 77W sulle DXB-MXP-DXB, il 380 sulla DXB-MXP-JFK-MXP-DXB.
L'articolo non era chiarissimo, in realtà ho dovuto fare in lavoro di deduzione :sconfortato:Grazie per la spiegazione:cool:
 

classic289

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Però qui vorrei aprire una parentesi: l'Occidente, con particolare riguardo all'Europa, ha da tempo scelto un modello socio-economico che prevede una forte tassazione a compensare un'ampia gamma di servizi sociali: tutto questo evidentemente ha un impatto diretto sulla competitività delle imprese. Se potessimo immaginare due aziende identiche in concorrenza, ma una con sede in Italia e l'altra negli Emirati, probabilmente la seconda massacrerebbe la prima fino a farla fallire, o tutt'al più la rileverebbe.
E' un concetto che può essere valido in molti campi, compresa l'aviazione. Quando una simile concorrenza palesemente distorta dalle basi di partenza avrà ridotto una buona fetta della nostra economia sul lastrico oppure asservita a stranieri, cosa ne sarà dell'Italia? Sia chiaro che dietro le mie parole non ci vuole assolutamente essere alcuna giustificazione verso qualsivoglia inefficienza nostrana (o di terzi), ma il problema di non essere più realisti del re, a mio avviso si pone.

E credo che considerare solo il prezzo più basso di un biglietto per NY senza volerne valutare le possibili conseguenze di medio-lungo termine, possa rivelarsi una visione poco strategica.
Il discorso è molto ragionevole. Ma non sono tanto d' accordo sul fulcro della questione.
La storia ci insegna che la maggior parte delle volte il protezionismo non è la soluzione all' inefficienza produttiva anzi.

Qual è il pericolo?Quali le possibili conseguenze?
Pagare uno straniero che offre un servizio migliore ad un prezzo minore? di lasciare il trasporto aereo nelle mani di compagnie straniere? ben venga se più efficiente e quindi più economico. Ci sono esempi di abbandono del protezionismo in settori molto più strategici come energia, difesa, e telefonia in paesi non del 3° mondo.

All' utente, e quindi alla comunità, interessa spostarsi il più velocemente possibile al prezzo più basso possibile. Chi garantisce il servizio è francamente ininfluente ai fini del risultato economico finale.
Ragionando di protezionismo oggi staremmo ancora qui a parlare di abbonamenti telefonici sip. Eppure non credo in italia esistano persone che si siano stracciate tanto le vesti per l'avvento nella telefonia mobile italiana di cinesi (h3g conosciuta come 3) e Russi (wind) eppure, soprattutto i primi, praticano delle tariffe sistematicamente stracciate rispetto alla concorrenza.

Oltretutto stiamo parlando di poche (per il momento una) tratta diretta che rappresenta comunque una percentuale molto molto piccola del mercato intercontinentale domestico.

Altrimenti se l' idea è fare protezionismo tanto vale nazionalizzare e conferire, ad esempio ad alitalia, una mission completamente differente.
Per il momento il mercato aereo italiano resta inefficiente viste le mille tasse per sostenere il settore e la sua occupazione. E ciò è precedente di molto all'arrivo di emirates.
Quindi, a mio modo di vedere, bisognerebbe lasciare che il mercato si autodetermini lasciando allo stato l' indirizzo strategico (esempio chiusura di linate) e la determinazione di incentivi/disincentivi.

Per il momento, e probabilmente per il futuro, con la 5°liberta i cittadini ci stanno solo guadagnando, e, a quanto pare dato lo shock di molti, anche parecchio.
 

Dr Gio

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Quando nel 1998 mi sono trasferito da Roma a Milano, insieme a me e mia moglie si sono trasferiti anche i rispettivi redditi.
La regione Lazio ha perso da allora il valore dell'acquisto di un paio di case,di un paio di auto, una paio di moto, una barchetta sul lago, di bolli ed assicurazioni sulle stesse, della spesa quotidiana, stipendio di colf, lavori di manutenzione e giardinaggio, spese di svago, spese per la scuola dei figli, addizionali regionali e comunali sull'IRPEF, IMU, ICI, TASI, TARES, contributi previdenziali, ecc...
Con una semplice equivalenza vediamo quanto la regione Lombardia non guadagna dal fatto di avere basato il mio amico milanese comandante di A380 che vola la linea DXB-MXP-JFK a Dubai invece che a Gallarate.
Moltiplichiamolo per tutti i membri di equipaggio necessari, più tutti gli addetti di manutenzione, operativi, amministrativi necessari.
Quanto reddito prodotto dalla linea MXP-JFK sta a Dubai anzichè in Italia?
I cittadini che ci guadagnano risparmiando 100 Euro sul loro volo annuale per JFK sono gli stessi che non guadagnano la loro provvigione sul SUV nuovo che il mio amico si è comprato a DXB, sono gli stessi che non prendono lo stipendio della scuola privata dove il mio amico manda i suoi 3 figli a DXB, sono gli stessi che non guadagnano curando il giardino, le pulizie, la cucina del mio amico, sono gli stessi che non guadagnano gestendo il campo da golf dove il mio amico passa il suo tempo libero a DXB, che non riforniscono il suo motoscafo nel golfo persico.
Il succo del discorso di Belumosi credo che in fondo sia questo.
Probabilmente in una ottica di libero mercato va bene così, ci sono paesi che curano questi aspetti (gli Emirati fanno di tutto perchè i salari dei loro lavoratori vengano spesi da loro) ed altri no perchè preferiscono altre strade.
Discorso chiarissimo. Grazie I-FORD per il commento. Purtroppo in Italia, autolesionisti per tradizione, non capiamo cosa significa portare sviluppo, ma ci facciamo abbindolare dalle offerte "sotto-costo" come al supermercato. In fondo, e' lo stesso masochismo che ha portato negli anni 70 e 80 a far emergere colossi come Lufthansa in Germania, e la nostra Alitalia ad affondare. L'Italia non e' capace, e lo dico con tristezza, di guardare al di la' del naso. Qualche tempo fa leggevo un articolo che sosteneva che un A380 che entra in linea in una compagnia aerea puo' portare fino a 2000 posti di lavoro (tra piloti, resto del crew, rampa, altro personale a terra, manutenzione, pulizie, catering, indotto vario, etc.) Non so se la cifra fosse sensata (a me sembra alta), ma anche fossero dieci volte in meno, l'idea e' chiara: portare sviluppo nel sistema locale conviene. Farsi affascinare dalle allodole che arrivano di passaggio non sempre e' un investimento per il futuro,
 

Paolo_61

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Quando nel 1998 mi sono trasferito da Roma a Milano, insieme a me e mia moglie si sono trasferiti anche i rispettivi redditi.
La regione Lazio ha perso da allora il valore dell'acquisto di un paio di case,di un paio di auto, una paio di moto, una barchetta sul lago, di bolli ed assicurazioni sulle stesse, della spesa quotidiana, stipendio di colf, lavori di manutenzione e giardinaggio, spese di svago, spese per la scuola dei figli, addizionali regionali e comunali sull'IRPEF, IMU, ICI, TASI, TARES, contributi previdenziali, ecc...
Con una semplice equivalenza vediamo quanto la regione Lombardia non guadagna dal fatto di avere basato il mio amico milanese comandante di A380 che vola la linea DXB-MXP-JFK a Dubai invece che a Gallarate.
Moltiplichiamolo per tutti i membri di equipaggio necessari, più tutti gli addetti di manutenzione, operativi, amministrativi necessari.
Quanto reddito prodotto dalla linea MXP-JFK sta a Dubai anzichè in Italia?
I cittadini che ci guadagnano risparmiando 100 Euro sul loro volo annuale per JFK sono gli stessi che non guadagnano la loro provvigione sul SUV nuovo che il mio amico si è comprato a DXB, sono gli stessi che non prendono lo stipendio della scuola privata dove il mio amico manda i suoi 3 figli a DXB, sono gli stessi che non guadagnano curando il giardino, le pulizie, la cucina del mio amico, sono gli stessi che non guadagnano gestendo il campo da golf dove il mio amico passa il suo tempo libero a DXB, che non riforniscono il suo motoscafo nel golfo persico.
Il succo del discorso di Belumosi credo che in fondo sia questo.
Probabilmente in una ottica di libero mercato va bene così, ci sono paesi che curano questi aspetti (gli Emirati fanno di tutto perchè i salari dei loro lavoratori vengano spesi da loro) ed altri no perchè preferiscono altre strade.
Il tuo discorso è assolutamente corretto. Per questa ragione, da sempre, sostengo che se V libertà doveva essere, andava concessa su una destinazione attualmente non servita direttamente da MXP.
 

carloz

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Quando nel 1998 mi sono trasferito da Roma a Milano, insieme a me e mia moglie si sono trasferiti anche i rispettivi redditi.
La regione Lazio ha perso da allora il valore dell'acquisto di un paio di case,di un paio di auto, una paio di moto, una barchetta sul lago, di bolli ed assicurazioni sulle stesse, della spesa quotidiana, stipendio di colf, lavori di manutenzione e giardinaggio, spese di svago, spese per la scuola dei figli, addizionali regionali e comunali sull'IRPEF, IMU, ICI, TASI, TARES, contributi previdenziali, ecc...
Con una semplice equivalenza vediamo quanto la regione Lombardia non guadagna dal fatto di avere basato il mio amico milanese comandante di A380 che vola la linea DXB-MXP-JFK a Dubai invece che a Gallarate.
Moltiplichiamolo per tutti i membri di equipaggio necessari, più tutti gli addetti di manutenzione, operativi, amministrativi necessari.
Quanto reddito prodotto dalla linea MXP-JFK sta a Dubai anzichè in Italia?
I cittadini che ci guadagnano risparmiando 100 Euro sul loro volo annuale per JFK sono gli stessi che non guadagnano la loro provvigione sul SUV nuovo che il mio amico si è comprato a DXB, sono gli stessi che non prendono lo stipendio della scuola privata dove il mio amico manda i suoi 3 figli a DXB, sono gli stessi che non guadagnano curando il giardino, le pulizie, la cucina del mio amico, sono gli stessi che non guadagnano gestendo il campo da golf dove il mio amico passa il suo tempo libero a DXB, che non riforniscono il suo motoscafo nel golfo persico.
Il succo del discorso di Belumosi credo che in fondo sia questo.
Probabilmente in una ottica di libero mercato va bene così, ci sono paesi che curano questi aspetti (gli Emirati fanno di tutto perchè i salari dei loro lavoratori vengano spesi da loro) ed altri no perchè preferiscono altre strade.
Ciao I-FORD,
a livello macroeconomico la tua analisi non fa una piega. Purtroppo però il riferimento temporale del tuo discorso la racconta lunga su quanta acqua sia nel frattempo passata sotto i ponti. Il momento di pensare a mantenere lavoro, indotto e tutto quanto ne segue nel proprio territorio, c'è stato ed è stato buttato alle ortiche nel nome di una presunta maggior comodità dei passeggeri.
Ora, io non difendo certo a spada tratta la strategicità del collegamento Emirates per New York che, come tutti sappiamo, non lo è. Le mie obiezioni sono però contro chi lamenta questa o quella conseguenza negativa dipingendo questo volo come il simbolo della svendita aeronautica del nostro tettorio, invocando una sorta di protezionismo quando in realtà, su MXP soprattutto, c'è rimasto ben poco da proteggere.
 
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Paolo_61

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Ciao I-FORD,
a livello macroeconomico la tua analisi non fa una piega. Purtroppo però il riferimento temporale del tuo discorso la racconta lunga su quanta acqua sia nel frattempo passata sotto i ponti. Il momento di pensare a mantenere lavoro, indotto e tutto quanto ne segue nel proprio tettorio, c'è stato ed è stato buttato alle ortiche nel nome di una presunta maggior comodità dei passeggeri.
Ora, io non difendo certo a spada tratta la strategicità del collegamento volo Emirates per New York che, come tutti sappiamo. Le mie obiezioni sono però contro chi lamenta questa o quella conseguenza negativa dipingendo questo volo come il simbolo della svendita aeronautica del nostro tettorio, invocando una sorta di protezionismo quando in realtà, su MXP soprattutto, c'è rimasto ben poco da proteggere.
Tutto vero, ma proprio NYC è l'unica destinazione che ha retto perfettamente anche con LIN aperta, perché andare a incasinare proprio quella?
 

carloz

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Tutto vero, ma proprio NYC è l'unica destinazione che ha retto perfettamente anche con LIN aperta, perché andare a incasinare proprio quella?
Certo anche io come te mi aspetterei che una compagnia che vuole trovare spazio, entri su una rotta poco coperta. Evidentemente EK ha un'altra strategia che potrebbe anche essere volta a "buttare fuori" qualcuno dalla rotta. Ma ti ripeto, io non difendo il collegamento in sè, solo non ne vedo la ragione di impedirlo, ragione che comprenderei solo se fosse finalizzata a proteggere chi su questo scalo ha intenzione di creare qualcosa. Ma dal momento che di questi non c'è nemmeno l'ombra, tanto vale lasciar operare chi ne manifesti l'interesse e se anche il risultato dovesse essere a somma zero, perlomeno resterà in piedi la compagnia che il mercato ha premiato.
 

BAlorMXP

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Ciao I-FORD,
a livello macroeconomico la tua analisi non fa una piega. Purtroppo però il riferimento temporale del tuo discorso la racconta lunga su quanta acqua sia nel frattempo passata sotto i ponti. Il momento di pensare a mantenere lavoro, indotto e tutto quanto ne segue nel proprio tettorio, c'è stato ed è stato buttato alle ortiche nel nome di una presunta maggior comodità dei passeggeri.
Ora, io non difendo certo a spada tratta la strategicità del collegamento Emirates per New York che, come tutti sappiamo, non lo è. Le mie obiezioni sono però contro chi lamenta questa o quella conseguenza negativa dipingendo questo volo come il simbolo della svendita aeronautica del nostro tettorio, invocando una sorta di protezionismo quando in realtà, su MXP soprattutto, c'è rimasto ben poco da proteggere.
Bravo Carloz, non avrei saputo scrivere di meglio. Qui non si intende fare un'apologia di EK bensì rendersi conto che forse è solo la punta dell'iceberg di qualcosa che sotto il livello del mare è ben più marcio.