Lufthansa Italia cancella MXP-BRU e riduce BCN, CDG, FCO e LHR


Se LIN non esistesse, una compagnia "inferiore" come AZ dovrebbe usare la leva prezzo, ma lo sta già facendo da LIN !!!

La crisi è molto grave anche germania, se non ricordo male sia FRA che MUC veleggiano intorno al -10%, c'è poco da stare allegri.

FRA e MUC cosi e U2 apre...strana prospettiva, chissà quale programma c'è dietro!
 
un periodo di start-up di 3 mesi e' piu' che significativo per capire le tendenze di una rotta, le potenzialita' reali del business che puo' essere generato, le eventuali modifiche da apportare in tema di frequenze, riduzioni, orari, classi tariffarie, code-sharing, ecc..

Se questi tre mesi di start up fossero stati fatti solo un anno prima quando non c'era la crisi i risultati secondo me sarebbero stati ben diversi...

Visto che da ciò che scrivi hai un enorme esperienza nel settore potresti illuminarci su quale sia secondo te la migliore strategia per LHI? Possono sopravvivere apportando opportuni cambiamenti o non c'è piu' speranza?
 
Le dietrologie sui mancati commenti da parte delle istituzioni le fai tu, ma i giornali sono proprietà di altri, assai più vicini ai proprietari di AZ che non di SEA.
Comunque le dietrologie sono brutte a prescindere, si scende ad un livello da Dagospia.
Piuttosto constato che, a 20 ore dalla notizia, un campanello d'allarme del genere non meriti nemmeno un lancio di Varesenews. Al contrario, quando Lufthansa Italia è partita, ci sono stati articoli anche sulla farcitura delle tartine alla conferenza stampa.

Spero di sbagliarmi, ma non mi stupirei se sui giornali di domani passasse tutto sotto silenzio. E non perché il politico di turno abbia posto il veto: lui stesso l'ignora, sono i lecchini nelle redazioni che insabbiano per riflesso condizionato. O peggio per ignoranza.
 
Provo a esprimere alcune mie considerazioni:

- LH è sempre andata bene dove trovava poca concorrenza,basti vedere il mercato domestico fino a pochi anni addietro
- L'idea di Mxp era a mio avviso potenzialmente vincente,ma aprire una base e investire in un periodo di crisi come l'attuale comporta dei rischi
- Hanno lanciato tratte già ampiamente coperte dalla concorrenza,tranne poche eccezioni tipo LIS,era presumibile che avrebbero trovato difficoltà
- Il network nazionale ed europeo era già coperto a sufficienza da Easyjet con basse tariffe
- Il vero business era,ed è,aprire rotte intercontinentali;è vero che verso molti paesi non potrebbe operare causa bilaterali,ma grazie all'open skies avrebbe potuto aprire rotte per diverse città degli Usa,quali Miami,Los Angeles e Boston
 
Se questi tre mesi di start up fossero stati fatti solo un anno prima quando non c'era la crisi i risultati secondo me sarebbero stati ben diversi...

Visto che da ciò che scrivi hai un enorme esperienza nel settore potresti illuminarci su quale sia secondo te la migliore strategia per LHI? Possono sopravvivere apportando opportuni cambiamenti o non c'è piu' speranza?

Non posso illuminarti su quale sarebbe la migliore strategia per LHI perche' occupandomi di strategie mi permetto di disegnarne una solo dopo aver studiato i "numeri" e non soltanto sulla base di commenti giusto per parlare.

posso pero' pensare che il modello giusto per LHI dovrebbe essere quello del mini-hub a MXP, con collegamenti intercontinentali (sia LH che di altri vettori alleati Star) + feedraggio domestic ed europeo.

in una ottica solo domestic + european il modello non ha comunque senso per LHI e quindi l'investimento non produce alcun tipo di ROI.

il business si fa su rotte "lucrative", ad alto yield, e puntando sul target premium, quindi long range, complementato da feeding traffic per alimentare il long range.

mentre ormai in Europa impera il modello low-cost e quindi il giornale e la bevanda complimentary a bordo sono un driver differenziante per il servizio ma non cosi' significativo da far muovere flussi di traffico da un vettore (U2 in questo caso) verso l'altro (LHI per rimane in tema).

qui negli USA, major come DL, NW, CO, AA hanno dovuto necessariamente rivedere il business model trasformato il traffico domestic in low-cost no-frills (per effetto della massiccia presenza di Southwest, JetBlue, AirTran, Frontier e del fatto che il passeggero americano e' piu' interessato alla tariffa che al servizio (fatta eccezione per i servizi premium sulle trunk routes tipo JFK/LAX), e puntando invece sul traffico intercontinental dove vengono fatti gli investimenti in tema di classi premium, poltrone lie-flat, servizio di bordo.

l'Europa non e' differente oggi da quanto accade in USA, proprio per l'effetto low-cost che ha rivoluzionato il mercato.
ma mentre un vettore low-cost fares punta su un business model low-cost soprattutto nei costi di struttura, un vettore legacy come LH ha costi di struttura differenti, e anche un differente tipo di mercato e di utente.

l'errore di molti e' pensare che sia semplice clonare un modello e replicarlo!!!

quindi, to make the long story short: in assenza di un supporto intercontinentale, LHI non ha assolutamente senso, ed e' un esercizio inutile (e costoso) per solo una manciata di rotte domestic ed europee.
 
quindi, to make the long story short: in assenza di un supporto intercontinentale, LHI non ha assolutamente senso, ed e' un esercizio inutile (e costoso) per solo una manciata di rotte domestic ed europee.
Concordo. Aggiungo che l'analisi vale a prescindere dalla crisi, e che il "supporto intercontinentale" non può essere come Godot.
 
quindi, to make the long story short: in assenza di un supporto intercontinentale, LHI non ha assolutamente senso, ed e' un esercizio inutile (e costoso) per solo una manciata di rotte domestic ed europee.

Quindi nonostante tutti pensano che se vanno male i voli di breve raggio europeei, il lungo raggio andrebbe anche peggio, tu dici invece che aprendo il LR migliorerebbero anche le prestazioni del breve raggio vendendo i voli anche come federaggio. Secondo te LH punterà su questo ulteriore investimento o si lascerà scoraggiare dai risultati non molto buoni ottenuti finora?
 
Non posso illuminarti su quale sarebbe la migliore strategia per LHI perche' occupandomi di strategie mi permetto di disegnarne una solo dopo aver studiato i "numeri" e non soltanto sulla base di commenti giusto per parlare.

posso pero' pensare che il modello giusto per LHI dovrebbe essere quello del mini-hub a MXP, con collegamenti intercontinentali (sia LH che di altri vettori alleati Star) + feedraggio domestic ed europeo.

in una ottica solo domestic + european il modello non ha comunque senso per LHI e quindi l'investimento non produce alcun tipo di ROI.

il business si fa su rotte "lucrative", ad alto yield, e puntando sul target premium, quindi long range, complementato da feeding traffic per alimentare il long range.

mentre ormai in Europa impera il modello low-cost e quindi il giornale e la bevanda complimentary a bordo sono un driver differenziante per il servizio ma non cosi' significativo da far muovere flussi di traffico da un vettore (U2 in questo caso) verso l'altro (LHI per rimane in tema).

qui negli USA, major come DL, NW, CO, AA hanno dovuto necessariamente rivedere il business model trasformato il traffico domestic in low-cost no-frills (per effetto della massiccia presenza di Southwest, JetBlue, AirTran, Frontier e del fatto che il passeggero americano e' piu' interessato alla tariffa che al servizio (fatta eccezione per i servizi premium sulle trunk routes tipo JFK/LAX), e puntando invece sul traffico intercontinental dove vengono fatti gli investimenti in tema di classi premium, poltrone lie-flat, servizio di bordo.

l'Europa non e' differente oggi da quanto accade in USA, proprio per l'effetto low-cost che ha rivoluzionato il mercato.
ma mentre un vettore low-cost fares punta su un business model low-cost soprattutto nei costi di struttura, un vettore legacy come LH ha costi di struttura differenti, e anche un differente tipo di mercato e di utente.

l'errore di molti e' pensare che sia semplice clonare un modello e replicarlo!!!

quindi, to make the long story short: in assenza di un supporto intercontinentale, LHI non ha assolutamente senso, ed e' un esercizio inutile (e costoso) per solo una manciata di rotte domestic ed europee.

concordo cosi' come il fatto che mxp non e' mai stato un hub perche' non ha mai avuto i feeder necessari da citta' minori mentre queste si sono espanse con vettori europei grazie alla politica delle regioni in cui sono dislocati gli aeroporti. di sicuro la chiusura di linate supportata da infrastrutture degne di tale nome riporterebbe mxp a numeri discreti.
 
Fermiamoci un attimo: è la stessa cosa che si diceva 11 anni fa. E' qualunquista chiedersi cosa sia progredito a Milano nel frattempo?


l'unico progresso e' stata l'apertura della bretella sulla A4
se penso che il terzo satellite forse sara' finito il prossimo anno mi viene da star male
 
Più in generale mi chiedevo se anni di quartomondismo aeronautico fossero stati compensati da altro, ma è una domanda retorica visto che scarse destinazioni nonstop aggravano il declino di una città.
 
Più in generale mi chiedevo se anni di quartomondismo aeronautico fossero stati compensati da altro, ma è una domanda retorica visto che scarse destinazioni nonstop aggravano il declino di una città.


scusa ma il problema linate non e' da sottovalutare nell'apertura di destinazioni transatlantiche. se lo ridimensioni ok allora qualcuno e' anche disposto altrimenti no. se noi facessimo lo stesso discorso di francoforte e avessimo le stesse infrastrutture (vedi treni veloci) posti come torino, verona, bergamo forse non avrebbero aeroporti
 
Spero che a nessuno dei nostri amici politici venga in mente di dichiarare "la soluzione alla scarsa accessibilità aerea di Milano è aumentare Linate", sarebbe la fine :) .
 
In ogni caso sei pregato di non usare certe espressioni e certi toni nei miei confronti visto che non ho mai fatto altrettanto.

In ogni caso sei pregato di darti una bella svegliata. Mi sembra che tu viva su un altro pianeta, anche quando ti si spiegano le cose in maniera ripetuta.

Chiuso OT.