Se questi tre mesi di start up fossero stati fatti solo un anno prima quando non c'era la crisi i risultati secondo me sarebbero stati ben diversi...
Visto che da ciò che scrivi hai un enorme esperienza nel settore potresti illuminarci su quale sia secondo te la migliore strategia per LHI? Possono sopravvivere apportando opportuni cambiamenti o non c'è piu' speranza?
Non posso illuminarti su quale sarebbe la migliore strategia per LHI perche' occupandomi di strategie mi permetto di disegnarne una solo dopo aver studiato i "numeri" e non soltanto sulla base di commenti giusto per parlare.
posso pero' pensare che il modello giusto per LHI dovrebbe essere quello del mini-hub a MXP, con collegamenti intercontinentali (sia LH che di altri vettori alleati Star) + feedraggio domestic ed europeo.
in una ottica solo domestic + european il modello non ha comunque senso per LHI e quindi l'investimento non produce alcun tipo di ROI.
il business si fa su rotte "lucrative", ad alto yield, e puntando sul target premium, quindi long range, complementato da feeding traffic per alimentare il long range.
mentre ormai in Europa impera il modello low-cost e quindi il giornale e la bevanda complimentary a bordo sono un driver differenziante per il servizio ma non cosi' significativo da far muovere flussi di traffico da un vettore (U2 in questo caso) verso l'altro (LHI per rimane in tema).
qui negli USA, major come DL, NW, CO, AA hanno dovuto necessariamente rivedere il business model trasformato il traffico domestic in low-cost no-frills (per effetto della massiccia presenza di Southwest, JetBlue, AirTran, Frontier e del fatto che il passeggero americano e' piu' interessato alla tariffa che al servizio (fatta eccezione per i servizi premium sulle trunk routes tipo JFK/LAX), e puntando invece sul traffico intercontinental dove vengono fatti gli investimenti in tema di classi premium, poltrone lie-flat, servizio di bordo.
l'Europa non e' differente oggi da quanto accade in USA, proprio per l'effetto low-cost che ha rivoluzionato il mercato.
ma mentre un vettore low-cost fares punta su un business model low-cost soprattutto nei costi di struttura, un vettore legacy come LH ha costi di struttura differenti, e anche un differente tipo di mercato e di utente.
l'errore di molti e' pensare che sia semplice clonare un modello e replicarlo!!!
quindi, to make the long story short: in assenza di un supporto intercontinentale, LHI non ha assolutamente senso, ed e' un esercizio inutile (e costoso) per solo una manciata di rotte domestic ed europee.