Sull'ultimo numero di jp4 c'e' un articolo sull'aeroporto di Foggia:
QUALE FUTURO PER FOGGIA?
nonostante la soddisfazione per il buon avvio dei nuovi collegamenti dall'aeroporto "Gino Lisa" di Foggia ad opera della Myair.com,rimangono gli annosi problemi di uno scalo che dispone di una pista troppo corta e penalizzata dall'urbanizzazione che e' arrivata ad incalzarlo fino in prossimita' delle piste.Penalizzazioni che impediscono un decisivo decollo della struttura che potrebbe servire un ampio bacino che include tutto il Gargano e numerose mete uristiche a cominciare da quella religiosa di San Giovanni Rotondo.La questione dell'allungamento della pista,lunga circa 1600 metri,per poter ospitare aerei piu' capienti si trascina da anni,ma non ha mai trovato soluzione.
Nonostante la sua lunga storia,la nascita risale ad ancora prima della seconda guerra mondiale,lo scalo foggiano non ha cosi' mai avuto una grande fortuna per quanto riguarda le attivita' commerciali,in particolare voli di linea e charter.Dopo la presenza dell'ATI nei primi anni 70,il Gino Lisa e' rimasto senza voli di linea fino alla fine degli anni 80,quando si cimento' nell'impresa la Aliblu che abbandono' ben presto.Da allora e' stato un susseguirsi di brevi iniziative,tutte finite in nulla:dai vari tentativi della Alidaunia,di base sullo scalo,con velivoli executive alla Internazional Flying Service (poi Eureca) ,fino alla Federico ii Airways appositamente creata dagli enti locali.Altri tentativi,ancora meno fortunati,si sono susseguiti fino ai giorni nostri.Ma la scarsa lunghezza della pistaimpedisce soprattutto di sviluppare le attivita' charteristiche,piu' legate al traffico turistico,dato che le compagnie aeree impegnate in questo settore utilizzano normalmente aeromobili piu' grandi rispetto a quelli (la classe degli ATR) che possono operare a Foggia.L'amministrazione comunale,riconoscendo all'aeroporto un ruolo di rilievo per lo sviluppo del territorio,in particolare per il turismo religioso e balneare,si sta adoperando per trovare una soluzione al problema,vagliando varie ipotesi.La prima riguarda l'allungamento della pista attuale,orientata 15/33,che pero' presenta problematiche di un certo rilievo,a cominciare dall'occupazione di aree esterne piuttosto estese e la demolizione e ricollocazione di edifici esistenti,alcuni dei quali usati per attivita' commerciali e industriali.A fronte di queste problematiche,su richiesta di Aeroporti di Puglia (gestore dei quattro scali pugliesi),e' stata studiata una seconda opzione,la realizzazione di una nuova pista con orientamento 7/25,pressoche' perpendicolare a quella attuale e disposta secondo la direzione di una vacchia pista militare.La nuova struttura sarebbe lunga 2140 metri,larga 45 con "shoulder" di 7,5 m per lato e con due RESA (Runway End Safety Area) di 150 x 240 m sulle testate.Sarebbe accompagnata da una via di rullaggio che la affiancherebbe per tutta la lunghezza e con la quale sarebbe collegata grazie a tre raccordi.
Dagli studi svolti sembra che questa ipotesi non avrebbe criticita' particolari,sia per le quote di terreno da espropriare,circa 60 ettari di terreni agricoli,sia per quanto riguarda il previsto impatto acustico.Nell'area risiedono comunque alcune attivita' produttive e terziarie che dovrebbero essere delocalizzate e ritocchi andrebbero previsti per il progetto di raddoppio della strada statale 16.La spesa complessiva per l'ipotesi nuova pista e' stimata in circa 77,5 milioni di euro (espropri compresi),mentre come traffico potenziale sono stati ipotizzati 170000 passeggeri annui che potrebbero diventare 250000 nel 2019.
La terza ipotesi presa in considerazione e' quella di utilizzare,trasformandolo in scalo civile,il vecchio aeroporto in disuso di Borgo Mezzanone (Ortanova),situato a 18 km a sud est di Foggia.La base dispone di una pista lunga 3000 metri e larga 30 con orientamento 10/28 che e' stata preservata nel tempo grazie al fatto che l'area,pur in disuso,e' rimasta presidiata dai militari.Piu' recentemente sulla base e' stato realizzato un Centro di Permanenza Temporanea per gli immigrati.E' evidente comunque che,se fosse percorsa questa strada,ben poco delle vecchie e fatiscenti strutture esistenti potrebbero essere utilizzate e che in sostanza si tratterebbe della costruzione vera e propria di un nuovo aeroporto.DI POSITIVO RISPETTO ALLA SOLUZIONE SECONDA PISTA AL GINO LISA E' DA CITARE IL FATTO CHE I CIRCUITI DI ENTRATA E USCITA PER IL TRAFFICO AEREO NON ANDREBBERO AD INTERFERIRE CON QUELLI DELLA PISTA DELLA VICINA BASE MILITARE DI AMENDOLA,CHE SI TROVA A 25 KM A NORD EST DI FOGGIA,CON UNA PISTA ORIENTATA 11/29.
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