La nuova AirItaly


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28 Gennaio 2018
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Non riesco a postare il link all'articolo della Nuova Sardegna di oggi che riporta parti della lettera dei sindacati a Regione Sardegna e Lombardia (ai rispettivi governatori), nella quale si dice tra l'altro come il COO Rossen sia "sparito" ovvero non si veda piu' negli uffici da diversi giorni e che tutte le attività commerciali sono state bloccate e che non viene piu' firmato nulla dal COO.
A margine di comunicati e di altre notizie, resta evidente come la flotta sia sempre piu' risicata (i 330 da 5 sono scesi a 4 con il phase out di GGN), sta per uscire un altro 737, non si abbiano notizie o evidenze di piani di flotta, network etc.
Appare purtroppo chiaro che chi è venuto da QR (per non parlare della infornata di ex AZ) non abbia o avesse idea di cosa sia il mercato italiano ed europeo ( e probabilmente essere "scarti" di QR giunti a fine corsa in QR stessa) , di quali fossero le possibile richieste dei passeggeri europei. Che come accade in QR si potesse operare a prescindere da principi economici e di fattibilità e sostenibilità economica dato che li si fa quello che dice e pensa Sua Eccellenza Al Baker e i costi non sono un problema.
 

13900

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26 Aprile 2012
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Appare purtroppo chiaro che chi è venuto da QR (per non parlare della infornata di ex AZ) non abbia o avesse idea di cosa sia il mercato italiano ed europeo ( e probabilmente essere "scarti" di QR giunti a fine corsa in QR stessa) , di quali fossero le possibile richieste dei passeggeri europei. Che come accade in QR si potesse operare a prescindere da principi economici e di fattibilità e sostenibilità economica dato che li si fa quello che dice e pensa Sua Eccellenza Al Baker e i costi non sono un problema.
Vero, avessero avuto a cuore i principi di sostenibilita' economica avrebbero chiuso subito - anzi, subitissimo - la base di Olbia.
 

TW 843

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6 Novembre 2005
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Crisi Air Italy, i sindacati: "Situazione gravissima, a rischio 1.200 posti di lavoro"
Cgil, Cisl e Uil chiedono un incontro urgente ai ministri del Lavoro, dello Sviluppo economico e dei Trasporti

air italy (archivio l unione sarda)
Air Italy (Archivio L'Unione Sarda)
Per Air Italy "il quadro generale che si sta delineando porta ogni considerazione oltre la soglia della mera preoccupazione, rappresenta un allarme serio che getta più di un'ombra sulla capacità di garantire la continuità industriale della compagnia e con essa il mantenimento dei più di 1.200 posti di lavoro suddivisi tra Sardegna e Lombardia".

L'allarme è stato lanciato dai sindacati in una lettera inviata ai ministri del Lavoro Nunzia Catalfo, dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e dei Trasporti Paola De Micheli, e ai presidenti della Sardegna e della Lombardia, Christian Solinas e Attilio Fontana.

Nella missiva si chiede un incontro urgente e l'apertura di un tavolo di confronto tra le parti sulla crisi della compagnia.

"Il silenzio dei responsabili di tale crisi è ormai assordante", evidenziano i segretari generali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo, che "ormai da alcuni mesi hanno posto all'attenzione" del Governo e degli enti locali "la gravissima situazione in essere nella società".

Intanto da alcuni giorni sta circolando l'indiscrezione, secondo la quale Akfed, il fondo dell'Aga Khan, potrebbe lasciare la compagnia.

"È imminente un drammatico collasso dell'insieme organizzativo" della compagnia, sostengono Cgil, Cisl, Uil e Ugl in una nota unitaria. "È sempre più evidente il fallimento del progetto originario, che si consuma in un totale e assordante silenzio".

(Unioneonline/F)
 

Dancrane

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...
Intanto da alcuni giorni sta circolando l'indiscrezione, secondo la quale Akfed, il fondo dell'Aga Khan, potrebbe lasciare la compagnia.
...
Se fosse confermata, significherebbe la chiusura (non solo e non tanto per il 51% e la titolarità europea, quanto perchè è stato l'unico a difendere e ricapitalizzare la propria creatura: vorrebbe dire che è arrivato al limite anche lui).
 

i-ffss

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30 Agosto 2010
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LIMF
Chissà che non sia una mossa del bau-bau per bussare a denari ( o ad avere vantaggi ) allo Stato visto che si proroga oramai ad oltranza il prestito ponte Alitalia; tutta al grido di “...loro sì, noi no?..”


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rommel

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31 Luglio 2008
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Chia
Air Italy: fondo Aga Khan potrebbe lasciare vettore aereo?
In allerta i sindacati
Il fondo per lo sviluppo economico (Akfed - Aga Khan Fund for Economic Development) di Aga Khan potrebbe lasciare Air Italy. Al momento non risulta alcuna ufficializzazione, ma i sindacati sono già in allerta. Cgil, Cisl, Uil, in una nota unitaria, hanno dichiarato: "È imminente un drammatico collasso dell'insieme organizzativo della compagnia. È sempre più evidente il fallimento del progetto originario, che si consuma in un totale ed assordante silenzio. A questa incertezza si somma l'attività operata da altri vettori bulgari e le destinazioni verso Maldive, Zanzibar e Mombasa, le cui longevità operative dovrebbero interrompersi tra pochi mesi. Tutto questo sarebbe il preludio all'addio di Aga Khan, che attraverso il fondo 'Akfed' controlla Alisarda, ovvero l'azionista di maggioranza di Air Italy. La nostra speranza è che il quadro non si trasformi in un ennesimo disastro annunciato, ma le ultime notizie circa un'ulteriore riduzione della flotta suscitano, per tutti i motivi elencati, il timore che si verifichi un'eventuale uscita della fondazione Akfed dalla compagnia".
www.avionews.com
Il bilancio 2019 dovrebbe chiudersi ad oltre 150 mln di perdite , quindi 75 mln per AKF. Direi che l'amore per la Sardegna l'ha pagato abbastanza in tutti questi anni.....
 

Farfallina

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Il bilancio 2019 dovrebbe chiudersi ad oltre 150 mln di perdite , quindi 75 mln per AKF. Direi che l'amore per la Sardegna l'ha pagato abbastanza in tutti questi anni.....
Il problema è piuttosto la mancanza di una strategia futura. Buona o cattiva che sia dalle ultimi news pare che vadano piano piano ad esaurimento senza quasi intervenire.
 

AZ209

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AIR ITALY. LI GIOI (M5S): “LA REGIONE È COMPLICE DEL PIANO DI SMANTELLAMENTO”

Il Consigliere regionale: “Solinas si metta una mano sulla coscienza”

“Il Coo di Air Italy Rossen Dimitrov è da tempo uccel di bosco. Nel frattempo Air Italy ha siglato un accordo con la compagnia Oman Air che non prevede alcun volo su Olbia. Ancora: l’amministratore delegato di Malpensa ha parlato dello scalo milanese come nuovo hub di Air Italy. Sono soltanto alcune delle ultime notizie che fanno eco all’allarme lanciato dai sindacati in questi giorni e che fanno presagire il peggio: Air Italy ha già un passo fuori dalla Sardegna e la Regione resta a guardare, complice di questo smantellamento annunciato che sta per abbattersi come un uragano sul tessuto economico gallurese e sardo, lasciando nella disperazione 600 famiglie”.

Lo ribadisce il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Roberto Li Gioi, vice presidente della Commissione Trasporti, che aggiunge: “In tutti questi mesi nonostante i continui appelli per favorire l’apertura di un dialogo tra le parti l’amministrazione regionale è rimasta inerte”.

“Nel frattempo – ha aggiunto Li Gioi – Air Italy ha firmato un contratto di partnership con la compagnia Oman Air che collegherà Muscat, capitale dello Stato Arabo, con Roma, Palermo, Napoli, Catania, Lamezia Terme e Cagliari, passando per Malpensa. L’esclusione di Olbia è un segnale inequivocabile che non può certo essere ignorato o sottovalutato”.


“A preoccupare inoltre – queste ancora le sue parole – sono le recenti dichiarazioni dell’amministratore delegato di Malpensa Armando Brunini, che ha detto di “fare il tifo per Air Italy, la compagnia che ha fatto di Malpensa il suo hub e che ha anche annunciato un piano di espansione che prevede lo scalo di Malpensa al centro del progetto”. Malpensa è quindi ufficialmente l’hub di Air Italy”.


Sulla continuità territoriale, Li Gioi ha denunciato “La latitanza del Presidente della Regione e dell’assessore ai Trasporti per quanto riguarda il nuovo bando permette alla compagnia di avere l’alibi ideale per andarsene. Possiamo non definire questo comportamento complicità?”


“Questa è forse l’ultima chiamata, il countdown è giunto quasi al termine. Mi auguro che il Presidente Solinas, in un moto d’orgoglio, si metta una mano sulla coscienza e intervenga per restituire ai lavoratori la speranza”, ha concluso.

https://www.sardegnalive.net/news/p...egione-e-complice-del-piano-di-smantellamento

 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
niente di nuovo, ma si martella sul fatto che sia "profonda crisi"...

https://quifinanza.it/lavoro/air-italy-crisi-rischio-1200/348530/

Air Italy, è crisi: a rischio 1.200 posti di lavoro
La compagnia aerea nata dalle ceneri di Meridiana sta attraversando una fase di profonda crisi, senza molte prospettive

2 febbraio 2020

Alitalia non è l’unico vettore aereo del nostro Paese a essere interessato da una profonda crisi. Anche Air Italy, compagnia nata dalle “ceneri” di Meridiana, sta attraversando una fase tutt’altro che semplice e, stando alle dichiarazioni dei sindacati, sono a rischio oltre 1.000 posti di lavoro tra Sardegna e Lombardia.

Per attirare l’attenzione sul caso, i rappresentanti delle quattro maggiori sigle sindacali (CGIL, CISL, UIL e UGL) hanno chiesto l’intervento immediato delle istituzioni interessate. Nella missiva indirizzata al Governatore della Sardegna Christian Solinas e al suo omologo lombardo Attilio Fontana, oltre che ai ministri Nunzia Catalfo (Lavoro), Stefano Patuanelli (Sviluppo economico) e Paola De Micheli (Trasporti), viene richiesta l’attivazione di un tavolo di confronto per valutare le possibili soluzioni alla crisi.

Crisi Air Italy, cosa sta succedendo
Stando a quanto si legge nella lettera firmata dalle quattro sigle sindacali, l’ingresso nel capitale sociale di Qatar Airways non ha mai prodotto i risultati inizialmente sperato. Anzi, la situazione della compagnia aerea sarda (con base operativa presso l’aeroporto di Milano Malpensa) sarebbe disperata.

Tutte le aspettative e gli impegni assunti dal management sono stati disattesi ed ormai da mesi prosegue l’opera di dismissione di aeromobili, di chiusura e trasferimento delle attività verso altri vettori, determinando scenari preoccupanti non solo per i lavoratori di questa importantissima azienda ma anche per i territori coinvolti, considerati gli effetti nefasti in termini di prospettive occupazionali.

Questa situazione deficitaria coincide anche con una mancanza assoluta di una visione futura.

Non resta, ormai, nessuna traccia dell’ambizioso piano di rilancio annunciato dal Ceo di Qatar Airwais all’atto della partnership con Air Italy, nè tanto meno, di un piano industriale che indichi, anche solo a breve/medio termine, le azioni necessarie per uscire da una crisi ormai cronica e più che preoccupante.

A questo scenario, già preoccupante, si unisce anche la possibile uscita dal capitale societario dell’Aga Khan, rendendo ancora più precaria la situazione aziendale.

Crisi Air Italy, cosa si rischia e le richieste dei sindacati
Nella missiva viene anche effettuata una stima dei posti di lavoro che sarebbero a rischio nel caso in cui non si dovesse trovare una soluzione a breve. Secondo i sindacati, Air Italy potrebbe ben presto essere obbligata a licenziare 1.200 dipendenti, sia in Sardegna sia in Lombardia.

Per questo si rende necessario un tavolo di confronto ministeriale, per evitare che il settore aereo del nostro Paese sia travolto da una seconda crisi dopo quella di Alitalia.
 

13900

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OK, questa è una velina sindacale. “Importantissima azienda”, “Paese travolto”...

L’anno scorso in Italia hanno volato 190m di pax. Se Alitalia e Air Italy, combinate, ne hanno fatti 30 è una sorpresa. Dài.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
OK, questa è una velina sindacale. “Importantissima azienda”, “Paese travolto”...

L’anno scorso in Italia hanno volato 190m di pax. Se Alitalia e Air Italy, combinate, ne hanno fatti 30 è una sorpresa. Dài.
nessuna sorpresa infatti, Fab, per questo ho detto "niente di nuovo". Dal copia/incolla che ho fatto e' saltato il corsivo di alcune frasi che sono dunque attribuili alla missiva sindacale stessa, non all'articolista di QF.
Resta che il mercato stia reagendo con preoccupazione (tse'!) e chi ha adesso centinaia se non migliaia di bookings con loro se la sta facendo sotto...
Ti lascio immaginare il mio pensiero in merito!
 

AZ209

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Preoccupazione per Air Italy: pochi aerei, poco lavoro

Lo stop ai B737Max ha aperto una serie di difficoltà, gli aerei si sono ridotti a otto. In estate usciranno dalla flotta alcuni aerei in leasing e ora i sindacati sono preoccupati

Pochi aerei in flotta – dopo il blocco dei B737 Max – e poche ore di volo per il personale. C’è una bella dose di preoccupazione, intorno alle strategie di Air Italy, la compagnia che vuole fare di Malpensa il suo hub.

Il sindacato confederale – Cigl, Cisl e Uil – ha fatto un passo formale mandando una richiesta di incontro al Ministro dei Trasporti Paola De Micheli, al titolare del dicastero del Lavoro Nunzia Catalfo e a quello dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, oltre che ai presidenti della Sardegna e della Lombardia.

Un nodo è quello della disponibilità di aerei con cui operare: lo stop ai B737 Max a livello mondiale ha avuto come conseguenza anche la messa a terra dei velivoli Air Italy, ma soprattutto ha cambiato completamente il mercato del leasing, mettendo sotto pressione le compagnie.

Nei giorni scorsi, a fronte probabilmente anche dell’inquietudine del personale del vettore, il sasso nello stagno l’ha gettato per primo Dario Balotta: «La flotta era costituita da cinque Airbus 330 in leasing di proprietà Qatar, di cui uno uscito dalla flotta questo mese (e riaffittato a Blue Panorama) e altri seguiranno nei prossimi mesi ( uno il 31/7 e l’altro il 31/8), tre Boeing 737 Max (ritirati dopo gli incidenti del 2019), e quattro Boeing 737/800, due dei quali in uscita entro giugno». Totale: otto aeromobili attualmente, ma appunto con prospettiva di contrazione già a inizio estate

Lo stesso Balotta segnala poi l’operatività non ineccepibile di alcune rotte, compreso lo stop alle rotte sull’India, che erano state annunciate con grande evidenza. Dall’azienda, in questi giorni, hanno scelto la linea del silenzio. Tra le file del personale della compagnia c’è invece preoccupazione da tempo e adesso trova sponda anche nel sindacato.

“Tutte le aspettative e gli impegni assunti dal management sono stati disattesi ed ormai da mesi prosegue l’opera di dismissione di aeromobili, di chiusura e trasferimento delle attività verso altri vettori, determinando scenari preoccupanti non solo per i lavoratori di questa importantissima azienda ma anche per i territori coinvolti, considerati gli effetti nefasti in termini di prospettive occupazionali”, denunciano i confederali. L’Anpav – la sigla degli assistenti di volo – denuncia il «crollo verticale delle ore volo» e la «continua cessione di attività in wet lease a compagnie dell’Europa dell’Est».


In mezzo, ci si è messa anche la chiusura per lavori – da oggi – dell’aeroporto di Olbia, storica base di Meridiana e secondo polo oggi, insieme a Malpensa, di Air Italy. L’incertezza, operativa e finanziaria, rischia di ripercuotersi anche sulle scelte dei passeggeri in vista della prossima stagione Summer. Balotta nei giorni scorsi ha chiamato in causa anche Enac: «Dovrebbe accendere quanto prima i riflettori su questa vicenda, verificando lo stato di salute della compagnia e valutando se non sia il caso di sospendere le vendite dei biglietti».

Resta da dire che la fiducia di Air Italy su Malpensa e di Malpensa su Air Italy è stata comunque confermata solo poche settimane fa, quando l’ad di Sea Armando Brunini aveva messo in evidenza il “tifo per Air Italy”, di fronte a una platea di investitori importanti come le aziende del turismo.

https://www.varesenews.it/2020/02/preoccupazione-air-italy-aerei-poco-lavoro/896551/
 

AZ209

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Air Italy, settimana cruciale
In attesa di un segnale


I fari continuano a essere puntati suAir Italy, in attesa di un segnale da parte della compagnia e dei due azionisti su quello che potrebbe essere il futuro dell'azienda dopo i lunghi silenzi delle ultime settimana, durante i quali si è assistito a una progressiva riduzione degli aerei in flotta.

Una prima risposta potrebbe arrivare nella giornata odierna, che coincide tra l’altro con l’avvio della chiusura per lavori dell’aeroporto di Olbia e quindi lo stop alle attività di Air Italy nella base in Sardegna. Secondo alcuni rumors questo pomeriggio potrebbe essere convocato un consiglio di amministrazione dal quale ci si attende un segnale su come il progetto lanciat oormai più di due anni fa da Qatar Airways insieme all’Aga Khan potrà andare avanti.

Sul fronte dei sindacati l’allerta rimane massimo. Dopo la lettera inviata a Governo e Regione, oltre che alla compagnia, per richiedere un incontro urgente, le sigle hanno continuato a denunciare una situazione di totale silenzio da parte della compagnia e si teme per la sorte degli oltre mille dipendenti della compagnia. TTG

 
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