Dopo mesi di lockdown, purchè non esasperato come quello italiano, io sono arrivato a un punto di fatalismo.
Tutti prendiamo dei rischi: quando si va in giro, quando si va al supermercato, in un negozio, in ascensore, a toccare una porta in un luogo pubblico. Mettiamoci una maschera, non mettiamoci la maschera, laviamo le mani, non laviamo le mani: la realtà è che non c'è mai la certezza di essere sicuri. Ridurre al 100% le chance di prendere il Covid vuol dire o non uscire, o andare in giro vestito come un palombaro. Se usciamo di casa, se vediamo amici o parenti che non vivono con noi, ci prendiamo tutti dei rischi. Scendiamo a compromessi.
Quando si potrà, tornerò a volare: se devo mettere la maschera metterò la maschera, se devo mettere le pinne e gli occhiali metterò anche quelli. Ma non mi aspetterò che si faccia 'social distancing', sedile vuoto o quello che è: se lo voglio posso starmente tranquillamente a casa.