L' Enac autorizza a volare più pieni, basta il posto vuoto in mezzo


Flyfan

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E allora che si tolga ogni vincolo e si mantenga solo la mascherina. Insomma, abbiamo ancora i confini chiusi, limitazioni un po' ad ogni attività e solamente nel trasporto aereo ci dobbiamo dire che il coronavirus non si trasmette e che basta avere (magari portata male come fanno molti) una mascherina chirurgica?
Diciamoci che economicamente anche con LF del 66% non ci si sta dentro e che della salute dei pax non gliene può fregar di meno alle compagnie.
Veramente le attività sono riprese per la quasi totalità e i confini si stanno riaprendo a livello EU. Quelli italiani lo sono già.
 

belumosi

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Veramente le attività sono riprese per la quasi totalità e i confini si stanno riaprendo a livello EU. Quelli italiani lo sono già.
Credo che Farfallina intendesse dire che tante attività, pur riaperte, sono soggette a varie limitazioni.
E anche in questo caso spesso "non ci stanno dentro". Ma essendo quasi tutte aziende-medio-piccole e con scarsa visibilità, non hanno certo lo stesso peso politico delle grandi compagnie aeree.
D'altra parte anche le prescrizioni EASA sembrano una barzelletta. Perchè delle due, l'una: o il metro e mezzo di distanza (quando possibile...) ha un supporto medico e allora deve essere obbligatorio, oppure non ce l'ha e allora annulliamo qualsiasi norma sul distanziamento.
C'è solo da sperare che non emerga qualche contaminazione tra vicini spalla-a-spalla, perchè in quel caso le compagnie potrebbero pentirsi amaramente della scelta attuale.
E trovarsi con gli aerei belli vuoti e additati come il nuovo luogo principe per beccarsi il virus.
 
U

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Credo che Farfallina intendesse dire che tante attività, pur riaperte, sono soggette a varie limitazioni.
E anche in questo caso spesso "non ci stanno dentro". Ma essendo quasi tutte aziende-medio-piccole e con scarsa visibilità, non hanno certo lo stesso peso politico delle grandi compagnie aeree.
D'altra parte anche le prescrizioni EASA sembrano una barzelletta. Perchè delle due, l'una: o il metro e mezzo di distanza (quando possibile...) ha un supporto medico e allora deve essere obbligatorio, oppure non ce l'ha e allora annulliamo qualsiasi norma sul distanziamento.
C'è solo da sperare che non emerga qualche contaminazione tra vicini spalla-a-spalla, perchè in quel caso le compagnie potrebbero pentirsi amaramente della scelta attuale.
E trovarsi con gli aerei belli vuoti e additati come il nuovo luogo principe per beccarsi il virus.
E allora tutti in calesse!
 

belumosi

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E allora tutti in calesse!
In tanti casi ci sono auto, treni e navi che possono sostituire gli aerei.
E nei viaggi leisure non è un ordine del medico fare le vacanze all'estero invece che nel Belpaese in località raggiungibili con mezzi propri.
Anzi, magari si fa pure un po' di bene all'economia italiana.
Perchè nel caso non fosse chiaro, non è che l'universo ruoti intorno ai bilanci delle compagnie aeree. Ed è ridicolo supporre che i pax debbano pecorescamente abbozzare a qualunque scelta fatta da queste aziende. Almeno quelli che possono scegliere.
Conosco persone che messe insieme le due "novità" che l'aereo sarà probabilmente l'unico posto esente dal distanziamento e che i soldi usati per acquistare il biglietto diventano "ostaggio" della compagnia che può modificare i voli a discrezione, hanno rinunciato all'aereo.
In tanti casi le alternative non mancano e non sono necessariamente al ribasso.
Tutti siamo utili, ma nessuno è indispensabile.
 
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Flyfan

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Tutto vero, ma come non si può certo impedire alle compagnie di operare nei limiti imposti, sta alla gente accollarsi il rischio che ritiene più opportuno, coi soldi propri. Parimenti, a chi non va di viaggiare in aereo, faccia altro.
 
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lamgio

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Vero ciò che dici come altresì è corretto che, chi ha panificato le vacanze dall'altra parte del pianeta da gennaio (per di più in cinque e con un costo rilevante), si aspetta di poter partire a prescindere dal bel paese che posso vedere in qualsiasi altro periodo a me comodo. Ovviamente con tutto il rispetto delle regole imposte.
 

libicocco

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Vero ciò che dici come altresì è corretto che, chi ha panificato le vacanze dall'altra parte del pianeta da gennaio (per di più in cinque e con un costo rilevante), si aspetta di poter partire a prescindere dal bel paese che posso vedere in qualsiasi altro periodo a me comodo. Ovviamente con tutto il rispetto delle regole imposte.
..aggiungendo che c è anche chi, su un altro emisfero, a casa ha neessita di tornarci..e ha gia prestato a tasso zero vincolati a non si sa quando un bel po di euro
 
U

Utente cancellato 177252

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In tanti casi ci sono auto, treni e navi che possono sostituire gli aerei.
E nei viaggi leisure non è un ordine del medico fare le vacanze all'estero invece che nel Belpaese in località raggiungibili con mezzi propri.
Anzi, magari si fa pure un po' di bene all'economia italiana.
Perchè nel caso non fosse chiaro, non è che l'universo ruoti intorno ai bilanci delle compagnie aeree. Ed è ridicolo supporre che i pax debbano pecorescamente abbozzare a qualunque scelta fatta da queste aziende. Almeno quelli che possono scegliere.
Conosco persone che messe insieme le due "novità" che l'aereo sarà probabilmente l'unico posto esente dal distanziamento e che i soldi usati per acquistare il biglietto diventano "ostaggio" della compagnia che può modificare i voli a discrezione, hanno rinunciato all'aereo.
In tanti casi le alternative non mancano e non sono necessariamente al ribasso.
Tutti siamo utili, ma nessuno è indispensabile.
La regola del distanziamento vale per tutti i mezzi di trasporto, navi e treni non sono esenti ora come gli aerei, dopo il 14 se cambia cambia per tutti e in ogni caso voglio andare in vacanza dove mi pare e con cosa mi pare se il virus si e' rabbonito?
 

Paolo_61

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Basterebbe leggere le indicazioni del WHO per vedere come EASA e compagnie aeree non sono dei pazzi scatenati assassini. Con il distanziamento (1 metro) è possibile non usare partcolari precauzioni, mentre quando non è possibile mantenere la distanza diventa importante coprire le vie aeree e soprattutto lavarsi spesso le mani.
 

Flyfan

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Basterebbe leggere le indicazioni del WHO per vedere come EASA e compagnie aeree non sono dei pazzi scatenati assassini. Con il distanziamento (1 metro) è possibile non usare partcolari precauzioni, mentre quando non è possibile mantenere la distanza diventa importante coprire le vie aeree e soprattutto lavarsi spesso le mani.
WHO cioè quelli che la settimana prima della pandemia dichiaravano che non c’erano rischi e che sono passati dallo sconsigliare a ritenere necessarie le mascherine. Ah e che lodavano la
Cina per la gestione del virus per non contrariare le autorità e farsi dare due informazioni in più?
Giusto per capire...poi intendiamoci attualmente io sono anche su una linea di comportamento meno psicotica, ma non certo perché lo dice WHO.
 

Paolo_61

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WHO cioè quelli che la settimana prima della pandemia dichiaravano che non c’erano rischi e che sono passati dallo sconsigliare a ritenere necessarie le mascherine. Ah e che lodavano la
Cina per la gestione del virus per non contrariare le autorità e farsi dare due informazioni in più?
Giusto per capire...poi intendiamoci attualmente io sono anche su una linea di comportamento meno psicotica, ma non certo perché lo dice WHO.
Immagino che sia troppo difficile leggere quello che ha scritto davvero il WHO. Molto meglio dei titoli di quotidiani di dubbia affidabilità.
 
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Immagino che sia troppo difficile leggere quello che ha scritto davvero il WHO. Molto meglio dei titoli di quotidiani di dubbia affidabilità.
Il who ha uno storico di dichiarazioni pubbliche, che ne determinano l’attuale credibilità, attualmente ritenuta da parecchi ai minimi termini
 

Paolo_61

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Il who ha uno storico di dichiarazioni pubbliche, che ne determinano l’attuale credibilità, attualmente ritenuta da parecchi ai minimi termini
Parecchi essendo Trump e Bolsonaro. I rest my case.
Ps: Messieur De La Palice un quarto d’ora prima di morire era vivo.
 
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belumosi

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Immagino che sia troppo difficile leggere quello che ha scritto davvero il WHO. Molto meglio dei titoli di quotidiani di dubbia affidabilità.
the wide use of masks by healthy people in the community setting is not supported by current evidence and carries uncertainties and critical risks.
Questi fenomeni (è la parola che si meritano) sconsigliavano le maschere perchè secondo loro avrebbero indotto la gente a fregarsene delle altre misure di sicurezza.
Se avessero suggerito fin da subito a tutti di proteggere con qualsiasi mezzo disponibile naso e gola (le maschere erano poche), si sarebbero risparmiati tante vite e tanti soldi.
Adesso, dopo tre mesi, hanno scoperto che le maschere servono a qualcosa.
Lo avevano capito un secolo fa, ma i geni odierni devono averlo scordato.

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Paolo_61

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Questi fenomeni (è la parola che si meritano) sconsigliavano le maschere perchè secondo loro avrebbero indotto la gente a fregarsene delle altre misure di sicurezza.
Se avessero suggerito fin da subito a tutti di proteggere con qualsiasi mezzo disponibile naso e gola (le maschere erano poche), si sarebbero risparmiati tante vite e tanti soldi.
Adesso, dopo tre mesi, hanno scoperto che le maschere servono a qualcosa.
Lo avevano capito un secolo fa, ma i geni odierni devono averlo scordato.

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E continuano a dire che serve soltanto quando non è possibile il distanziamento (come in aereo)
 

belumosi

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E continuano a dire che serve soltanto quando non è possibile il distanziamento (come in aereo)
Paolo, parliamo di un virus che entra ed esce solo da bocca e naso. Utilizzare una barriera (per quanto imperfetta) avrebbe solo potuto migliorare la situazione.
Il distanziamento è utile, ma nemmeno quello fornisce garanzie assolute visto che il virus resta in sospensione nell'aria.
L'unione fa la forza, anche in questo caso.
 

13900

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Dopo mesi di lockdown, purchè non esasperato come quello italiano, io sono arrivato a un punto di fatalismo.

Tutti prendiamo dei rischi: quando si va in giro, quando si va al supermercato, in un negozio, in ascensore, a toccare una porta in un luogo pubblico. Mettiamoci una maschera, non mettiamoci la maschera, laviamo le mani, non laviamo le mani: la realtà è che non c'è mai la certezza di essere sicuri. Ridurre al 100% le chance di prendere il Covid vuol dire o non uscire, o andare in giro vestito come un palombaro. Se usciamo di casa, se vediamo amici o parenti che non vivono con noi, ci prendiamo tutti dei rischi. Scendiamo a compromessi.

Quando si potrà, tornerò a volare: se devo mettere la maschera metterò la maschera, se devo mettere le pinne e gli occhiali metterò anche quelli. Ma non mi aspetterò che si faccia 'social distancing', sedile vuoto o quello che è: se lo voglio posso starmente tranquillamente a casa.
 

Cesare.Caldi

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N/D
Esatto devono dire cosi: signori con il distanziamento a bordo l'aviazione civile è insostenibile e muore. Si vola con le mascherine. Stop. Il rischio zero non esiste, altrimenti statevene a casa.
 
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