Incidente A330 Air France Rio-Parigi 01/06/2009


L'avviso c'é, ma confuso con un altro uguale pensarono fosse un malfunzionamento
Le maschere dei pax sono scese, ma a quel punto i due piloti erano giá KO, ossessionati dal dover spengere l'avvisatore che secondo loro stava suonando male
...ironico?
....cmq altra storia incredibile quella, oltre ai piloti ossessionati c'è da segnalare l'ingegnere cipriota che aveva dimenticato la manopolina del sistema di pressurizzazione su "off" perché aveva altro cui pensare
 
AEREO ABBATTUTO DALLA GRANDINE?
Crash Air France : e' la tesi piu' accreditata in Brasile

SAN PAOLO - Una tempesta di grandine di eccezionale violenza e' considerata ormai in Brasile l'ipotesi piu' probabile per il disastro aereo occorso lunedi' a un Airbus dell'Air France sull'Atlantico.In un dossier trasmesso nella notte dalla tv Globo,piloti di Airbus che fanno la stessa rotta,meteorologi ed esperti di aeronautica civile e militare hanno finito per concludere,in particolare di fronte alle immagini dei satelliti meteorologici del momento e della zona in cui si trovava l'aereo,che la tempesta nella quale si e' trovato l'Airbus era di tale violenza da non lasciargli scampo.
Nuvole di 18 chilometri d'altezza di fronte,cosi' alte che non c'era modo di evitarle,e grandine con chicchi grossi come palle da tennis."L'aereo viaggiava a 860 chilometri all'ora e affrontava un vento di 100 km orari,il che significa che la grandine,e soprattutto i chicchi piu' grossi,gli arrivavano addosso a qualcosa come 1000 km l'ora,cioe' come palle di cannone",ha dichiarato Jeorge Sucupira,comandante di aerei di linea con 16000 ore di volo."Il pilota - ha aggiunto Sucupira - li' non avrebbe dovuto entrarci,ma non sapeva cosa avesse davanti o non ha potuto evitarlo.Io ho la quasi certezza che l'Airbus sia rimasto distrutto da questa combinazione di fattori".
http://www.cdt.ch/mondo/cronaca/6305/aereo-abbattuto-dalla-grandine.html
 
calcolo posiz. aereo hp esplosione!

Salve,

per poter circoscrivere meglio l'evento dell'incidente nell'ipotesi di esplosione in volo ho voluto fare qualche calcolo approssimativo per valuatre quale possa essere l'area di interesse entro la quale si possono trovare i resti del povero velivolo. Ho considerato come frammento post esplosione un oggetto puntiforme di massa trascurabile la cui velocità limite in caduta libera e in atmosfera sia di 50 m/s ed inoltre ho trascurato ulteriori velocità indotte dall'esplosione sulle particelle dell'aeromobile nonché ulteriori variazioni dinamiche dovute agli attriti presenti. Per semplicità considero come velocità massima di espulsione della particella pari a quella dell'aeromobile nell'istante dell'esplosione ovvero pari a 233 m/s non conoscendo l'energia prodotta dall'esplosione stessa.

Da queste considerazione quindi considero che la traiettoria più lontana sia quella del frammento puntiforme coincidente con la direzione della velocità dell'aereo.

Come condizioni iniziali ho considerato una velocità media di crociera di 840 km/h cioè 233 m/s ed un'altitudine di 11000 m.

Il moto risultante degli oggetti in volo post esplosione è un moto composto (bidimensioanle per semplicità di calcolo rispetto ad un sistema cartesiano): in un primo tratto finchè non viene raggiunta la velocità limite di 50 m/s (poiché si è in atmosfera) vi è un moto parabolico, dopodiché si ha un moto rettilineo uniforme.

Vx=velocità lungo l'asse x del frammento

Vy= velocità lungo l'asse y del frammento

VL = velocità limite del frammento puntiforme

I° TRATTO - moto parabolico:

|-----
|
|x1= Vx*t1 spazio percorso lungo l'asse x
|
|y1= (1/2)*a*t1*t1 spazio percorso lungo l'asse y
|-----


ma sappiamo che l'accelerazione a in questo caso corrisponde con l'accelerazione di gravità

g=9.81 m/s2

quindi, da VL=g*t1 ne consegue che per raggiungere la velocità limite vL lungo y che è di
50m/s

occorrono

t1=VL/g= 50/9.81= 5.1 sec

dopo y=0.5*g*t1*t1 cioè dopo 127 m ad un altezza di y2 di 11000-127=10872 m rispetto alla

superficie del mare



Da questo momento in poi il moto bidimensioanle è rettilineo uniforme.


II° TRATTO - MOTO RETTILINEO UNIFORME:



|-----
|
|x2= Vx*t2 spazio percorso lungo l'asse x
|
|y2= vL*t2 spazio percorso lungo l'asse y
|-----


il tempo che impiega il frammento a raggiungere la superficie del mare è di t2=10872/50 = 217 sec

allora il tempo Totale risulta Ttot= t1+t2=217.0+5.1=222.1 sec

Quindi l'Area coinvolta, se vista dall'alto, dovrebbe avere una forma a lobo (tipo goccia) con l'asse più lungo almeno di R=x1+x2=Vx*Ttot = 233*222.1 50665 m ovvero circa 50,7 km.

Questo valore considerando tutte le approssimazioni del caso dovrebbe essere attendibile con quello dichiarato dai media che i resti sono sparsi nel "raggio" di circa 60 km, almeno per quanto riguarda l'ordine di grandezza.



A parte i freddi calcoli, un pensiero alle vittime, ai familiari e a tutte le persone coinvolte
 
...ironico?
....cmq altra storia incredibile quella, oltre ai piloti ossessionati c'è da segnalare l'ingegnere cipriota che aveva dimenticato la manopolina del sistema di pressurizzazione su "off" perché aveva altro cui pensare

Assolutamente no, con queste cose non si scherza
Se non ricordo male avevano pensato che l'avviso di eccessiva altitudine di cabina era in realtá il takeoff warning (che era uguale)
Mezzi ipossici giá hanno iniziato a lottare per spengerlo, mentre la cabina continuava a salire fino a quando l'assenza d'ossigeno li ha stesi
 
Assolutamente no, con queste cose non si scherza
Se non ricordo male avevano pensato che l'avviso di eccessiva altitudine di cabina era in realtá il takeoff warning (che era uguale)
Mezzi ipossici giá hanno iniziato a lottare per spengerlo, mentre la cabina continuava a salire fino a quando l'assenza d'ossigeno li ha stesi

Ma all'allarme acustico non era associata una warning light o un messaggio sull'efis?
 
AEREO ABBATTUTO DALLA GRANDINE?
Crash Air France : e' la tesi piu' accreditata in Brasile

SAN PAOLO - Una tempesta di grandine di eccezionale violenza e' considerata ormai in Brasile l'ipotesi piu' probabile per il disastro aereo occorso lunedi' a un Airbus dell'Air France sull'Atlantico.In un dossier trasmesso nella notte dalla tv Globo,piloti di Airbus che fanno la stessa rotta,meteorologi ed esperti di aeronautica civile e militare hanno finito per concludere,in particolare di fronte alle immagini dei satelliti meteorologici del momento e della zona in cui si trovava l'aereo,che la tempesta nella quale si e' trovato l'Airbus era di tale violenza da non lasciargli scampo.
Nuvole di 18 chilometri d'altezza di fronte,cosi' alte che non c'era modo di evitarle,e grandine con chicchi grossi come palle da tennis."L'aereo viaggiava a 860 chilometri all'ora e affrontava un vento di 100 km orari,il che significa che la grandine,e soprattutto i chicchi piu' grossi,gli arrivavano addosso a qualcosa come 1000 km l'ora,cioe' come palle di cannone",ha dichiarato Jeorge Sucupira,comandante di aerei di linea con 16000 ore di volo."Il pilota - ha aggiunto Sucupira - li' non avrebbe dovuto entrarci,ma non sapeva cosa avesse davanti o non ha potuto evitarlo.Io ho la quasi certezza che l'Airbus sia rimasto distrutto da questa combinazione di fattori".
http://www.cdt.ch/mondo/cronaca/6305/aereo-abbattuto-dalla-grandine.html
certo ripensando al PIA mitragliato qui a MXP, non è nemmeno un'ipotesi troppo assurda.
E quel PIA l'ho visto da vicino... sembrava gli avessero davvero sparato.
 
Discutibile... la cuota ottimale di crociera spesso é vicina alla massima permessa per quel peso
In questa situazione peró, il margine fra lo stallo di alta e di bassa é minore
In caso di incontrare forte turbolenza é piú "sano" scendere un po' per avere margine maggiore, sempre e quando facendo questo non ci andiamo a mettere nella "fogna" di nubi
 
Complimenti per i calcoli di "Fisica I"...

Bravo Jrc74, eccellente esordio sul Forum!

Si potrebbe aggiungere che, se consideriamo anche l'attrito dell'aria che ha rallentato la caduta in mare dei frammenti, ecco che si spiega l'area più vasta (60km) rispetto ai 50km emersi dal tuo calcolo.

Assodato quindi che l'aereo si è frantumato in volo (a causa del maltempo?), a questo punto l'enigma principale resta il silenzio dei piloti, soprattutto nei 4 minuti fatali in cui gli strumenti automatici hanno comunque continuato a lanciare gli allarmi a terra.

Secondo voi, è ipotizzabile che un gruppo di chicchi di grandine molto grossi abbia sfondato senza preavviso i vetri della cabina di pilotaggio (o le pareti stesse della cabina), provocando la morte quasi immediata dei piloti?
In tal caso, poichè il fondo della cabina di pilotaggio è blindato, la depressurizzazione non si sarebbe estesa immediatamente al comparto dei passeggeri, e l'aereo avrebbe continuato a volare senza controllo (e con danni crescenti) per qualche minuto (quei 4 degli allarmi), fino a precipitare vertiginosamente, frantumandosi in aria per le accelerazioni totalmente fuori range di sopportabilità...
 
la porta di cockpit é blindato, ma non isolato
LA decompressione sarebbe passata "quasi" instantaneamente per via delle forze in gioco
Non só il 330, ma l'MD80 ha un pezzo della porta che si apre in caso di decompressione esplisiva per facilitare il passaggio dell'aria ed evitare ulteriori danni (per esempio per l'aria che passa attraverso i pannelli dietro al galley verso cockpit)
 
Discutibile... la cuota ottimale di crociera spesso é vicina alla massima permessa per quel peso
In questa situazione peró, il margine fra lo stallo di alta e di bassa é minore
In caso di incontrare forte turbolenza é piú "sano" scendere un po' per avere margine maggiore, sempre e quando facendo questo non ci andiamo a mettere nella "fogna" di nubi



sono assolutamente d'accordo . alle volte a pesi elevati tra lo stallo di bassa (quello classico ) e lo Vne ( cosidetto stallo di alta) ci sono solo 25 nodi e non e tanto quando si passa in zone di turbolenza e il trend vectordella velocita' fa su e giu . e ogni volta che si avvicina ad uno dei due limiti , noi perdiamo un battito. certo e meglio stare piu bassi si ha piu margine tra le due velocita ed e piu salutare .
 
la porta di cockpit é blindato, ma non isolato
LA decompressione sarebbe passata "quasi" instantaneamente per via delle forze in gioco
Non só il 330, ma l'MD80 ha un pezzo della porta che si apre in caso di decompressione esplisiva per facilitare il passaggio dell'aria ed evitare ulteriori danni (per esempio per l'aria che passa attraverso i pannelli dietro al galley verso cockpit)





per il 320 e leggermente differente , ci sono dei sensori nel overhead che "sentono" la differenza di pressione e se e necessario mandano un segnale elettrico alla porta e questa si apre . e facile provarli basta soffiare nei due buchi che ci sono sul questo pannello e la porta si sblocca immediatamente , in piu ce la parte inferiore che si puo togliere ma quella e per fare uscire il crew in caso la stessa si blocchi chiusa.
 
Discutibile... la cuota ottimale di crociera spesso é vicina alla massima permessa per quel peso
In questa situazione peró, il margine fra lo stallo di alta e di bassa é minore
In caso di incontrare forte turbolenza é piú "sano" scendere un po' per avere margine maggiore, sempre e quando facendo questo non ci andiamo a mettere nella "fogna" di nubi

normalmente ci sono circa 2500 piedi di differenza, alla velocita' di crociera impostata, riducendo alla velocita' di turbolenza i margini sono ancora superiori.
Tutto tra l'altro con un cruise cg di default molto lontano, e quindi penalizzante, dall'attuale.
Quindi nessun problema alla optimum altitude, abbondanti margini, e sicuramente la gestione del radar e degli "slalom" e' migliore che non 2000 piedi sotto.
 
Comincia il recupero dei resti (da Corriere.it):

Disastro Airbus: recuperati primi frammenti

04 Giugno 2009 17:56 ESTERI

RIO DE JANEIRO - Recuperati i primi frammenti dell'Airbus dell'Air France scomparso lunedi' scorso. Si tratterebbe di quattro pezzi di colore giallo, marrone e bianco. Lo ha annunciato a Recife il brigadiere Ramon Borges Cardoso, direttore di controllo aereo della Forza aerea brasiliana. (Agr)
 
normalmente ci sono circa 2500 piedi di differenza, alla velocita' di crociera impostata, riducendo alla velocita' di turbolenza i margini sono ancora superiori.
Tutto tra l'altro con un cruise cg di default molto lontano, e quindi penalizzante, dall'attuale.
Quindi nessun problema alla optimum altitude, abbondanti margini, e sicuramente la gestione del radar e degli "slalom" e' migliore che non 2000 piedi sotto.




non ho capito spiagaci meglio quello che vuoi dire ? grazie
 
Vecchi manuali....

normalmente ci sono circa 2500 piedi di differenza, alla velocita' di crociera impostata, riducendo alla velocita' di turbolenza i margini sono ancora superiori.
Tutto tra l'altro con un cruise cg di default molto lontano, e quindi penalizzante, dall'attuale.
Quindi nessun problema alla optimum altitude, abbondanti margini, e sicuramente la gestione del radar e degli "slalom" e' migliore che non 2000 piedi sotto.

Guarda che optim altitude ti da' di default con i dati del piano di volo , poi in crociera aggiornala con la temperatura e i venti reali in quota , leggi che nuova Optium ti da'. Potresti avere grosse sorprese , soprattutto in giornate in cui l'atmosfera e' molto calda.
Su vecchi manuali era scritto che in caso di severe turbulence il margine maggiore di "buffet " ,quindi piu' protezione, era 4000ft sotto l'optimun altitude.

Old Crow