Incidente A330 Air France Rio-Parigi 01/06/2009


setIRSposition

Moderatore
6 Novembre 2005
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ah piccolo particolare uscito questa sera dai francesi... loro, come nel classico stile francofono, lo hanno detto con eleganza io lo brutalizzo all'italiana: "dei brasiliani non ci fidiamo... dicano quel che credono... i relitti li vogliamo vedere prima noi...
Ed infatti...

Brasilia, 00:55
AEREO SCOMPARSO: INDAGINI SARANNO COORDINATE DA FRANCESI

Sara' il governo francese a coordinare le indagini sulla sorte del volo Air France 447. Lo ha riferito l'Aeronautica brasiliana. Gli investigatori francesi, diversi dei quali gia' al lavoro in Brasile, avranno il supporto dei colleghi brasiliani. La competenza spetta a Parigi per la nazionalita' della compagnia titolare dell'A330


Fonte: www.repubblica.it
 

Maddog

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18 Luglio 2008
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MXP
What about windshields?????
Con una botta del genere,considerando che ha avuto un ipotetico failure elettrico, magari in situazione talmente critica da non poter avere a disposizione la RAT; potrebbe anche darsi che non abbiano avuto materialmente il tempo di fare nulla.
Sono solo supposizioni, magari già postate(mi sono perso un pò di post di oggi). Quindi, se sono andato OT, scusatemi.
 

mahagonny

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7 Settembre 2007
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modugno
www.planespottesrbari.it
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fabrizio85

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23 Novembre 2007
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Ingegnere di Osimo (AN) perde il volo E' salvo per miracolo

Claudio Freddi aveva un posto prenotato sul Rio de Janeiro - Parigi, poi per contrattempi di lavoro ha dovuto cambiare programma. Ha telefonato alla moglie per rassicurarla

Ancona, 2 giugno 2009. All'ultimo momento un contrattempo sul lavoro lo ha costretto a rimanere in Brasile. Altrimenti sarebbe stato anche lui sull'aereo maledetto. Claudio Freddi, 54 anni, ingegnere di Osimo (Ancona), è scampato per miracolo al disastro dell’Airbus dell’Air France dispero nell’Atlantico con 228 passeggeri a bordo. Su quel volo c'era un posto prenotato anche per lui, ma all'ultimo momento aveva dovuto rinunciare. E questo gli ha salvato la vita.

Lo ha raccontato la moglie, Nerina Bianchetti. Freddi e’ padre di due figli, Giacomo e Andrea: l'ingegnere è spesso all'estero per conto di grandi compagnie petrolifere straniere. Quando si sono diffuse le prime notizie sull'incidente aereo, in casa a Osimo si è diffusa l'angoscia. Poi poi il professionista ha telefonato alla moglie tranquillizzandola: "Di’ ai ragazzi che sto bene’’.

Freddi dovrebbe rientrare domani, con la stessa compagnia aerea, via Parigi.

(resto del carlino marche)

sarà vero? o è solo un "marciare sulle tragedie?"
 

depste

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Forse qualcuno li ha già postati, però, ora che purtroppo è fuori dubbio che di disastro si è trattato, si possono cominciare ad avanzare le prime ipotesi.
E questi sono i primi dati oggettivi..
http://aviation-safety.net/database/record.php?id=20090601-0
Ritengo significativa anche l'analisi delle condizioni metereologiche qui letta
http://www.weathergraphics.com/tim/af447/
Credo che il primo punto fermo sia, senza alcuna ipotesi sulla causa, una decompressione improvvisa dell'aeromobile tale da non consentire alcuna comunicazione a voce.
Sappiamo anche che all' 1.33 UTC ha riportato il punto INTOL, inbound per TASIL alle 2.23.
All' 1.48 esce dalla copertura radar livellato regolarmente a FL 350, mentre tra le 2.00 e le 2,14 (ultimo messaggio ACARS) dovrebbe attraversare una severa turbolenza: e dico "dovrebbe" perchè nessuna turbolenza è stata riportata da altri aereomobili.
La prima domanda che mi viene a questo punto è: posto che di turbolenza si tratti, può provocare un cedimento strutturale di tale portata, e per di più in un aeromobile di nuova generazione e di nuova costruzione?
La seconda mi fa un po' più paura: se la risposta alla domanda precedente fosse NO, cosa può provocare una decompressione?
 

asev

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21 nm E NAP, 18 nm NW QSR
L'isola più grande dell'arcipelago San Paolo è uno spuntone di roccia, le altre isole sono praticamente solo degli scogli. C'è solo un faro automatico ed una baracca a disposizione delle eventuali missioni scientifiche.
Per rendersene conto basta vedere queste fotografie.
http://www.worldwildlife.org/wildworld/profiles/photos/nt/nt1318a.html
http://www.soutomaior.eti.br/mario/paginas/pwosft.htm
Beh 5380 metri quadrati penso che comunque siano sufficienti per un'antenna radar, ed eventualmente un ponte satellitare per collegarlo a terra...
Sarebbe possibile?
Forse il vero problema è la corrente elettrica...
http://en.wikipedia.org/wiki/Saint_Peter_and_Paul_Rocks#Setting
 

Pelush

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8 Novembre 2005
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Forse qualcuno li ha già postati, però, ora che purtroppo è fuori dubbio che di disastro si è trattato, si possono cominciare ad avanzare le prime ipotesi.
La seconda mi fa un po' più paura: se la risposta alla domanda precedente fosse NO, cosa può provocare una decompressione?
il flash over causato dal cedimento improvviso del contenitore in cui si è verificato il cortocircuito ... successivo buco in fusoliera, incendio, e effetto cometa come descritto dal pilota brasiliano.
 

asev

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22 Maggio 2008
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21 nm E NAP, 18 nm NW QSR
Per chi volesse capire come si svilupperà, in futuro, la tecnologia sui velivoli per coprire i "buchi" radar, questo sito, sempre molto dettagliato e preciso, fornisce molte info utili per evitare di fare inutili polemiche sul perchè "nell'era di internet gli aerei rimangono al buio".

http://www.flightglobal.com/blogs/flightblogger/2009/06/air-france-447-and-ads-b.html
Molto interessante, grazie.
Speriamo che quest'evento faccia diventare obbligatoria quella strumentazione, come è già successo in passato dopo altri importanti incidenti... :(
 

caffettiera

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7 Novembre 2005
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per chi tiene l'aggiornamento dei ritardi... si legge oggi sulla stampa francese che la nave dotata di mezzi per la ricerca ed un eventuale recupero in profondità delle scatole coi dati e le voci è a otto giorni di navigazione dal luogo...
 

belumosi

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E' possibile sapere il contenuto della decina di messaggi ACARS e magari ricavare informazioni dalla sequenza con la quale sono stati inviati?
 

kenyaprince

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ROMA - "Impossibile che i piloti non abbiano fatto in tempo a lanciare il mayday. Penso possa esserci stata una esplosione a bordo o un improvviso malore dei piloti. Escluso il guasto. Quello è un aereo assolutamente affidabile, con dei sistemi di sicurezza elettronici tra i più avanzati". Così definisce l'A330 e tutta la famiglia degli Airbus, il comandante Francesco D'Arrigo, pilota di lungo corso dell'Alitalia, da dodici anni alla cloche di un Airbus, che si interroga sui "silenzi e ritardi", da parte dei francesi nel dare notizie. "Una vicenda misteriosa, almeno fino ad ora, che rassomiglia moltissimo a quanto accadde al Dc 9 dell'Itavia", dice il giudice Rosario Priore che ha indagato sulla strage di Ustica.

Il comandante D'Arrigo parla di un aereo molto avanzato, con comandi digitali e spiega che qualche problema c'è stato in passato, quando lui e i suoi colleghi in tutto il mondo, si sono ritrovati a passare dalla vecchia strumentazione meccanica a questa modernissima, sperimentata sugli F-15 dell'aeronautica militare Usa.

L'Airbus A330, oltre al sistema di volo Fly-by-wire (volo tramite cavi elettrici), ha tutta l'elettronica di bordo che viene gestita e controllata principalmente attraverso sei schermi presenti nella cabina di pilotaggio, sui quali appaiono i dati di volo e di funzionamento di tutto l'aereo. L'intero sistema è monitorato dall'Ecam, (Electronic centralized aircraft monitor) al quale fanno capo una serie di sensori che attraversano l'intero aereo. Se un parametro in una qualsiasi parte del sistema finisce fuori scala, il pilota viene automaticamente avvertito. L'Ecam, secondo i costruttori, può anche individuare la causa di un guasto, anche se si verificano diversi problemi contemporaneamente.

"Ha sicuramente salvato molte vite - sottolinea il comandante D'Arrigo - poiché è impossibile effettuare manovre errate: questo tipo di tecnologia non lo permette". E anche il passaggio all'interno di una imprevedibile "turbolenza severa in aria chiara", ossia una zona di turbolenza chiara e perciò non visibile a occhio nudo, non spiega la sciagura. Così come l'ipotesi fornita in un primo momento da Air France di un fulmine.

Eppure qualche problema, anche serio, in passato c'è stato. Nel 1994 un Airbus A330 si schiantò durante un volo di prova nei pressi dell'aeroporto di Tolosa, nel sud della Francia. Era il prototipo dell'A330-300 del quale l'A330-200 di cui si sono perse le tracce da alcune ore è una versione ''accorciata''. A bordo c'erano soltanto i 7 membri dell'equipaggio di cui due italiani. "Ma quell'incidente avvenne perché il pilota, per effettuare una manovra particolare aveva disinserito i sistemi di sicurezza". spiega D'Arrigo.

Il sette ottobre dello scorso anno, un Airbus A330-300 della Qantas, in volo da Singapore a Perth con 313 persone a bordo, aveva avuto un improvviso calo di altitudine di 2000 metri, mentre si trovava 11.500 metri. La discesa improvvisa aveva scagliato verso il soffitto i passeggeri che non indossavano la cintura causando decine di feriti. Un incidente simile era capitato il 28 marzo del 2005 ad un A330-200 delle linee aeree taiwanesi diretto in Giappone. Cinquantaquattro le persone ferite.

Nonostante l'emergenza, i piloti del volo Qantas, prima di effettuare l'atterraggio di emergenza, lanciarono immediatamente il 'mayday'. "Ci viene spontaneo, quando c'è un problema siamo addestrati a compiere una serie di gesti", spiega ancora il comandante D'Arrigo.

E anche nel campo delle comunicazioni l'A330 è concepito con dei sistemi all'avanguardia. I velivoli costruiti dopo il 1998 sono dotati del sistema di trasmissione dati Acars/Atsu ad alta potenza, che oltre alle frequenze Vhf utilizza le HF ed è collegato al sistema satellitare Inmarsat.

Secondo il comandante D'Arrigo, un blackout totale ed improvviso dell'impianto elettrico potrebbe aver provocato una depressurizzazione immediata dell'aereo: "In una simile eventualità il pilota ha circa 40-50 secondi per indossare la maschera ad ossigeno prima di perdere conoscenza", un tempo sufficiente, a meno che la depressurizzazione "non si avvenuta all'insaputa dei piloti stessi".

L'A330, infatti, è costruito in modo tale da non rimanere mai completamente senza energia elettrica. E la radio, ed altri sistemi base, rimangono sempre in funzione. L'Airbus è dotato di tre generatori, con tre livelli di funzionamento che si attivano in successione, al venir meno del precedente. Se nonostante tutto venisse a mancare la corrente elettrica, sotto la pancia dell'aereo uscirebbe un'elica del diametro di un metro per fornire corrente ed energia eolica.

C'è poi l'ipotesi dell'esplosione a bordo. Il giudice Rosario Priore parla di "impressionante analogia" tra Ustica e il mistero dell'Airbus: "Anche quell'aereo sparì nel nulla improvvisamente". "Ciò che lascia perplessi - dice il magistrato - è il fatto che nessun mayday, è stato lanciato dai piloti".

Ma non si deve per forza pensare all'atto terroristico o ad un attacco esterno. Il 25 luglio del 2008, ad esempio, un 747-400 della Qantas fu costretto ad un atterraggio di emergenza a Manila di un 747-400 a causa di un buco nella fusoliera provocato dall'esplosione di una bombola di ossigeno, con una conseguente pericolosa caduta di pressione in cabina. "La verità è che in alcuni Paesi le procedure di imbarco sono molto rigide, mentre in altri c'è più lassismo", aggiunge D'Arrigo, che conclude esprimendo due dubbi: "I francesi hanno subito parlato di un problema elettrico, ma come mai hanno aspettato tante ore prima di dare la notizia? E perché tanta riservatezza sulla lista dei nomi?". Domande, per ora, senza risposta.
 

broussard

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16 Aprile 2009
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E' possibile sapere il contenuto della decina di messaggi ACARS e magari ricavare informazioni dalla sequenza con la quale sono stati inviati?
dopo decine di pagine (anche di grandi inutilità-scusate l`inciso)

non mi è chiaro
se questi messaggi siano da interpretare come "pertinenti"
ad avarie "effettive"e con sequenza attendibile
o possano essere loro stesse "avaria globale del sistema"
inteso come "impazzito" in se stesso
chiedo scusa se domanda scema
 

vipero

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8 Ottobre 2007
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il flash over causato dal cedimento improvviso del contenitore in cui si è verificato il cortocircuito ... successivo buco in fusoliera, incendio, e effetto cometa come descritto dal pilota brasiliano.
ieri sera parlando tra colleghi ci veniva in mente anche dell'hidden dangerous good.
(non so se sia uscito già fuori come argomento, ero rimasto a pagina 20...).
 

Mikkio

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16 Gennaio 2009
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su un giornale si parla di indizi che saranno forniti da aerei Lh che erano in zona, riguarda il meteo?