Buongiorno a tutti,
ritorno a scrivere sul forum dopo un po' di anni...
Anzitutto una domanda: ci sono notizie certe in merito alla causa della morte delle due ragazze cinesi?
Sono morte a causa dell'impatto o, come da notizie che giravano, almeno una delle due sarebbe stata investita dai mezzi di soccorso?
L'NTSB non ha ancora rilasciato dichiarazioni in proposito?
Sarebbe interessante saperlo. Che sappiate, è mai stato studiato in ambito aeronautico l'eventuale impatto sui danni complessivi dovuto agli interventi di soccorso?
Una persona che fa il proprio dovere è sempre encomiabile allo stesso modo, che lavori nel silenzio o che sia sotto i riflettori.
Ma fin dall'inizio dei tempi la società umana è progredita mettendo in risalto qualche "campione" che ha solo fatto bene il suo dovere ordinario, ma in situazioni straordinarie.
Dai 300 spartani della battaglia delle Termopili (Grecia, 480 a.C.), al minatore Stachanov (URSS, 1935 d.C.), al comandante Chesley "Sully" Sullenberger (USA, 2009 d.C.), da tutti i vari eroi nazionali, ai santi della Chiesa cattolica, ad altri innumerevoli casi in tutte le epoche.
Per restare in tema di incidenti aerei, il comandante "Sully" Sullenberger non ha fatto nulla di diverso dal proprio dovere: ha solo riportato a terra (o meglio, in acqua) sani e salvi i passeggeri che aveva in carico sull'Airbus che pilotava.
Eppure a causa di questo ordinario gesto si sono messi in moto due presidenti degli Stati Uniti, il Congresso e il sindaco di New York; lo hanno chiamato al Super Bowl, è stato invitato a parlare e la Francia lo ha onorato con la Legion d'Onore.
Certamente in questo caso è difficile trovare motivi per denunciare qualche presunto italico malcostume.
http://en.wikipedia.org/wiki/Chesley_Sullenberger#Post-flight_accolades_and_publicity
"Esaltare" pubblicamente qualche professionista che ha fronteggiato efficacemente una situazione straordinaria non significa certo sminuire la maggior parte dei i suoi colleghi che probabilmente non si troveranno mai ad affrontare simili casi, ma solo fissare un termine di paragone, un necessario stimolo al miglioramento personale di ciascuno nell'ambito di pertinenza.
Anzi, può essere un'occasione per mostrare al grande pubblico l'importanza di professioni o arti altrimenti poco conosciuti o di cui si ignora parte del significato. Il caso della purser sudcoreana potrebbe rivelarsi utile al fine proprio di mettere in risalto i compiti nascosti ma fondamentali degli assistenti di volo, che su migliaia di voli ordinari non verrebbero altrimenti mai svolti e, quindi, conosciuti.
ritorno a scrivere sul forum dopo un po' di anni...
Anzitutto una domanda: ci sono notizie certe in merito alla causa della morte delle due ragazze cinesi?
Sono morte a causa dell'impatto o, come da notizie che giravano, almeno una delle due sarebbe stata investita dai mezzi di soccorso?
L'NTSB non ha ancora rilasciato dichiarazioni in proposito?
Sarebbe interessante saperlo. Che sappiate, è mai stato studiato in ambito aeronautico l'eventuale impatto sui danni complessivi dovuto agli interventi di soccorso?
Ho riflettuto un po' prima di scriverlo, perché c'è il rischio di essere frainteso.
Anche io plaudo al comportamento della purser. E tuttavia rilevo che ella abbia fatto né più e né meno il suo dovere.
Il problema, e qui so di andare in OT, è che in Italia oramai tutto ciò che esula dalla normale routine è considerato straordinario. Oserei dire che anche fare il proprio dovere tout court è considerato straordinario, ma continuo ad essere OT.
A me piace pensare che la bellezza di qualsiasi lavoro sia il poter dare il 110% di sé stessi, perché, in fondo, siamo pagati per questo. Ovvero siamo noi che dobbiamo dare quel quid in più che gratifica te stesso, oltre a rivelare la tua bravura di fronte agli altri.
Questo ha fatto la purser, e questo dovrebbe essere la normalità, per come la vedo io.
Noi occidentali abbiamo, sempre a mio avviso, mooooooolto da imparare. Il senso del dovere nelle culture orientali è un elemento encomiabile, perfino eccessivo a esser sinceri. Ma tra i due estremi, non avrei dubbi su quale scegliere.
Una persona che fa il proprio dovere è sempre encomiabile allo stesso modo, che lavori nel silenzio o che sia sotto i riflettori.
Ma fin dall'inizio dei tempi la società umana è progredita mettendo in risalto qualche "campione" che ha solo fatto bene il suo dovere ordinario, ma in situazioni straordinarie.
Dai 300 spartani della battaglia delle Termopili (Grecia, 480 a.C.), al minatore Stachanov (URSS, 1935 d.C.), al comandante Chesley "Sully" Sullenberger (USA, 2009 d.C.), da tutti i vari eroi nazionali, ai santi della Chiesa cattolica, ad altri innumerevoli casi in tutte le epoche.
Per restare in tema di incidenti aerei, il comandante "Sully" Sullenberger non ha fatto nulla di diverso dal proprio dovere: ha solo riportato a terra (o meglio, in acqua) sani e salvi i passeggeri che aveva in carico sull'Airbus che pilotava.
Eppure a causa di questo ordinario gesto si sono messi in moto due presidenti degli Stati Uniti, il Congresso e il sindaco di New York; lo hanno chiamato al Super Bowl, è stato invitato a parlare e la Francia lo ha onorato con la Legion d'Onore.
Certamente in questo caso è difficile trovare motivi per denunciare qualche presunto italico malcostume.
http://en.wikipedia.org/wiki/Chesley_Sullenberger#Post-flight_accolades_and_publicity
"Esaltare" pubblicamente qualche professionista che ha fronteggiato efficacemente una situazione straordinaria non significa certo sminuire la maggior parte dei i suoi colleghi che probabilmente non si troveranno mai ad affrontare simili casi, ma solo fissare un termine di paragone, un necessario stimolo al miglioramento personale di ciascuno nell'ambito di pertinenza.
Anzi, può essere un'occasione per mostrare al grande pubblico l'importanza di professioni o arti altrimenti poco conosciuti o di cui si ignora parte del significato. Il caso della purser sudcoreana potrebbe rivelarsi utile al fine proprio di mettere in risalto i compiti nascosti ma fondamentali degli assistenti di volo, che su migliaia di voli ordinari non verrebbero altrimenti mai svolti e, quindi, conosciuti.