Security e controlli
il porto blindato per il sultano d´oro
Mara Chiarelli
Bonificata l´area attorno alle due navi, scandagliati dai sub anche i fondali I sommozzatori di polizia e carabinieri avevano "preparato il terreno", scandagliando i fondali come prevede il protocollo per l´arrivo delle navi da guerra e assicurandosi che il porto di Bari fosse zona sicura per il sultano e le sue gigantesche "case galleggianti".
I due yacht, uno di 155 metri e l´altro più piccolo, di 135, sono attraccati lunedì mattina alla banchina 12, dove è già partita con ritmi deliranti la macchina organizzativa in attesa dell´arrivo di Qaboos bin Said al Said, sultano dell´Oman. A bordo 600 persone fra cortigiani, militari diplomatici e addetti alla sorveglianza, ma anche a terra la vigilanza è stata assicurata.
Lui, il ricchissimo proprietario di tutto ciò, arriverà a Bari con il suo jet privato nei prossimi giorni: la data non è certa, ma potrebbe atterrare già domani, in compagnia delle sue sei mogli.
Da giorni i responsabili della sicurezza cittadina hanno affrontato le questioni connesse con la presenza in città del sultano. In prefettura si è svolto un vertice per coordinare le forze di polizia che saranno impegnate in queste settimane sia al porto che nel corso delle trasferte ancora da stabilire del corteo di auto con a bordo Qaboos bin Said al Said e il suo seguito.
La vigilanza al porto intanto è già partita da quando le due navi sono attraccate alla banchina numero 12. I controlli sono affidati a tutte le forze di polizia: carabinieri, polizia, guardia di finanza e guardia costiera si divideranno la giornata di controlli, effettuando dei turni a \terra. In mare, invece, resterà fissa per 24 ore su 24 la motovedetta della Capitaneria di porto che vigilerà sulla sicurezza e sulla privacy di uno degli uomini più ricchi del mondo.
L´arrivo da terra è in tutti i casi limitato agli operatori. Già l´accesso alla banchina è presidiato dal personale di una ditta di vigilanza privata, mentre la carreggiata è stata ristretta con blocchi di cemento armato. Tre uomini della polizia si alternano ad altrettanti carabinieri e finanzieri, in turni, per la sorveglianza di 24 ore alla banchina, dove non manca peraltro la sorveglianza armata al servizio del sultano.
La Questura di Bari, intanto, ha già predisposto eventuali servizi aggiuntivi nel caso Qaboos bin Said al Said voglia spostarsi con una delle sue dodici Mercedes "S" per la provincia di Bari. Tre auto saranno messe a disposizione per le gite del sultano: una farà da staffetta stradale, mentre altre due pattuglie lo seguiranno vegliando sulla sua incolumità. Il presidio, partito da 48 ore, resterà fisso fino al termine della "visita":
la partenza della corte del sultano è prevista per il 2 giugno.
Non si conoscono ancora i motivi per i quali Bari è stata scelta come meta di soggiorno, e si formulano tutte le ipotesi. C´è chi assicura che si tratta di una semplice tappa turistica, mentre i soliti bene informati assicurano che il sultano abbia interessi commerciali in Puglia. Tanto che i suoi collaboratori hanno già prenotato decine di stanze negli alberghi più prestigiosi del capoluogo per ospitare soci in affari italiani che, approfittando della sua presenza, lo raggiungerebbero a Bari per trattare altre interessanti e proficue compravendite. (14 maggio 2008)
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