Francia precipita Airbus A320 GermanWings


NoEmptyElse

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1 Giugno 2014
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BS
Sento tanto parlare di Hostess in cabina di pilotaggio e porte blindate.Ma ci ricordiamo vero che Egyptair 990 precipito su volontà del copilota,nonostante non ci fosse alcuna porta blindata,nonostante ci fossero 5 piloti a bordo e nonostante il comandante fosse riuscito a tornare al suo posto e stesse cercando di contrastare l'azione del copilota?
Sono d'accordo con chi sostiene che è un palliativo per far vedere al mondo che si sta facendo qualcosa per risolvere un problema in realtà irrisolvibile.
Impossibile fermare la mente umana a meno di non eliminare i piloti dalle cabine di pilotaggio,risolvendo un problema e scatenandone almeno altri mille.
Io estendo con una considerazione. Partiamo dall'incidente Asiana a SFO di poco tempo fa. TRE piloti in cabina, uno dei quali, quello al comando, inanella una serie di errori in una condizione in cui l'energia della macchina non consente di sbagliare granchè. Gli esiti li sappiamo.
Intendo dire che potremmo anche dare uno stick a ognuno dei 180 sul A320, ma se chi ha il comando vuole fare un disastro volontariamente mica per forza deve aspettare il pit stop dell'altro pilota e impiegare 8 minuti per finire a terra. Bastano pochi secondi e la frittata è fatta, pensate poi a quanti aeroporti sono all'interno di una città.
Buona la prassi dei due, ma non inventiamoci inutili sciocchezze.
 

Bari Palese

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6 Novembre 2005
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Bari, Puglia.
2-3 persone in cabine non sono la soluzione al problema, possono essere un palliativo o una riduzione del rischio, ma niente ci dice che l incidente di 4U sarebbe stato evitato con un Assistente in cabina (sempre se la dinamica dell incidente rimarrà quella descritta in questi giorni).
Voglio dire, stavolta è stata un azione "lunga" (circa 10 minuti), ma lo stesso effetto lo si può raggiungere in tempi molto più brevi, in aereo come in altri mezzi (per intenderci, un autista di bus, se vuole fare una cosa simile, al primo ponte sfonda le barriere e si porta giù tutti, in un azione volontaria di qualche istante).

Quello dove, probabilmente,si dovrà lavorare, è a monte, cercando cioè di variare procedure e tecniche di controllo per dare l abilitazione a pilotare. Il limite però è la nostra ignoranza nel capire le dinamiche della mente, soprattutto quando non funziona come dovrebbe..

P.S: chiudo dicendo che il discorso del certificato non mi è chiaro, e che nn è esattamente come raccontato dai media. Dubito che, nel momento in cui una visita medica rivela condizioni non idonee a condurre un velivolo, venga lasciata al pilota stesso la mansione di comunicare alla compagnia l inagibilità, soprattutto dato che si sta parlando di un soggetto che aveva avuto problemi psichici e che praticava un lavoro dove aveva la responsabilità di diverse persone
 

Hurricane28

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8 Febbraio 2008
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Lecce, Puglia.
Un sentito ringraziamento al Forum per la professionalità e competenza.
Pur non intervenendo nella discussione, ho letto ogni singolo passaggio.

P.S. - Sentite condoglianze alle famiglie coinvolte nella tragedia.
R.I.P.
 

VerySlowFlyer

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25 Maggio 2013
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Fino a qualche anno fa l'Aeroflot aveva il commissario di bordo che doveva prevenire eventuali defezioni...torniamo a quei tempi?
Meta' compagnie del mondo gia' oggi hanno il mareshallo a bordo con procedure e interfacce classificate. Ma tu puoi risolvere il problema solo se guardi della parte dove il problema e' davvero.
 

feelgood

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24 Dicembre 2009
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Fuggi da Foggia
La Bild, "Una ex di Lubitz racconta: Mi diceva, un giorno farò qualcosa che mi renderà noto a tutti". "Il sogno infranto di diventare capitano"
La ragazza: "Il suo comportamento mi spaventava". "Lo ha fatto perché si è reso conto che a causa dei suoi problemi di salute il suo desiderio di lavorare per Lufthansa sarebbe stato impossibile"


La Bild, "Una ex di Lubitz racconta: Mi diceva, un giorno farò qualcosa che mi renderà noto a tutti". "Il sogno infranto di diventare capitano"
(ap)
ARRIVA dal giornale tedesco Bild la confessione di una ex fidanzata di Andreas Lubitz, il copilota che deliberatamente ha portato allo schianto un aereo Germanwings, uccidendo tutti i 150 a bordo. La ragazza, una hostess nota solo come Mary W ha raccontato come Lubitz le dicesse che "un giorno avrebbe fatto qualcosa che l'avrebbe fatto passare alla Storia".


Mary W ha raccontato che lo scorso anno il copilota le aveva detto: "Un giorno farò qualcosa che cambierà l'intero sistema, e poi tutti sapranno il mio nome e lo ricorderanno". La ragazza ha aggiunto: "Non ho mai saputo cosa volesse dire, ma ora ha senso." Ha aggiunto di essere a conoscenza che Lubitz "aveva sofferto di incubi e il suo comportamento l'aveva spaventata". "Una notte si è svegliato e urlava 'Precipitiamo', perché aveva avuto un incubo. Ma poteva nascondere bene agli altri quel che gli stava veramente accadendo - ha aggiunto l'ex fidanzata - . Non ha mai parlato molto della sua malattia. Solo del fatto che per questo era sotto trattamento psichiatrico".

Nell'intervista al giornale tedesco la donna parla di un "sogno infranto" dell'ex fidanzato. "Lo ha fatto perché si è reso conto che a causa dei suoi problemi di salute il suo grande sogno di lavorare per Lufthansa, di un lavoro come capitano e come pilota di voli a lungo raggio sarebbe stato praticamente impossibile. Ora i certificati di malattia stracciati hanno un senso per me. Sono una chiara prova che non volesse accettare che il suo grande sogno di volare come comandante era finito", racconta e aggiunge: "Se poi si sono aggiunti problemi d'amore, non so".


Intanto si infittisce il mistero intorno alla figura di Lubitz. Aumentano i dubbi sull'idoneità al volo del 27enne e sulla veridicità delle certificazioni conseguite, mentre gli investigatori hanno trovato, nel corso delle perquisizioni nelle due abitazioni in cui viveva, certificati di malattia che il giovane pare abbia tenuto nascosti alla compagnia aerea. Per soddisfare i requisiti necessari per diventare un copilota di una compagnia aerea statunitense, bisogna avere un'esperienza di almeno mille ore di volo, mentre, come le autorità tedesche hanno confermato, Lubitz ne aveva solo 630.

http://www.repubblica.it/esteri/201...lcosa_che_mi_rendera_noto_a_tutti_-110668195/
 

jack

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26 Marzo 2015
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Allora... Forse sono io il meno interessato al perché del gesto. Mi sono iscritto al forum perché molto interessato alla discussione sopratutto per il fatto che vedo partecipare energicamente veri piloti e l'opinione degli addetti al lavoro mi interessa moltissimo.

Tralasciando i motivi del gesto (la fidanzata,la frustrazione, gli è morto il gatto...), tralasciando quello che ognuno di noi prova nei suoi confronti, la cosa di interesse è cosa si può fare?

Ci sono 3 correnti di pensiero:

a) non si poteva fare nulla e qualsiasi azione fatta dagli altri per contrastare il gesto è un ulteriore inutile sforzo in attesa della fine...

b)ci sono delle cose da fare anche se flebili per rendere complicata la cosa senza garanzie...(per cortesia non scrivete soluzioni da Rambo del o la va o la spacca se no vengono cancellate....). Mi immagino che quel luogo potesse essere accessibile in tempo in quei 10 min e cose simili...

c) ho la soluzione che è.....

Io opto per la b. Escludo la a in almeno questo caso sul quale discutiamo, ed escludo la c perché credo il pilota è determinante e al momento la c è fantascienza.

A voi i dadi...
 

DusCgn

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9 Novembre 2005
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19
.
Segnalo invece che ieri sera, durante uno spot sulle nuove tratte che Alitalia attiverà per l'expo (trasmissione di Barisoni su Radio24), l'AD della compagnia ha voluto inserire una considerazione sul fatto che in AZ, a differenza di Germanwings dove un F/O pilota con 600 ore, un cpt ha almeno 10000 ore e un f/o almeno 5000/6000 e sono spesso di provenienza militare.
Ora, ci sarebbe da commentare di tutto, ma mi astengo. Riporto solo per dare la statura di certi personaggi.
ma di solito quante h di volo hanno i F/O?
 

Andrea1988

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23 Novembre 2006
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Roma, Lazio.
Hanno veramente contattato Germanwings per sapere se su quel volo c'era lo stesso equipaggio del volo precipitato? Non ci voglio credere...
 

Danielep

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5 Marzo 2012
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Posso capire, e in parte condivido, la tua "difesa". Però ci sono vere e proprie forme di sciacallaggio. Non riporto il link perché non voglio regalare click a quei bastardi, ma c'è una testata online (che fra l'altro copia in maniera spudorata il nome di un noto quotidiano economico) che oggi è uscita con un articolo da denuncia in cui sostengono che la ricostruzione ufficiale sia tutta una montature per proteggere Germanwings e che in realtà si è trattato di un guasto ai motori. Mi auguro che l'ufficio legale di LH veda l'articolo e provveda a denunciarli (se qualcuno è interessato mando il link in mp).

Ciao Paolo, ho letto anche io quell'"articolo" abominevole. E l'ho segnalato a chi gli mantiene (gratuitamente, peraltro) lo spazio web.


Vorrei però approfittare della vostra pazienza per una mia considerazione. A mio parere infatti in questo caso, qualunque fosse stato lo scenario, probabilmente l'aereo sarebbe comunque precipitato. Forse sarebbe precipitato anche se il bagno si fosse trovato direttamente in cabina di pilotaggio, per il semplice fatto che uno dei due alla guida aveva intenzione di fare quel gesto. Probabilmente anche un assistente di volo in cabina avrebbe potuto far poco se, per esempio, l'aereo fosse stato lanciato in una picchiata molto violenta come è già successo nel caso EgyptAir già citato.

Purtroppo nessuno può prevedere o sapere cosa passa per la testa di un'altra persona. Sicuramente se il pilota fosse stato a conoscenza dei problemi psichici del co-pilota (sempre se poi il suicidio venisse confermato: ricordiamoci che le indagini sono appena iniziate), probabilmente non si sarebbe azzardato a lasciarlo solo in cabina nemmeno per un istante. Ma i problemi qui non sono secondo me su un aereo, ma a monte, e forse nemmeno riguardano in un certo senso l'aviazione "attiva", diciamo così.

Credo sia più un problema aziendale. Ho letto tempo fa su questo stesso forum che per poter fare il pilota ci sono regole restrittive sulle capacità visive, e non viene considerato né un rimedio tramite l'utilizzo di occhiali né l'eventuale rimozione del problema attraverso interventi chirurgici (mi correggerete senz'altro se sbaglio). Ecco, forse ora le aziende dovranno cominciare a considerare anche l'eventualità di un problema psichico del personale, fermo restando che potranno scoprire solamente quelli cronici e non quelli che nascono così dal nulla. L'età credo c'entri poco in questa cosa: tutti possiamo impazzire e la mente umana è incontrollabile. E questo non è un problema solo del mondo dell'aviazione.
 

BGW

Moderatore
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30 Marzo 2008
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CMN
@marinaro: sei nuovo, quindi sei scusato ;)
Quando ti viene cancellato un post, è buona prassi non ripostarlo - ancorchè parafrasato - immediatamente dopo.
 

marinaro

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15 Marzo 2015
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0
nessun problema.
in altri forum ti mandano un messaggio privato appena ti colleghi che devi leggere per forza prima di poter fare qualsiasi cosa.

altrimenti uno non capisce che ha postato qualcosa che non doveva oppure pensa che il tablet non ha funazionato a dovere.
 
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IK8GJM

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17 Novembre 2007
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Veneto.
Alle visite mediche di idoneità , in quei pochi -tutto sommato - minuti , certe patologie psichiche non è facile vederle.
Secondo me ci vorrebbe un collegamento fra medicodi famiglia e medico aziendale . I certificati strappati significano che lui era andato come sempre dal medico per farsi prescrivere gli psicofarmaci ( in Germania non è come in Italia dove compri le damigiane di Valium senza ricetta ...) ed il medico ha detto "tu non puoi lavorare in queste condizioni " e glielo ha messo per iscritto.
Ma non lo poteva comunicare direttamente al medico della Compagnia.
 

drpepper

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19 Settembre 2009
117
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Dxb
Ciao Paolo, ho letto anche io quell'"articolo" abominevole. E l'ho segnalato a chi gli mantiene (gratuitamente, peraltro) lo spazio web.


Credo sia più un problema aziendale. Ho letto tempo fa su questo stesso forum che per poter fare il pilota ci sono regole restrittive sulle capacità visive, e non viene considerato né un rimedio tramite l'utilizzo di occhiali né l'eventuale rimozione del problema attraverso interventi chirurgici (mi correggerete senz'altro se sbaglio). Ecco, forse ora le aziende dovranno cominciare a considerare anche l'eventualità di un problema psichico del personale, fermo restando che potranno scoprire solamente quelli cronici e non quelli che nascono così dal nulla. L'età credo c'entri poco in questa cosa: tutti possiamo impazzire e la mente umana è incontrollabile. E questo non è un problema solo del mondo dell'aviazione.
solo per citare dove lavoro, durante l'interview iniziale (durata 4\5giorni) ti osservano, fai una giornata di quiz, minnesota incluso, 1 ora di colloquio con psicologo...
per poter iniziare l'upgrade a comandante rifai questa parte piu' altri giochini.
in ogni giorno di lavoro, chiunque puo' riportarti per qualunque frase, o atteggiamento inappropriato.

magari invece di pensare come peggiorare l'aviazione, si dovrebbe ritornare a pensare come gente NORMALE.
 

jack

Utente Registrato
26 Marzo 2015
18
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Chi ha detto che il certificato medico era legato alle cure psichiche? In tutti i notiziari la notizia dei certificati strappati viene data insieme al fatto che "tempo fa" aveva abbandonato per burnout il corso di addestramento per un mese. Magari il cerificato era emesso solo per influenza...
 

smiling

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15 Maggio 2007
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Glasgow, UK
Segnalo che l'indignato speciale di oggi su RTL 102.5 parla della tragedia dell'airbus. dicono un bel po' di inesattezze.. vediamo se con quanto snocciolato in questi giorni si riesce ad intervenire.
 

skymax

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25 Marzo 2009
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ESTERI

Airbus, «Non escluso guasto tecnico»: Lubitz non è l'unica pista seguita
Sabato 28 Marzo 2015 16:46
La possibilità che il copilota Andreas Lubitz fosse affetto da disordini psicologici è presa sul serio, ma non è l'unica pista seguita dagli inquirenti nell'inchiesta sullo schianto del volo Germanwings sulle Alpi francesi.
Lo ha detto all'agenzia stampa Afp il procuratore francese Jean Pierre Michel, che lavora assieme agli investigatori tedeschi a Duesseldorf. «Siamo in possesso di un certo numero di elementi che ci permettono di avanzare su questa pista, che è molto seria, ma non è l'unica», ha detto Michel. «Non possiamo scartare l'ipotesi di un guasto tecnico», ha detto ancora Michel, citato dalla rete televisiva Bfmtv.

Intanto prosegue nelle Alpi francesi la difficile opera del recupero dei resti dei 150 morti dell'incidente. Al momento sono stati raccolti fra i 400 e i 600 resti, che verranno analizzati per l'identificazione attraverso la prova del Dna. Continuano le ricerche per il contenuto della seconda scatola nera, quella con i dati tecnici del volo, della quale è stata ritrovata solo la parte esterna. Questa mattina nella cattedrale di Digne-les-Bains, vicina al luogo del disastro, si è tenuta una cerimonia religiosa con la partecipazione di circa 300 persone fra abitanti del luogo e familiari delle vittime.


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